Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
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Parlare di un solo e singolo argomento per discussione, nella sezione più corretta e con un titolo chiaro e descrittivo, evitando i fuori tema | Evitare di citare tutto il testo di un precedente messaggio, ma lasciare solo il minimo indispensabile usando questo sistema | Utilizzare le unità di misura corrette, in particolare i kW per la potenza e i kWh per l'energia, di cui è spiegata la differenza qui | Leggere il regolamento completo che è visibile qui
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- carlo.marchesini
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Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
Oggi mattinata di lavoro a Civitanova da Perugia in auto elettrica. E ritorno nella stessa mattinata. Ho scavallato due volte l'appennino in poche ore.
Sempre un viaggio al mare è. Importante.
Non c'è trucco e non c'è inganno. Anzi non c'è stata carica. Senza ricariche intermedie cioè.Tutta una tirata.
Partito all'87 %, tornato al 15%.
Quale è il punto? Il punto è che la conoscenza e la fiducia nel mezzo ti permette in definitiva, dopo un pò, di lasciarti andare.
Di colonnine fast, se volevo, ne avevo a bizzeffe. Ne ho fatto a meno senza partire nemmeno carico.
La conoscenza del mezzo è anche denaro. Perchè la conoscenza della macchina mi ha permesso di non avere alcun timore e di non avvicinarmi alle colonnine per rabboccare per paura.
E quindi? Non ho speso 30/35 euro di benzina (o €15 di corrente) caricando solo con il fotovoltaico a casa.
L'ho rimessa in carica a 5A solo nelle ore di insolazione.
Quanto ci mette? 3 giornate di sole? Non importa...non vado a Civitanova ogni giorno. Io ho speso 0 perchè non ho paura.
È la seconda volta che lo faccio in questa tratta. La scorsa volta ero partito al 95%. Questa volta all'87%.
Posso ancora migliorare,concentrando la ricarica sempre più e solo nelle ore centrali di sole.
L'auto elettrica è un universo completamente nuovo e rivoluzionario.
Non solo a zero emissioni, ma anche a 0 euro.
La mobilità pulita e gratuita.
Poche volte nella storia dell'umanità ci è stata offerta la possibilità di spostarci gratis.
Sempre un viaggio al mare è. Importante.
Non c'è trucco e non c'è inganno. Anzi non c'è stata carica. Senza ricariche intermedie cioè.Tutta una tirata.
Partito all'87 %, tornato al 15%.
Quale è il punto? Il punto è che la conoscenza e la fiducia nel mezzo ti permette in definitiva, dopo un pò, di lasciarti andare.
Di colonnine fast, se volevo, ne avevo a bizzeffe. Ne ho fatto a meno senza partire nemmeno carico.
La conoscenza del mezzo è anche denaro. Perchè la conoscenza della macchina mi ha permesso di non avere alcun timore e di non avvicinarmi alle colonnine per rabboccare per paura.
E quindi? Non ho speso 30/35 euro di benzina (o €15 di corrente) caricando solo con il fotovoltaico a casa.
L'ho rimessa in carica a 5A solo nelle ore di insolazione.
Quanto ci mette? 3 giornate di sole? Non importa...non vado a Civitanova ogni giorno. Io ho speso 0 perchè non ho paura.
È la seconda volta che lo faccio in questa tratta. La scorsa volta ero partito al 95%. Questa volta all'87%.
Posso ancora migliorare,concentrando la ricarica sempre più e solo nelle ore centrali di sole.
L'auto elettrica è un universo completamente nuovo e rivoluzionario.
Non solo a zero emissioni, ma anche a 0 euro.
La mobilità pulita e gratuita.
Poche volte nella storia dell'umanità ci è stata offerta la possibilità di spostarci gratis.
Re: Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
Complimenti per il mezzo e per essere riuscito a conoscerlo fino a fondo.
Unico appunto: non stai viaggiando gratis ma stai ammortizzando il costo dell’impianto fotovoltaico, per il resto concordo su tutto.
Unico appunto: non stai viaggiando gratis ma stai ammortizzando il costo dell’impianto fotovoltaico, per il resto concordo su tutto.
