Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

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LucaG
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da LucaG »

In ogni caso ( sia che si tratti di V2G o di V2x ) , noi possessori di veicoli elettrici dobbiamo solo sperare che la cosa vada in porto .
Dal punto di vista meramente economico, questa possibilità è potenzialmente in grado di dare un ulteriore valore aggiunto al valore dell' EV ( anche in ottica di usato ... ).
Ossia , spazio (ed FV ) permettendo, chi mi obbliga a vendere un mezzo se lo posso utilizzare come accumulatore di energia e quindi fonte di reddito ?


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marcober
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da marcober »

gianni.ga ha scritto:Confermo la mia opinione.
Quando il decreto parla di sistemi di ricarica domestica intende sistemi che cedono la corrente alla rete, non agli altri apparecchi domestici.
Felice di essere smentito.
L'unica buona notizia potrebbe essere la possibilita che enel installi più colonnine e a tariffe più basse per chi è disposto a fare sfruttare la propria batteria.
il "regolatore" dei "servizi" erogati sarà montato dentro il punto di ricarica e dunque è ovvio che l'apparato che puo erogare il servizio è solo la batteria
MA quel che avviene A MONTE del punto di ricarica..NON INTERESSA a nessuno
Mi spiego..se esiste un abbassamento di Tensione o frequenza su un nodo di rete perche il prelievo è elevato, obiettivo del gestore è equilibrare..e lo puo fare tagliando cosnumo e/o aumentando immesso (quello che costa meno, fa).
Mettiamo che voglia aumentare immesso.e chiede a Tizio di erogare da auto a rete e lui "risponde" ed eroga i suoi 2 kw di potenza per 3 ore...che questo poi si traduca nel fatto che IMMETTE davvero 2 kw in rete o FA CALARE IL SUO PRELIEVO di 2 kw da rete..per il gestore è IDENTIO, il risultao prefisso era di far calare di 2 kw la differenza fra prelievi e cosumi..e questo è quello che ha ottenuto.
Quindi dire..permetteranno solo di immettere in rete ..non ha senso..energia andrà dove serve e nel posto piu vicino..se il posto piu vicino e il tuo condizionatore di casa, andrà li.

DIVERSO è dire, se potrò farlo io "in autonomia"
La mia idea è che se l'apparato è predisposto, allora poi lo potro anche usare a mia discrezione, FUORI DALLE ORE in cui mi sono impegnato per contratto a meterlo a disposizione dell'aggregatore UVAR attraverso cui ho deciso di partecipare al "servizio".
Si parla di ua fascia di 3 ore serali...bene..io penso che passate quelle io poi posso immettere in rete (almeno quella di casa!) senza problemi. Ovvio che lo farà FUORI dal contratto UVAR e dunque senza benefici economici, il che equivale a dire che IMMETERE IN RETE è un costo inutile, dunque dovrò avere un sistema che LIMITI erogazione alla potenza che serve ad annullare il PRELIEVO. LA ZAPPY insomma dovra essere BIDIREZIONALE, ma cosi come oggi regola prelievo auto per azzerare prelievo rete. domani regolera immissione auto per azzerare prelievo rete (ammesso che convenga farlo...e secondo me sarà abbastaza IMPROBABILE,anche avendo il FV, almeno sino a quando ci sara SSP, che anche questo decreto prevede che resti, dato che dice come va gestito il servizio OVE esista SSP in atto).

Tenete conto che nella parte finale del documento ci sono le simulazione RSE sulla convenienza e a parte i casi AZIENDALI (flotte di auto ricaricate ad almeno 7 kw cad) e di BUS..il caso domestico (ipotizzando una BANDA di 2 kw d potenza messa a disposizione) il caso con IMMISSIONE IN RETE non viene manco presentato.
In realta RSE lo ha fatto ed esite altro documento che ho letto e che lo descrive MA appunto, non vi è in pratica convenienza a farlo: cioè l'introito prevedibile dal fatto che si venga chiamati ad immettere in rete, pur calcolando che sui kwh immessi poi mi scontatono oneri sistema e rete degli analoghi kwh prelevati, è irrisorio

