Però le batterie di accumulo della prossima generazione dovrebbero essere facilmente installabili ed espandibili, altrimenti sarà sempre un cattivo investimento (naturalmente escludendo il caso anomalo del 110%).
A me piacerebbe poter predisporre il mio quadro elettrico con una linea dedicata alle batterie di accumulo verso una presa adeguata, dove poter collegare una o più batterie di accumulo, da comprare anche in un secondo momento.
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Si, però la complessità è del tutto paragonabile all'installazione di una WALLBOX. Infatti anche questa ha una specifica LINEA DEDICATA nel quadro elettrico (magnetotermico, differenziale, cavi con sezione adeguata, sensore per gestione carichi, ...).
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Non è solo un problema di linea, ma di passaggi di conversione AC/DC e viceversa. Un inverter AC che si debba poi metere in paralleo con una linea esistente già in tensione ha una serie di complicazioni sia tecniche che di sicurezza.
Quindi NON è come installare una wallbox. O meglio, lo sarebbe se ci fossero dei sistemi già pronti (come è adesso con gli inverter ibridi )
Tecnicamente è possibile, MeanWell ad esempio ha appena fatto uscire una linea di alimentatori bidirezionali (cioè possono prelevare dalla rete e mandare sulle batterie o viceversa) ma sono ancora costosi e richiedono un dispositivo di controllo MASTER in modbus, quindi una soluzione ancora "sperimentale". Essendo un tipo di impianto poco diffuso non trovi dei dispositivi integrati a costo abbordabile. C'è un certo sviluppo e non escludo che tra pochissimi anni ci siano delle soluzioni pronte. Attualmente, come hanno scritto in diversi, il costo delle batterie è molto elevato e rende antieconomico fare impianti così strutturati.
Questa estate farò alcune sperimentazioni con batterie e pannelli entrambi di riuso, in quel caso, spendendo meno della metà per i pannelli e meno di un quinto per le batterie, spero di far quadrare anche l'aspetto economico. Ma vi saprò dire a impianto funzionante.
