In verità la loro esclusione è puramente politica: IONITY è un consorzio di produttori tedeschi (ai quali poi si è aggiunta Tesla e Huyndai/Kia) e come tale si fanno i connettori per loro: favorire la concorrenza non avrebbe senso (sopratutto quando sarebbe un costo immenso per un guadagno ridicolo).porf ha scritto:Le chademo quando sono arrivate qui in Italia erano già in via di estinzione, adesso sono in piena dismissione tant'è che consorzi tipo ionity neanche ne prevedono l'installazione.
Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
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Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
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Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
Ero convinta che la mia ID3 caricasse a 11kW in trifase...quindi ne usa solo 2?selidori ha scritto: E se ci pensi è così anche per chi ha caricatori a due fasi: VW, BMW, Opel.
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Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
Appunto, più che politico è economico (lasciamo la politica dov’è sta ) Se Kia avesse mantenuto CHAdeMO e fosse entrata anche Nissan con dei quattrini probabilmente avrebbero installato anche CHAdeMO, ma così non è statoselidori ha scritto:In verità la loro esclusione è puramente politica: IONITY è un consorzio di produttori tedeschi (ai quali poi si è aggiunta Tesla e Huyndai/Kia) e come tale si fanno i connettori per loro: favorire la concorrenza non avrebbe senso (sopratutto quando sarebbe un costo immenso per un guadagno ridicolo).porf ha scritto:Le chademo quando sono arrivate qui in Italia erano già in via di estinzione, adesso sono in piena dismissione tant'è che consorzi tipo ionity neanche ne prevedono l'installazione.
Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
La gamma ID ne usa 3, ma anche BMW e Opel (con optional)kathy ha scritto:Ero convinta che la mia ID3 caricasse a 11kW in trifase...quindi ne usa solo 2?selidori ha scritto: E se ci pensi è così anche per chi ha caricatori a due fasi: VW, BMW, Opel.
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Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
Non li ricordo tutti a memoria... io pensavo alle EUP ed E-GOLF.... ora controllo per ID3....kathy ha scritto:Ero convinta che la mia ID3 caricasse a 11kW in trifase...quindi ne usa solo 2?
Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
Anche questa della bifase , che senso ha ?
Ormai che metti due circuiti CA/CC perchè non metterne 3 ?
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Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
Si ma in europa lo standard di fatto è il ccs2, secondo me presto sarà nissan a installare il ccs2 sulle sue auto europee.Deen ha scritto:Appunto, più che politico è economico (lasciamo la politica dov’è sta ) Se Kia avesse mantenuto CHAdeMO e fosse entrata anche Nissan con dei quattrini probabilmente avrebbero installato anche CHAdeMO, ma così non è statoselidori ha scritto:In verità la loro esclusione è puramente politica: IONITY è un consorzio di produttori tedeschi (ai quali poi si è aggiunta Tesla e Huyndai/Kia) e come tale si fanno i connettori per loro: favorire la concorrenza non avrebbe senso (sopratutto quando sarebbe un costo immenso per un guadagno ridicolo).porf ha scritto:Le chademo quando sono arrivate qui in Italia erano già in via di estinzione, adesso sono in piena dismissione tant'è che consorzi tipo ionity neanche ne prevedono l'installazione.
Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
A questo punto si, infatti la Ariya monterà CCSporf ha scritto: Si ma in europa lo standard di fatto è il ccs2, secondo me presto sarà nissan a installare il ccs2 sulle sue auto europee.
Volevo solo dire che più politico è un fatto economico, con la grana si sarebbe potuto fare tutto e il contrario di tutto Ma è una battaglia commerciale che per Nissan non avrebbe avuto senso continuare
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Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
Si va bene, comunque qualcosa di economico come installazione anche a bassa potenza, tanto la notte è lunga, e per evitare di mettere una "Gettoniera", farei anche libero uso dietro l'esposizione di un pass da mettere sul parabrezza che avrebbe un costo di tot forfettario al mese da acquistare presso la locale municipalizzata.porf ha scritto:Prese schuko pubbliche non possono essere utilizzate per problemi di sicurezza, ma prese tipo2 sui lampioni a 3kw secondo me sarebbero utilissime per chi vuole lasciarla lì la notte.berpaniz ha scritto: Si l'assenza del Box di casa potrebbe essere un motivo di utilità per le 22 kW, ma solo se si trovano nel luogo di lavoro o al supermercato dove ci si deve comunque fermare, se uno deve andare appositamente significa perderci un paio d'ore alla settimana come minimo, a quel punto sarebbero allora più pratiche le Fast.
