L'e-Sound della e-Up! sì può disattivare senza OBDII?

[Match]

qualcuno sa se è disattivabile senza dover ricorrere a dispositivi obd?

[fabietto]

qualcuno sa se è disattivabile senza dover ricorrere a dispositivi obd?

A quanto pare no.
Puoi sempre farlo manualmente ogni volta che parti, ma ovviamente è un discreto sbattimento.
Detto questo, per quanto io lo detesti ed essendo pure in attesa di ricevere l’obd, alla fine non credo lo disattiverò: l’esperienza che sto accumulando mi sta mostrando che effettivamente la gente che non ti vede, non ti sente arrivare. I ciclisti mi paiono i più pericolosi perché sono in strada a poca distanza da te quando passi e quel lieve sibilo elettrico che produce la e-up è coperto dal rumore della bicicletta.I pedoni alla fine sono sul marciapiedi, quindi più distanti e non producono rumore proprio, quindi più gestibili.
Purtroppo non si può neanche andare in giro strombazzando qua e là ogni volta che trovi davanti un ciclista; per quanto il clacson della e-up sia molto discreto, pare quello di un cinquantino, quindi si può utilizzare a dismisura (quello dell’Opel Astra che avevo prima sembrava la sirena di una petroliera... una vera libidine, il ciclista te lo ribaltava preventivamente a distanza solo con l’onda d’urto! )

[carlo.marchesini]

Non sono i ciclisti pericolosi...lo sono le auto...sopratutto se uno ha disabilitato volontariamente il dispositivo di sicurezza stabilito per legge.. in caso di sinistro la polizia giudiziaria rivolta la e-up! come un calzino

[pepo154]

Il fatto é che non é nemmeno obbligatorio ancora e infatti le sorelle non lo hanno, ma nemmeno le nuove ibride e la mia vecchia Auris. Appare qua e là, insomma.
Tuttavia i suoni servono per evitare che succeda l’incidente ma non é che un pedone può attraversare senza guardare e giustificarsi con “non ho sentito arrivare nessuno e sono passato”. Quindi secondo me si fini assicurativi conta nulla. Piuttosto sarei più preoccupato della scatola nera che tutte le e-Upn hanno é che da molte più info.
In più il suono é solo odioso. Non si sente minimamente da fuori. In retro non ne parliamo. Le volte che lo lascio acceso é solo una rottura per chi guida.
Più volte ho dovuto avvertire in altro modo.
Diverso se c’era un bel suono udibile o comunque caratteristico.

[ClaudioBottari]

Si può disattivare facilmente dal menù, ma poi alla prima riaccensione si ripristina automaticamente. Purtroppo, pur essendo un rumore da vespino, è meglio tenerlo attivato se si gira in ambienti cittadini, perché altrimenti si rischia di non essere "sentiti" per tempo da persone o animali. Mi è già successo più di una volta nei miei primi 3.000 km percorsi, ed è pericoloso disattivarlo.

[Roby-e-up!]

qualcuno sa se è disattivabile senza dover ricorrere a dispositivi obd?

Io nell’attesa del dispositivo OBD lo avevo disabilitato scollegando brutalmente lo spinotto dello speaker che è situato vicino al faro anteriore DX...
Lo avrei pure tenuto così ma mi infastidiva l’avviso errore e-sound che appariva ad ogni accensione dell’auto.

[pIONiere]

Devi misurare la resistenza dello speaker e poi attaccare una resistenza equivalente allo spinotto staccato, cosi l'errore non appare piu'.

[Sciamano]

Non sono i ciclisti pericolosi...lo sono le auto...

Dillo a mio nipote, che a 5 anni in piena zona pedonale è stato travolto da un ciclista che credeva di essere al Vigorelli...
Tutto è pericoloso se usato male e da gente senza criterio!

[Simone Rodorigo]

Non sono i ciclisti pericolosi...lo sono le auto...sopratutto se uno ha disabilitato volontariamente il dispositivo di sicurezza stabilito per legge.. in caso di sinistro la polizia giudiziaria rivolta la e-up! come un calzino

in realtà come già ti ha risposto qualcun altro l'e-sould non è ancora obbligatorio per legge, sarebbe dovuto esserlo, ma il tutto è slittato e non si sa di quanto...
Detto questo ci sarebbe anche qualcosa da ridire su alcuni modi di fare ciclismo amatoriale:

giusto per essere chiari, il Nuovo codice della strada, decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 tramite l’Art. 182. “Circolazione dei velocipedi” regolamenta le norme di comportamento per i ciclisti.
l'articolo 1 dice: I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro.

la legge parla chiaro: non è permessa per i ciclisti la circolazione su più di 2 file affiancate e tra le altre cosequesta possibilità vale solo nei centri abitati proprio perché ci sono condizioni particolari (velocità inferiori, le limitazioni ai sorpassi, la presenza di incroci e varie diramazioni oltre a quella di altri soggetti su strada come i pedoni)
è infine ristretta la doppia fila quando si pedala a protezione di un minore di 10 anni
Quindi il codice della strada italiano quando si pedala in gruppo impone sostanzialmente la fila indiana.

Ora io sfido chiunque a dirmi che i ciclisti si muovano in fila indiana... proprio due giorni fa mi sono ritrovato una decina di ciclisti navigati su una strada extraurbana che, nelle loro tutine hi-tech, avevano occupato l'intero senso di marcia e parte della corsia opposta, il tutto mentre beatamente conversavano tra loro. La macchina che era davanti a me a usato il clacson per avvisarli e come risposta ha ricevuto una bella serie di insulti.

io non disattivo l'e-sound, sebbene per legge potrei farlo, ma sarebbe corretto e civile che anche altre categorie di fruitori della rete stradale si attenessero a quelle che sono le regole del codice stradale.

[stefanogio]

Sono perfettamente d'accordo con Simone (e lo dice uno che da giovane ha fatto ciclismo amatoriale), aggiungerei che pericolosi sono quelli che non rispettano le norme del codice della strada ne quelle per una civile convivenza, indipendentemente dal mezzo di trasporto usato :camion, auto, moto, bici, sci...... e anche scarpe in certi casi!
Farei un unica distinzione tra i fruitori della rete stradale: civili ed incivili.