- carlo.marchesini
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Re: Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
L'impianto è stato totolmente gratuito con il 110%. 4,6 kw nominali. Con la corretta procedura di ricarica mandi tutto.
Re: Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
In realtà l'impianto fatto sfruttando il 110% non è affatto gratuito. Gli incentivi semplicemente sgravano il beneficiario di parte della spesa (o tutto nel caso del superbonus) che viene comunque coperta dalla collettività...
Re: Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
Resoconto che mi fa riflettere sulla gestione di alcune mie tratte simili.
Tra l'altro mi sembra che con il tempo tu sia diventato un "riformista" e non ti faccia più particolari problemi a fare scariche piuttosto profonde.
Tra l'altro mi sembra che con il tempo tu sia diventato un "riformista" e non ti faccia più particolari problemi a fare scariche piuttosto profonde.
- carlo.marchesini
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Re: Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
Si hai colto una differenza
Dal mondo elettrico sono passato ad interessarmi in particolare a problematiche di "zero" mobilità degli autoveicoli.
Una mobilità limitata nei centri urbani. Sempre a emissioni zero e a costo zero.
Solo ora realizzo pienamente la schiavitù di dover pagare qualcosa, ogni giorno, per spostarmi con la macchina (perchè magari "devo" spostarmi...es per lavoro).
La benzina, il petrolio, sottraggono inersorabilmente risorse economiche ad ogni guidatore di veicoli a combustione. Oltre ad inquinare. Senza ragione. È una schiavitù.
Perchè?
Per provare ad emergere da questo mondo ormai superato ritengo occorra:
- una auto elettrica;
- un impianto fotovoltaico;
- flessibilità mentale e capacità di utilizzare il mezzo nelle sue potenzialità (anche con scariche più profonde se serve e quando serve...tanto la metto in carica subito).
Detto questo occorre farsi parte diligente e sfruttare ogni possibilità. Bonus 110% , detrazioni fiscali al 50%, sconti ed incentivi vari.
A mie spese ho messo l'impianto fotovoltaico anche in Sardegna. In cinque anni è ripagato. Poi viaggi gratis.
Il discorso di ammortizzare la spesa è implicito in ogni investimento. Se non fai quest'ultimo, non parte neanche il primo. E tutto si blocca.
Dal mondo elettrico sono passato ad interessarmi in particolare a problematiche di "zero" mobilità degli autoveicoli.
Una mobilità limitata nei centri urbani. Sempre a emissioni zero e a costo zero.
Solo ora realizzo pienamente la schiavitù di dover pagare qualcosa, ogni giorno, per spostarmi con la macchina (perchè magari "devo" spostarmi...es per lavoro).
La benzina, il petrolio, sottraggono inersorabilmente risorse economiche ad ogni guidatore di veicoli a combustione. Oltre ad inquinare. Senza ragione. È una schiavitù.
Perchè?
Per provare ad emergere da questo mondo ormai superato ritengo occorra:
- una auto elettrica;
- un impianto fotovoltaico;
- flessibilità mentale e capacità di utilizzare il mezzo nelle sue potenzialità (anche con scariche più profonde se serve e quando serve...tanto la metto in carica subito).
Detto questo occorre farsi parte diligente e sfruttare ogni possibilità. Bonus 110% , detrazioni fiscali al 50%, sconti ed incentivi vari.
A mie spese ho messo l'impianto fotovoltaico anche in Sardegna. In cinque anni è ripagato. Poi viaggi gratis.
Il discorso di ammortizzare la spesa è implicito in ogni investimento. Se non fai quest'ultimo, non parte neanche il primo. E tutto si blocca.
- carlo.marchesini
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Re: Sapere è potere. Conoscere il mezzo. Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
In definitiva, quando di parla di "ansia di ricarica" bisogna vedere se dobbiamo effettivamente caricare.
Come visto, anche nei lunghi tragitti ciò non è necessario.
È solo la paura che limita l'uso dei mezzi elettrici e qualcuno lo sa bene e se ne serve per una campagna di disinformazione.
Besser ist, bei dem zu bleiben, was man kennt.
