Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
@ninnolo.soffiatore il gruppo psa sulla batteria da 50kWh ne lascia all'utente 46.3Kwh che è una riduzione del 7.5%, se non ricordo male su un qualche forum tedesco parlavano di 5% sotto e 3% sopra.
quindi se carichi a 100% dal pannello a bordo in realtà carichi al 97% che è comunque oltre l'80% quindi non sei nel range "sicuro" per prolungare la vita alla batteria.
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
Per citare la garzantina sulla puericultura "il tema della cacca nei bambini è largamente sopravvalutato" , personalmente ho l'impressione che si dia troppo peso al tema percentuale di soc vs evoluzione del soh.
Ci sono sicuramente dei punti certi come il fatto che lasciare la batteria al 100% (97% più o meno) e/o a bassi SoC% non giova alla sua salute così come il fatto che più è lenta la carica meno si stressa la batteria. Quindi in generale tenere la batteria nel range 20-80 e caricare in AC, magari limitando la corrente, sono comportamenti poco impegnativi ma che garantisocno un vantaggio certo.
Andare oltre mi sembra un po' onanistico, perchè (a) il tempo gioca a sfavore del SoH e non ci puoi fare niente, (b) le temperature estreme (tnato caldo / tanto freddo) giocano a sfavore del SoH e non ci puoi fare niente, (c) va bene limitare le cariche DC allo stretto necessario ma ricordiamoci che la frenata rigenerativa arriva allegramente sopra ai 100kW, anche 150kW su alcune auto e non mi risulta che qualcuno la disabiliti (ammesso che possa farlo) per risparmiare la batteria. Che poi anche la definizione di carica veloce è troppo generica, va rapportata alle dimensioni della batteria, tant'è che Jaguar per una batteria da 90kWh lordi scriveva che ricariche in DC fino a 50kW non sono considerate "veloci" nell'accezione di portatrici di aumento del degrado della batteria.
La percorrenza dell'italiano medio e il tempo di conservazione dell'auto prima di sostiturla con una nuova fanno si che nel 95% dei casi il problema del SoH è quasi esclusivamente dato dal tempo secondo me. Non dico di sbattersene, ma manco di farne una preoccupazione eccessiva.
Ci sono sicuramente dei punti certi come il fatto che lasciare la batteria al 100% (97% più o meno) e/o a bassi SoC% non giova alla sua salute così come il fatto che più è lenta la carica meno si stressa la batteria. Quindi in generale tenere la batteria nel range 20-80 e caricare in AC, magari limitando la corrente, sono comportamenti poco impegnativi ma che garantisocno un vantaggio certo.
Andare oltre mi sembra un po' onanistico, perchè (a) il tempo gioca a sfavore del SoH e non ci puoi fare niente, (b) le temperature estreme (tnato caldo / tanto freddo) giocano a sfavore del SoH e non ci puoi fare niente, (c) va bene limitare le cariche DC allo stretto necessario ma ricordiamoci che la frenata rigenerativa arriva allegramente sopra ai 100kW, anche 150kW su alcune auto e non mi risulta che qualcuno la disabiliti (ammesso che possa farlo) per risparmiare la batteria. Che poi anche la definizione di carica veloce è troppo generica, va rapportata alle dimensioni della batteria, tant'è che Jaguar per una batteria da 90kWh lordi scriveva che ricariche in DC fino a 50kW non sono considerate "veloci" nell'accezione di portatrici di aumento del degrado della batteria.
La percorrenza dell'italiano medio e il tempo di conservazione dell'auto prima di sostiturla con una nuova fanno si che nel 95% dei casi il problema del SoH è quasi esclusivamente dato dal tempo secondo me. Non dico di sbattersene, ma manco di farne una preoccupazione eccessiva.
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
Infatti io ho scritto che basta il buon senso. Secondo me non serve caricare oltre l'80% per l'utilizzo quotidiano e cittadino, come allo stesso tempo sarebbe stupido scendere sotto il 20% sempre nello stesso ambito.DarkAngel00 ha scritto: ↑04/09/2024, 11:22 @ninnolo.soffiatore il gruppo psa sulla batteria da 50kWh ne lascia all'utente 46.3Kwh che è una riduzione del 7.5%, se non ricordo male su un qualche forum tedesco parlavano di 5% sotto e 3% sopra.
quindi se carichi a 100% dal pannello a bordo in realtà carichi al 97% che è comunque oltre l'80% quindi non sei nel range "sicuro" per prolungare la vita alla batteria.
Ma durante viaggi e lunghi spostamenti, se per ottimizzare le ricariche scendi sotto il 5% ma ricarichi subito, oppure carichi al 100% e riparti subito, non succede niente, a questo serve la percentuale non disponibile.
Da quello che so io non esiste un "sopra" e un "sotto". Le celle che vengono messe a riposo sono sempre diverse e gestite dall'elettronica della batteria.
