Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
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Parlare di un solo e singolo argomento per discussione, nella sezione più corretta e con un titolo chiaro e descrittivo, evitando i fuori tema | Evitare di citare tutto il testo di un precedente messaggio, ma lasciare solo il minimo indispensabile usando questo sistema | Utilizzare le unità di misura corrette, in particolare i kW per la potenza e i kWh per l'energia, di cui è spiegata la differenza qui | Leggere il regolamento completo che è visibile qui
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Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
Vorrei raccontare la mia esperienza in un appartamento di 100 mq in grande condominio di un centinaio di appartamenti anni 70, con impianto di riscaldamento e acqua calda sanitaria centralizzato (ora teleriscaldamento, qualche anno fa metano,... il secolo scorso gasolio).
Da qualche anno l'impianto ha i contabilizzatori per il riscaldamento con i quali viene ripartita una certa quota del costo complessivo condominiale (mi sembra 60%).
L'acqua calda pure ha una quota fissa e poi ci sono sempre stati da subito i contatori per la quota a consumo.
Sette anni fa ho fatto dei lavori di ristrutturazione interni ed ho deciso di mettere un impianto di condizionamento canalizzato.
Ho ribassato con cartongesso l'ingresso ed il corridoio della zona notte. Nel corridoio ho l'unità interna e quindi 4 bocchette nelle due camere, il salone e la cucina.
Purtroppo, consigliato dall'impresa, abbiamo deciso di non avere la bocchetta in bagno, considerando non idoneo condizionare l'ambiente.
Tenete presente che l'impianto è stato fatto pensando ad utilizzo unicamente estivo, anche perché ai tempi non c'era ancora il progetto di contabilizzazione del riscaldamento.
L'impianto si è rilevato eccezionale per lo scopo originale. Riesco a mantenere una temperatura estremamente confortevole (27 gradi circa) in tutta la casa, senza spifferi tipici degli split e con pochissimo rumore e consumo irrisorio rispetto al mono split peraltro assolutamente insufficiente che avevo prima.
L'utilizzo della PdC per riscaldare era limitata agli eventuali pochi giorni di ottobre o aprile in cui il riscaldamento centralizzato era spento e il comune ritardava l'autorizzazione alla accensione fuori periodo (come funzionava fino a qualche anno fa).
L'impianto di riscaldamento a termosifoni nel mio appartamento è particolarmente disgraziato: é ad anello con i termosifoni in serie.
I primi due del circuito sono nella zona giorno rivolta a sud- Tra il primo e l'ultimo termosifone ballano anche 20 gradi...
Anche mettendo delle valvole termostatiche ai termosifoni ho sempre delle notevoli differenze di temperatura tra la zona sud e quella nord.
In più, quando siamo passati all'impianto contabilizzato, hanno cambiato le pompe e la distribuzione nel mio anello (ma anche per gli altri condomini in realtà) è peggiorata con estrema difficoltà a scaldare le ultime stanze.
Ho anche discusso mica male con l'amministratore e il manutentore e alla fine mi sono montato io una pompa per far circolare meglio e soprattutto più velocemente l'acqua nell'anello.
Insomma, nel complesso comunque un disastro. In più capita che durante il periodo natalizio lo studio medico al piano di sotto chiude il riscaldamento e così anche chi abita al piano sopra se ne va al mare per un mese.
Risultato, consumo un botto e ho pure freddo.
Ogni anno vengono contabilizzati dai 6500 ai 7500 kWh di riscaldamento con un costo unitario per l'anno 18-19 di 13,23 cent
La svolta nel mese di gennaio scorso leggendovi in questo forum e "scoprendo" quanto possa essere efficiente una pompa di calore.
Così ho cominciato ad usare in supporto l'impianto canalizzato, riducendo l'uso dell'impianto centralizzato.
In questo modo ho avuto un risparmio assolutamente tangibile sui consumi degli ultimi mesi della stagione invernale.
Volevo però avere un riscontro preciso sui consumi della pompa di calore e così a metà febbraio ho acquistato uno Shelly EM per rilevare i consumi.
