Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

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selidori
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Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da selidori »

Stavo facendo una pensata…
Nonostante il nostro sogno, il petrolio ci servirà ancora per molti anni.
Noi qua pensiamo subito alla trazione ed in generale alla produzione di energia (ed auspichiamo il più presto la sua sostituzione con fonti rinnovabili) ma anche ammettendo che riuscissimo in queste due richieste a far a meno del petrolio (cosa che io non credo), esso serve per un’infinità di altre cose.
Qualsiasi cosa abbiamo attorno ha una percentuale di petrolio e la cosa è dimostrabile semplicemente pensando alla plastica (ma non è solo lì).
Quindi –nel bene o nel male- il petrolio è una risorsa.

Abbiamo creato il nostro mondo, la nostra società usandolo e persino l’economia si basa su di esso persino per la speculazione pura.

Ma (speriamo presto) la domanda di carburanti fossili (tutti derivati dal petrolio) calerà e calando la domanda, anche il costo.
Quindi plastica, vernici, additivi, lubricanti, ecc ecc a costo ancora inferiore?
Non penso proprio. 
Levata la speculazione (non sarà più interessante) si arriverà finalmente al costo di produzione puro ma il problema è che il petrolio per uso non ‘energetico’ non sarà più un sottoprodotto del massimo busness ma il primo ed il solo e quindi il costo di estrazione sarà suo.
Quanto costerà allora la plastica?
Ma c’e’ di peggio perché il petrolio non è una risorsa a costo estrattivo fisso ma dipende da tantissimi componenti che variano da piattaforma estrattiva a piattaforma.
Soprattutto è costosissima infatti quando viene rilevato un nuovo giacimento (a sua volta un’operazione molto costosa, ed impegnativa) si fa uno studio complicatissimo per vedere se conviene la distillazione o meno.
Insomma l’era del petrolio a basso costo è finita da tempo, estrarlo è sempre più costoso e non so se un domani sarà più conveniente estrarlo per usi che non siano la combustione.

Allora quali scenari?

Mi vengono in mente solo 3 ipotesi:

- Si cercherà di riciclare (meglio) quello riciclabile. Ad esempio le plastiche od i liquidi.
- I materiali derivati dal petrolio aumenteranno tutti di prezzo. Quindi addio vernici, solventi, plastiche, isolamenti, ecc a basso prezzo. Avere un cellulare piccolo e non di legno di 70cm sarà roba da ricchi! Ed ovviamente non sarà verniciato e neppure impermeabile!
Soprattutto la vanilina (estratta dal petrolio) sarà a caro prezzo!
- Con la scusa degli alti costi estrattivi, si cercherà di fare lobbing con i governi chiedendo di sovvenzionare le estrazioni per mantenere la disponibilità della materia prima nera. Ed i governi si rifaranno sulle tasse, mettendo accise su tutto.

Cosa ne pensate?


Nella foto: una molecola di Vanilina
credits: https://it.wikipedia.org/wiki/Vanillina
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marco
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da marco »

Di plastiche ne hanno già inventate di più ecologiche, a base per esempio di mais... e speriamo che ne inventino tante altre, altrettanto ecologiche per tutte le esigenze.
C'è poi da dire riguardo al petrolio, che forse fa più male a bruciarlo che ad usarlo per comporre materiali: bruciandolo si consuma ossigeno, si produce anidride carbonica e chissà quanti veleni.
Come materia prima per produrre materiali invece che energia, forse fa meno danni (ma qui ci vorrebbe un chimico per confermare la mia teoria :-))
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selidori
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da selidori »

In effetti il problema non è la produzione di energia o di calore, ma di oggetti.
Plastiche ed alternative ne esistono, ma sono più costose. Domani lo sarà anche la mera plastica estratta dal petrolio. Il rischio è che il cellulare costi +300 euro perchè la plastica non costa più 5 euro come ora ma +295.
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Fabio_Galletti
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da Fabio_Galletti »

Sinceramente, il discorso "alternative più costose" è relativo.
Nel 1937 la DuPont sintetizzò delle poliammidi.
Non avevano futuro commerciale, costava una follia, lo misero in un cassetto.
Nel 1940, l'importazione di seta dall'Oriente si bloccò: niente seta, niente paracaduti.

