Quanto pesa la burocrazia sull'attivazione dell'infrastruttura di ricarica?
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Quanto pesa la burocrazia sull'attivazione dell'infrastruttura di ricarica?
Leggendo un post di Be Charge ufficiale sarebbero necessari 3-4 mesi per l'allaccio alla rete dopo l'installazione, il tutto sembrerebbe "colpa" di e-distribuzione. Sapete se ci sono piani per ridurre questi tempi e come funziona invece negli altri stati EU?
- marco
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Re: Quanto pesa la burocrazia sull'attivazione dell'infrastruttura di ricarica?
Se fossero tre quattro mesi e basta sarebbe un sogno: peccato invece che abbiamo colonnine che attendono da due anni o più, per cui credo che la situazione sia peggiore di quanto ipotizzato.
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Re: Quanto pesa la burocrazia sull'attivazione dell'infrastruttura di ricarica?
Che io sappia non esiste una situazione uguale ad un'altra.
Penso che tutti, nel nostro piccolo, abbiamo assistito ad installazioni e attivazioni misurabili in mesi ed altre, magari a 30 metri che sono ferme da anni.
Non è solo l'allaccio (ed enel distribuzione è solo uno dei tanti fornitori*, anche se indubbiamente il più diffuso) ma anche 1000 altri permessi, non ultimo la certificazione e collaudo che avviene per qualsiasi impianto pubblico.
Io mi sono fatto l'idea (ma è solo una mia ipotesi) che è uguale a quanto avviene per le connessioni dati: una numero civico di una via può essere sotto una centrale e quello dopo ad un'altra, quindi con qualsiasi altra procedura.
Più che gli altri stati, però, dove qualsiasi confronto non è significativo, mi chiedo se gli allacci di comparabile potenza ma diverso utilizzo prevendono le stesse rotture.
Insomma, per farla breve, se io per la mia panetteria industriale chiedo 50kW, ho lo stesso tempo di attesa di una enelx che lo chiede per una colonnina AC?
Questo discernerebbe il problema fra tecnico (non ci sono i 50kW disponibili in zona) e burocratico (i moduli per uso finale sono diversi e magari visti con meno sensibilità dai funzionari TIMBRATORI).
Anzi, ancora più provocatorio: un benzinaio che chiede 50kW, li ottiene allo stesso modo ed alla stessa velocità se è per pompa del GPL o per colonnina di ricarica?
*= più di una volta ho sentito dire i distributori sono pubblici e consultabili da chiunque (non se se in formato mappa o testuale) ed ad esempio dovrebbero essere disponibili su vari siti istituzionali (arera, terna, ecc e la stessa eneldistribuzione) ma io non li ho mai trovati. Però è vero che sono ignorante totale in queste cosa, magari ho capito male o cerco cose sbagliate.
Penso che tutti, nel nostro piccolo, abbiamo assistito ad installazioni e attivazioni misurabili in mesi ed altre, magari a 30 metri che sono ferme da anni.
Non è solo l'allaccio (ed enel distribuzione è solo uno dei tanti fornitori*, anche se indubbiamente il più diffuso) ma anche 1000 altri permessi, non ultimo la certificazione e collaudo che avviene per qualsiasi impianto pubblico.
Io mi sono fatto l'idea (ma è solo una mia ipotesi) che è uguale a quanto avviene per le connessioni dati: una numero civico di una via può essere sotto una centrale e quello dopo ad un'altra, quindi con qualsiasi altra procedura.
Più che gli altri stati, però, dove qualsiasi confronto non è significativo, mi chiedo se gli allacci di comparabile potenza ma diverso utilizzo prevendono le stesse rotture.
Insomma, per farla breve, se io per la mia panetteria industriale chiedo 50kW, ho lo stesso tempo di attesa di una enelx che lo chiede per una colonnina AC?
Questo discernerebbe il problema fra tecnico (non ci sono i 50kW disponibili in zona) e burocratico (i moduli per uso finale sono diversi e magari visti con meno sensibilità dai funzionari TIMBRATORI).
Anzi, ancora più provocatorio: un benzinaio che chiede 50kW, li ottiene allo stesso modo ed alla stessa velocità se è per pompa del GPL o per colonnina di ricarica?
*= più di una volta ho sentito dire i distributori sono pubblici e consultabili da chiunque (non se se in formato mappa o testuale) ed ad esempio dovrebbero essere disponibili su vari siti istituzionali (arera, terna, ecc e la stessa eneldistribuzione) ma io non li ho mai trovati. Però è vero che sono ignorante totale in queste cosa, magari ho capito male o cerco cose sbagliate.
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Re: Quanto pesa la burocrazia sull'attivazione dell'infrastruttura di ricarica?
Fabio Pressi ha scritto: Sintetizzando potrei dire che montare le colonnine è facile, poi avere le autorizzazioni è difficile.
https://www.formulapassion.it/opinioni/ ... o-italiano
Comunque articolo bruttino e spoglio e dubito Pressi abbia usato proprio quelle parole.
Cmq interessante.
Vediamo se motus-e esce con un esame serio del problema e riescono magari loro (che sono potenti) a fare lobbyng.
Infine: a Milano io non vedo affatto che "devastano tutto di nuovo": non mi sembra questo avvenga. Al massimo infilano i cavi nei corrugati già esistenti ma è una cosa quasi banale e di routine.
Le difficoltà mi sembrano meramente amministrative, burocratiche e di certificazione.
Ripeto: almeno per le mie zone e quel che vedo.
a tema:
i-lunghi-tempi-di-attivazione-delle-col ... 18131.html