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
@ninnolo.soffiatore fonte? Perché non l'ho mai sentito e mi sembra molto strano. Se alla cella fa male stare al voltaggio max e min non capisco perché farcela arrivare ma poi metterla "a riposo" come scrivi.Da quello che so io non esiste un "sopra" e un "sotto". Le celle che vengono messe a riposo sono sempre diverse e gestite dall'elettronica della batteria
Ha molto più senso bloccare con l'elettronica il raggiungimento di stati di carica dannosi per le celle....
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
@Kermit se ne è parlato qui, sul forum, ma non lo trovo più.
D'altronde mi sembra più che plausibile: sarebbe ridicolo avere sempre le stesse celle al massimo e altre al minimo.
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
Da che mi ricordo, si imposta tensione massima e tensione minima all'interno delle quali le celle lavorano.
Forse ti riferisci al bilanciamento delle celle?
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
Se io ho 90 kWh lordi, e 80 netti, per raggiungere il 100% nessuna cella viene portata al 100%, ma gli 80 kWh vengono "spalmati" su tutta la capacità disponibile, in modo da non avere celle completamente cariche e favorire i processi di degrado.
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
O non ti ho capito (il che è del tutto possibile) o non mi torna quello che scrivi.
I pacchi batterie delle auto sono fatti con gruppi di celle singole collegate tra loro in gruppi di serie/parallelo che formano dei moduli che a loro volta sono poi collegati tra loro a formare il pacco batteria. La mia vecchia Jaguar aveva in ogni modulo 4 paralleli di 3 celle ciascuna (3S4P) e dato che il voltaggio nominale delle celle è 3.6V, il voltaggio nominale del modulo è 10.8V.
Ciò premesso, non credo sia possbile tenere le 12 celle di un modulo a voltaggi diversi tra loro per far "riposare" una cella dato che è tutto elettricamente connesso. E' invece molto più semplice limitare il voltaggio di carica max di tutto il blocco così come il voltaggio di scarica min. In fase di bilanciamento, durante la carica, quello che succede è che viene bloccata la carica delle celle che raggiungono per prime il voltaggio max utilizzabile (non il max assoluto della cella) aprendo un circuito che collega la singola cella ar un resistore che dissipa la carica "aggiuntiva" mentre le altre celle a voltaggio più basso proseguono normalmente la carica.
In fase di scarica invece è molto più semplice, quando una cella, la più debole, di tutto il pacco batteria raggiunge il voltaggio minimo possibile senza danneggiarla, il BMS stacca tutto e la macchina si ferma. Questo perchè non è possbile continuare ad estrarre corrente dal pacco batteria senza farlo anche dalla cella più debole che a questo punto si rovinerebbe in modo irreversibile.
La misura di SoH non è altro che la misura dello stato di salute della cella peggiore, perchè è quella che ti frega. Tant'è che per quei mezzi per cui qualcuno è riuscito a fare il ricellaggio, non si cambiano tutte le celle, ma solo la più debole e via via a salire per cercare di uniformare il più possbile il punto di stop della scarica tra le diverse celle.
I pacchi batterie delle auto sono fatti con gruppi di celle singole collegate tra loro in gruppi di serie/parallelo che formano dei moduli che a loro volta sono poi collegati tra loro a formare il pacco batteria. La mia vecchia Jaguar aveva in ogni modulo 4 paralleli di 3 celle ciascuna (3S4P) e dato che il voltaggio nominale delle celle è 3.6V, il voltaggio nominale del modulo è 10.8V.
Ciò premesso, non credo sia possbile tenere le 12 celle di un modulo a voltaggi diversi tra loro per far "riposare" una cella dato che è tutto elettricamente connesso. E' invece molto più semplice limitare il voltaggio di carica max di tutto il blocco così come il voltaggio di scarica min. In fase di bilanciamento, durante la carica, quello che succede è che viene bloccata la carica delle celle che raggiungono per prime il voltaggio max utilizzabile (non il max assoluto della cella) aprendo un circuito che collega la singola cella ar un resistore che dissipa la carica "aggiuntiva" mentre le altre celle a voltaggio più basso proseguono normalmente la carica.
In fase di scarica invece è molto più semplice, quando una cella, la più debole, di tutto il pacco batteria raggiunge il voltaggio minimo possibile senza danneggiarla, il BMS stacca tutto e la macchina si ferma. Questo perchè non è possbile continuare ad estrarre corrente dal pacco batteria senza farlo anche dalla cella più debole che a questo punto si rovinerebbe in modo irreversibile.
La misura di SoH non è altro che la misura dello stato di salute della cella peggiore, perchè è quella che ti frega. Tant'è che per quei mezzi per cui qualcuno è riuscito a fare il ricellaggio, non si cambiano tutte le celle, ma solo la più debole e via via a salire per cercare di uniformare il più possbile il punto di stop della scarica tra le diverse celle.
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
Ogni giorno la rabbocco sempre al 100% da 3 anni ed ho la stessa autonmia del primo giorno.
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Re: Uno studio ha scoperto che è meglio non caricare le LFP sempre al 100%
@Kermit è quello che ho scritto io!
Non esistono celle "spente" (voltaggio minimo) e celle "accese" (voltaggio massimo).
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