Serviva un sostituto a qualunque costo: il poliammide era l'unico composto che poteva dare fili resistenti e leggeri.
Investirono, trovarono il modo di produrlo in massa, scoprirono come produrlo sempre a meno.
Era nato il Nylon.
Ce n'era così tanto che passarono quasi immediatamente dai paracadute alle stringhe alle calze da donna.

Il Teflon, il Kevlar, tutte scoperte accantonate finché il mercato non cominciò a richiederlo.
E a quel punto furono ingegnerizzate.

Le stesse batterie, ci han cincischiato per anni, poi d'un tratto il mercato aveva fame di batterie ad alta densità e sono arrivati alla produzione in serie.

Quindi, il giorno in cui la plastica da petrolio costerà, qualcuno inventerà qualcosa che costi meno.
E l'Olio di Pietra tornerà ad essere una cosa puzzolente e inutile.
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Fabio_Galletti
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da Fabio_Galletti »

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marcober
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da marcober »

aggiungo qualche spunto:

- al % di petrolio che non viene bruciato è circa il 15% di quello estratto (oli, asfalti, concimi, plastiche, etc), quindi se tagliassimo dell 85% i consumi, ci servirebbe tenere in vita solo il 15% dei pozzo..cioè i pozzi piu facili e meno costosi..le cui riserve sarebero moltiplicate per 6..dunque si scatenerebbe una bella competizione fra Stati e Compagnie per accaparrarsi un pezzetto del mercato che è 6-7 volte piu piccolo..difficile pensare che i prezzi possano esere alti

- la % maggiore delle basi per plastiche non deriva piu da giacmenti petroliferi o loro lavorazioni, ma dal gas naturale..la cu ricerca estrazione e prezzo di è ormai disaccoppiato dal petrolio..per cui i bisogni di plastica sarebbero facilmnete copribili con gas naturale, qualora il prezzo del petrolio salisse, cosa improbabile.

- il gas potrebbe poi essere derivato dalla digestione dei rifiuti umidi..si stima in Italia un potenziale del 10% del ns fabbisogno di gas possa essere prodotto in quel modo

- la plastica si puo derivare anche da zuccheri e amidi..via metanolo..ma ancora melio attraverso la trasformazione in zuccheri della cellulosa , mi pare anche attraverso la scissone della lignina, che poi è quello che ENI sta facendo nelle 3-4 bioraffinerie che sta gestendo..e questo non è in competizione col food..e duqnue è una ulteriore input per le plastiche.

- la raccolta e riciclaggio sale a doppia cifra in Italia (e in europa)..e nella maggior parte dei Paesi Non OCSE deve ancora iniziare..per cui esiste un potenziale di riciclo fisico enorme..in italia si raccoglie 1 mio di tons..che cresce di 100 tons/anno..e che oggi riguarda SOLO gli imballaggi...se si allarga a giocattoli e beni semidurevoli, le cifre esplodono. Da questa raccolta si deriva materia prima seconda (già oggi si fanno molti prodotti con materiali riciclati o con % di riciclato) ...direttamnete utilizzabile..energia (che eviat usi di petrolio e gas da estrarre)..ma ci sono moltoi progetti e test per fare un riciclo chimico (depolimerizzazione) che dunque rimette in circolo le molecole di base, senza doverle riestrare da matano/agricoltura/petrolio.

Ovviamente alcune di queste attività sono piu costose della pura estrazione el gas..ma sono necesasrie per ridurre impatto ambientale..cosi come usare auto EV costa di piu che andare a gas ma è necesasrio farlo.
Dunque i prezzi del Petrolchimico saranno piu legati alle politiche ambinetali che non al prezzo del petrolio..cioè legate a feedstock non necesasriamente estratte dal sottosuolo..magari agricole e riciclate..ma non per questo meno care.
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selidori
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da selidori »

Interessantissimo.
Grazie
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polianto
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da polianto »

Cosa ne pensate?
In effetti il problema non è la produzione di energia o di calore, ma di oggetti.
Dico la mia.
Usare un’auto elettrica è solo uno dei tanti modi che abbiamo a disposizione per ridurre l’economia legata al petrolio e quindi le emissioni di CO2.

