Se ricarico frequentemente ID.3 da Schuko, posso evitare la wallbox?

[lucabon]

Però per caricare a casa a 7kw come fai? Quasi tutti abbiamo contratti da 3Kw [...]
Non so come funziona col fotovoltaico, si possono avere Kw sufficienti per caricare a 7Kw?

Io ho aderito alla sperimentazione Arera (e per aderire alla sperimentazione occorre obbligatoriamente avere una WallBox "smart" con tanto di Dichiarazione di Conformità dell'installatore), per cui in F3 (23-7 e domenica/festivi) la potenza contrattuale del contatore è innalzata da 3 a 5,5 kW, che vuol dire avere a disposizione per 3 ore di fila 7,33 kW (devi fare una pausa di almeno 18 minuti a 6,05 kW e poi puoi riprendere a 7,33 kW).

Ho scritto un server OCPP che, presa in tempo (quasi*) reale la misura della potenza dal meter, regola l'amperaggio/potenza della WallBox per non superare 7,33 kW (o 4 kW in F1 e F2) per 2h 50' (ho tenuto 10 minuti di tolleranza per essere più sicuri) e fa una pausa di 20' (anche qui, 3 minuti in più di tolleranza) limitando la potenza a 6,05 kW (o 3,3 kW in F1/F2).

Con un contratto da 6 kW, hai a disposizione 8 kW per 3 ore, quindi ci stai sicuramente dentro alla massima potenza (32A => circa 7 kW contando che la tensione si abbasserà un po').

Se poi hai il fotovoltaico (come nel mio caso, con potenza di picco in estate di circa 5 kW), puoi arrivare a 7 kW anche in F1 e F2, perché la potenza del fotovoltaico va a sommarsi a quella del contatore, quindi con un picco di 5 kW del fotovoltaico avrei a disposizione 9 kW in totale, sempre con contatore/contratto da 3 kW. E ricaricare l'auto quando va il fotovoltaico è sensibilmente più efficiente perché la tensione è circa 10 V più alta rispetto alla sera (perlomeno a casa mia) e quindi hai circa 0,3-0,4 kW in più (arrivi anche a 7,3-7,4 kW come potenza di ricarica).


* Le misure arrivano dalla Wallbox ogni 32 secondi, tempo sufficiente per intervenire e diminuire la potenza sotto la soglia massima entro i 2 minuti "bonus" (max 63A, circa 14 kW) concessi dal contatore. Avevo fatto una prova arrivando a circa 12 kW prelevati da rete per 1 minuto e mezzo, e tutto ha retto senza saltare...

[pepo154]

@Gip certo. Io mi sono procurato un carichino regolabile da 6 a 16 A (per altri motivi) ma ne ho approfittato per fare diverse prove. LA mia presa fino a 8 A non scalda per niente, a 10A (solo d'estate) sento con la mano un piccolo aumento di temperatura, a 12 A si sente in maniera evidente pur rimanendo ampiamente nei limiti di sicurezza. Oltre non ho provato, non ci voglio andare se non per poco tempo in caso di emergenza (ma il tale caso farei prima ad una colonnina a 800 metri da casa mia, con la quale caricherei a 6kW.)
Lunico svantaggio è che il caricatore di bordo alle basse correnti perde un po di rendimento , quindi la potenza che entra in batteria è un pochino minore.

STESSA identica esperienza.
A 8 A nessun problema per tempo veramente illimitato. Abbiamo una presa a 8 A fuori dalla villetta per caricare in esterno ed è andata avanti parecchio e va ancora avanti, farà a breve 4 anni.
In casa ho altre 2 prese (con linea dedicata da 4 mm) e mettendo i vari "carichini" a velocità differenti sinceramente sopra i 10 A iniziano a scaldare. Di quanto e quanto possa "fare male" ai conduttori e alle plastiche non lo so.
So solo che comunque abbiamo la wallbox e usiamo quella ma tutte le prove che ho fatto anche nelle seconde case sempre a 10 A massimo sono arrivato e dove non ero sicuro stavo a 8 A. Ho caricato anche con prolunghe, basta tenersi bassi appunto.

La EasyWallbox infatti non è vietata solo che a spina va a 8 A (se non mi sbaglio) mentre quando si installa in modo fisso si può "sbloccare" a velocità superiori (ne ho 2 appunto fatte installare fisse).

Sì, ma la normativa, la legge nr.123 ed il comma 456 paragrafo 789 cosa dicono?
Tutto l'impianto elettrico di ogni abitazione, da quando è stato normato non so in quale anno, DEVE SEMPRE essere realizzato, controllato e certificato da un proffessionista abilitato; mica solo quello che riguarda la ricarica auto.

