Approfitto di questo spazio sul forum in modo da tenere una "memoria" nel tempo, anche per me stesso.
Il punto focale delle mie riflessioni, lo dico subito, è l’incredibile efficienza energetica che ho rilevato in questo arco temporale, comprendente tutte e quattro le stagioni.
Parto cmq dall’inizio. Perché la Model 3, visto che sono da sempre appassionato del marchio Peugeot.
Dopo le 205 GTI e 106 rallye, la 106 electrique e la ION, avevo nel mirino la e-208 GT. Mi piaceva e mi piace tuttora molto; quando ne vedo una, mi fermo sempre ad osservarla.
Quando decisi di fare il cambio, ci furono però una serie di eventi concomitanti che mi condizionarono la scelta. Il preventivo definitivo della concessionaria prevedeva il ritiro della mia ION. Come spesso si usa, decisi di provare a vendere la ION da privato, per trattare maggior sconto sulla 208 nuova (prevista con caricatore trifase da 11 kw, seppure non ancora opzionabile a video). La ION trovò nuovo proprietario nel giro di una settimana, scoppiò la pandemia e venne dichiarato lockdown nazionale.
Senza sapere quanto sarebbe durata la chiusura, senza sapere quando sarebbe stato effettivamente disponibile il caricatore trifase sulla e-208, ho quindi dovuto guardare altre opzioni.
Non voglio offendere gli estimatori di altre marche, ma devo dire che sinceramente nessuna auto della concorrenza “tradizionale” mi convinceva, sotto ogni punto di vista. Non mi addentro sui dettagli, non mi sembra il caso né il luogo adatto. L’unica alternativa pareva un salto di qualità (e di prezzo). Ne parlammo parecchio in casa (non mancò il tempo, visti i due mesi di lockdown) e decidemmo di fare un sforzo economico guardando avanti e oltre la pandemia.
Valutammo quindi che la Model 3 SR fosse per noi l’unica valida alternativa alla e-208 GT. Consegnata a casa con bisarca, nei tempi da noi scelti in funzione delle riaperture post lock down.
Non sto ad elencare gli aspetti positivi già noti della model 3, che si leggono in rete ovunque. Vado sugli aspetti più personali, come li ho vissuti io.
Temevo le dimensioni, per me generose, dell’auto; abituato da sempre su vetture del segmento B, a me congeniali nelle strade strette e tortuose dei miei appennini e langhe, non sapevo come avrei gestito l’incrocio con altre auto provenienti di fronte. In realtà i miei timori si sono fugati presto: l’aspetto psicologico fa sì che chi incrocia auto piccola (come la ION) resta centrale e non tiene "la destra" spontaneamente, mentre chi incrocia auto grande (come appunto la M3) resta più prudente e si mantiene sulla destra rigorosa.
Inoltre, la estrema reattività dello sterzo e dell’acceleratore in fase di rilascio, rendono la M3 inaspettatamente molto agile in tutte le manovre ove occorre reagire alle situazioni difficili.
Ho infine modificato il mio stile di guida, rispetto a quanto facevo con la ION: prima utilizzavo il selettore in modalità C (ovvero minima rigenerazione) per sfruttare il più possibile l’inerzia dell’auto ed evitare continue trasformazioni di energia cinetica/elettrica/cinetica; con la M3 ho invece impostato la massima rigenerazione (standard) e l’arresto in modalità “frenata”. La guida obiettivamente resta più semplice, anche perché gestire l’inerzia di una massa ed un ingombro come quelli della M3 è più complicato rispetto ad una auto leggera e stretta come la ION.
Chiarito con me stesso questo dubbio, ero curioso di mettere alla prova il mio stile di guida in rapporto ai consumi. In epoca “termica” avevo percorso circa un milione di kilometri con auto benzina e diesel; mi ero convinto che una utilitaria poteva vantare consumi bassi ma era impossibile chiedere prestazioni velocistiche e tenuta di strada. Viceversa un’auto sportiva , pur essendo divertente, non poteva assolutamente fornire consumi bassi, neppure se guidata con piede leggero. In epoca di primi veicoli elettrici, avevo gestito pacchi batterie di limitata capacità con caratteristiche variegate e cmq differenti da quelli di oggi: batterie al piombo gel “deep cicle” e batterie al Nichel-Cadmio ( senza avere possibilità di ricarica alle colonnine pubbliche, non esistevano proprio).
Insomma con la Model 3 ho cercato di mettere a frutto quanto imparato, nel bene e nel male sempre a mie spese, con le vetture precedenti.
Il risultato di questo primo anno di utilizzo, tra estate e inverno , è la media che si vede nel pdf qui sotto.
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Riuscire a mantenere quasi la stessa media con un’auto che non può certo definirsi utilitaria, ritengo sia un ottimo risultato. Dipenderà sicuramente dal piede, ma la base dell’auto è fondamentale. E cmq ritengo che questo pareggio dei conti, tra consumi di una utilitaria e consumi di una grossa berlina, sia impossibile da replicare su auto a motore termico.
Riporto esempi di consumi su percorsi più specifici e limitati nel tempo; ad esempio questa trasferta in provincia di Torino, autostrada all’andata e strada normale al ritorno, effettuata in periodo pre-invernale (fine dicembre):
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Chiuso questo elogio sulla caratteristica che più mi ha colpito della mia M3SR, dovrei dire anche qualcosa di negativo …. Non ho nessun motivo per essere pentito della mia scelta, però è giusto evidenziare una cosa inaspettata, per me non particolarmente rilevante ma magari per qualcuno si.
Il sottoporta anteriore destro risulta aver perso alcuni frammenti di colore. Si nota nelle foto qui sotto.
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Ho segnalato la situazione al service tramite la app, mi hanno chiesto di rifare foto più nitide, e si sono dichiarati disponibili a sistemare il danno in garanzia, portando l’auto in sede. Per il momento, tuttavia, non ho reputato la riparazione come una priorità: continuo ad utilizzare l’auto e tengo monitorata la situazione per vedere eventuali sviluppi .
Da ultimo, come fatto da altri, segnalo a chi intende ordinare una Tesla on-line, la possibilità di ottenere fruizione gratuita dei supercharger per 6 mesi, inserendo il mio codice referral
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