La persona resta a quello che conosce. Più in la non va. Prima regola da tener presente.
Per portare avanti questo studio (che chiamerò "Viaggi a zero emissioni e zero costi"), ho effettivamente allargato la forchetta di utilizzo della batteria.
Ho visto che con la partenza impostata ad un certo orario (partendo ad esempio da un valore prossimo all'80%), la batteria non soffre in alcun modo della ricarica al 100% che viene raggiunta per pochi minuti. Anzi l'autonomia è aumentata consoderevolmente.
La macchina fa tutto da se e cambia effettivamente il protocollo della ricarica: la potenza varia continuamente, a volte si sospende, poi riprende. Immagino sia tutto studiato dalla casa.
Quando arrivo scarico a casa, subito in carica a bassa potenza con il fotovoltaico.
Così da molto tempo non pago più una ricarica fuori casa e che non sia da fotovoltaico. Neanche per andare in Sardegna.
Come visto, anche nei lunghi tragitti ciò non è necessario.
È solo la paura che limita l'uso dei mezzi elettrici e qualcuno lo sa bene e se ne serve per una campagna di disinformazione.
Besser ist, bei dem zu bleiben, was man kennt.
La persona resta a quello che conosce. Più in la non va. Prima regola da tener presente.
Per portare avanti questo studio (che chiamerò "Viaggi a zero emissioni e zero costi"), ho effettivamente allargato la forchetta di utilizzo della batteria.
Ho visto che con la partenza impostata ad un certo orario (partendo ad esempio da un valore prossimo all'80%), la batteria non soffre in alcun modo della ricarica al 100% che viene raggiunta per pochi minuti. Anzi l'autonomia è aumentata consoderevolmente.
La macchina fa tutto da se e cambia effettivamente il protocollo della ricarica: la potenza varia continuamente, a volte si sospende, poi riprende. Immagino sia tutto studiato dalla casa.
Quando arrivo scarico a casa, subito in carica a bassa potenza con il fotovoltaico.
Così da molto tempo non pago più una ricarica fuori casa e che non sia da fotovoltaico. Neanche per andare in Sardegna.
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Re: Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
Sarei ancora più preciso. Viene coperto una piccola parte della collettività, visto che, prendiamo l'esempio dell'IRPEF, il 9% degli italiano pagano oltre l'80% del gettito
Tesla M3 LR - Twingo Ze Intens - E-bike Lapierre - Ducati Peg Perego - Pista Polistil - Spazzolino Oral B- Electric addicted not obsessed - Guido solo elettrico, ma non sono fissato e ne riconosco gli attuali limiti
- FrancoVecchi
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Re: Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
@carlo.marchesini Grande! ora, dopo un anno e mezzo di uso del mio veicolo elettrico , non posso che confermare.
Ho fatto un viaggio di 4691 km questa estate con Leaf e+ di 4 anni, e non avuto assolutamente ansia da ricarica, sono arrivato spesso a destinazione con l'8-9% di batteria, dopo tratte molto lunghe e luoghi sconosciuti.
Ho fatto un viaggio di 4691 km questa estate con Leaf e+ di 4 anni, e non avuto assolutamente ansia da ricarica, sono arrivato spesso a destinazione con l'8-9% di batteria, dopo tratte molto lunghe e luoghi sconosciuti.
Nissan Leaf e+ tekna del 2020 dal 2023
Re: Viaggio Perugia - Civitanova A/R in ID.3 58 kWh senza ricariche intermedie
Indubbiamente la conoscenza del mezzo (e dei suoi limiti, che sempre esistono) permette di sfruttarlo al meglio; in rapporto alle proprie necessità, che ovviamente non sono uguali per tutti.
Io capisco e rispetto la passione e l'entusiasmo e non metto minimamente in dubbio il racconto e la sincerità, ma continuo a pensare che sia molto sbagliato e ingiusto partire dal presupposto che chi non condivide in egual misura la passione e l'entusiasmo sia necessariamente persona affetta da assurde paure, priva di flessibilità mentale (!), incapace di "emergere", serenamente schiava, ottusamente ignorante e così via.