Dunque quel che sarà interessate fare a livello DOMESTICO sarà solo il V1G, cioè partecipare ai mercati servizi solo "regolando" il prelievo..in pratica tu dici che far le 18 e le 21 metti a disposizione 2 kw di potenza (6 kwh in totale)..dopo di che il gestore UVAR decide il giorno prma cosa fare..potrebbe presentare un programma di dispacciamento in cui è previsto che tu PRELEVI DAVVERO (dunque devi allacciare auto con almeno 6 kwh di spazio) e poi se alle 18 la rete è in affanno, potrebbero pagarti un "premio" per il fatto che tu accetti d NON prelevare (che equivale a VENDERE una IMMISSIONE di energia in rete).
Oppure al contarrio potrebbe decidere di presentare programma in cui tu NON prelevi e poi se arriva un ordine di Terna, tu poi prelevi (e in tal caso prelevi SENZA pagare Oneri su quel prelievo)
In piu , solo perche accetti di entrare nel gioco (accettando le regole, cioe poi devi davvero allacciare auto, non dico SEMPRE ma con un tasso elevato e misurato di RISPOSTE POSITIVE)..ricevi un "fisso" per la capacita messa a disposizione.
RSE decie appunto..145 euro /anno nel migliore dei casi...pochi , ma magari a te non costa nulla farlo, perche magari nel 90% del tempo sei davvero comunque connesso in quelle ore...dunque sono soldi "puliti".
Ed essendo V1G, non vi è un extra-lavoro per la batteria..perche s tratta solo si caricare/non caricare nelle 3 ore identificate...ma alla fine il tuo obiettivo resta ricaricare, e comuqnue lo farai.
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claudio.amadori
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da claudio.amadori »

selidori ha scritto: Ma mi sembra i produttori siano già tiepidi per i DC, figuriamoci per l'AC....
https://www.continental-corporation.com ... -bild1.jpg
gamalauda
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da gamalauda »

https://emn.electricmotornews.com/event ... ionale-ev/
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Sperimentazione del Gruppo Renault della ricarica bidirezionale per EV

Ricarica Bidirezionale Gruppo Renault

Le prime sperimentazioni su larga scala della ricarica bidirezionale in corrente alternata dei veicoli elettrici è stata avviata dal Gruppo Renault.

La tecnologia, basata su un caricabatterie bidirezionale interno al veicolo, consente di ridurre fortemente il costo delle colonnine di ricarica associate.

Le sperimentazioni cominciano nei Paesi Bassi e in Portogallo.

Ricarica Bidirezionale Gruppo RenaultLa tecnologia in corrente alternata del Gruppo Renault, che ha la specificità di integrare il caricabatterie bidirezionale direttamente nei veicoli, richiede quindi solo un semplice adattamento alle colonnine di ricarica esistenti, per un costo ragionevole.

Una flotta di 15 ZOE a ricarica bidirezionale sarà sviluppata nel corso del 2019 in Europa, per poter elaborare le future offerte di ricarica del Gruppo e predisporre le norme, con il supporto dei partner. Le sperimentazioni sono cominciate la scorsa settimana a Utrecht (Paesi Bassi) in un ecosistema sviluppato da We Drive Solar e sull’Isola di Porto Santo (arcipelago di Madera in Portogallo) con Empresa de Electricidade da Madeira, una utility energetica. Seguiranno sviluppi in Francia, Germania, Svizzera, Svezia e Danimarca.

Con questa iniziativa, il Gruppo Renault svolge pienamente il suo ruolo di leader della mobilità elettrica per tutti, nonché di protagonista della transizione energetica. La ricarica bidirezionale è una colonna portante degli ecosistemi elettrici intelligenti sviluppati dal Gruppo Renault. Abbiamo scelto una tecnologia a bordo che consente anche di ottimizzare il costo della colonnina di ricarica e, pertanto, di facilitare lo sviluppo su larga scala della mobilità elettrica – ha detto Gilles Normand, Direttore Veicoli Elettrici del Gruppo Renault.

I vantaggi della ricarica bidirezionale

Ricarica Bidirezionale Gruppo RenaultIl principio della ricarica bidirezionale, altrimenti nota come vehicle to grid, modula il caricamento e lo scarico della batteria del veicolo elettrico in funzione delle esigenze dell’utente e dell’offerta di elettricità disponibile sulla rete. La ricarica viene effettuata ai massimi livelli quando l’offerta di elettricità è più abbondante rispetto al fabbisogno, in particolare in corrispondenza dei picchi di produzione delle energie rinnovabili. Tuttavia, i veicoli sono in grado anche di trasmettere energia elettrica alla rete nei momenti di picco dei consumi. I veicoli elettrici possono quindi fungere da unità di stoccaggio temporanee di energia e diventano un elemento chiave per sviluppare le energie rinnovabili. La rete elettrica ottimizza, così, la fornitura di energia rinnovabile locale e riduce i costi delle infrastrutture. I clienti invece beneficiano di consumi elettrici più economici, più verdi e peraltro sono remunerati per il servizio che offrono alla rete elettrica.
Preparare la futura offerta di ricarica bidirezionale del Gruppo

La ricarica bidirezionale sarà testata in diversi progetti (ecosistemi elettrici o servizi di mobilità), in vari Paesi e in collaborazione con diversi partner, allo scopo di preparare la futura offerta del Gruppo Renault. L’obiettivo è duplice: valutare la fattibilità su larga scala e quantificare i potenziali guadagni. In particolare, tali test consentiranno di:

convalidare i vantaggi tecnici ed economici di una soluzione a bordo dei veicoli elettrici;
dimostrare concretamente il valore dei servizi offerti alla rete elettrica locale e nazionale, come favorire i consumi di energia solare ed eolica, controllare la frequenza o la tensione della rete e la riduzione dei costi infrastrutturali;
lavorare sul quadro normativo di un dispositivo mobile di accumulo di energia, individuarne gli ostacoli e proporre soluzioni concrete;
elaborare norme comuni, conditio sine qua non per uno sviluppo su larga scala.

