L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
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Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
In ambito domestico la maggior parte degli utenti è automaticamente garantito dalla perdita dati usando la funzione UPS implicita della batteria del notebook. Per esigenze ulteriori di solito può bastare un piccolo UPS che garantisca una decina di minuti.
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Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
Nel caso dei computer portatili l'UPS sarebbe a dir poco superfluo, però se ci sono computer non portatili...frank ha scritto:In ambito domestico la maggior parte degli utenti è automaticamente garantito dalla perdita dati usando la funzione UPS implicita della batteria del notebook.
Inoltre, come dicevo, una alimentazione regolare e "pulita" può essere utile e... salutare anche per le altre apparecchiature elettroniche che ai computer somigliano sempre più: monitor, televisori, decoder, modem...
In presenza di un impianto FV con sistema di accumulo e "backup" i dieci minuti non solo possono bastare ma sono anche di gran lunga superflui, perché in fin dei conti l'UPS dovrebbe solo "tappare" il... buco temporale (qualche secondo al massimo) che si crea dal momento in cui manca la rete al momento in cui subentrano le batterie di accumulo. Oltre, eventualmente, all'analogo intervallo che dovesse crearsi, nel passaggio inverso, al ritorno della rete.... può bastare un piccolo UPS che garantisca una decina di minuti.
Questo però non significa che l'UPS debba essere necessariamente "piccolo", perché bisogna vedere il carico risultante dalle varie apparecchiature connesse. Se ad esempio supponiamo che in casa vi siano due computer con relative periferiche, un paio di televisori di medio formato e qualche altro simile aggeggio, per andare sul sicuro serve un UPS non solo capace di fornire un'alimentazione con onda sinusoidale pura ma anche capace di sostenere almeno un carico di 1500 Watt reali; un UPS, insomma, che nell'ambito del mercato del largo consumo non rientra certo nella categoria dei "piccoli".
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Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
Infatti non so quanto convenga puntare ad unico e costoso UPS.mandaro ha scritto:per andare sul sicuro serve un UPS non solo capace di fornire un'alimentazione con onda sinusoidale pura ma anche capace di sostenere almeno un carico di 1500 Watt reali;
Anche perché dovresti avere tutte le utenze raggruppate in unico punto. Oppure cablare un circuito dedicato, che raggiunga varie prese, rispettando relativa normativa prevista per un circuito che può essere alimentato anche con Dispositivo Generale aperto.
Io avevo valutato, ma per il momento ho rinunciato.
Negli anni ho aggiunto un paio di UPS a quello che avevo ed attualmente ho:
- uno per NAS, videoproiettore (la lampada mal sopporterebbe spegnimento improvviso) e pompa di circolazione del termocamino (che rischierebbe di andare in ebollizione)
- uno per PC desktop e mini-server della domotica (NUC con home assistant)
- uno per router e raspberry che gestisce la centralina meteo
Il NAS svolge anche funzione di server UPS, devo implementare su home assistant e raspberry la funzione di auto spegnimento dopo tot minuti di mancanza di energia. Il NAS lo fa già.
Volendo si potrebbe fare anche per il PC ed il videoproiettore (tramite un controller IR). Ma per quanto mi riguarda sono due dispositivi che, se sono accesi, vuol dire che li sto usando e quindi mi accorgo subito se va via la corrente.
Purtroppo ogni 3-4 anni le batterie degli UPS vanno sostituite

Ma poco male rispetto ai potenziali danni evitati...
Fabrizio - Kia e-Soul style 64 kWh || Citroën ë-Berlingo Van 22 kWh || FV (2+1,6)kWp
Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
Capisco le considerazioni.Murales ha scritto: ... non so quanto convenga puntare ad unico e costoso UPS.
Anche perché dovresti avere tutte le utenze raggruppate in unico punto. Oppure cablare un circuito dedicato, che raggiunga varie prese, rispettando relativa normativa prevista per un circuito che può essere alimentato anche con Dispositivo Generale aperto.
Il fatto è che di solito gli UPS "piccoli", pensati per alimentare un singolo PC o comunque un carico di 300-400 Watt al massimo, non generano un'onda sinusoidale pura e spesso sono anche meno affidabili, meno "robusti".
Inoltre, come giustamente osservato, avere più UPS in giro per casa aumenta il numero delle batterie che ogni tanto vanno sostituite; e in presenza di un impianto FV con accumulo e "backup" i 10-15 minuti di autonomia degli UPS sono del tutto inutili, per cui meno batterie ci sono (in ogni caso destinate a un uso occasionale e limitato a pochi secondi) meglio è.
