L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?

Accumulatori atti ad immagazzinare l'energia e renderla disponibile quando necessario, riducendo al minimo la dipendenza dalla rete elettrica.
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VPP
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Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?

Messaggio da VPP »

Enel X ti fa i conti per i loro impianti a pacchetto. Se prendi per esempio l'impianto "Enel X Edition" da 4 kW con e senza accumulo secondo i loro calcoli l'accumulo in 7 anni dovresti pagartelo.

Ma poi vai a vedere i dati con cui fanno i calcoli e vedi che usano la tariffa mercato tutelato di gennaio 2022 (oltre due anni fa), il CUSF del 2020 e il PUN medio del 2021. Praticamente si scelgono i valori in input ai calcoli per avere il risultato che garba a loro. Altri motivi non ne vedo visto che tutti i dati sono disponibili anche per periodi più recenti e soprattutto contemporanei e non sparsi nell'arco di tre anni.



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michele.tonetto
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Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?

Messaggio da michele.tonetto »

Io ormai me lo sono messo da tempo, e dai miei conteggi me lo sono RIPAGATO (e mi RIPETO: me lo avevano quasi regalato, con forte sconto oltre al 50%, dato che avevo fatto credere che NON LO VOLEVO!!! - non sono mai riuscito a fare il 110% causa banchieri e politici inetti che l'hanno tolto ed ostacolato in modo ignobile ma sono OT) - quindi non capisco tutta questa acrimonia di molti che probabilmente si sono fatti abbindolare da PREVENTIVI assurdamente alti e non convenienti.
Buona vita!
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ginorosi
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Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?

Messaggio da ginorosi »

Domanda per chi acdora continua a postare che se lo è ripagato senza nessun conto economico o senza contare dello SSP , se mettevate la pila senza FV ve lo ripagavate ?
perchè da alcuni interventi sembra che la pila produca energia.......
pepo154
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Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?

Messaggio da pepo154 »

Purtroppo il problema è discriminare da un risparmio effettivo e diretto ad un risparmio apparente.
I 2 casi sono:
- FV che produce e c'è un risparmio diretto in bolletta oppure vendita di energia
- FV che non produce quindi si acquista l'energia.
Tuttavia i calcoli si fanno su un anno solare e l'energia prodotta in eccesso serve, in parte, a recuperare l'energia comprata in altri momenti. Che si recuperi tanto o poco dipende dal dimensionamento e dal momento.

Se inseriamo l'accumulo in questo calcolo le cose si complicano moltissimo.
Il pensiero semplice sarebbe "uso di notte l'energia che di giorno ho accumulato" e fin qui è il caso ideale ma per fare questo:
- si anticipano tanti soldi che andrebbero recuperati e a botte di qualche euro al giorno ci vuole parecchio tempo.
- in inverno l'accumulo è costantemente scarico quindi ci si giocano mesi di mancato recupero
- il recupero viene eroso dal fatto che non immettendo questa energia non c'è remunerazione che ritorna indietro
- l'accumulo ha un effetticienza, anzi inefficienza, non trascurabile che fa perdere parecchio tra la fase di accumulo e la fase di rilascio (una doppia conversione).
- i pannelli sono "eterni", l'accumulo si degrada. Di quanto non si sa ma comunque perderà efficienza.

Tuttavia nonostante tutti questi punti quando mi trovo a parlare con amici/conoscenti/parenti/colleghi faccio molta fatica a fargli capire questo concetto.
Allora prendo la bolletta, e leggo mettiamo, 80 euro al mese di media (faccio finta) che è la media italiana.
Dico di questi 80 euro con il fotovoltaico puoi ridurre anche della metà se sei bravo o di un terzo, quindi un 200/400 euro annuali.
Di questi magari te le ritornano indietro altri 300 euro? Facciamo finta di si.
Ok siamo passati a ridurre una bolletta da 900 euro annuali a 200/300 residui ma anche 400 euro che sono in pratica le tasse che si pagano sempre.
L'accumulo quanto potrà mai incidere in questo frangente? Di 100 euro? 200 euro ulteriori? Significa metterci più di 10 anni per recuperarlo mediamente. La bolletta da 50/60 euro quando scenderà? Altri 10 euro? (parlo di media sull'anno, alcuni mesi si spende solo le tasse).
E' questo il punto, molti credono che la bolletta vada a zero, ma per quanto possa abbassarsi non andrà mai a zero perché ci sono tasse incomprimibili.
Al più ci possono essere mesi di remunerazione maggiore che addirittura permette di coprire il costo del consumo annuale oppure, in ottica anche di solo RID futuro, sovradimensionando l'impianto FV in modo da coprire il costo totale dell'elettricità. Con più pannelli si riesce ad avere una casa a "zero bollette", con gli stessi soldi mettendo l'accumulo anziché di più pannelli si allontana solo il punto di pareggio.
Quindi consiglio sempre: se proprio vuoi spendere questi soldi sovradimensionati l'impianto, tanto i consumi andranno a salire in ottica di elettrificazione.
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npole2000
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Convenienza accumulo FV

Messaggio da npole2000 »

Le batterie non crescono sugli alberi, quello che non metti nella tua batteria, finisce nelle batterie del gestore. Più aumentano gli impianti fotovoltaici, più grandi dovranno essere gli accumuli, il FV non produce di notte, e se non accumuli in proprio, il gestore dovrà adeguarsi alla nuova domanda, installando nuovi accumuli. Quindi alla fine le batterie, da qualche parte, ci saranno comunque.

paskyu
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Re: Cosa ne pensate di questo preventivo fotovoltaico da 6 kWp?

