Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Accumulatori atti ad immagazzinare l'energia e renderla disponibile quando necessario, riducendo al minimo la dipendenza dalla rete elettrica.
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mattiamenegatti
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Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da mattiamenegatti »

Buongiorno a tutti!
Ho finalmente acquistato casa e sono in fase di ritrutturazione.
Purtroppo al contrario di quello detto mesi fa, e fare la guerra al gas non sarà possibile per mancanza di fondi. Quindi monterò una caldaia a condensazione, niente pavimento riscaldato e sono obbligato dal comune a montare un impianto fotovoltaico per inserire una pompa di calore per l'acqua sanitaria.
Avrò un fornello induzione (limitabile in potenza a 3,1 e 4,5kw) e un impiato di climatizzazione/inverter in ogni stanza (totale 4 Split).
Ora, dai tempi di quest'estate, dove anche chi montava il fotovoltaico, mi consigliava solamente di mettere dei pannelli da 3,5kwp e fare lo scambio sul posto (nonostante non ci sia nessuno in casa fino le 6 di sera). Adesso a causa delle bollette salatissime si sono convinti che le batterie non siano una cattiva idea.
Come consumi ora sono a 2500kwh, ma senza fornello, senza pdc sanitaria e senza un uso spasmodico di clima/inverter.
Ora mi hanno proposto un impianto da 4.125 kwp e una batteria o da 5kwh (ZCS a moduli) o 10kwh (LG). Il tutto scontato in fattura a 7100 euro per la prima soluzione e 10000 circa per la seconda. La casa è esposta a EST-Sud est. e sto nel Ferrarese. (nebbia e brutto costante d'inverno)
Voi che fareste?

Grazie



mirko2016
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da mirko2016 »

Non si sono convinti a causa delle bollette salate, ma perché lo scambio sul posto non è detto che sia possibile averlo (siamo oramai stretti coi tempi) e, anche ottenendolo, potrebbe durare solo 1 anno e mezzo (da fine 2024 potrebbe sparire, e comunque anche se ci "salvassimo" per il 2025 sparirà comunque in pochi anni).

Ma come condizionatore pensi di fare solo freddo o anche riscaldamento mezze stagioni? Poi lo useresti più alla sera in estate? Per il dimensionamento dovresti prima sapere meglio i consumi e come sono distribuiti (se consumi tanto di condizionamento a mezzogiorno non serve tenerlo in considerazione).
FV: 4,55 kW qcells G5 inverter zucchetti - https://www.solarmanpv.com/portal/Termi ... ?pid=71510 - PDC aria aria: 2 LG Quadro 1 LG wifi artcool - Leaf Tekna 40 kWh 06/2018 dal 09/20 + Peugeot e208 Allure 11/20 ex 06/21 + Peugeot e208 GTpack dal 06/21
VPP
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da VPP »

mattiamenegatti ha scritto:Buongiorno a tutti!
Ora, dai tempi di quest'estate, dove anche chi montava il fotovoltaico, mi consigliava solamente di mettere dei pannelli da 3,5kwp e fare lo scambio sul posto (nonostante non ci sia nessuno in casa fino le 6 di sera). Adesso a causa delle bollette salatissime si sono convinti che le batterie non siano una cattiva idea.
Purtroppo si sbagliano, anche con le bollette salatissime le batterie sono e restano soldi letteralmente buttati via.

Si può ingenuamente essere portati a pensare che se la corrente comprata costa 0.4 Euro/kWh allora le batterie ti faranno risparmiare un sacco di soldi ma non è così. Se pensiamo questo stiamo ignorando il fatto che la corrente che non autoconsumiamo ma immettiamo in rete ci viene retribuita a prezzo di mercato e questo prezzo di mercato oggi è arrivato a superare gli 0.3 Euro/kWh contro gli 0.05 Euro/kWh di non molto tempo fa. Questo vuol dire che il rendimento delle batterie non si misura in funzione degli 0.4 Euro/kWh scambiato risparmiati (in realtà già di meno perché ci sono le perdite dell'accumulo) ma sulla differenza fra costo prelevato e retribuzione dell'immesso.

E' vero, senza SSP la retribuzione sarà comunque inferiore più che altro perchè soggetta ad IRPEF mentre il contributo di scambio se gli oneri di sistema verranno azzerati definitivamente varrà 0.02 Euro/kWh cioè spiccioli. Resta comunque innegabile il fatto che con quello che costa la batteria da 10kWh metti il doppio del fotovoltaico senza e incameri il doppio dall'immesso, oltre ad avere comunque un aumento della copertura dei consumi che anche se non c'è nessuno in casa non scedono comunque mai a zero. Per esempio in estate puoi lasciare i condizionatori accesi e quando arrivi a casa hai già il massimo del confort senza dover attendere, in pratica usando gli ambienti domestici come accumulo di energia termica. Con la PDC scaldi un accumulo di acqua sanitaria che poi userai la sera quando arrivi a casa e via dicendo. In inverno nel Ferrarese invece avrai poco margine su cui lavorare causa scarsa produzione e quindi nei mesi inveranli l'accumulo diventerà letteralmente un costosissimo soprammobile.