Nel campo dei materiali già oggi possiamo fare molto per passare dall’economia attuale ad un’economia decarbonizzata.
Faccio tre esempi che sono molto parziali ma rendono l’idea di cosa già oggi possiamo fare semplicemente stando attenti a cosa mettiamo nel carrello tutti i giorni.


Primo esempio: le mollette per stendere
mollette.jpg
mollette.jpg (34.68 KiB) Visto 1792 volte
La prima molletta sulla sinistra era di mia nonna, ha almeno cinquant'anni ed è ancora perfettamente funzionante, un po’ smussata negli angoli ma svolge ancora egregiamente la sua funzione.
La molletta al centro ha circa 20 anni, l’abbiamo comprata al mare in vacanza al supermercatino di un campeggio. Servivano le mollette e le abbiamo comprate di plastica senza pensarci.
In teoria ci raccontano che la plastica è un materiale eterno, invece queste mollette si stanno già rompendo: a causa dei raggi UV la plastica in pochi anni diventa fragile e si spezza facilmente.
L’anno scorso, sempre al mare, ne abbiamo dovute comprare di nuove: questa volta le ho prese di legno. Costo leggermente più alto di quelle di plastica (tipo 1,20€ invece di 1,00€) ma una prospettiva di vita molto più lunga davanti e soprattutto un riciclo molto più facile ed ecologico a fine vita.
Purtroppo si tratta comunque di un prodotto Made in PRC, per cui è stato speso molto petrolio per portarle in Italia, ma su questo c’è stato poco da scegliere.

In questo caso un ritorno ad un materiale del passato a portato ad un prodotto più duraturo, di maggiore qualità e con un minore impatto ambientale con un limitato impatto sui costi.


Secondo esempio: i tappi per il vino
tappi.jpg
tappi.jpg (22.83 KiB) Visto 1792 volte
Una volta esistevano solo tappi in sughero, materiale naturale di limitata produzione, e se di scarsa qualità rovina il vino
Poi per i vini più economici si è passati ai tappi di plastica, economici e facili da usare ma poco ecologici e derivati dal petrolio.
In molti vini adesso si trovano dei tappi in materiale sintetico, alcuni dei quali sono realizzati in nomacorc, un prodotto che usa come materia prima la canna da zucchero. https://www.vinventions.com/it/nomacorc

In questo caso la ricerca sui materiali ha prodotto un risultato che supera la necessità di utilizzare il petrolio come materia prima, si è fatto un passo avanti inventando un materiale nuovo.


Terzo esempio: chiavetta USB
chiavetta.jpg
chiavetta.jpg (28.46 KiB) Visto 1792 volte
Ho ricevuto questa chiavetta USB in omaggio ad una fiera e mi piace molto come esempio di un prodotto nuovo realizzato con una materiale tradizionale e con un utilizzo minimo di derivati dal petrolio.
E’ un esempio di come si possa fare innovazione anche senza petrolio. Probabilmente in futuro molti prodotti saranno fatti così.


Concludo con alcune considerazioni personali.
Io penso che oggi molti prodotti di uso comune costino poco, troppo poco, per cui penso che un aumento dei costi delle materie prime derivato dalla necessità di non utilizzare più il petrolio si solo un bene.
In tutti i prodotti duraturi (mobili, auto, elettrodomestici, etc.) l’incidenza del costo delle materie prime necessarie alla loro realizzazione è limitato, incidono di più l’implementazione dei processi di industrializzazione ed i costi di commercializzazione, per cui su questa categoria di prodotti l’aumento dei costi derivante della decarbonizzazione non dovrebbe essere particolarmente forte.

