In Italia sono attivi (al 30 Giugno 2024) 9691MWh (capacità) di accumuli elettrochimici associati agli impianti FV, per la maggior parte relativi a impianti domestici, gli impianti FV coprono il 15% circa del fabbisogno nazionale. Se questi accumuli non esistessero, la rete dovrebbe farsi carico delle oscillazioni autonomamente e in futuro il gap sarà sempre maggiore, se gli accumuli non seguissero di pari passo.
Non hai considerato la fonte, quando io sto accumulando 10 significa che le fonti rinnovabili (non solo la mia) stanno producendo, il mio vicino dovrà prelevare 10 ma lo farà (in una certa misura) da fonti anch'esse rinnovabili (perché non sono solo io a produrre); quando le fonti rinnovabili non producono, io prelevo dalla mia batteria (caricata da fonte rinnovabile), non peserò sulla produzione di energia da fonti fossili, il mio vicino preleverà (come avrebbe fatto comunque) da queste altre fonti. Quello che interessa, non è quanti kWh circolano, ma in che modo vengono prodotti.e anche qui sbagli...se accumuli 10 il tuo vicino deve prelevare 10 (e se gliela davi lui prelevava -10)..ma quando poi tu la usi ti trivi 8 e prelevi 2 per rifare la CO2 che potevi salvare dando al vicino i 10 originali..ergo quei 2 che devi fare "in piu a gas" sono CO2 emessa dall'accumulo. L'accumulo converte energia in caore perso..cie consuma..se consuma, emette..non ci sono Santi o altri calcoli astrusi da fare...basta appoggiare la mano sull'accumulo per capirlo.
Ritornando all'esempio fatto nel post precedente: se io ricarico la mia auto a casa mentre l'impianto FV è attivo, sto ricaricando "pulito", se ricarico la mia auto da una colonnina che magari è alimentata da energia prodotta da una centrale a combustibile fossile, è come se stessi facendo il piano di carburante (naturalmente con i dovuti distingui relativi all'efficienza).