E' sufficiente avere la patente per condurre una BEV nei lunghi viaggi?

[sapo83]

@Dinamite_Bla siamo d'accordo che sbagliando sia impara, anche che sto sistema non è proprio il non plus ultra della immediatezza per chi non ha mai messo il naso in questo mondo.

Per tornare alla domanda iniziale del topic, il viaggio sarebbe quantomeno "difficoltoso".
Rimango dell'idea che la differenza di prezzo tra abbonamento e tariffa a consumo sia troppo troppo grande...
Visto che il prezzo in abbonamento si avvicina al prezzo della corrente "domestica", a questo punto sarei curioso di sapere quanto costa un KWh a una azienda che ha fornitura di potenze dell'ordine delle centinaia di KW...

Telefonia, dopo aver provato tutti i non virtuali, 100% iliad, sono stato tra i loro primi 100.000 clienti, non cambierei per niente al mondo. Zero rimodulazioni o aumenti. A casa ho fastweb, 2 cambi di pezzo in 5 anni...

[albenex]

io risponderei "NI"
perchè dipende da che auto hai..
come è stato detto chi ha Tesla ha già la pianificazione facile, ma anche senza saperlo usare ci pensa lui ad avvisarti che devi fermarti a una certa.
lo stesso, anche se in maniera molto meno intelligente, lo fa la mia umile e208: quando arriva al 12% ti fa navigazione automatica verso le colonnine più vicine, certo non saranno quelle ideali per viaggiare (FAST) ma il punto è che a piedi non ci rimani e se ci rimani lo stesso è perchè vuoi tu e magari anche con una ICE rimarresti a secco (se ne vedono tanti in giro che finiscono il carburante nonostante gli "800 km di autonomia).

dall'altro lato è ovvio che per render ela mobilità elettrica attualmetne serve un po' di extra lavoro anche perchè le colonnine non sono cosi diffuse e ancor meno segnalate. in un futuro ipotetico dove ogni rifornimento autostradale ha le sue FAST direi che ogni ansia sarà superata, idem la necessità di pianificare.

[Dinamite_Bla]

Vero. Con Megane finora l'unico problema che ho avuto è che l'infotainment mi ha fatto uscire dall'autostrada per ricaricare quando non era necessario perché... non conosceva ancora l'installazione Free to X alla stazione di servizio successiva. Oppure, per esempio, molte colonnine in centro città non le conosce. Anche per questi piccoli inconvenienti un po' di pianificazione va fatta, oggi, ma più andremo avanti più i vari database si allineeranno e meno sarà necessario. E comunque, direi che il discorso dell'auto che avvisa che devi ricaricare dovrebbe essere ormai standard su tutti i navigatori integrati, senza dover necessariamente usare app esterne, no? Poi, il Google Maps di Megane non vuole mai fermarsi dove vorrei io e mi tocca spippolare, ma quanto a meno a piedi non mi lascerà mai, in teoria.

[Replay]

Tolto Tesla gli altri sistemi di navigazione presenti nelle BEV, personalmente, non mi soddisfano e sono fruitore seriale di app da telefono, fosse solo perchè sempre più aggiornate del mio infotainment. Ad un mese di distanza tra il NAV e l'app ci possono essere decine di nuove colonnine non registrate, questo perchè i sistemi a mappe delle auto sono molto lenti a recepire i cambiamenti della rete.

Sul tema difficoltà di utilizzo per via della tecnologia, vi riporto giusto un paio di esempi pratici, che non hanno la pretesa di essere esaustivi, ma che vogliono dare uno spaccato dell'Italia odierna.

Una cara amica di famiglia lo scorso anno aveva necessità di cambiare la sua vecchia corsa di 20 anni (lei è nata nell'80) perchè iniziava a soffrire di numerosi interventi e soprattutto forti limitazioni nella circolazione. E' una persona da 5-6K km anno e senza grandi possibilità economiche. Grazie agli incentivi Statali + Regionali ha accettato di acquistare una Spring praticamente per 650 euro, versione ultra basica. Le usa WhatsApp ma è la figlia che gli ha creato l'accoutn, ed io ho fatto lo stesso su BeCharge e Enelx facendogli poi acquistare le 2 RFID. Lei ricarica solo pubblica perchè per paura "degli incendi" non vuole farlo nel garage di casa e comunque stando in un piccolo paese tra le ricariche di 30 min alla Lidl e quelle che fa durante le ore lavorative avendo colonnine quick strategicamente vicine riesce. Ha associato agli account delle RFID una carta ricaricabile. Quando ha smarrito il portafoglio, ho dovuto aiutarla a riassociare la carta e per l'acquisto della Flat EnelX (BeCharge la usa per emergenza come alternativa) ci ho dovuto pensare io... la figlia non ne vuole sapere di capire queste cose... mi ha detto che gli interesserà quando dovrà fare la patente (se la fa, non è sicura neanche di questo).

