Va anche detto, però, che quello "stato" che "non può rinunciare" ai miliardi è costituito essenzialmente... da noi, che ci aspettiamo e pretendiamo dallo stato innumerevoli quotidiane spese sotto innumerevoli forme, che vanno ben al di là dei "servizi" più classici (scuole, strade, gestione delle emergenze...) e includono anche un capillare servizio sanitario pubblico nonché le più articolate e variegate forme di incentivi, agevolazioni, detrazioni, sovvenzioni, esenzioni, integrazioni, pensioni, sussidi, indennità, finanziamenti e chi più ne ha più ne metta.Corrado5834 ha scritto: ... ci proveranno, perché l'interesse principale è, come dici, dello Stato che a quei miliardi di introiti non può rinunciare ...
In altre parole, a non poter rinunciare a quei soldi siamo noi, intesi non tanto come singoli individui (cosa che sappiamo fare benissimo) ma come collettività (cosa che ci riesce molto più difficile).
Già adesso (e da decenni) siamo, come collettività, pieni di sempre crescenti debiti che nessuno ci ha costretto a fare; se poi dovessimo anche avere un calo delle entrate...
Certo le pubbliche finanze NON vengono amministrate nel migliore dei modi e vi sono tante storture anche vergognose che andrebbero eliminate, ma la soluzione è molto più rognosa di quanto appaia, perché ogni singola stortura, ogni singolo intrallazzo, ogni singolo spreco, all'atto pratico porta (direttamente O indirettamente) quattrini in tante tasche che non sono necessariamente appartenenti a persone straricche o criminali; tasche che a quei quattrini non sono assolutamente disposte a rinunciare.
Per non parlare dell'abitudine, capillarmente diffusa a tutti i livelli della società, di escogitare le più disinvolte e creative strategie per "approfittare" in qualche modo delle pubbliche finanze, non pagando qualcosa che andrebbe pagato o anche accedendo a qualche beneficio cui non si avrebbe diritto (la differenza è più formale che concreta). Tantissimi fori, anche piccolissimi, insignificanti se considerati singolarmente ma capaci, tutti assieme, di rendere facilmente affondabile (e non riparabile) anche lo scafo della nave più grande e maestosa.
Altrimenti, se davvero il problema derivasse dal comportamento anomalo di pochi, a quest'ora dovrebbe essere stato risolto da un bel pezzo, mentre invece col passare dei decenni e dei governanti (di tutti i colori e sempre applauditi da tanti elettori) è diventato via via più vasto e profondamente radicato.