La Provincia Granda non interessata alla mobilità elettrica?

[Gabri]

Ciao a tutti,
in quanto cuneese ed automobilista elettrico mi è successo più volte di accorgermi che la nostra provincia non è così interessata alla mobilità elettrica/relative infrastrutture di ricarica.
Ma com’è possibile? Siamo indietro anni luce rispetto ad altre aree, basta aprire qualunque app e controllarne la mappa! Siamo un’area molto vasta con città importanti, ma - eccetto Alba - alcune non hanno neanche una colonnina.
Ad esempio, Enel che ne ha installate ovunque, qui da noi non lo ha ritenuto economicamente utile?
Altra cosa... i supermercati tipo Lidl ecc o anche centri commerciali grandi, non hanno questo tipo di attenzioni, questo mi fa pensare.
Qualcuno di voi - mi rivolgo ai cuneesi e limitrofi - conosce colonnine in costruzione oppure non registrate qui nella sezione?
Magari sono io che mi sono perso qualcosa.
Grazie!

[luctun]

"Economicamente utile"?

[selidori]

Una precisazione: Enel (ma non solo) le metterebbe dapertutto.
Sono i politicazzi del posto che non mollano spazi pubblici o (peggio) autorizzazioni.

[mirko2016]

Seem iscat qui sul forum ogni tanto ci aggiorna sulle colonnine che stanno predisponendo...

http://www.comune.alba.cn.it/comunicati ... e-comunale

Quella del comune per metterla nel cortile chiuso e nascosto potevano metterla in piazza Duomo bella in vista secondo me.... sarebbe stato una bella pubblicità anche se non fruibile...

Comunque di colonnine Tesla invece ce ne sono parecchie, anche nei piccoli comuni limitrofi (ad esempio a Ca' del lupo a Montelupo Albese)

Ma ci sono parecchie colonnine per le bici elettriche che sono praticamente un progetto morto che potrebbero spero essere riconvertite.... qualcosa dovranno fare che tanto il progetto delle bici elettriche si è rivelato fallimentare causa vandalismo furti e quant'altro e di bici funzionanti ne sono rimaste davvero poche...ma restano le colonnine che comunque sono una minima predisposizione, almeno a ricaricare lentamente, nei vari comuni (sono in centro paese tanto, anche una ricarica lenta qualcosa fa... meglio che niente no?)

[mirko2016]

Una precisazione: Enel (ma non solo) le metterebbe dapertutto.
Sono i politicazzi del posto che non mollano spazi pubblici o (peggio) autorizzazioni.

Sicuro? Qui non si sentono le limitazioni alla circolazione, certo si al euro 4 gasolio ma un euro 1 benzina gira ovunque.
E in ogni caso solo in quelle poche città sopra i 30000 abitanti...ma le distanze sono grandi e sentono di più ansia da autonomia.

Anche se devo dire che non è più come un paio di mesi fa: se entri in concessionaria e chiedi preventivo per la corsa elettrica piuttosto che la Zoe non ti guardano più come uno fuori di testa.

[Carlo]

E' come dice Selidori, non sono i gestori a fare i latitanti, sono i politici della zona.
Vi faccio una domanda semplice semplice per capire il livello di interesse delle vostre zone:
il Comune ha modificato il regolamento edilizio in base alla normativa DPR 134/2012? (la normativa che dice che devono essere installate le predisposizioni per caricare
i veicoli elettrici negli immobili commericali nuovi o restaurati la cui superficie è almeno 500 mq)
Se la risposta è NO, (e se LIDL non le ha installate, credetemi, è perché non c'è questa modifica) allora sappiate he il vostro Comune/giunta comunale della mobilità elettrica SE NE FOTTE

Parlo per esperienza persona, perché ho litigato prima con LIDL e poi col Comune perché LIDL mi ha risposto che loro non installano colonnine se non è indicato sul regolamento edilizio.
Sto litigando tutt'ora, e sono passati 3 anni dalla mail scritta a LIDL con la richiesta di chiarimenti

[selidori]

