Confronto moto elettriche stradali: Zero, Energica e Lightning

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andbad
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Confronto moto elettriche stradali: Zero, Energica e Lightning

Messaggio da andbad »

La mobilità elettrica sta ormai diventando di massa, con prodotti annunciati a cadenza settimanale o poco più: auto, furgoni, scooter, monopattini, mezzi da lavoro, escavatori... e chi più ne ha più ne metta. I prezzi si stanno abbassando (grazie anche agli incentivi, ovvio) e sempre più persone mettono da parte preconcetti e dubbi o, per lo meno, si interessano sempre più alla trazione totalmente elettrica.

Al contrario, le moto elettriche scontano un ritardo notevole: le maggiori case costruttrici (le 4 sorelle giapponesi più Ducati, Aprilia, BMW e Triumph) sono bel lontani dal lasciar presagire la presentazione di un prodotto in tempi brevi. Alcuni sono allo stadio "registriamo un brevetto di una cosa inutile, poi si vedrà". Altri (vedi Ducati) si sono definiti alquanto scettici sul concetto stesso di moto elettrica (salvo poi sponsorizzare uno scooter elettrico con livrea del reparto sportivo...).

Sembra che la storia di Tesla non abbia insegnato niente: i grandi del settore latitano, forse indietro con gli investimenti o addirittura timorosi di intaccare il proprio mercato, lasciando spazio a realtà "alternative" per inserirsi nel nuovo mercato.

Di annunci ne sono stati fatti tanti, da mezzi più o meno fantascientifici (con prezzi altrettanto stellari) a soluzioni molto più realistiche (leggi Kymco).
Ad oggi, però, sono ben pochi i modelli destinati ai centauri prettamente stradali che possono avere un certo appeal per sostituire i vecchi (seppur molto prestazionali) pistoni.
Le case che hanno presentato prodotti più o meno acquistabili sono sostanzialmente tre: Zero Motorcycles, Energica e Lightning. Le prime due sono realtà piuttosto affermate, con prodotti raffinati, punti vendita sul territorio e con una storia di solidità alle spalle. Lightning è invece relativamente più recente come realtà industriale, anche se commercializza da anni un modello artigianale derivato dalle corse, ma a prezzi da fuoriserie.

Partendo dunque dai dati raccolti in questo files (scheda-tecnica-modelli-sportivi-stradali-t5210.html) vediamo di fare una mini comparativa tra i vari modelli disponibili, con pro e contro (spoiler: non c'è un vincitore assoluto).
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Partiamo dai modelli italiani, ovvero le moto della Energica. Sono disponibili due modelli naked, la Eva e la Eva Esseesse9: la prima è più potente e dall'estetica più aggressiva, la seconda è più economica. Il terzo modello è la Ego, supersportiva carenata con la stessa potenza della Eva (107kW) ma con velocità massima di 240km/h. La base in realtà è molto simile, se non identica: stesso telaio, stesso motore, stesse sospensioni, stessa batteria... Tutte infatti possono vantare una batteria da poco meno di 12kWh netti, ricarica lenta in AC e fast in DC (24kW) attraverso la presa CSS-Combo2, telaio a traliccio e sospensioni anch'esse italiane (Marzocchi e Bitubo). Il sistema informativo è di buona fattura e dotato di connessione bluetooth con app dedicata (è in sviluppo il sistema cellulare, ma sono anni che lo è), permette di regolare i livelli di carica ed i sistemi di controllo motore (mappe, controllo di trazione, ecc...). Il prezzo è abbastanza elevato (dai 25 ai 28.000€), soprattutto considerata la capacità della batteria piuttosto limitata (rispetto alle concorrenti) ed al caricatore AC molto lento (3kW). Restano però i modelli più appetibili agli "smanettoni", per vie dell'elevata potenza (che oltretutto non subisce limitazioni temporali) e della ciclistica affilata. Energica (ricordiamo) è fornitore unico della Moto-E, segno dunque di affidabilità dell'azienda e dei suoi prodotti, ma è anche vero che i modelli sono stati annunciati 7 anni fa e sono in vendita ormai da 3, senza grosse modifiche.