Inoltre molti UPS tendono a non essere particolarmente silenziosi ed eventuali ronzii possono essere parecchio fastidiosi; se l'UPS si trova lontano dalle utenze non può disturbare.
Personalmente tendo a preferire un unico UPS centralizzato collegato a delle prese dedicate, anche se ovviamente ciò comporta un maggiore costo in fase di predisposizione dell'impianto.
Specie se in casa, appunto, ci sono più apparecchi "delicati" dal punto di vista dell'alimentazione (tv, computer, NAS, modem, decoder e simili).
Certo tale scelta non è priva di potenziali svantaggi; un singolo UPS ha, ad esempio, un "difetto" in termini di sicurezza, perché un suo guasto ricadrebbe su tutti gli apparecchi collegati, mentre se ogni apparecchio avesse il proprio UPS la situazione sarebbe, da quel punto di vista, meno rischiosa...
Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
A casa ho optato per un inverter GROWATT SPF5000ES.
Il passaggio da batteria a rete a notte inoltrata, o vice versa a l'alba, è impercepibile, veloce quanto un UPS per uso IT.
Avevo già un UPS APC di 1500W per proteggere i vari NUC, NAS, switch, wifi, etc ... , più delle volte non mi segnala nulla nei passaggi.
Qui niente circuito ausiliario dedicato UPS/Backup - l'inverter continua ad erogare anche in assenza di rete.
Chiaro, l'SPF5000ES non è una scelta idonea per tutti.
Il passaggio da batteria a rete a notte inoltrata, o vice versa a l'alba, è impercepibile, veloce quanto un UPS per uso IT.
Avevo già un UPS APC di 1500W per proteggere i vari NUC, NAS, switch, wifi, etc ... , più delle volte non mi segnala nulla nei passaggi.
Qui niente circuito ausiliario dedicato UPS/Backup - l'inverter continua ad erogare anche in assenza di rete.
Chiaro, l'SPF5000ES non è una scelta idonea per tutti.
Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
Grazie per l'informazione.mduchaine ha scritto:A casa ho optato per un inverter GROWATT SPF5000ES. ... più delle volte non mi segnala nulla nei passaggi.
Anch'io, potendo, eviterei circuiti dedicati ecc., ma devo ammettere che quel "più delle volte" mi lascia un po' perplesso.
Inoltre: come si comporta l'inverter in normale presenza di rete?
Fornisce una alimentazione stabilizzata e "pulita", come di norma ci si aspetta da un UPS di buona qualità, o lascia passare passivamente ciò che, nel bene e nel male, proviene dalla rete?
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Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
Io ho acquistato UPS Powerwalker a onda sinusoidale pura: non blasonati e costosi come APC, ma stanno facendo un ottimo lavoro.mandaro ha scritto:UPS "piccoli", pensati per alimentare un singolo PC o comunque un carico di 300-400 Watt al massimo, non generano un'onda sinusoidale pura e spesso sono anche meno affidabili, meno "robusti".
Due hanno quasi 8 anni. Sostituzione batterie a parte, nulla da eccepire. Tra i parentesi, soprattutto in estate, qui la tensione di rete e alta ed l'AVR (regolatore automatico di tensione, per chi non lo sapesse), lavora parecchio.
Segnalo modelli per eventuali interessati
1000 VA
https://powerwalker.com/?page=product&i ... 18&lang=it
800VA
https://powerwalker.com/?page=product&i ... 62&lang=it
Fabrizio - Kia e-Soul style 64 kWh || Citroën ë-Berlingo Van 22 kWh || FV (2+1,6)kWp
Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
Ho abilitato l'overload bypass: quando collegato alla rete posso superare l'erogazione massima del inverter senza problemi, fino al limite impostato sul contattore.mandaro ha scritto: devo ammettere che quel "più delle volte" mi lascia un po' perplesso.
Inoltre: come si comporta l'inverter in normale presenza di rete?
Fornisce una alimentazione stabilizzata e "pulita", come di norma ci si aspetta da un UPS di buona qualità, o lascia passare passivamente ciò che, nel bene e nel male, proviene dalla rete?
Di consequenza, quando l'inverter passa a sorgente "rete", va in bypass, come se casa fosse collegata direttamente al contattore. Frequenza e tensione sono quelle della rete.