Se invece metti la batteria se va di lusso con il margine reale che ti da lo scambiato e riuscendo a scambiare veramente molto forse recupererai i soldi spesi in 30 anni, cioè molto tempo dopo che la batteria sarà stata rottamata perché giunta al fine vita. Se poi ci metti l'inflazione vedrai che te ne servono altri 30 di anni e quindi si va direttamente nell'assurdo. Meglio piuttosto, se non hai assolutamente spazio per un impianto più garnde, comprare dei titoli di stato trentennali che ti renderanno molto di più, soprattutto ora che gli interessi stanno salendo.
sl45h
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da sl45h »

VPP ha scritto:Purtroppo si sbagliano........comprare dei titoli di stato trentennali che ti renderanno molto di più, soprattutto ora che gli interessi stanno salendo.
io diffido sempre di chi ha la verità assoluta... preferisco sbagliare da me (vero è, che l'accumulo l'ho installato e sono in trattativa per un secondo)... comunque bella la soluzione dei titoli di stato :roll:

sl45h
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da VPP »

sl45h ha scritto:
VPP ha scritto:Purtroppo si sbagliano........comprare dei titoli di stato trentennali che ti renderanno molto di più, soprattutto ora che gli interessi stanno salendo.
io diffido sempre di chi ha la verità assoluta... preferisco sbagliare da me (vero è, che l'accumulo l'ho installato e sono in trattativa per un secondo)... comunque bella la soluzione dei titoli di stato :roll:

sl45h
I calcoli sono calcoli e qualsiasi calcolo, anche il più ottimistico, sulla redditività di un accumulo ti da un punto di break even che è almeno il doppio della garanzia del costruttore, e questo senza considerare l'inflazione che se anche solo dovesse scendere alla metà di quello che è ora ti da un'ulteriore mazzata. Nella finanza nessuno investirebbe in qualcosa che ti dà tasso zero per 30 anni di impegno del capitale dicendo che è un investimento "redditizio" a meno che quel qualcuno stia cercando di vendertelo l'investimento perché lui ci guadagna la provvigione. Un po' come i venditori di accumuli, per intenderci. Di fatto un accumulo è redditizio solo se pagato 0 Euro e infatti col superbonus stanno andando a ruba...

Persino Enel X, forse più per ingenuità che altro, nelle sue offerte a pacchetto calcola il rendimento previsto dello stesso impianto con e senza accumulo dimostrando che la differenza è risibile. Per esempio:

Impianto 4 kW "Enel X Edition".

Senza accumulo: costo chiavi in mano 3195 Euro, rendimento annuo calcolato 774 Euro
Con accumulo 4,8 kWh: costo chiavi in mano 5354 Euro, rendimento annuo calcolato 865 Euro

Differenza di prezzo: 2150 Euro
Differenza di rendimento annuale: 91 Euro

Tempo di ammortamento senza considerare l'inflazione: 23 anni e mezzo!

Le batterie sono garantite solo per 10 anni.

Se vi viene un venditore Enel X a proporre la soluzione con accumulo fategli vedere i loro stessi calcoli e chiedetegli perché dovreste regalargli 2150 Euro...

fcattaneo
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da fcattaneo »

@mattiamenegatti
Se proprio vuoi un accumulo a batterie lo puoi anche fare, tuttavia la redditività di un impianto FV dipende molto da come lo usi.

Per esempio se pensi di accendere il condizionamento o il riscaldamento solo quando sei a casa dopo le 18, fai un grossissimo errore.

Puoi accumulare fresco o caldo nei muri facendo andare gli split durante il giorno in presenza di energia gratuita dal sole, indipendentemente dal fatto che sei o meno in casa .. così accumuli energia termica senza dover mettere un grosso accumulo chimico.

La casa é di per sé un ottimo accumulo termico gratuito, molto più efficiente di una batteria.

Per fare un esempio..a casa mia sono anni che faccio funzionare uno split da 7000 BTU dalle ore 10 alle 21 tutti i giorni d'estate, alimentandolo con un impiantino FV in isola.... Ho tutto il piano superiore delle camere sempre fresco e di notte non ho nemmeno l'aria condizionata sul collo, perché l'impianto a quell'ora é spento.
tutto usando energia aggratis...