Veniamo invece al primo concorrente americano, la Zero. Ha molti modelli (anche, anzi, soprattutto off-road) ma da la sensazione di essere il produttore che più "tiene" al settore, presentando aggiornamenti quasi annuali per i suoi modelli. Per il mercato stradale possiamo trovare sostanzialmente due moto, la S e SR (si differenziano per la differente potenza del motore) e la SR/F, appena presentata.
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Il primo è un modello naked dalle linee tradizionali e "leggere", una posizione di guida piuttosto rialzata (turistica) e un'impostazione generale abbastanza semplice (qualcuno direbbe economica), adatta ad un target di neofiti e di chi non ha grosse esigenze. 45 (o 52kW) solleticano appena i più smanettoni, ma la coppia è comunque rilevante. Vantano quasi 1kWh di batteria in più rispetto alle Energica, ma possono montare un optional che aggiunge altri 3kWh, arrivando dunque a quasi 16kWh di energia totale utilizzabile. Gomme strette, sospensioni economiche (nonostante l'adesivo Showa) ed un disco singolo mantengono il prezzo sotto i 20.000€. Caratteristica di Zero è l'assenza della ricarica DC: il caricatore standard è da appena 1.3kW, ma è possibile arrivare a 7.3 con gli optional (in alternativa, però, alla batteria aggiuntiva). Cruscotto un po' sorpassato per tecnologia ed estetica e connessione solo bluetooth (oltre all'assenza di quasi qualsiasi aiuto alla guida, se non alcune mappe configurabili) la rendono il modello più "analogico" tra quelli presenti.
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Molto più moderna l'appena presentata SR/F, presente in due allestimenti (l'unica differenza sostanziale è il caricatore da 6kW invece di quello da 3 del modello standard): qui abbiamo un motore da ben 82kW, mentre rimane identica la batteria da 12,6kWh. L'estetica è molto più moderna e "adulta", non troppo aggressiva ma comunque gradevole. Pinze radiali mordono due dischi anteriori e gomme dalla sezione "normale" (per le moto sportive) sono più adeguate al settore al quale si rivolge. Anche il cruscotto completamente LCD e la connettività (bluetooth e 3G) è moderna, anzi considerando il settore, all'avanguardia. Come per le Energica, anche qui troviamo diverse mappe selezionabili (e personalizzabili) oltre al controllo di trazione e ABS. Come optional è possibile montare un secondo caricatore da 6kW che si aggiunge a quello standard (come detto, 3 o 6 a seconda della versione scelta). Il prezzo arriva fino a 26.000€. Come per tutte le Zero, nessuna ricarica rapida in DC, purtroppo, nemmeno come optional. In futuro dovrebbe arrivare anche per lei il Power Tank, in alternativa al caricatore opzionale, che dovrebbe aumentare ulteriormente l'autonomia di circa il 25%.