In tutti i prodotti di breve vita (oggetti mono uso, packaging, bottiglie, etc.) invece l’incidenza del costo della materia prima è notevole, ma un aumento dei loro costi può solo aumentarne la durata di vita e favorirne un riutilizzo prima ancora che il riciclo, per cui può essere solo positivo.

Mi vengono in mente solo pochi casi in cui l’impatto di una riduzione della produzione di petrolio è di difficile soluzione o molto costosa.
Uno di questi è l’asfalto delle strade, prodotto con il bitume che è lo scarto della raffinazione, per cui meno petrolio si raffina meno bitume si ha a disposizione.
L’unico sostituto che mi viene in mente è il cemento: già adesso si realizzano strade in calcestruzzo, anche se in Italia non è comune. Costano molto di più nella realizzazione ma hanno una durata maggiore. Il che forse non sarebbe male visto la scarsa durata dei nostri asfalti.

Ciao a tutti Antonio
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da fornaiokona64 »

io penso sempre che prima di tutto andrebbe ripensato il modo a livello globale di produrre tutto cio che dal petrolio deriva...mi spiego...

non si possono a oggi con tutto cio che si sa sul tema...continuare a produrre diversi tipi di confezioni in plastica per detersivi,detergenti per le mani,saponi liquidi per piatti o per lavatrici...in un mondo "saggio" si sceglierebbe si produrre al massimo 3 tipi di flaconi in plastica ovvero,misura piccola,media e grande e STOP riciclabili e riutilizzabili cosi se ne produrrebbero sempre meno fino ad arrivare a un quantitativo il piu' vicino possibile al vero fabbisogno...

ma ci siete mai entrati nei negozi tipo europlanet e simili ? montagne di piatti...bicchieri...forchette...detersivi di tutti i tipi...ma quanta di quella roba andrà venduta realmente ?

e la stessa cosa va pensata per gli oggetti tecnologici...non si possono produrre tipi diversi a iosa di telefonini...pc...console...tv... al massimo anche li 2 o 3 modelli... le componenti devono essere riutilizzabili cosi come si trovano non devono essere rilavorati utilizzando cosi altro petrolio...e non si puo' piu' permettere che ogni 2-3 mesi se ne escono nuovi modelli di tv e telefonini e pc... non ci sono tutti questi materiali!!! ma avete visto huawei ??? un altro modello...da oltre 1000 euro!!! e la gente lo comprerà!!!

e uguale discorso per le auto...a me piace tantissimo l'AUDI etron,meno la mercedes EQ,si la kona, ma lo ripeto...a oggi con quello che sappiamo e abbiamo capito riguardo al problema petrolio e sue conseguenze... non possiamo produrre tutti questi modelli di auto...so che quello che dico è tutta UTOPIA...ma la verità è che i cambiamenti del clima sono sotto i nostri occhi...e peggioreranno...e fino a che la cosi detta "ECONOMIA" globale continuerà a sfornare oggetti che al 90 per cento sono inutili sprecando risorse che non ricrescono...non si farà altro che avvicinarci sempre di piu' alla FINE.
marcober
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Re: Costi del petrolio a seguito di elettrificazione di massa

Messaggio da marcober »

Antonio..ci sono migliaia di oggetti in plastica non sostituibili...o sostituibili con un danno ambientale Più elevato dell'uso della plastica. Esempio , le performance della plastica hanno permesso di ridurre il 30% il deperimento dei cibi rispetto a mercati che ne fanno poco uso. Sarebbe uno spreco che ha un impatto ambientale elevato.

Le auto di oggi non sarebbero omologabili senza plastica.
Nessun ospedale potrebbe funzionare senza plastica...dalle siringhe ..alle dialisi.. pannolini ..sino alle valvole cardiache ,protesi, etc.

Poi...se si vuole fare polimeri partendo da materie agricole, già si fanno...ma hanno LCA peggiore di quello fossile.
Sin quando petrolio resta plastica , non libera CO2 e PM10...dunque importante e raccoglierla e riusarla.
Senza demonizzare le applicazioni dove da un contributo assolutamente positivo anche all'ambiente
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