Fonte: Gruppo Renault
Ultima modifica di gamalauda il 17/05/2019, 14:22, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da andbad »

marcober ha scritto: domani regolera immissione auto per azzerare prelievo rete (ammesso che convenga farlo...e secondo me sarà abbastaza IMPROBABILE,anche avendo il FV, almeno sino a quando ci sara SSP, che anche questo decreto prevede che resti, dato che dice come va gestito il servizio OVE esista SSP in atto).
L'accumulo non è vantaggioso se esiste l'SSP, ma solo se devi acquistare il sistema di accumulo. Se hai già l'auto che funge da "Powerwall", conviene comunque: tu prelevi dall'auto (a costo zero, perché hai ricaricato dal FV) mentre se prelevi dalla rete comunque paghi gli oneri (pochi che siano, ma comunque > 0 ).
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da mirko2016 »

Andbad dipende da quale è la % di energia che perdi durante la carica/scarica più quella che serve per mantenere questo servizio...

Leggevo in altri forum di perdite del 28% totali nella gestione della batteria sonnen...vuol dire che, come avevo fatto con calcoli con perdite inferiori (24%)con un delta tra zero e prezzo del kWh meno SSP di 6 cent e costi energia 19 cent, se la tua produzione fotovoltaica è inferiore ai consumi, se fai passare 100 kWh dalla batteria spendi 4,56 euro (calcolando che quel 24% che bruci non va a finire per alimentare lo SSP), se invece usi un sistema fotovoltaico senza accumulo con 25% di autoconsumo, e il restante 75 prelievo da rete, spendi 4,5 €... cioè non ti conviene collegare la batteria nemmeno se la hai già a casa...spenderesti di più a usarla che a non usarla
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da andbad »

Giusto, non avevo considerato le perdite nelle varie conversioni. Non pensavo arrivasse a quasi il 30%.

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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da marco »

andbad ha scritto:non avevo considerato le perdite nelle varie conversioni
Ricorda un po' il discorso del veleggiare invece che rigenerare: ogni conversione in pratica, ciuccia energia (di qualunque tipo ed in qualunque campo suppongo, giusto? Nessuna eccezione concessa dalla fisica?)
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da marcober »

andbad ha scritto:
L'accumulo non è vantaggioso se esiste l'SSP, ma solo se devi acquistare il sistema di accumulo. Se hai già l'auto che funge da "Powerwall", conviene comunque: tu prelevi dall'auto (a costo zero, perché hai ricaricato dal FV) mentre se prelevi dalla rete comunque paghi gli oneri (pochi che siano, ma comunque > 0 ).
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in teroia non sbagli..in pratica su altro sito uno ha postato le perdite di ciclo AC DC AC di un sistema stazionario Sonnen, dunque più "ottimizzato" rispetto ad uno ch edovra stare su un auto ...e sebbene lo vendano per resa 20%, lui ha fra 27 e 24 di perdita frea quello che entra e che esce dalla batteria.
Dunque lo SSP fa di certo MOLTO meglio dal punto di vista ambientale (da 1 a 5% di perdite di rete su immissione) e rischia di fare anche meglio dal punto di vista economico (a me lo SSP rende più del 70% della spesa VARIABILE di Prelievo da rete!)
EDIT VEDO CHE ANALOGA RISPOSTA ERA GIA STATA DATA MA LASCIO LO STESSO…"ripetita JuvE! :mrgreen: "
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Re: Ecco la bozza del decreto che permette V2G in Italia

Messaggio da mirko2016 »

Ah dimenticavo...in assenza di SSP, quindi di fotovoltaico, non converrebbe in quasi alcun caso usare l'energia per alimentare casa (a parte prenderla da fuori dove non la paghi tipo lavoro o colonnine...ma non sarebbe penso in genere legale al 100%).
Con mediamente un cent di differenza tra F1 e F23 una perdita del solo 5 % sarebbe penso deleteria.

Col V2G invece bisogna valutare come se la penseranno...

Marco la PDC ci fa una finta eccezione.... l'energia la prende da fuori dove non ci serve...
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