)L'anno scorso quando ha smesso di essere utilizzata, l'avevo lasciata a 40°C sul riscaldamento e sui 42°C sull'acqua calda sanitaria: con i primi freddi si è riaccesa a 40°C, ma noto che scalda troppo per andare tutto il giorno e quindi si spegne e poi si riaccende.
Stanotte infatti ho sofferto il freddo, perché si vede che la casa ieri si è scaldata molto (comunque mai oltre i 22°C) e quando stanotte è venuto freddo e prima che ripartisse ma anche dopo, ho patito freddo diverse ore (perché con mandata bassa, quando si accende ci mette poi anche tanto a scaldare): specifico che ho i termosifoni in ghisa e non ho cappotto.
Arrivo al punto: se volessi calare ancora la temperatura di mandata, tipo portandola a 35°C, perderei in rendimento oppure no? Fino a quando posso scendere? Finora ho letto un paio di opinioni sul forum qua e la ma non ho ancora trovato al quadra. Da qualche parte mi veniva consigliato di non scendere sotto la temperatura dell'ACS e quindi addirittura dovrei alzare la temperatura a 42°C, peggiorando l'on/off. Da un'altra parte ho letto che non si dovrebbe scendere sotto 1/6 della potenza della caldaia, che nel mio caso essendo una 26 kW vorrebbe dire non scendere sotto i 4,33 kW, ma non ho modo di capire cosa voglia dire in base alla temperatura, perché ovviamente dipende anche da altri fattori.
Qual 'è quindi la strada maestra per capire fin dove ci si può spingere al minimo con la temperatura di mandata senza peggiorare il rendimento? Grazie