Rimango convinto che qualsiasi forma, più o meno velata e generalizzata, di derisione o disprezzo nei confronti di chi oggi non acquista auto elettriche (o di chi le acquista) sia sbagliata e iniqua.
E non capisco perché non si possa semplicemente descrivere le proprie scelte e le relative legittime (e magari pure invidiabili) soddisfazioni senza contemporaneamente... scivolare verso la critica o la colpevolizzazione o la derisione di chi fa scelte diverse.
Certamente conoscendo bene il proprio veicolo (qualunque) si può prendere via via confidenza e ridimensionare i timori di restare a piedi; penso sia una cosa che accade automaticamente a tutti i guidatori di auto elettrica (e anche agli altri, a ben vedere). Però se il viaggio supera le oggettive capacità di percorrenza del mezzo, per quanta sia la flessibilità mentale, evitare le ricariche intermedie diventa semplicemente impossibile: e se quei viaggi sono frequenti...
Poi ci sono gli aspetti relativi alla prudenza, che può essere più o meno consistente o persino esagerata (anche in base al carattere delle persone e alle esperienze vissute) ma che rimane sostanzialmente diversa dalla "paura".
E comunque, da sempre e in ogni contesto, confidare troppo può essere insidioso perché ci sono sempre di mezzo gli imprevisti. E nel caso dell'auto elettrica, un po' come accadeva un tempo per chi andava a metano, le possibilità di ritrovarsi "troppo" lontani da un distributore sono decisamente (per ora) superiori; senza contare i tempi di rifornimento che, piaccia o meno, per l'auto elettrica sono nettamente diversi.
Per quanto riguarda infine il viaggiare "gratis", tra l'altro includendo nel concetto l'impiego di danari pubblici ( = altrui, ossia della collettività), si potrebbero fare parecchie osservazioni, come già qualcun altro ha suggerito.
Io capisco e rispetto la passione e l'entusiasmo e non metto minimamente in dubbio il racconto e la sincerità, ma continuo a pensare che sia molto sbagliato e ingiusto partire dal presupposto che chi non condivide in egual misura la passione e l'entusiasmo sia necessariamente persona affetta da assurde paure, priva di flessibilità mentale (!), incapace di "emergere", serenamente schiava, ottusamente ignorante e così via.
Rimango convinto che qualsiasi forma, più o meno velata e generalizzata, di derisione o disprezzo nei confronti di chi oggi non acquista auto elettriche (o di chi le acquista) sia sbagliata e iniqua.
E non capisco perché non si possa semplicemente descrivere le proprie scelte e le relative legittime (e magari pure invidiabili) soddisfazioni senza contemporaneamente... scivolare verso la critica o la colpevolizzazione o la derisione di chi fa scelte diverse.
Certamente conoscendo bene il proprio veicolo (qualunque) si può prendere via via confidenza e ridimensionare i timori di restare a piedi; penso sia una cosa che accade automaticamente a tutti i guidatori di auto elettrica (e anche agli altri, a ben vedere). Però se il viaggio supera le oggettive capacità di percorrenza del mezzo, per quanta sia la flessibilità mentale, evitare le ricariche intermedie diventa semplicemente impossibile: e se quei viaggi sono frequenti...
Poi ci sono gli aspetti relativi alla prudenza, che può essere più o meno consistente o persino esagerata (anche in base al carattere delle persone e alle esperienze vissute) ma che rimane sostanzialmente diversa dalla "paura".
E comunque, da sempre e in ogni contesto, confidare troppo può essere insidioso perché ci sono sempre di mezzo gli imprevisti. E nel caso dell'auto elettrica, un po' come accadeva un tempo per chi andava a metano, le possibilità di ritrovarsi "troppo" lontani da un distributore sono decisamente (per ora) superiori; senza contare i tempi di rifornimento che, piaccia o meno, per l'auto elettrica sono nettamente diversi.
Per quanto riguarda infine il viaggiare "gratis", tra l'altro includendo nel concetto l'impiego di danari pubblici ( = altrui, ossia della collettività), si potrebbero fare parecchie osservazioni, come già qualcun altro ha suggerito.