Poi mi sono fatto prendere la mano.. ed ne ho preso un altro per i consumi generali ed il box e uno Shelly H&T per rilevare lo storico delle temperature esterne.
Quindi da aprile sto rilevando con intervalli di 5 minuti i consumi e le temperature.
Adesso sto tenendo completamente chiuso il riscaldamento centralizzato e voglio vedere come passerà l'inverno, sia come consumi che come comfort.
Intanto a metà ottobre, quando doveva partire il riscaldamento centralizzato, c'è stato un guasto allo scambiatore del teleriscaldamento che si è protratto per 3 giorni, nei quali ovviamente pioveva e faceva freddo , e noi ci siamo goduti il calduccio della pompa di calore .
Devo dire che finora sono contentissimo di come funziona: la distribuzione dalle bocchette consente una distribuzione uniforme nell'appartamento e non ho più gli sbalzi termici degli orari condominiali di accensione dei termosifoni.
Unico problemino è che devo ricordarmi di tenere aperta la porta del bagno per non farlo gelare... (mannaggia per non aver messo la bocchetta).
Vedremo come andrà quando verrà il freddo vero. In ogni caso pago una buona quota fissa di riscaldamento condominiale per il mio bel backup...
Di seguito vi riporto i consumi estivi e relativo costo della pompa di calore con la curva della temperatura esterna, ripromettendomi di aggiornare più avanti con quelli invernali.
Questa la targhetta dell'impianto.
Da qualche anno l'impianto ha i contabilizzatori per il riscaldamento con i quali viene ripartita una certa quota del costo complessivo condominiale (mi sembra 60%).
L'acqua calda pure ha una quota fissa e poi ci sono sempre stati da subito i contatori per la quota a consumo.
Sette anni fa ho fatto dei lavori di ristrutturazione interni ed ho deciso di mettere un impianto di condizionamento canalizzato.
Ho ribassato con cartongesso l'ingresso ed il corridoio della zona notte. Nel corridoio ho l'unità interna e quindi 4 bocchette nelle due camere, il salone e la cucina.
Purtroppo, consigliato dall'impresa, abbiamo deciso di non avere la bocchetta in bagno, considerando non idoneo condizionare l'ambiente.
Tenete presente che l'impianto è stato fatto pensando ad utilizzo unicamente estivo, anche perché ai tempi non c'era ancora il progetto di contabilizzazione del riscaldamento.
L'impianto si è rilevato eccezionale per lo scopo originale. Riesco a mantenere una temperatura estremamente confortevole (27 gradi circa) in tutta la casa, senza spifferi tipici degli split e con pochissimo rumore e consumo irrisorio rispetto al mono split peraltro assolutamente insufficiente che avevo prima.
L'utilizzo della PdC per riscaldare era limitata agli eventuali pochi giorni di ottobre o aprile in cui il riscaldamento centralizzato era spento e il comune ritardava l'autorizzazione alla accensione fuori periodo (come funzionava fino a qualche anno fa).
L'impianto di riscaldamento a termosifoni nel mio appartamento è particolarmente disgraziato: é ad anello con i termosifoni in serie.
I primi due del circuito sono nella zona giorno rivolta a sud- Tra il primo e l'ultimo termosifone ballano anche 20 gradi...
Anche mettendo delle valvole termostatiche ai termosifoni ho sempre delle notevoli differenze di temperatura tra la zona sud e quella nord.
In più, quando siamo passati all'impianto contabilizzato, hanno cambiato le pompe e la distribuzione nel mio anello (ma anche per gli altri condomini in realtà) è peggiorata con estrema difficoltà a scaldare le ultime stanze.
Ho anche discusso mica male con l'amministratore e il manutentore e alla fine mi sono montato io una pompa per far circolare meglio e soprattutto più velocemente l'acqua nell'anello.
Insomma, nel complesso comunque un disastro. In più capita che durante il periodo natalizio lo studio medico al piano di sotto chiude il riscaldamento e così anche chi abita al piano sopra se ne va al mare per un mese.
