Visto ora.
Senza infamia ne' lode.
(dopo i primi 2 minuti abbastanza inutili di guida con Arbore) si parla di 45 minuti di chiacchiericcio, ed alla fine si dice "e allora?".
Tantissimo parlare di industria, sistema, politica.
Zero di mercato, materiali, tecnologie.
Diciamo non si entra mai nel merito in nessun tema.
Parlano Tavares (Stellantis) che fa come è suo solito la vittima, poi De Meo (Renault)* che ne parla bene, delle opportunità della motorizzazione elettrica.
Positivo anche Fratin (nuovo ministro) e poi un sindacalista che (come è normale e suo ruolo) si lamenta di tutto.
Seguono Cingolani, boss vari di associazioni fornitori di componenti, Tecnimont, Porsche, Dallara, Reinova ed ognuno tira acqua al suo mulino.
ChrisBS ha scritto:Ah è stato intervistato anche un fisico e consulente per l’energia molto conosciuto (o comunque già visto da qualche parte)
Ma davvero?
Ma chi è, nei link che posto non mi pare ci sia quella parte, sono tutti ceo di aziende e quindi molto poco onesti nelle loro affermazioni.
L'unico non "negli affari" è Cingolani, spero non ti riferivi a lui (prima di fare il ministro faceva (a suo modo) in effetti divulgazione più su temi IOT, robotica, AI, ovviamente sempre a suo modo...).
Per il programma, come detto ne' infamia ne' lode.
*=
E' un decennio che ho una voglia di dirlo e finalmente ne ho l'occasione...
Ma avete fatto caso che il capo di FIAT è francese (Oliver) e di Renault è italiano? (De Meo)?.
Daltronde prima De Meo era alla Seat ovvero del paese da cui viene Tavares (Stellantis).
Winkelmann (Lamborghini) tanto è tedesco ma i più incredibili sono Ghosn che è brasiliano/libanese (e si era messo a capo dei giapponesi Nissan!) ed ovviamente Musk che è sudafricano.
Ma il top era lui, Marchionne che era abruzzese/canadese/svizzero/non_si_capiva_una_mazzese a capo di una società italiana con sede a Londra!
Scherzi a parte, mi piace molto che i top manager siano cosmopoliti, dimostra che si cerca veramente la competenza invece che la nazione.