Mia mamma viaggia tra Malta, italia ed Inghilterra per vedere i nipoti e trovare i figli, ed il WA è di uso quotidiano, ma se la nipote gli chiede di usare il telecomandino del televisore Android per selezionare una piattaforma di Streaming, mi chiama subito per l'assistenza, perchè gli torna difficile un banale concetto come SU, GIU, DESTRA, SINISTRA, OK rispetto a "Quale numero di canale devo digitare".

Diversi colleghi di lavoro che si devono spostare tra una sede e l'altra con l'aereo preferiscono andare in aeroporto diverse ore prima, perchè trovano difficile seguire la procedura guidata di CheckIn online. Altri colleghi in ufficio non stampano più o se proprio hanno necessità mi chiedono aiuto perchè da quando hanno imposto l'uso del Badge sulle stampanti di rete per ritirare la stampa prenotata, una volta sbloccata la stampante non sono capaci di premere il touchscreen per poi selezionare documento e numero di copie desiderato.

Poi non vi dico quante persone con filgi hanno preferito avere l'assegno unico minimo di legge piuttosto che usare SPID per fare una richiesta dettagliata, perchè lo hanno ma lo trovano ostico. Parlando di SPID domandiamoci perchè oggi solo poco più del 50% degli aventi diritto ne hanno uno, e direi che avere lo SPID oggi è quasi un obbligo se si vuole fare qualche cosa.

Questo è un piccolo specchietto variegato di come l'Italiana è tendenzialmente refrattario alla tecnologia e soprattutto al cambiamento.

[albenex]

ok ma questi esempi immagino siano paragonabili a chi "non metto la benzina al self sennò prendo fuoco" e vanno quindi al servito, quindi in caso di emergenza notturna se si trovano a secco vanno in difficoltà..
..o come anche chi, con un iphone in mano, chiede indicazioni stradali per una via principale (successo numerose volte)

quindi sì, al solito si tratta di roba accettabile per molti ma sicuramente non per tutti, come il resto degli oggetti d'uso quotidiano.

va da sé che la comodità migliorerà assieme la maggiore adozione.. vogliamo pensare alla maturità raggiunta in pochissimo tempo dalle piattaforme di meeting come Teams? fino 3 anni fa poco più che beta, poi COVID ed esplosione di utenti.. crescita esponenziale e ora è strumento quotidiano anche per gente che non sapeva neanche cosa fosse un browser.

[Replay]

@albenex mi riaggancio al tema Teams e Zoom che per me sono quasi pane quotidiano. In un azienda Bancaria che vive di tecnologia e transazioni elettroniche, con poco più di 20.000 dipendenti divisi quasi equamente tra filiali e sede (quindi ca. 10.000 quelli di sede), ogni giorno il backoffice è stressato da un elevatissimo numero di ticket di assistenza personale per l'accesso a Teams.

Concordo con te che tecnologicamente le aziende hanno fatto un enorme passo avanti a livello infrastrutturale e mentalità del direttivo, ma la gente che ci lavora dentro è sempre più in difficoltà. C'è una netta separazione tra chi ha confidenza con la tecnologia e chi no e purtroppo il primo gruppo, che è quello al passo con i tempi, da quasi tutto per scontato e non aiuta assolutamente il secondo gruppo.

[albenex]

@Replay è vero ma, almeno da me (nota azienda di telco con 40k+ impiegati) ci sono tutti gli strumenti per imparare e ci sono anche i corsi per ogni singolo aspetto.. quindi chi dopo anni si ostina a "non saper usare" un determinato strumento è perché appunto si ostina a non volerlo usare.
"lasciare indietro" questo tipo di persone per me non è soltanto ammesso ma anche doveroso, perché difatto diventano zavorre per gli altri.

diverso il discorso per le infrastrutture e per la mobilità in generale che deve essere facile e accessibile a TUTTI.

purtroppo c'è stata troppa libertà e soldi spesi male nell'installare le prime reti di ricarica dato che l'NFC per la lettura carte l'avrei messo OBBLIGATORIO per ogni colonnina, certo magari con un sovrapprezzo rispetto app e abbonamenti ma non è possibile che se non hai campo né una tessera compatibile non carichi.
io ad esempio ho smarrito la tessera Enel X Way ma dato il mio scarsissimo uso di colonnine pubbliche non so se la farò.
invece una carta di debito reale o virtuale (apple pay e google pay) ce l'ho sempre e sempre l'avrò.
vorrei permettermi di attivare una carica anche solo con quello e anche senza campo

e soprattutto se vado in autostrada voglio che in ogni autogrill esattamente come trovo pompe di benzina devo trovare anche una colonnina FAST.
altrimenti è inutile dire che l'elettrico è per tutti

[sapo83]

"lasciare indietro" questo tipo di persone per me non è soltanto ammesso ma anche doveroso, perché difatto diventano zavorre per gli altri.