Risultato, consumo un botto e ho pure freddo.
Ogni anno vengono contabilizzati dai 6500 ai 7500 kWh di riscaldamento con un costo unitario per l'anno 18-19 di 13,23 cent
La svolta nel mese di gennaio scorso leggendovi in questo forum e "scoprendo" quanto possa essere efficiente una pompa di calore.
Così ho cominciato ad usare in supporto l'impianto canalizzato, riducendo l'uso dell'impianto centralizzato.
In questo modo ho avuto un risparmio assolutamente tangibile sui consumi degli ultimi mesi della stagione invernale.
Volevo però avere un riscontro preciso sui consumi della pompa di calore e così a metà febbraio ho acquistato uno Shelly EM per rilevare i consumi.
Poi mi sono fatto prendere la mano.. ed ne ho preso un altro per i consumi generali ed il box e uno Shelly H&T per rilevare lo storico delle temperature esterne.
Quindi da aprile sto rilevando con intervalli di 5 minuti i consumi e le temperature.
Adesso sto tenendo completamente chiuso il riscaldamento centralizzato e voglio vedere come passerà l'inverno, sia come consumi che come comfort.
Intanto a metà ottobre, quando doveva partire il riscaldamento centralizzato, c'è stato un guasto allo scambiatore del teleriscaldamento che si è protratto per 3 giorni, nei quali ovviamente pioveva e faceva freddo , e noi ci siamo goduti il calduccio della pompa di calore .
Devo dire che finora sono contentissimo di come funziona: la distribuzione dalle bocchette consente una distribuzione uniforme nell'appartamento e non ho più gli sbalzi termici degli orari condominiali di accensione dei termosifoni.
Unico problemino è che devo ricordarmi di tenere aperta la porta del bagno per non farlo gelare... (mannaggia per non aver messo la bocchetta).
Vedremo come andrà quando verrà il freddo vero. In ogni caso pago una buona quota fissa di riscaldamento condominiale per il mio bel backup...
Di seguito vi riporto i consumi estivi e relativo costo della pompa di calore con la curva della temperatura esterna, ripromettendomi di aggiornare più avanti con quelli invernali.
Questa la targhetta dell'impianto.
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
bel resoconto.
Le ore di funzionamento che vedo sono le ore di "compressore in funzione" o le ore di "clima acceso"
io in seconda casa non ho avuto coraggio di fare il canalizzato e ho fatto cosa simile con 4 unita interne...me era meglio la tua idea.
Se i kwh invernali del contabilizzatore sono reali..prevedo consumo di 2000 kwh per scaldarti e un costo di 300 euro...dunque potresti risparmiare 600 euro, giusto?
Le ore di funzionamento che vedo sono le ore di "compressore in funzione" o le ore di "clima acceso"
io in seconda casa non ho avuto coraggio di fare il canalizzato e ho fatto cosa simile con 4 unita interne...me era meglio la tua idea.
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
Sono le ore del compressore. Ho il rilievo ogni 5 minuti. Ho messo un algoritmo che calcola come "acceso" quando il consumo supera una certa soglia.marcober ha scritto:bel resoconto.
Le ore di funzionamento che vedo sono le ore di "compressore in funzione" o le ore di "clima acceso"?
io in seconda casa non ho avuto coraggio di fare il canalizzato e ho fatto cosa simile con 4 unita interne...me era meglio la tua idea.
Con il dettaglio per ora si vede quando il compressore va sempre o quando stanno andando solo le ventole:
Più o meno ci speroSe i kwh invernali del contabilizzatore sono reali..prevedo consumo di 2000 kwh per scaldarti e un costo di 300 euro...dunque potresti risparmiare 600 euro, giusto?
P.S.
Non ti ho nominato, ma il vero artefice di tutto ciò sei stato tu con una serie di post fatti a gennaio.
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
se sono ore di compresore mi pare che avevi assorbimento di 330W medio..il che significa che ha borbottato al minimo per tutta l'estate.
davvero curioso di vedere come passi inverno..tieni chiuso i termi che è interessante avere un anno "pulito"
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
Si, è incredibile come ti tieni la casa fresca e asciutta con un filo di condizionamento.
