Con il Superbonus 110% mi conviene mettere FV e PdC?

[Alen]

Che intendi esattamente per full electric? come scalderesti la casa?

La PdC produce acqua calda; l'acqua calda la usi sia come ACS sia come acqua da mandare nell'impianto di riscaldamento.

Per il raffrescamento servirebbero termoconvettori interni dunque, giusto?

Quello va valutato con l'impiantista. Si possono usare anche comuni split.

Quella che state collaudando nel tuo condominio sarebbe tipo questa?

No, è un impianto decisamente più grande

er il fotovoltaico: "Si prevede un impianto costituito da n.72 moduli da 375 Wp." In foto i pannelli, non mi pare ci sia altro spazio. A meno di installare pannelli piu' efficienti.
Per il riscaldamento: "L’intervento proposto consiste nella sostituzione delle caldaie esistenti a bassa efficienza con sistemi ibridi costituiti da un generatore fossile a condensazione di potenza pari a 20kW e da una pompa di calore da 5.75 kW. L’intervento riguarda ciascuna unità abitativa in quanto termoautonome.

Bisogna fare un calcolo delle dimensioni dei pannelli: con pannelli da 410 W le cose migliorerebbero; con pannelli da 450 W ancora meglio. Ma ripeto, bisogna prendere le misure. Vi hanno preventivato quindi 12 pannelli a testa. La PdC è volutamente piccolina, ma basterebbe poco di più per poter eliminare il gas, contando il cappotto, gli infissi nuovi e il fatto che vivete praticamente al mare.

[savior]

Grazie mille a tutti per i preziosi consigli, speriamo di metterli a frutto!

[paskyu]

Devi essere deciso e risoluto quando esporrai le tue richieste.

Ciao

[mandaro]

Secondo me, avendone la possibilità economica e logistica, la cosa migliore da fare è puntare alla totale autosufficienza energetica, con un definitivo addio a tutte le forniture ad eccezione di quella elettrica, che sarebbe comunque in gran parte... autonoma.
Le possibilità tecnologiche, oggi, mi sembrano decisamente concrete; non vedo che senso avrebbe non cercare di approfittarne il più possibile.

Se poi si abbinasse all'impianto FV un sistema di accumulo, anche la fornitura elettrica potrebbe diventare superflua o quasi, con bollette oggettivamente irrisorie o persino nulle.
Il sistema di accumulo, peraltro, rispetto agli altri componenti (pannelli, inverter, pompe di calore, piani cottura a induzione...) ha costi molto elevati, tant'è che il suo prezzo può facilmente eguagliare o persino superare quello di tutto il resto dell'impianto FV (pannelli, inverter, installazione). Inoltre in molte zone i tempi di consegna delle batterie sono molto lunghi. Un buon compromesso potrebbe consistere nel realizzare l'impianto già pienamente predisposto per l'installazione di uno o due accumulatori, da aggiungere magari più avanti nella speranza che nel frattempo i prezzi diventino più abbordabili o che, meglio ancora, si rendano disponibili batterie più evolute.

Certo una obiezione molto diffusa, di fronte a discorsi del genere, è quella di chi dice "che t'importa se costa uno sproposito? tanto non devi pagare tu, c'è il superbonus!".
Io però, forse sbagliando, non nutro grande fiducia nei "bonus" e ancor meno in quelli "super"; specie se si vuole (o si deve) sfruttarli mediante cessione del credito. In linea di massima non mi piacciono le pubbliche "regalie" in generale, perché penso che producano sempre effetti perversi e speculazioni a non finire (curiosamente, a quanto pare, mai previste da chi promuove), così che i denari finiscono in buona parte in tasche diverse da quelle cui erano ufficialmente destinati. Questa volta, poi, credo che ne siano successe davvero di tutti i colori, specialmente nei primi tempi.
In più ci sono i problemi legati alle consistenti e intricate procedure burocratiche e alla cessione del credito, sulla quale da mesi e mesi si susseguono pronostici e annunci e "notizie" a dir poco altalenanti.
Per non parlare della felice congiuntura politica ed economica ed energetica in cui attualmente ci troviamo, non solo nel nostro paese.
Spero di sbagliarmi, ma temo esista la concreta possibilità che più di qualcuno si ritrovi, alla fine della fiera, a dover pagare i lavori di tasca propria, magari dopo aver investito grandi dosi di tempo e denaro nel predisporre documentazioni di ogni tipo. Un rischio da non sottovalutare, specie per chi avesse avviato (o stesse per avviare) dei lavori che non è in grado di pagare.

[savior]

Sicuramente chiederemo allora se c'e' la possibilita', se rientra nei massimali, di installare anche il sistema di accumulo (o almeno gia' con la predisposizione), oltre a pannelli piu' efficienti.

Non vogliamo fare nulla di illegale, anzi sappiamo benissimo che i controlli sono molto serrati ora, ed ho seguito molto l'evoluzione della cessione del credito ed ho letto anche io che alcuni condomini sono rimasti fregati perché nel contratto c'era una clausola che prevedeva che fosse il cliente a rispondere dei lavori effettuati laddove la banca non avesse accettato la cessione del credito all’impresa, e non si parla di cifre irrisorie...quindi faremo mettere bene nero su bianco la questione.

