marco ha scritto:
Per quanto se ne parli, le criptovalute non potranno essere il futuro, sia per quanto riguardi l'insostenibilità ma anche perché viene utilizzata soprattutto per pagamenti illegali grazie alla sua impossibilità di tracciamento.
Vedo che nessuno finora ha reagito a questo spunto su un tema diverso dai soliti, per cui provo a ravvivare la discussione, sperando che rimanga sempre a un livello di correttezza e rispetto reciproco.
Premesso che sono leggermente di parte (avendo recentemente messo un po' di risparmi sul mining di bitcoin), vorrei condividere alcune osservazioni:
- i pagamenti illegali vengono fatti con molte altre valute, il che non le rende "immorali" di per sé (se esistono pagamenti irrintracciabili, sappiamo tutti che al primo posto ci sono i pagamenti in contanti
)
- non è tecnicamente vero che i pagamenti in bitcoin sono impossibili da tracciare, dato che ogni transazione è visibile su un registro pubblico consultabile da chiunque in rete (
https://www.blockchain.com/btc/blocks?page=1). E' vero invece che a oggi non c'è obbligo di associare il token di un utente con una precisa identità, ma questo si potrebbe risolvere. Non mi pare che qualcosa del genere, neanche in forma anonimizzata, sia disponibile per le transazioni bancarie in valuta fiat [nel gergo finanziario, una valuta fiat "è una valuta [...] non ancorata al prezzo di una materia prima come oro o argento. Il valore di una moneta fiat è legato in larga parte alla fiducia nei confronti dell’autorità che la emette, di norma uno Stato o una banca centrale. Fonte:
https://www.ig.com/it/glossario-trading ... oneta-fiat]
- il web (che tutti stiamo usando adesso) consuma il 7% dell'energia mondiale e i consumi crescono circa dell'8% all'anno (fonte:
https://www.wired.it/internet/web/2019/ ... t-energia/). Il che non lo rende immorale, ma sicuramente richiede azioni per diminuire tale impatto.
- la tendenza delle mining farm è di essere collocate in luoghi dove l'energia è prodotta da fonti rinnovabili (es. idroelettrico) e dove i costi di raffreddamento sono bassi per il clima freddo (il che non comunque non le rende a costo zero, non è questo che sostengo)
- quando si fa un calcolo di consumo, dovremmo considerare non solo i costi, ma anche i benefici. Quanto costa infatti l'intero processo di progettazione, produzione e distribuzione delle valute fiat? Quanto costa (anche in termini di energia) il sistema che le tiene in piedi?
Sia chiaro, non voglio assolutamente passare per l'avvocato del bitcoin o delle criptovalute (ci sono entrato da poco e sto leggendo tutto quello che trovo per informarmi, ma sono un neofita). Dico solo che molte innovazioni hanno dei costi, ma che la valutazione andrebbe fatta con un'ottica più vasta di quella dei semplici costi diretti. In fondo, visto il forum su cui scriviamo, se tutti avessero la macchina elettrica la richiesta mondiale di energia sarebbe pazzesca. Ma nel calcolo complessivo di costi-benefici, credo che qui siamo (quasi) tutti d'accordo che il bilancio sarebbe comunque positivo (se non altro perché alla lunga tutti speriamo in fonti di energia elettrica sempre più rinnovabili, mentre i carburanti fossili sono per definizione a esaurimento).
), e mi auspico che l'India non rimanga la sola a perseguire questa battaglia "contro" le criptovalute.
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