E io ci lavoro a casa, quindi tutto il giorno e anche parte della notte acceso.
E sono anche io curioso di vedere come va per l'inverno. Credo che il trucco sarà quello di tenerlo sempre acceso.
Piuttosto, voi che siete più ferrati, pensate che tenerlo accesso sempre possa essere un problema?
L'unica preoccupazione che ho rispetto agli split è che se mi guasta l'unità interna devo tirar giù il controsoffitto...
E io ci lavoro a casa, quindi tutto il giorno e anche parte della notte acceso.
E sono anche io curioso di vedere come va per l'inverno. Credo che il trucco sarà quello di tenerlo sempre acceso.
Piuttosto, voi che siete più ferrati, pensate che tenerlo accesso sempre possa essere un problema?
L'unica preoccupazione che ho rispetto agli split è che se mi guasta l'unità interna devo tirar giù il controsoffitto...
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
Ah..io ho split solo AC in casa ma ho "incernierato" il controsoffitto di legno per aprirlo..ma scusa, come pulisci i filtri? solo su bocchette ripresa accessibili?
io ora la pdc la uso solo 12 ore ...e ogni tanto si spegne pure...ma da dicembre a febbraio lavora h24
Un costruttore mi diceva che il compressore teme:
- alta T e alta P
- frequenti on e off
ma se lavora calmo , non si usura piu di tanto.. vedremo..ora ha 22 mila ore di lavoro e circa ugual numero di ON e 7 anni...
Gli On sono tanti perche cmunque ci sono le mezze stagioni...ci sono i carichi acs...ci sono gli sbrinamenti....
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
Ho solo un filtro sulla unità centrale accessibile dalla griglia di ripresa.
In realtà il lavoro me l'ha fatto l'impresa che un mesetto prima mi aveva ristrutturato il bagno, gli ho chiesto se si poteva fare un impianto canalizzato. Ma ho fatto tutto al buio. Nemmeno sapevo cosa mi avrebbe montato. Non so nemmeno se fosse molto esperto nel campo o se si fosse solo fatto consigliare dai fornitori. O come mi ha detto, c'era un'occasione...
Diciamo che se si rompe rifarò magari con una botola.
Chi mi ha fatto il lavoro disse che le botole sono brutte...
Sotto le foto della griglia di ripresa e di una bocchetta.
In ogni caso devo dire che il filtro si sporca pochissimo.
Polvere nel corridoio evidentemente ne circola molto meno, non essendoci mobili, tessuti e gente. Quando pulisco il filtro il controsoffitto praticamente come nuovo e così le bocchette.
In realtà il lavoro me l'ha fatto l'impresa che un mesetto prima mi aveva ristrutturato il bagno, gli ho chiesto se si poteva fare un impianto canalizzato. Ma ho fatto tutto al buio. Nemmeno sapevo cosa mi avrebbe montato. Non so nemmeno se fosse molto esperto nel campo o se si fosse solo fatto consigliare dai fornitori. O come mi ha detto, c'era un'occasione...
Diciamo che se si rompe rifarò magari con una botola.
Chi mi ha fatto il lavoro disse che le botole sono brutte...
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In ogni caso devo dire che il filtro si sporca pochissimo.
Polvere nel corridoio evidentemente ne circola molto meno, non essendoci mobili, tessuti e gente. Quando pulisco il filtro il controsoffitto praticamente come nuovo e così le bocchette.
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
Interessante, molto interessante, per capire megliofrank ha scritto:Vorrei raccontare la mia esperienza in un appartamento di 100 mq in grande condominio di un centinaio di appartamenti anni 70, con impianto di riscaldamento e acqua calda sanitaria centralizzato (ora teleriscaldamento, qualche anno fa metano,... il secolo scorso gasolio)]
mi indichi, per favore,:
-in che città è la casa
-che tipo di infissi hai e quando li hai installati
Grazie da Paolo
Perito in Elettronica Industriale - Dal 2008 Iscritto n° 6697 all'Ordine dei Periti Industriali di Milano - Dal 2008 Iscritto n° 8430 all'Elenco dei Certificatori Energetici Lombardi - Dal 2013 Iscritto n° MI6697P0696 all'Elenco dei Professionisti Antincendio del Ministero dell'Interno ex L818/84
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
Hinterland Nord di Milano.
