vorrei porre una domanda al forum da totale incompetente in maniera elettrica.
Ho un'abitazione dotata di un impianto fotovoltaico minimo di legge (2,3 kW), collegata ad una fornitura elettrica di 6 kW dalla rete.
Cercando di capire un pochino il funzionamento dei pannelli e possibilmente ottimizzarli per quel che si può (mi rendo conto non sia una potenza enorme), mi sono accorto (anche confortato da un elettricista) che rispetto al quadro generale l'uscita dell'inverter e la linea proveniente dalla rete sono semplicemente collegati in parallelo.
Mi sarei aspettato un qualche tipo di logica per ottimizzare l'autoconsumo portata da qualche blocchetto specifico che invece non sembra esserci e non riesco a capire in queste condizioni, quando la casa consuma una certa quantità di corrente, da dove la prende e con che criterio.
Per fare un esempio in soldoni: se in un determinato momento i pannelli producono 2 kW e la casa ne consuma altrettanti, l'ideale sarebbe che li prendesse tutti dall'inverter, ottimizzando l'autoconsumo.
Invece, ho paura che essendo semplicemente le due sorgenti in parallelo e immaginando da ignorante un prelievo omogeneo da entrambi, per quanto i pannelli producano 2 kW, il quadro generale peschi un po' da un parte e un po' dall'altra, magari al 50%.
In questo caso, nonostante i pannelli producano 2 kW e se il prelievo in parallelo funziona al 50%, la mia paura è che 1 kW venga pescato dall'inverter, 1 kW venga pescato dalla rete e il kW di avanzo dell'inverter sia inviato sciaguratamente allo scambio sul posto.
Cosa mi potete dire al riguardo?
Se il ragionamento ha un senso, esistono dei dispositivi da inserire a monte del generale che abbiano ingresso la rete e l'inverter e in uscita la linea per il quadro che pesca tutto quello che può dall'inverter e quello che manca lo prenda dalla rete? (inoltre che supporti appunto i 6 kW)
Grazie in anticipo per i vostri commenti e perdonate se ho scritto boiate, ma nella vita mi occupo di altro!
