LIDL risponde così alla mia segnalazione di colonnine mancanti

[Carlo]

A fine giugno ho scritto al servizio clienti LIDL, lamentandomi del fatto che nella mia città hanno ristrutturato un punto vendita e realizzato uno nuovo ma non hanno installato colonnine di ricarica, questo è la risposta:

Buongiorno,

in merito alla lamentela relativa all’assenza di stazioni di ricarica elettrica per auto nelle ns. filiali di Vigevano (C.so Milano – C.so Genova), faccio presente che l’art. 4 comma 1-ter del DPR 380/01 così come modificato dal D.Lgs 257/2016 pubblicato in Gazzetta lo scorso 13 gennaio, stabilisce che l’obbligo da parte del soggetto richiedente il titolo edilizio abilitativo di prevedere per gli edifici di nuova costruzione e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello ad uso diverso da quello residenziale nonché per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia, la predisposizione all'allaccio per la possibile installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto per un numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20 per cento di quelli totali, decorre dal 31 dicembre 2017, ossia dalla data di adeguamento dei regolamenti edilizi comunali alla normativa nazionale in attuazione Disciplina di attuazione della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi.
All’epoca degli interventi relativi ai due punti vendita siti in Comune di Vigevano (filiale di Corso Milano realizzata tra novembre 2015 e maggio 2016 e filiale di Corso Genova ristrutturata tra agosto 2016 e gennaio 2017) il Regolamento Edilizio Comunale vigente (così come ad oggi) non prevedeva l’obbligo soprarichiamato, ragion per cui nella progettazione degli stessi interventi non è stata richiesta e quindi prevista la predisposizione delle stazioni di ricarica elettrica per le auto.
Di seguito riporto per opportuna conoscenza estratto dell’art. 4 comma 1-ter del DPR 308/01:
“1-ter. Entro il 31 dicembre 2017, i comuni adeguano il regolamento di cui al comma 1 prevedendo, con decorrenza dalla medesima data, che ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio sia obbligatoriamente prevista, per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello di cui all'allegato 1, punto 1.4.1 del decreto del Ministero dello sviluppo economico 26 giugno 2015, nonché per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello di cui all'allegato 1, punto 1.4.1 del decreto del Ministero dello sviluppo economico 26 giugno 2015, la predisposizione all'allaccio per la possibile installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, siano essi pertinenziali o no, in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento stesso e, relativamente ai soli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative, per un numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20 per cento di quelli totali."

Cordiali Saluti / Mit freundlichen Grüßen


Cosa ne pensate?

[marco]

Eh, che purtroppo mi sa che hanno ragione: abbiamo lottato in passato per fare adeguare i regolamenti edilizi, e c'è qualche comune che l'ha fatto.
In molti invece non l'hanno fatto quindi non sussiste l'obbligo di installazione, ma anche per chi ha adeguato, vi sono stati dei casi in cui le nuove costruzioni non hanno comunque installato dei punti di ricarica, nonostante fossero obbligati.

Che dire, facciamo bene a mettere pressione, ma se esiste una catena che fa da apriprista per l'installazione di colonnine fast, è proprio il LIDL.

[Carlo]

Già, purtroppo è evidente che in torto è proprio il Comune...

Di fronte a ciò ho risposto in questo modo:

Gent.ma Sig.ina ....,
la ringrazio per l'attenzione.
In parole povere, non avete previsto l'installazione dei punti di ricarica perché
il regolamento edilizio del Comune di Vigevano non lo richiede, corretto?
Da un punto di vista prettamente personale mi dispiace che LIDL veda questa
soluzione per migliorare la qualità della vita come una "costrizione" dettata da un regolamento
piuttosto che una questione di etica, ma non posso che prenderne atto
e ringraziarla nuovamente per il tempo dedicatomi.

Quindi ora non mi resta che rompere le scatole al Comune per far regolarizzare la situazione ed evitare che accadano di nuovo fatti come questo!

[marco]

C'è però da dire che neanche Cremona e Bologna credo abbiano adeguato il regolamento edilizio, ma la fast l'hanno messa lo stesso.
La differenza probabilmente sta che in questi casi positivi, i punti vendita sono ex novi e non ampliamenti di quelli esistenti.

[Carlo]

Anche uno dei due era ex novo, ma città come Cremona o Bologna hanno una rilevanza sicuramente maggiore rispetto ad una città di provincia.
Peccato perché la mia zona è molto scoperta

[selidori]

A completamente di tutto quanto detto, segnalo che questo giovedì si tiene a Milano un convegno per chiarire come funziona la 134/12 e cosa si può fare.
ECCOLO:
http://www.forumelettrico.it/forum/post4617.html

[Carlo]

Sempre "sul pezzo" Selidori