Nota di Mod: eliminato il puote integrale

[savior]

"Caldaia ibrida" è un termine generico, e bisogna vedere cosa si intende nel tuo caso. Esistono oggi sul mercato "caldaie ibride" che raggruppano in un unico macchinario la parte del bruciatore a gas e la parte afferente la PdC (con unità esterna per scambio di calore): ma sono cose da cui tenersi alla larga, perché la parte di pompa di calore è sottodimensionata e serve a poco. L'unico modello di caldaia ibrida che sembra funzionare bene perché progettata bene è il sistema ibrido messo a punto da Daikin.

Mi sapresti indicare il modello esatto che proviamo a proporlo ? forse questo? https://rezzatoclima.it/sistemi-ibridi/ ... cs-da-8-kw Vedo che ce ne sono vari di sistemi ibridi Daikin. Ti ricordo che abbiamo 6 unita' distinte, una per abitazione

[MaxVe]

Sicuramente chiederemo allora se c'e' la possibilita', se rientra nei massimali, di installare anche il sistema di accumulo (o almeno gia' con la predisposizione), oltre a pannelli piu' efficienti.

Da questo punto di vista non avrai problemi, la batteria ha un massimale a parte. Il massimale è di 48000€ ad abitazione con un costo massimo di 1000€ per kWh di batteria installato

[Alen]

Mi sapresti indicare il modello esatto che proviamo a proporlo ?

Fra quelli che conosco, nel catalogo che trovi sul sito Daikin ci sono la Altherma R Hybrid e H Hybrid: dovrebbero essere più o meno uguali a ciò che mi hai linkato, quindi sì.

Della HPU Hybrid si parla in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=5RsARUloldo&t=565s

Per una discussione sul senso della caldaia/PdC ibrida: https://www.youtube.com/watch?v=bFncM1bKaiw

[mandaro]

Sicuramente chiederemo allora se c’è' la possibilità, se rientra nei massimali, di installare anche il sistema di accumulo (o almeno già con la predisposizione), oltre a pannelli più efficienti.

Per quanto riguarda la possibilità formale non ci sono problemi. I massimali previsti, come già altri hanno osservato, sono molto generosi (un po' come tutta la faccenda, d'altronde).
La predisposizione non comporta, credo, ingenti costi aggiuntivi. Al di là della scelta di un inverter adatto, si tratta soprattutto di predisporre l'impianto (e i locali) ad accogliere un domani le batterie, che al momento non sono affatto piccole né leggere.
In merito al prezzo credo possa essere interessante, tra le altre cose, confrontare i prezzi delle batterie per accumulo domestico con quelli delle batterie delle auto elettriche. Una delle più note batterie per accumulo (PotereParete 2) può costare, installazione compresa, 8-10mila €, per una capacità effettiva di circa 13.5kWh; il che corrisponde ad almeno 600€ per ogni kWh. Le batterie per automobili, invece, hanno in media un prezzo al kWh parecchio più basso, nonostante debbano sopportare sollecitazioni ben diverse (vibrazioni, sbalzi di temperatura, torsioni) e potenze (in ingresso e in uscita) anche molto maggiori.

Non vogliamo fare nulla di illegale, anzi sappiamo benissimo che i controlli sono molto serrati ora ...

Non ho messo e non metto minimamente in dubbio l'intenzione di agire nell'ambito delle regole.
Il fatto è che gli adempimenti burocratici, proprio in funzione della (tardiva e anche... frettolosa) severità, si sono complicati parecchio e riuscire a non commettere errori non è facile. Certo si può pagare qualcuno affinché se ne occupi ("tanto... rientra nel superbonus"...), però neanche questo mette totalmente al riparo. Inoltre la questione si divide in due parti distinte: da un lato ci sono gli adempimenti relativi al superbonus in quanto tale, dall'altro ci sono le richieste più o meno volubili che le banche formulano in merito alla cessione del credito. Ci si può trovare perfettamente in regola con il superbonus e magari incassare anche i quattrini (virtualmente, nel cosiddetto "cassetto fiscale") e poi non riuscire a trovare una banca che accetti di comprare il credito. E in tal caso chi si è occupato delle pratiche per il superbonus è inattaccabile MA la sostanza, per l'intestatario del superbonus, non cambia: può trovarsi a dover pagare tutto di tasca sua.

[Alen]

C'è anche da considerare che, se siete ancora allo stadio progettazione, i lavori non potranno iniziare prima di fine 2022/inizio 2023. Dovete essere sicuri che la ditta sia pronta a finire i lavori entro il termine del 2023, visto che nel 2024 il superbonus cala al 70% (sempre che il nuovo governo non apporti modifiche).

Concordo con paskyu sul fatto che dovrai essere risoluto e deciso nell'avanzare le richieste di modifica dell'impianto, perché questa gente ha sempre la risposta pronta e preconfezionata per indirizzare il cliente nella direzione voluta. Se ti dicono che una sola PdC in una casa A3 sul litorale romano "non ce la fa" a scaldare casa, ridi loro in faccia.