Guarda sono d'accordo ma purtroppo sappiamo bene che non è così nella realtà.
Le case sono state fatte in epoche differenti e sappiamo bene che a volte con "pressappochismo". Giusto qualche giorno fa revisionando un impianto elettrico nella mia nuova casa, fatto nel 2000, ho visto in alcune prese che mancava la terra, praticamente un'intera stanza senza terra attaccata.
In un'altra stanza c'era la presa dove era attaccato il forno fusa. Ebbene ho aperto e i cavi erano da 1,5 mm e ragionando un attimo ho notato che avevano spostato il forno da una presa adeguata a un'altra girando la disposizione della cucina (adesso tutti gli elettrodomestici li sto coprendo con i 4 mm).
Nella villetta dei miei tutta la parte sotterranea e i box sono derivati con un montante solo e tutta la parte sotto è a 1,5 mm. Casa del '90. Per quello abbiamo tirato le nuove linee che partono dal quadro.
Un collega di lavoro è andato in Salento a casa dei genitori con l'auto elettrica. Ha collegato la sua auto alla presa e ha fuso la presa del box di suo padre
Ancora adesso mi racconta l'episodio segno che non saranno stati momenti bellissimi con suo padre

Insomma io caricherei alla spina tranquillamente a patto di:
- stare a non più di 10 A (e comunque si carica parecchio benissimo, in una notte 100 km tranquilli).
- verificare i cavi.
La verifica dei cavi può essere un'operazione tranquilla oppure molto dispendiosa. A seconda di ciò si decide il da farsi.
Non mi collegherei alla cieca a meno di una situazione di estrema urgenza.

[Gian Luca]

In una abitazione fatta gli anni 70, tutto l'impianto è fatto con fili di rame rigido, palesemente fuori legge, così è e così rimane funziona tutto alla perfezione, allora non vi erano tutte ste normative e secondo alcuni politici MODERATO io dovrei rifare tutti gli impianti con le normative attuali e spendere più o meno 10.000€?, manco cadavere così è così rimane, cosa diversa se uno costruisce dopo l'entrata delle normative, allora sei obbligato.

[lucabon]

I cavi in rame rigido non sono di per sé fuori legge (in Francia sono ad esempio obbligatori per i montanti): basta che – per nuovi impianti o modifiche all'esistente – rispettino il regolamento CPR (resistenza al fuoco ed emissioni di sostanze nocive).

Inoltre per quanto riguarda l'esistente "vecchio" (che presumibilmente non è conforme al CPR), non c'è nessuna norma che ti obbliga a sostituire i cavi con quelli conformi CPR. Anche molti cavi multifilari non sono infatti conformi al regolamento, ma non per questo devi sostituirli.

Se non ricordo male, quando mi hanno cambiato il contatore nel 2023, i cavi che arrivavano dalla strada erano ancora rigidi (e anche belli grossi, posati all'inizio degli anni '70), ma e-Distribuzione non aveva l'obbligo di cambiarli (e non l'ha fatto).

Ovvio che se l'elettricista mette mano all'impianto ad esempio per installare una WallBox, ti cambierà i cavi almeno per la tratta che va dal contatore/quadro elettrico generale alla WallBox, altrimenti difficilmente ti rilascerà la dichiarazione di conformità, viste le correnti in gioco.

Per tua sicurezza, però, soprattutto se decidi di usare sistematicamente utenze "energivore" come un carichino, è bene far controllare l'impianto in modo da evitare di bruciare prese e/o sciogliere i cavi come è successo a qualcuno, con tutti i rischi di incendio connessi.

[pepo154]

Quoto parola per parola ciò che è detto da @lucabon. @Gian Luca eviterei toni troppo accesi soprattutto basati su inesattezze. Non c'è nessun obbligo di rifare tutto e nessuno ha asserito ciò in questo topic.

[Gian Luca]

Allora non ho detto che qualcuno di voi lo ha detto, a me fu detto fine 2021 dall'ingegnere che prese in carico la mia abitazione per il famoso efficentamento 110%, (poi non si fece più nulla, ma non riguarda questa discussione), visionando la mia abitazione disse che per non incorrere poi in controlli che potevano richiedere la restituzione dei soldi, oltre ad alcune modifiche catastali non conformi al disegno in mio possesso dovevo pure rifare tutto l'impianto a norma, perchè questo non lo era affatto, poi ripeto cose che mi so state dette non da nessuno quì.

[lucabon]

@Gian Luca
Con il 110% purtroppo molte aziende/professionisti hanno approfittato per lucrarci sopra, proponendo lavori inutili e/o gonfiando la quantità dei materiali necessari all'intervento. Quindi quello che ti è stato detto dall'ingegnere non prenderlo per oro colato.

Avresti dovuto rifare secondo le normative vigenti solo la parte dell'impianto elettrico che sarebbe stato impattato ad esempio dall'installazione dei pannelli fotovoltaici e/o da eventuale pompa di calore, ma non avresti avuto nessun obbligo di cambiare ad esempio i cavi delle luci o delle prese esistenti.

Poi se lo si voleva comunque fare perché sarebbe tutto rientrato nel 110%, è un altro discorso...

[Gian Luca]

Per la cronaca confermo ciò ce detto da lucabon, proprio ora o sentito per curiosita l'ingegnere in questione ed a detto esattamente che l'inpianto a norma riguardava l'impianto fotovoltaico, la pompa di calore, e la wallbox, il tutto fatto e certificato da un elettricista abilitato, non riguardava il resto dell'impiantistica, avevo compreso tutto.

[Edoardo8]

Ciao,

io ho una id3 da oltre 2 anni e ho sempre caricato dalla schuko nel box senza nessun problema. Di solito la mantengo carica tra il 40% e il 70%. In genere rimane collegata non più di 4 -5 ore.
Non ho mai avuto necessità di una wallbox. La cosa fondamentale è che la presa schuko sia montata con una linea dedicata e con i sistemi di sicurezza da un elettricista che certifichi il lavoro.
Aloha.

Edo

[Gian Luca]

L'importante è la sezione dei fili, per evitar surriscaldamenti e dispersioni in calore non meno di 4 mm. se il contatore è vicino, altrimenti 6mm. minimo, con magnetotermico vai tranquillo con il carichino.