Si, enel (ma non solo) a tutti i convegni dice che loro tentano di installarle dappertutto.
Anche BECHARGE ha detto recentemente (c'e' anche il video) che vogliono mettere bandierine in ogni singola città di Italia anche se non ci passerà mai nessuno, perchè vogliono comunque FARSI VEDERE e CONOSCERE.
Quindi dovete prendervela con i politici, ma non solo per il mancato adeguamento del 134/12 (che obbliga i centri commerciali, ma il non averla non vieta chi comunque vuole metterle) ma per poi le singole autorizzazioni anche in luogo privato (ma ad accesso pubblico, come appunto i parcheggi dei supermercati) dove comunque l'ufficio tecnico del comune deve validare, approvare, certificare collaudare la colonnina, se no non si mette (o non si accende).
Lo dico con cognizione di causa perchè allo specchio d'Italia nel Veneto c'e' una situazione simile con province come ad esempio Belluno dove si contano zero colonnine nazionali (in tutta la provincia ci sono una decina di colonnine mezze abbandonate di operatori locali, più un solo supercharger a cortina, nessun destination charger, nessuna fast) questo perchè il Veneto ha la filosofia protezionistica e vuole usare operatori locali (che evidentemente mancano).

Per rompere ai comuni, studiatevi anche l'iniziativa della carta metropolitana, dove fra l'altro c'e' l'elenco dei comuni firmatari (e per esclusione quelli non firmatari, vista la proposta è stata mandata al 100% dei comuni) anche se siamo comunque ad una iniziativa sostanzialmente inutile: https://emob2018.it/carta-metropolitana ... omobilita/

[polianto]

Ciao a tutti,
in quanto cuneese ed automobilista elettrico mi è successo più volte di accorgermi che la nostra provincia non è così interessata alla mobilità elettrica/relative infrastrutture di ricarica.
Ma com’è possibile?

E’ una area dove c’è una certa ostilità per i mezzi elettrici, soprattutto a livello imprenditoriale / occupazionale e quindi di riflesso a livello politico.
Nella zona ci sono molte aziende di componentistica per auto che stanno soffrendo molto il passaggio alle EV, perché magari sono specializzate in prodotti che non hanno futuro e piuttosto che riconvertire in toto preferiscono sopravvivere a stento lasciando a casa i lavoratori a tempo determinato, prepensionando, vendendo pezzi di azienda, etc.

Per esempio ditte che producono esclusivamente pistoni per i motori o comandi idraulici per frizioni non hanno un futuro, e già adesso che la richiesta del mercato cala si ritrovano a dover ridurre la produzione ed abbassare i prezzi per mantenere la loro fetta di mercato.
E, una volta entrate nella spirale discendente del risparmio sui costi per ridurre i prezzi sul mercato, investire in una riconversione diventa impossibile, meglio piangere miseria con lo stato e ricattare con i licenziamenti di massa per avere fondi privilegiati per sviluppare altro.

Sarebbe necessaria una azione politica decisa e visionaria che porti all’arrivo in zona di produzioni legate alle EV (batterie, motori elettrici, componentistica ad alto voltaggio, etc.) ma non avendo politici all’altezza della situazione possiamo solo aspettarci un incrudimento della situazione e un aumento del malcontento verso le EV.

Esempio:
http://www.targatocn.it/2019/10/22/somm ... rator.html

In passato i sindacati avevano spronato l’azienda a diversificare gli investimenti su questi due stabilimenti: il pistone “tipo diesel” è un prodotto che da anni ha sempre meno mercato rispetto a pistoni “benzina”, “diesel truck” (per mezzi pesanti) o “elettrico” (mercato in esponenziale crescita).

Ciao Antonio

[Kimera]

Per me lo scandalo è Livorno.

E' una città comunque importante nell'interland toscano, con un porto importantissimo per i suoi collegamenti diretti per la Sardegna, Spagna, Genova, ecc... e praticamente non ha colonnine pubbliche!
Ha solo una colonnina ma, in piena zona Ztl e, ultimamente sempre danneggiata.

Incredibile ma vero

[selidori]

Dovremo fare una blacklist delle città maledette...