92 minuti di applausi!

[Replay]

@Replay è vero ma, almeno da me (nota azienda di telco con 40k+ impiegati) ci sono tutti gli strumenti per imparare e ci sono anche i corsi per ogni singolo aspetto.. quindi chi dopo anni si ostina a "non saper usare" un determinato strumento è perché appunto si ostina a non volerlo usare.

Pur condividendo quanto dici nel mondo lavorativo dove l'uso e l'evoluzione tecnologica è un obbligo morale e contrattuale nell'ambito della formazione personale e professionale, nell'ambito privato la cosa di può anche ribaltare. E' molto più difficile imporre la necessità di aggiornarsi e lasciare indietro provoca "emarginazione" e "diversità" e si inizia a camminare su un letto di gusci d'uovo.

Io sono una persona molto favorevole ad imporre la revisione con un esame teorico della patente di guida ogni 5 anni congiuntamente al rinnovo della patente (dimezzamento dei tempi), all'immediato accorciamento dei tempi di rinnovo se la successiva scadenza supera la data limite. (Es. scadenza oltre i 70 riduzione a 3 anni, etc.). Inoltre per le fasce di età più longeve adotterei anche una politica più stringente su esami medici e prova pratica.
La realtà è che avendo conseguito la patente a 19 anni ed avendola quindi rinnovata a 49 anni (terzo rinnovo decennale) il mio prossimo rinnovo sia a 59 anni contro i 5 a cui dovrei essere soggetto dopo i 50 anni. Questo per dire che io mi aggiorno autonomamente, ma quanto ho studiato nel 1991 si è aggiornato talmente tante volte che è obsolescente.

"lasciare indietro" questo tipo di persone per me non è soltanto ammesso ma anche doveroso, perché difatto diventano zavorre per gli altri.

E' una frase forte, che trovo figlia dei tempi moderni, che porta a molto individualismo. Intendiamoci sono per la selezione naturale tipica del mondo Darwiniano, ma ci deve essere comunque una forte propensione collettiva ad aiutare a crescere e solo chi è ferito, menomato o inetto totale, può essere lasciato indietro.

diverso il discorso per le infrastrutture e per la mobilità in generale che deve essere facile e accessibile a TUTTI.

Per la componente infrastrutturale invece condivido al 100%

[sapo83]

@Replay io sono ancora più radicale di te, patenti costose e contingentate (per inciso, farei anche un esame per prendere la tessera elettorale, forse si risolverebbe qualcosa).

Praticamente le regole che immagini tu sono quelle di una patente C. A mio parere non basterebbe a far guidare la gente meglio.

Soprattutto in questo periodo di prove di autonomia su YouTube vedo un sacco di gente che viaggia in autostrade semideserte nella corsia centrale. Nemmeno si rendono conto dei problemi che provocano al traffico pesante. Ho la patente da oltre 20 anni ma solo dopo aver preso la patente C e la patente A posso dire di saper guidare decentemente. Forse rivedere il sistema di insegnamento nelle scuole guida sarebbe una scelta migliore dei rinnovi frequenti.

Il discorso che fai sul "rimanere indietro", tutto condivisibile ma bisogna fare un grosso distinguo tra chi ha reali difficoltà e chi semplicemente se ne frega. Conosco personalmente gente di 60 anni che non sa e non vuole sapere come funziona un bancomat, ci manda la moglie e gira con i mazzi di contanti in tasca.
Da quando mi sto approcciando al mondo EV poi, lasciamo stare! Ogni discussione passo per l'idiota che pensa di salvare il mondo e di avere la verità in tasca. Parlando con un amico del fatto che sto prendendo in considerazione, tra le varie possibilità, di prendere una Ev, anche alla luce dei calo di prezzo tesla, mi sono sentito rispondere che piuttosto con 40k dovrei prendere una s3 usata!
Passo oltre mezz'ora a spiegare le enormi differenze tra i due mezzi (costi di gestione, segmento diverso, esigenze personali...) e a spiegare che no, se ricarichi l'auto in garage non esplode la casa e mi sento dire: "sì ma vuoi mettere la potenza???"
Faccio presente la potenza di model 3 e un secondo dopo mi sento dire: "eh, ma dove devi andare! 200cv bastano e avanzano"

Ora dimmi tu se non avrei diritto alle attenuanti in caso di omicidio!
E stiamo parlando di un under 40,eh!

Queste persone vanno lasciate indietro perché non vogliono andare avanti, restare indietro è la loro ragione di vita, per poi lamentarsi sempre di cose che non capiscono...
Qualcuno ne ha fatto una professione, li chiamano opinionisti