727 punti di ricarica disponibili nell'aeroporto di Oslo
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Re: 727 punti di ricarica disponibili nell'aeroporto di Oslo
Ennesima e lampante dimostrazione di come occorra creare spazi dedicati esclusivamente agli ev, come parcheggi dedicati, stazioni di rifornimento dedicate (come i superchager e Ionity). Gli spazi condivisi sono inevitabilmente destinati ad occupazioni scorrette. Succede anche in Norvegia dove il parco circolante è irrisorio e distribuito su una superficie estesa. In Italia, solo per rapporto relativo tra parco circolante elettrico e a combustibile, è già un incubo adesso dover quotidianamente aver a che fare con colonnine occupate abusivamente da auto non elettriche, o bloccate da veicoli elettrici, guidati da autisti maleducati. Non è solo un problema numerico di infrastruttura di ricarica, bensì di urbanistica pensata alla mobilità sostenibile (vedi Norvegia per ev e Copenhagen per utilizzo delle biciclette)
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- marco
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Re: 727 punti di ricarica disponibili nell'aeroporto di Oslo
Certo che fossero anche da 3,7 kilowatt l'una, fanno 2,7 megawatt di potenza (solo nel caso erogassero tutte insieme, ma non sarà così) ovvero (da quanto ho capito) compensabile con 3 ettari di tetto fotovoltaico, almeno quando c'è il sole
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Re: 727 punti di ricarica disponibili nell'aeroporto di Oslo
Già, almeno quando c'è il sole...marco ha scritto:Certo che fossero anche da 3,7 kilowatt l'una, fanno 2,7 megawatt di potenza (solo nel caso erogassero tutte insieme, ma non sarà così) ovvero (da quanto ho capito) compensabile con 3 ettari di tetto fotovoltaico, almeno quando c'è il sole
Costante solare (sole allo zenith)=1500W/m2.
Considerando il rendimento dei pannelli PV al 100% (rendimento ideale, non superabile né ora né in futuro, almeno fino quando il sole non diventerà una gigante rossa, con nessuna tecnologia di nessun tipo, perché nessuna tecnologia può violare le leggi della termodinamica) e considerando l'angolo di incidenza medio del sole (quindi sfavorevole per la Norvegia, ma diamogli una possibilità...), nuvolosità/notti/inverni/eccetera (anche questi sfavorevoli per la Norvegia, ma diamogli un'altra possibilità…), non modificabili in nessun modo (a meno di non fermare la rotazione della Terra, mettere tutti noi ricchi nelle zone dove il clima è confortevole, i pannelli PV dove il sole è sempre a picco e tutti gli altri poveri, insieme agli impianti di produzione e successivo smaltimento dei pannelli PV stessi, nelle zone che rimangono in cui il clima ovviamente non è confortevole-->sarebbe un buon inizio per un romanzo distopico ma anche un po' un plagio di Blade Runner 2049...): 1500W/m2-->100W/m2.
100W/m2*30000m2=3000000W (3 ettari di materiali da produrre e successivamente smaltire ciclicamente ogni 20 anni solo per caricare 727 EV in un aeroporto, più qualche altro materiale da produrre/smaltire tipo dei megapack di Elon per compensare l'intermittenza della fonte, ma rimane ancora qualcosa per scaldare l'hot dog fetente che Bjorn si sarà mangiato poco dopo in aeroporto…).
Considerando i rendimenti medi dei pannelli PV attuali (20%): 100W/m2-->20W/m2.
20W/m2*30000m2=600000W (per arrivare a 2700000W mancano all'appello esattamente 2100000W e relativi materiali da produrre/smaltire nelle zone dove stanno i poveri…).
Nota 1: valori presi da Wikipedia e dal mio impianto di pannelli PV che ho sul tetto (impianto che ho installato per farmi ridare indietro un po' delle tasse che ho pagato in precedenza, non certo per essere "ecologico"...).
Nota 2: in electricitymap, la Norvegia risulta sempre "verde" perché, primo, ha molte montagne (hydro) ma soprattutto perché, secondo, ha pochi abitanti e infine perché, come noi, dato l'alto costo della manodopera si fa produrre le merci che gli servono per mantenere il tenore di vita da Nazione OCSE/OECD dalla Cina.
Sempre in electricitymap, potete anche andare a vedere quale altra nazione dell'Europa continentale, l'unica con un numero di abitanti decente, è sempre "verde" e alla fine di tutto potete chiedervi di nuovo il perché.
Nota 3: oltre ad avere l'impianto di pannelli PV sul tetto, in zona a pochi chilometri ho anche l'impianto dove si conserva lo Stored Nuclear Fuel italiano (il materiale che voi chiamate "scorie nucleari" o "scorie radioattive"), peccato che qui ci sono solo vecchi in pensione, che ballano il liscio e mangiano i prodotti tipici della zona alla festa patronale (e anche in tutte le altre feste…), non ci sono giovani perché con il nostro Stored Nuclear Fuel abbiamo deciso di non farci nulla/di farlo diventare un "problema" invece di metterlo a profitto come si fa nella nazione di cui sopra, generando anche fatturato/reddito/incremento di popolazione/vita sociale giovanile (anzi, in questo momento l'impianto non è molto carico, la maggior parte del nostro Stored Nuclear Fuel è proprio nella nazione di cui sopra, la quale ne sta traendo profitto e alla fine ci restituirà solo la parte che non le serve…).
Go nuclear or go nowhere.
Re: 727 punti di ricarica disponibili nell'aeroporto di Oslo
Come sempre e-station da spiegazioni esemplari, qui spiegano molto bene e con disegnini chiarissimi come funziona il tutto, inclusa ripartizione della potenza e gestione della coda di ricarica.claudio.amadori ha scritto:Non mi risulta, anzi costa meno che prevedere abbastanza potenza per tutti.selidori ha scritto: Il software di switch e bilanciamento di carico sarebbe costoso e laborioso
Ormai sono tecnologie in uso, indispensabili per gestire tanti punti di ricarica.
https://www.stazioni-di-ricarica.it/ric ... el-carico/
La colonnina con gestione del carico che propongono, prodotta da Keba, costa 1800€ la master e 1500€ la slave e una master gestisce 15 slave.
Per cui un parcheggio da 700 auto può essere completamente elettrificato con 45 gruppi di 16 colonnine; dedicando 22kW a ciascun gruppo si ha un totale di circa un megaWatt che poi e la taglia di cabina elettrica di una stazione Ionity o di un Supercharger.
Un mesetto fa ho proposto qualcosa di simile tra le opzioni possibili nello studio di fattibilità di un parcheggio pubblico, chissà se lo faranno o se si limiteranno alla singola colonnina con due posti auto.
Ciao Antonio
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Re: 727 punti di ricarica disponibili nell'aeroporto di Oslo
Forse i parcheggi sono l’implementazione “più facile” come costo per colonnina.
A chi parcheggia non interessa avere velocità di carica ma piuttosto trovare un posteggio con carica quindi ben venga carica lenta e tanti posti invece di una colonnina veloce sempre occupata.
In più si parte sempre dalla casistica peggiore cioè che tutte le auto arrivano scariche ma sappiamo bene che non è così.
A chi parcheggia non interessa avere velocità di carica ma piuttosto trovare un posteggio con carica quindi ben venga carica lenta e tanti posti invece di una colonnina veloce sempre occupata.
In più si parte sempre dalla casistica peggiore cioè che tutte le auto arrivano scariche ma sappiamo bene che non è così.
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