Gli infissi hanno poco più di una decina di anni sono in legno con rivestimento esterno in alluminio. Erano certificati per avere la detrazione con dichiarazione all'Enea.
Il resto della casa è un disastro. Ho tutte le pareti di calcestruzzo. Credo che mi darebbero una k come classe energetica
Gli infissi hanno poco più di una decina di anni sono in legno con rivestimento esterno in alluminio. Erano certificati per avere la detrazione con dichiarazione all'Enea.
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Re: Consumi PdC in appartamento con riscaldamento condominiale
[marcober a me è canalizzato nel corridoio con il controsoffitto ma ho la botola per la pulizia filtri]
Stessa identica situazione tua, uguale anche come centralizzato (teleriscaldamento).
L'impianto è lo stesso mio e mi sa che il compressore esterno è simile, dovrei recuperare l'etichetta.
D'estate mi trovo benissimo e anche io imposto a 27° per ore e ore e trovo la casa sempre fresca (e non fastidiosa) con consumi ridottissimi, penso attorno ai 50 euro mensili d'estate (ma non ho misurato direttamente).
E' stata una discreta rottura ma il condizionamento è nettamente superiore in termini di confort con un impianto del genere (e si risparmia pure) rispetto agli split.
Per l'inverno volevo anche io fare la prova stuzzicato dai post letti qua sopra ma non ho effettivamente avuto il coraggio di iniziare. Mi hai dato l'input.
Tuttavia mia moglie dice che "non scalda" e dovrei lottare per convincerla. E' chiaramente un modo diverso di scaldarsi rispetto al calorifero bollente ma dovrei provarla bene.
Quello che fa mia moglie e di cui mi incavolo parecchio è impostare 31° per 3/4 ore e poi spegnerlo. Io vedo un assorbimento costante in casa di 2,5 kW e il compressore che gira costantemente. Quando torno a casa dal lavoro spesso lo trovo così. Lei mi dice "do una scaldata e poi sono apposto tutto il giorno" (non essendoci ancora temperature rigide) ma non penso che sia il modo adatto di usarlo.
Da vedere anche con T rigide come si comporta.
Stessa identica situazione tua, uguale anche come centralizzato (teleriscaldamento).
L'impianto è lo stesso mio e mi sa che il compressore esterno è simile, dovrei recuperare l'etichetta.
D'estate mi trovo benissimo e anche io imposto a 27° per ore e ore e trovo la casa sempre fresca (e non fastidiosa) con consumi ridottissimi, penso attorno ai 50 euro mensili d'estate (ma non ho misurato direttamente).
E' stata una discreta rottura ma il condizionamento è nettamente superiore in termini di confort con un impianto del genere (e si risparmia pure) rispetto agli split.
Per l'inverno volevo anche io fare la prova stuzzicato dai post letti qua sopra ma non ho effettivamente avuto il coraggio di iniziare. Mi hai dato l'input.
Tuttavia mia moglie dice che "non scalda" e dovrei lottare per convincerla. E' chiaramente un modo diverso di scaldarsi rispetto al calorifero bollente ma dovrei provarla bene.
Quello che fa mia moglie e di cui mi incavolo parecchio è impostare 31° per 3/4 ore e poi spegnerlo. Io vedo un assorbimento costante in casa di 2,5 kW e il compressore che gira costantemente. Quando torno a casa dal lavoro spesso lo trovo così. Lei mi dice "do una scaldata e poi sono apposto tutto il giorno" (non essendoci ancora temperature rigide) ma non penso che sia il modo adatto di usarlo.
Da vedere anche con T rigide come si comporta.
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