Arriviamo infine alla "outsider" LIghtning: al momento non è possibile acquistare le sue moto in Europa, ma stanno cercando rivenditori in tutti i paesi, dunque teniamo le dita incrociate.
Accenniamo solamente alla LS-218, che prende il nome dalla velocità massima raggiunta (in condizioni particolari) di 218mph (350km/h). Come anticipato è una moto sostanzialmente artigianale e, dunque, piuttosto costosa (è possibile stimare un costo tra i 43 ed i 52.000€ al cambio attuale), ma che garantisce una potenza da Superbike (149kW) ed una capacità di energia tra i 12 ed i 20kWh (non è chiaro se netti o lordi, probabilmente la seconda).
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La "rivoluzione" delle due ruote elettriche dovrebbe invece essere rappresentata dalla Strike, disponibile in due versioni: Standard (con due capacità di batteria) e Carbon Edition. La standard vanta una minor potenza (67kW), nessun ricarica in DC e limitata a 3kW in AC (optional quella a 6kW, così come la ricarica fast in DC a 22kW). Telaio classico con doppio trave in alluminio, con trasmissione a cinghia, forcella e mono non marchiati. La batteria da 10 e 15kWh contiene il prezzo tra i 13 ed i 18.000€.
La Carbon Edition, al contrario, garantisce una potenza di ben 90kW senza limitazioni, il caricatore AC da 6kW e quello DC da 22, batteria da 20kWh (record della categoria, anche se con ogni probabilità lordi), sospensioni Ohlins e freni Brembo, oltre che il cruscotto digitale AIM Strada, con GPS e datalogger. Ovvero tutto quello che un appassionato di velocità possa chiedere, racchiuso in un'estetica moderna ed aggressiva.
Tra i difetti notiamo l'assenza di connettività o app dedicate, un po' vecchia scuola dunque, e un'assistenza post-vendita tutta da valutare (se e quando verranno importate in Europa, ovviamente).

A conti fatti dunque, quale moto scegliere? Le Energica sono quelle tecnologicamente più avanzate, con le migliori motorizzazioni ed il supporto della casa, ma scontano l'assenza della connettività 3G ed una carica AC lenta, ma soprattutto hanno un prezzo piuttosto elevato ed l'autonomia minore tra le concorrenti.
Le Zero sono più economiche ed accessibili, hanno anche in questo caso un ottimo servizio post-vendita sul territorio, ma scontano l'assenza della carica rapida in DC (e per avere velocità decenti in AC bisogna spendere in optional). Inoltre solo la SR/F risulta davvero appetibile per un pilota con un minimo di esperienza, ma in questo caso il prezzo sale ai livelli di Energica.
Infine le Lightning: sono le meno costose e la Carbon Edition ha il meglio della tecnologia attuale (anche se paga ancora 17kW di potenza rispetto alla Eva), con la migliore autonomia e dotazione ciclistica. Però paga l'assenza di qualsiasi tipo di connessione e, soprattutto, deve ancora dimostrare di saper gestire centinaia se non migliaia di clienti in tutto il mondo.

Tra i modelli presentati, la mia scelta ricadrebbe (di poco) sulla Energica Eva (o Ego): è vero che ha la peggior dotazione in quanto ad autonomia, ma è anche l'unica a vantare la carica DC e un'assistenza post vendita affidabile. La differenza in kWh non è così elevata dalla Zero, che per raggiungere meno della metà in capacità di carica arriva a costare all'incirca come le Energica. E' pur vero che, per il numero di colonnine in Italia, la carica in AC è più versatile, ma è altresì vero che la differenza di cavalleria è piuttosto elevata (25kW), almeno per un mezzo smanettone come me. Infine rimane la Strike. In teoria (capacità di connessione a parte, che comunque in una moto hanno minor importanza rispetto all'auto) sarebbe la moto perfetta: più o meno al prezzo della SF/R ci si porta a casa una Superbike "vera", con una dotazione di cavalleria non lontana dalle sportive da 600cc, ma con una coppia quadrupla (doppia anche al mostro Ducati V4 che sta dominando il Mondiale SBK, giusto per riferimento). Il tutto rifornito da una batteria ENORME, con un'autonomia in autostrada di 240km (dichiarata), carica in AC relativamente buona e in DC ottima. Il problema è che è un prodotto giovane, di una casa giovane e che ha ancora tanta strada da fare e moto da vendere prima di apparire veramente appetibile sul mercato. Più o meno com'era Tesla ai tempi della Roadster.