Per il notturno mi sembrerebbe uno spreco 22 kW sarebbero anche troppi, a quel punto sarebbe meglio poter disporre di prese italiane/Shuko pubbliche magari attaccati ai lampioni della strada
Poi sulle autostrade in tutte le aree di servizio Fast DC almeno da 50 kW, anche più stalli per evitare di trovare occupato.
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Re: Perché caricatori AC nelle auto sono in genere così limitati?
Come ben afferma Selidori il mercato dell'auto è mondiale (l'unica grande differenza è "la mano da tenere" ) mentre le reti elettriche presentano grandi differenze sia a livello nazionale che continentale.
Ad esempio in Svizzera lo standard di una fornitura domestica base è trifase con neutro 230/400 Vca con corrente massima di 25A.
Pertanto le sezioni dei cavi che partendo dal box ENEL alimentano il contatore di casa, come minimo hanno una sezione di 6 mm² se in rame o 10 se in alluminio, se però nello stesso vano sono presenti 2 contatori (classico esempio: villetta bifamigliare e a schiera) viene installato un cavo 4 x 6 mm² in rame o da 10 se in alluminio per le tre fasi ed il neutro;
Nel caso la lunghezza del cavo (dal box Enel ai contatori) dovesse superare i 20/30metri si installa direttamente la sezione del 16 mm² in rame o 25 se in alluminio.
Quindi il distributore locale (ad esempio E-Distribuzione) avendo posato simili sezioni è in grado di fornire una corrente di 32 A che in monofase sono i famosi 7kW ed in trifase sono 22.
Pertanto se io necessito di una fornitura di bassa potenza (ad esempio 2 kW trifase) sottoscriverò e pagherò solo per quella determinata potenza impegnata, sapendo che non saranno necessari lavori in caso di aumento di potenza impegnata.
Ciao da Paolo
Ad esempio in Svizzera lo standard di una fornitura domestica base è trifase con neutro 230/400 Vca con corrente massima di 25A.
In Italia, la rete di distribuzione elettrica (il contatore di energia e tutto quello che c'è prima) per questioni di economia di scala è standardizzata;difatti nelle utenze domestiche monofase la massima potenza richiedibile sono 6 kW ..., per potenze superiori si deve passare alla trifase 22 kW
Pertanto le sezioni dei cavi che partendo dal box ENEL alimentano il contatore di casa, come minimo hanno una sezione di 6 mm² se in rame o 10 se in alluminio, se però nello stesso vano sono presenti 2 contatori (classico esempio: villetta bifamigliare e a schiera) viene installato un cavo 4 x 6 mm² in rame o da 10 se in alluminio per le tre fasi ed il neutro;
Nel caso la lunghezza del cavo (dal box Enel ai contatori) dovesse superare i 20/30metri si installa direttamente la sezione del 16 mm² in rame o 25 se in alluminio.
Quindi il distributore locale (ad esempio E-Distribuzione) avendo posato simili sezioni è in grado di fornire una corrente di 32 A che in monofase sono i famosi 7kW ed in trifase sono 22.
Un conto è la predisposizione fatta sull'hardware della rete elettrica, un altro conto è la potenza impegnata..... se io voglio trifase a 3kW mi danno la trifase così, non devo prendere la 22..
Pertanto se io necessito di una fornitura di bassa potenza (ad esempio 2 kW trifase) sottoscriverò e pagherò solo per quella determinata potenza impegnata, sapendo che non saranno necessari lavori in caso di aumento di potenza impegnata.
Ciao da Paolo
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