Dato che da me la tensione di rete fluttua tra 210V e 235V, l'APC rileva lo sbalzo improvviso e me lo notifica.
Senza quest'impostazione, l'inverter dovrebbe sempre generare un onda pulita anche quando prende dalla rete, ma questo te lo devo verificare

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Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
mduchaine ha scritto: ↑22/02/2022, 21:23 A casa ho optato per un inverter GROWATT SPF5000ES.
Il passaggio da batteria a rete a notte inoltrata, o vice versa a l'alba, è impercepibile, veloce quanto un UPS per uso IT.
Avevo già un UPS APC di 1500W per proteggere i vari NUC, NAS, switch, wifi, etc ... , più delle volte non mi segnala nulla nei passaggi.
Qui niente circuito ausiliario dedicato UPS/Backup - l'inverter continua ad erogare anche in assenza di rete.
Chiaro, l'SPF5000ES non è una scelta idonea per tutti.
Ciao, sulla scheda tecnica c'è scritto:
https://www.solarenergypoint.it/shop/gr ... egrato-5kw
"Questo inverter, non essendo certificato CEI-021, può essere utilizzato solo in impianti stand alone scollegati dalla rete."
Però dal tuo messaggio mi sembra di capire che tu sia invece collegato!
Dato che io vorrei fare un impianto collegato alla rete, con accumulatore che funge da UPS potrebbe essere una soluzione?
Grazie in anticipo!
Re: L'accumulo può fungere anche da gruppo di continuità UPS?
Io in ufficio ho sistema isolato che alimenta tutta la "zona" PC, ma è molto costosa (Bluetti), è connesso alla rete (nel senso che anche in assenza del fotovoltaico, alimenta tutto da rete) ma ovviamente non riversa in rete (quindi non lo potresti utilizzare per rivendere energia ma solo per accumulare). Funziona benissimo, non richiede nessun genere di installazione particolare, ma oltre ad essere estremamente costoso (rispetto ad un impianto tradizionale), ha i suoi limiti: ad esempio i modelli più grandi (AC300) accettano solo fino a 2.4kW in ingresso solare. Scordati di "ripagartelo", nel mio caso la spesa è giustificata dal fatto che a me servisse principalmente un UPS "potente", il fatto che sfrutti il solare (nel mio caso ancora più limitato, perché uso solo 800Wp di pannelli per ora) è solo una aggiunta per "sfruttare il sole" (di fatto ho dovuto ripagarmi solo i pannelli.. l'UPS in se era una scelta "obbligata").
L'alternativa, in ambito residenziale e rimanendo nello schema degli impianti tradizionali, è utilizzare un inverter ibrido che funzioni (anche) completamente scollegato dalla rete (in caso di black-out separa fisicamente le due linee), è un'alternativa molto più economica, ma c'è un ampio dibattito circa la "legalità" (cioè se questi impianti siano completamente a norma), quindi non entro nei dettagli. Non credo di poter linkare video qui, ma se vai su YouTube trovi proprio lo scenario da te proposto, ovvero l'esigenza imprescindibile di dover alimentare casa in caso di blackout e nel contesto esseri connessi alla rete (il video è sul canale di tale Claudio Messora e spiega anche gli aspetti "legali" di cui parlavo sopra).
Infine c'è un'ultima soluzione (di cui ti hanno già parlato) e che è certamente "legale", gli accumulatori che lavorano su AC, come i Tesla Powerwall, fanno esattamente quello che dici.. ma il contro, ancora una volta, è il costo molto elevato.
L'alternativa, in ambito residenziale e rimanendo nello schema degli impianti tradizionali, è utilizzare un inverter ibrido che funzioni (anche) completamente scollegato dalla rete (in caso di black-out separa fisicamente le due linee), è un'alternativa molto più economica, ma c'è un ampio dibattito circa la "legalità" (cioè se questi impianti siano completamente a norma), quindi non entro nei dettagli. Non credo di poter linkare video qui, ma se vai su YouTube trovi proprio lo scenario da te proposto, ovvero l'esigenza imprescindibile di dover alimentare casa in caso di blackout e nel contesto esseri connessi alla rete (il video è sul canale di tale Claudio Messora e spiega anche gli aspetti "legali" di cui parlavo sopra).
Infine c'è un'ultima soluzione (di cui ti hanno già parlato) e che è certamente "legale", gli accumulatori che lavorano su AC, come i Tesla Powerwall, fanno esattamente quello che dici.. ma il contro, ancora una volta, è il costo molto elevato.