Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

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evduck
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Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da evduck »

Mi allaccio al thread precedente (per i mod, unite pure in caso) e faccio una contro-proposta: convertire tutte le colonnine gratuite in colonnine a margine zero.

Le premesse le conosciamo:
- il gratuito porta ad abuso, egoismo e maleducazione
- "gratis" vuol dire semplicemente che qualcun altro sta pagando per te
- gratis purtroppo implica che nessuno abbia interesse a sistemare ciò che si rompe
- ci sono comunque fondi privati e pubblici per le colonnine, per le ricariche e più in generale per incentivare la mobilità elettrica

Perché, invece di fare colonnine gratuite (e mi riferisco soprattutto a quelle a gestione comunale) non usare e indirizzare questi fondi esclusivamente per INSTALLAZIONE e MANUTENZIONE delle colonnine, e servire poi un servizio a margine zero (leggasi, a costo di acquisto della corrente)?
Credo sarebbe il miglior incentivo, le colonnine sarebbero comunque molto più usate di quelle a gestione privata e chi lo sa, avendo un competitor serio che le fa funzionare magari terrebbero bassi anche i costi dei privati, che si concentrerebbero magari più su un servizio alternativo (fast)
Sinceramente mi pare una gestione più oculata ed efficace di buttare decine di migliaia di euro in colonnine che poi vengono lasciate morire perché il costo di gestione "ammazza" il bilancio comunale

Ovviamente questo implica che noi in primis dovremmo "suggerire" alle amministrazioni di seguire questa strada, ammesso che non sia troppo tardi e non si sia deciso definitivamente di lasciare tutto al privato visto l'esito dei vari esperimenti in questi anni

PS: questo a cascata vale pure per le Lidl (e simili): una colonnina a (numeri a caso) 20/25 cents a kWh è comunque un incentivo e comunque motivo per andare a fare la spesa lì

Edit: il focus principale è sulle Colonnine gestite dai comuni per il semplice fatto che l'obbiettivo della politica e dell'amministrazione del "pubblico" DOVREBBE ESSERE il bene comune, quindi non il guadagno (per quanto ci siano vincoli di bilancio chiaramente)
A mio modo di vedere (ma direi pure, oggettivamente) quello che fa Lidl ma non solo (a meno che non abbiano accesso a fondi pubblici, ma ne dubito) è COMPLETAMENTE NONSENSE, visto che loro invece hanno il profitto come obiettivo, per il semplice fatto che nella pratica se la colonnina te la occupa lo stesso per 6 ore perde il motivo per cui è stata installata (i.e., attirare clienti, magari li attiri la prima volta, ma se la trovano occupata anche la seconda, la terza, la quarta, ... non tornano più, e magari già dalla seconda girano la macchina e vanno altrove, nel frattempo, pur apprezzando la buona volontà)

Scusate i molti edit, ho preferito non aggiungere post


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luctun

Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da luctun »

Il problema del "margine zero" è che ha una delle controindicazioni delle gratuite, ovvero scoraggiare chi invece fa impresa a installare. Concordo con il ragionamento del bene pubblico eccetera. Concordo che farebbe da freno alle speculazioni (quando e se le quick produrranno utili) ma un margine di guadagno deve restare. Altrimenti i privati non ci si mettono neanche. Te li vedi i Comuni che installano a margine zero in modo ben fatto, capillare e con manutenzione costante? Te li vedi i dipendenti comunali che ti rispondono alle 21:45 perché non riesci a scollegare il cavo o a far partire la ricarica? Il mio sogno è che fossero tutti in ufficio in orario di ufficio. Il resto è proprio utopia.
Quindi mi spiace ma pur condividendone lo spirito, non appoggerei mai una strada di questo genere. Perché non ha la minima possibilità di funzionare. Questo ovviamente secondo me fino a quando non arriverà uno di quelli che ha sempre ragione a dire con assoluta certezza che sto sbagliando :)
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Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da evduck »

No aspetta, non sto dicendo che i comuni dovrebbero sobbarcarsi l'onere di installare colonnine comunali

Così come non ho l'illusione di credere che una colonnina comunale possa ricevere assistenza al weekend o in orario notturno

Sto parlando di quello CHE GIÀ ESISTE!!! Ce ne sono diverse in zona (installate anche con fondi pubblici o addirittura solo con fondi pubblici), quel che succede è che quando si rompono vengono aggiustate nel duemila e credici o vengono date in gestione a zio Mario che mangia i fondi, e che alle 21:45 COMUNQUE non da assistenza (EDIT: l'assistenza di quelle di cui parlo la hai due mesi dopo, nel senso che due mesi dopo rispondono alla mail dicendo che la responsabilità è di un altro che risponde se risponde dopo altri due mesi, chissà quanti altri esempi simili ci sono)

I fondi ci sono (ahimè, soprattutto CE NE ERANO) così come ci sono colonnine già installate. Non è giusto che l'utilizzo gravi ulteriormente sul bilancio comunale (se non per la manutenzione, vogliamo stimare -le statistiche sotto sforzo ci sono- un numero di danni e un costo e aggiungerlo a quello della corrente? PERFETTO!) ma è BEN PEGGIO vederle morire o vederle buttare per dare la gestione ad altri (privati e magari di dubbia qualità)
E peggio ancora, avendo fondi nuovi ripetere gli stessi errori
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Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da evduck »

Quello che devono fare in primis i comuni infatti è favorire l'installazione, senza rotture burocratiche, pareri e contropareri della sovraintendenza per le belle arti (PER UNA COLONNINA NEL PARCHEGGIO magari pure in una zona che di bello non ha nulla!!!!), Tasse di occupazione, spese a carico per la vernice e i cartelli (!!!)