Come anticipato, non c'è una vincitrice assoluta, tutte le moto hanno pro e contro, i prezzi sono ancora un po' elevati (ma non come le auto) e l'idea di una sportiva elettrica inizia a fare breccia tra più di un cuore motociclistico. La richiesta del mercato è purtroppo ancora bassa e le case sono dunque restie ad investire, mentre le new-entry faticano ad affermarsi ed a presentare prodotti completi in tutto e per tutto. Sembra di assistere al mercato delle auto 3 o 4 anni fa: da una parte Tesla con prezzi fuori mercato, dall'altro il duopolio Leaf (con carica DC, ampie dimensioni e elettronica avanzata) e Zoe (più piccola, ma con maggiore batteria, nessuna carica DC ma AC ad alta potenza).

L'unico problema è che mi sarà difficile attende altri 3 o 4 anni per cambiare moto. :shock:

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Re: Confronto moto elettriche stradali: Zero, Energica e Lightning

Messaggio da marco »

Io il fatto che manca la DC, non lo vedo un gran limite al momento, sopratutto perché le moto vanno usate in montagna e li non si trova manco una fast (in realtà neanche accelerate tranne casi rari)

Poi le batterie sono piccole, saranno sempre piccole rispetto a quelle delle auto, per cui diventa difficile sfruttare la potenza delle fast DC : aggiungo anche che le moto non sono "puri"mezzi di trasporto ma sopratutto di divertimento, per cui non vedo come utilizzo ideale mettersi li con il PCC (o strumenti simili) per dosare l'acceleratore così da arrivare scarichi alla colonnina per ricaricare veloce.

Secondo me la carica a 6 kW AC è più che sufficiente, con un pranzo calcolato bene ti fai il pieno e poi puoi fare dei veloci rabbocchi sia a metà andata che a metà ritorno: così facendo puoi già percorrere in allegria qualche centinaio di km.

Allo stato attuale poi, conta molto avere un caricatore veloce portatile per attaccarsi anche alle comuni prese da 230 V visto che come detto in molte zone di montagna non c'è manco una colonnina : in quel campo mi pare che Zero la faccia da padrona, anche perché è arrivata prima e quindi si trovano diversi prodotti aftermarket.

PS:ho ottimizzato il titolo ed inserito allegando direttamente le immagini, perché sappiamo che se le embeddiamo da link esterni, prima o poi scompaiono e dopo il thread perde il suo senso.
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Re: Confronto moto elettriche stradali: Zero, Energica e Lightning

Messaggio da andbad »

Capisco il tuo punto di vista, ma i miei giri di solito prevedono una mattinata, non avrei il tempo di attendere 2 ore per ricaricare.
E' vero che le fast in montagna non ce ne sono, ma segui il filo logico: prendo l'autostrada, arrivo ai piedi del passo, ricarico, faccio il mio giro, torno alla fast, riprendo autostrada.
Inoltre, considerando che (in teoria) la ricarica DC a livello di componentistica è quasi a costo zero (porta CSS, un po' di cavi, un microcontrollore), la scelta di non prevederla è a mio avviso incomprensibile. Tant'è che Zero è l'unica che percorre quella strada (anche la Harley che uscire in autunno avrà la DC).

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Re: Confronto moto elettriche stradali: Zero, Energica e Lightning

Messaggio da marco »

andbad ha scritto:ma i miei giri di solito prevedono una mattinata
Ah certo, in quel caso cambia tutto: cambia sopratutto per via dell'ubicazione, ovvero di dove ti trovi. Io anche ai tempi in cui ero stradista (con le endurone su bitume) partivo comunque da casa ed in 10 km ero/sono già ai piedi delle montagne. Ovvio che se prima di arrivare ai piedi delle montagne devi fare della gran pianura, cambia tutto.

Io non ho comunque mai amato le moto in pianura: in quei pochi raduni che ho fatto in moto e prima ancora in scooter, per andare per esempio sullo Stelvio, al ritorno autostradale ho sempre rischiato il colpo di sonno. In auto è molto meglio, specialmente con l'elettrica che tenendo d'occhio i consumi ti tieni sempre sveglio... o mal che vada puoi passare la guida alla dolce metà.
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