Messaggio da paskyu »

L'energia che immetti in rete non finisce in batteria, viene consumata dai contatori più vicino al tuo.
Almeno finché non ci sarà un'impennata di installazioni per cui la rete si saturerà.
E non mi pare che il trend sia questo.
Purtroppo.
npole2000
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Re: Cosa ne pensate di questo preventivo fotovoltaico da 6 kWp?

Messaggio da npole2000 »

Purtroppo non funziona così, è vero che quando c'è produzione l'energia che produci finisce ai tuoi vicini, ma quando non c'è produzione l'energia deve essere prelevata dalla rete. Questa differenza aumenta di pari passo con l'aumentare degli impianti fotovoltaici (è chiamata "duck curve"). Tutte le utenze (anche FV) che non accumulano localmente, richiederanno energia dalla rete durante le ore di non produzione, rete che dovrà accumulare energia per sopperire a tale richiesta.
Quindi l'accumulo esiste sempre, che sia grid-tied o locale. In altre parole, se accumuli localmente, non "peserai" sulla rete quando non produci; se non accumuli localmente, dovrà essere la rete a sostenerti, cioè fornirti energia quando non puoi produrre.
Dal punto di vista tecnico, è meglio un accumulo decentralizzato, poiché aumenta la ridondanza, che un accumulo a livello di griglia, dal quale dipendono tutte le utenze ad essa connessa.

https://en.wikipedia.org/wiki/Duck_curve
paskyu
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Re: Cosa ne pensate di questo preventivo fotovoltaico da 6 kWp?

Messaggio da paskyu »

Quando di giorno immetto faccio sì che dalla rete ci sia una minore richiesta, quindi la rete può gestire i suoi accumuli, che ad oggi sono sostanzialmente idroelettrici, caricando i bacini a monte.
Energia che verrà resa poi, quando i FV non funzioneranno e quindi ci sarà più richiesta dalla rete.

Gli accumuli di rete, avranno senso, molto più di quelli casalinghi, quando le FER aumenteranno ed arriveremo anche a saturare la rete ( dubito, ma spero ) nelle ore di produzione.
martinabs25
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Re: Cosa ne pensate di questo preventivo fotovoltaico da 6 kWp?

Messaggio da martinabs25 »

AlePao ha scritto: 01/10/2024, 13:37 Chiaramente non conosco i dettagli del tuo contratto ma ti suggerisco di controllare il prezzo delle diverse fasce.
Ultimamente, probabilmente anche per la diffusione di impianti fotovoltaici la fascia F2, ossia dopo tra le 19 e le 00 oltre che il sabato, in alcuni contratti a prezzo variabile è diventata più cara della fascia F1 (tra le 8 e le 19).
Ti ringrazio per avermelo fatto notare, in effetti nelle bollette appena arrivate (sono nel mercato a tutele graduali con un nuovo fornitore) mi ritrovo con F1 ed F3 quasi uguali e la F2 ora è la fascia più cara. Inizierò a fare le lavatrici di giorno :D
npole2000
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Re: Cosa ne pensate di questo preventivo fotovoltaico da 6 kWp?

Messaggio da npole2000 »

paskyu ha scritto: 02/10/2024, 9:11 Quando di giorni immetto faccio sì che dalla rete ci sia una minore richiesta, quindi la rete più gestire i suoi accumuli, che ad oggi sono, sostanzialmente, idroelettrici, caricando i bacini a monte.
Energia che verrà resa poi, quando i FV non funzioneranno e quindi ci sarà più richiesta dalla rete.

Gli accumuli di rete, avranno senso, molto più di quelli casalinghi, quando le FER aumenteranno ed arriveremo anche a saturare la rete ( dubito, ma spero ) nelle ore di produzione.
L'Italia quest'anno diventerà il primo paese del continente per GWh di accumuli elettrochimici. Il problema del bilanciamento di rete, non è sempre omogeneo, a volte è imprevedibile: pensiamo alla richiesta energetica locale, se c'è cattivo tempo, tutti gli impianti FV vedono ridotta la produzione e la rete deve far fronte immediatamente alla nuova richiesta (non basta accumulare "per la notte"). Maggiore è la crescita del FV, maggiore è la crescita di accumuli elettrochimici (al momento i pochi che riescono a fornire energia immediatamente, senza essere "avviati"), è una necessità. Che gli accumuli stiano a casa tua o da altre parte, dovranno esistere: Il FV non funziona senza accumulo. In altre parti del mondo (dove il FV è più diffuso) hanno (o stanno) già affrontando il problema: https://www.eia.gov/todayinenergy/detail.php?id=56880

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