E aggiungici quel che vuoi

E, in seconda battuta, se hanno accesso a fondi privati/pubblici usarli in modo oculato
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luctun

Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da luctun »

evduck ha scritto:Sto parlando di quello CHE GIÀ ESISTE!!!
Ah scusa, non avevo capito. Allora è già più interessante, almeno come concetto. Perché nella pratica restano gli altri punti: per erogare corrente a pagamento va fatta una tessera o una app* (non può più essere plug and play altrimenti come si paga?), anche se forse si potrebbe usare un modo intelligente -e spingere- la app IO. Con le solite considerazioni sulle persone anziane che in massa comprano le elettriche e non possono toccare un manufatto con un pezzo di plastica perché una cosa troppo difficile da imparare a fare a una certa età. Ma poi vanno anche emesse fatture. E una volta che uno paga -poco o tanto- si aspetta un certo servizio, e torniamo al discorso del dipendente comunale. Guarda, credo che sia molto meno rognoso lasciarle gratuite e finché vanno... vanno. Poi tanti saluti e bando pubblico di installazione

*e conoscendo l'Italia diventeranno una per ogni singolo Comune. E bisognerà scaricarsele tutte.
Quello che devono fare in primis i comuni infatti è favorire l'installazione, senza rotture burocratiche, pareri e contropareri della sovraintendenza per le belle arti (PER UNA COLONNINA NEL PARCHEGGIO magari pure in una zona che di bello non ha nulla!!!!), Tasse di occupazione, spese a carico per la vernice e i cartelli (!!!)
Esatto, già non facessero niente e non rompessero chi invece vuole fare sarebbe un grandissimo traguardo

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Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da evduck »

Non hai tutti i torti, ma questi problemi sono purtroppo intrinsechi (al momento) dell'esperienza EV, io credo di avere al momento 7 se non 8 app per la mobilità elettrica, più almeno altre 3 installate e disinstallate nei mesi scorsi

Anzi rilancio, riguardo al privato, ci sono gestori che hanno un'app e/o tessera diversa a seconda del "giro" che ha finanziato il progetto... TRUE STORY! Ahahahah!!!

Sinceramente però trovo più odioso veder buttare soldi pubblici per qualcosa fatto male e lasciato morire piuttosto che vederlo funzionare magari non come un privato ma quantomeno in modo accettabile conoscendo le limitazioni

Edit: purtroppo non so di che cifre si parla, facciamo siano 50k euro tra installazione, manutenzione e uso a singhiozzo in tre anni per una di ste colonnine comunali (sono sicuro di più)
Se la lasci morire a cosa è servito se non a far risparmiare soldi a qualcuno che non aveva bisogno di risparmiarli o meglio non era uno di quelli "prioritari" a cui far risparmiare sokdi (perché se hai un'auto elettrica, o in generale un'auto nuova se non addirittura un'auto, non sei certo uno dei meno abbienti)?
Allora certo, tanto vale non mettere soldi pubblici sulla mobilità elettrica
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Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da luctun »

Sono in contatto con un operatore e mi ha detto che mediamente il costo è di 5.000€/presa, quindi 10.000€ a colonnina, per le quick. Questo includendo scavi, permessi eccetera. Al Comune dovrebbe costare meno. Se non che essendo tipicamente incompetenti ed inefficienti pagheranno le sole colonnine 10.000€
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Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da evduck »

Pensavo molto di più sinceramente (il doppio), considerato che ci sono wallbox anche da più di 1000 euro
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Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da luctun »

A me hanno detto così, senza motivi per raccontami storie. Poi le fatture non le ho viste
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Re: Perché non spingere per convertire il gratuito in "a margine zero"?

Messaggio da selidori »

Sui costi c'e' un post di cogeser dove dicono i costi e quei 10.000 € (secondo loro, ma il post è in effetti di almeno 2 anni fa) sarebbero da festeggiare.

Comunque tornando al punto principale, io sono dell'opinione che ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere, e quindi il comune NON DEVE installare o gestire colonnine ma fare il suo lavoro, ovvero concedere i permessi senza tante scemenze di mezzo.
Tutto il calcolo dei costi per far si che il comune vada in pari mi sembra un onere ancora più complicato della gestione delle colonnine.
Capirei se lo si chiede a LIDL (ma anche loro, pur avendo persone ASSUNTE che calcolano i costi di ogni singola iniziativa, non è che mantenere questa contabilità gli sia gratis!) ma dare ad un comune anche l'onere di calcolare i costi e di conseguenza i prezzi... Come detto: basterebbe che la pubblica amministrazione faccia il suo lavoro (gestire i permessi): fa pure fatica a fare quello, figuriamoci dargli altri incarichi.
Che poi non sapendolo fare darebbero in mano alla solita azienda di consulenza con tutto il solito giro di soldi della politica.
Questo perchè calcolare il costo di un bene non è assolutamente cosa facile. Forse lo si può sapere del pane che si ha una storia e tradizione centenaria ma di un business nuovo penso che neppure enelx/evway/becharge ecc sappiano realmente i costi dei propri impianti.
Troppe variabili in gioco, ed ora ci si è messa pure i costi energetici che sono saliti e successiva tassazione.

Ripeto: facciamo fare ai comuni il proprio lavoro e solo quello, che già è un'impresa così....
Ultima modifica di selidori il 08/05/2022, 22:44, modificato 2 volte in totale.
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