F.
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mirko2016
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da mirko2016 »

Anche io non sono un fan dell'accumulo ma qui il discorso è un altro, cioè capire come dimensionarlo. Se vuole in altra discussione i tre messaggi sopra possono essere spunto per aprire una nuova discussione se conviene o meno, ma qui ora eviterei di parlarne (per evitare che ci siano le consuete decine di pagine che non parlano minimamente del dimensionamento.

Ora dico la mia che prima ero di fretta: per il dimensionamento, oltre a sapere quando utilizzerà maggiormente questi nuovi "elettrodomestici" che intende installare, serve anche sapere il loro consumo, e qui casca l'asino....non lo sa ancora ovviamente.

Non conviene forse sovradimensionare intanto nei limiti del possibile il fotovoltaico (limiti di spazio e di spesa), anche perché un domani volente o nolente presumo avrà un EV anche lui e l'energia potrebbe non bastare e tanto se si prevedono costi dell'energia alti, anche la vendita della stessa tramite RID frutterebbe di più (quindi comunque il rientro si presume vicino). Da questo conoscere i consumi e tra due anni installare la batteria, ovviamente penserà già con l'installazione del fotovoltaico se prendere un inverter predisposto oppure no, nel qual caso restringerà le batterie che potrebbe installare (es Tesla, che comunque sembra tra le migliori come qualità prezzo da quanto leggevo qua e là).
fcattaneo ha scritto:tutto usando energia aggratis
e pulita
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da VPP »

mirko2016 ha scritto:Anche io non sono un fan dell'accumulo ma qui il discorso è un altro, cioè capire come dimensionarlo.
Non credo che il discorso "dimensionamento", analogamente al problema del dimensionamento di un impianto FV, possa prescindere dal discorso economico. Se ignoriamo l'aspetto economico allora è chiaro che la risposta può solo essere "Quello più grande mai prodotto!" perché in termini puramente energetici aumentare la dimensione dell'accumulo può solo aumentare la percentuale di autoconsumo, naturalmente con un incremento sempre più piccolo e comunque non lineare. In termini economici invece il risultato è sempre più catastrofico perché il costo aumenta a dismisura e il rendimento economico invece aumenta di un importo sempre più risibile. Il problema è che trovare la giusta ottimizzazione con un dispositivo che dal punto di vista economico lavorerà sempre in perdita assoluta non è proprio così facile. In pratica bisogna rispondere alla domanda "Quanti soldi è giusto che io perda con questa cosa?" A me viene difficile consigliare un valore diverso da zero...

Diverso il discorso per un impianto off-grid dove si vuole l'indipendenza energetica o comunque una sicurezza sufficiente che non si spegnerà tutto nel mezzo della notte, in quel caso ci sono dei parametri "tecnici" su cui fare ottimizzazione. Oppure per un accumulo con funzione primaria di back-up in una casa dove la luce salta un giorno si e un giorno no e quindi si vuole dimensionare il tutto in modo da avere la continuità anche nel caso peggiore di interruzione prolungata, anche qui ci sono delle considerazioni non meramente economiche su cui basarsi. Ma nel caso dell'accumulo qual'è l'obiettivo dell'ottimizzazione?

La migliore resa economica? La risposta è "Non mettere nessun accumulo."

Il massimo dell'autoconsumo? La risposta è "Quello più grande al mondo!" ma così ti sveni per nulla se non per il fattore "cool".

Una determinata percentuale di autoconsumo annuo? Allora si può provare con delle simulazioni ad ottimizzare, sempre tenendo presente che a fine anno ci si rimetterà soltanto sempre e comunque sul piano economico.
sl45h
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da sl45h »

anche andare a prendere il pane con l'auto se fai 5km ti costa piu' l'ammortamento del mezzo che il 1/2 kg di pane che hai acquistato....
per conto mio l'autoconsumo e' sopra ogni altra cosa considerato che lo scambio sul posto verra' a "mancare" tra non molto....

sl45h
cicco
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Re: Come dimensionare accumulo per 2.500 kWh/anno più PdC?

Messaggio da cicco »

sl45h ha scritto:anche andare a prendere il pane con l'auto se fai 5km ti costa piu' l'ammortamento del mezzo che il 1/2 kg di pane che hai acquistato....
per conto mio l'autoconsumo e' sopra ogni altra cosa considerato che lo scambio sul posto verra' a "mancare" tra non molto....

sl45h
non è solo una questione di autoconsumo... se con la cifra x che mi costa la batteria ci faccio l'impianto più grande, anche ammesso che vada a finire tutta in rete, anche con il rid tassato ho un miglior rendimento economico

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