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Dopo le modifiche contrattuali da parte del fornitore con cui avevo un prezzo bloccato 24 mesi nell’autunno 2021 (prima dei noti super aumenti), ho incominciato a guardarmi in giro tra le varie offerte.
Le offerte a valore fisso in quel momento (novembre 23) erano alte, non meno di 16-17 cent, con prezzi fissi di commercializzazione alti e a fronte di un PUN che sembrava essere in costante discesa.
La prima scelta è stata quindi quella di valutare offerte a prezzo variabile, sperando che non ci siano più impennate clamorose, o almeno cercando di stare attenti a coglierne l’evoluzione, come feci nell’ottobre 2021 quando avevo già pronta e firmata da inviare via fax la domanda di rientro nel tutelato e poi virai appena in tempo su un fisso che poi, solo la settimana dopo, schizzò anche lui verso l’alto.
Il mio consumo annuo è di circa 7-8000 kWh, consumi prevalenti da EV, PdC con canalizzato per raffrescamento e, da tre anni, riscaldamento, oltre a Piano cotture a induzione che mi ha permesso di togliere completamente il contatore del gas (Acqua calda è condominiale). Il contratto è da 6kW e, purtroppo, non posso pensare di avere un fotovoltaico (soli 10 millesimi di un tetto condominiale che non copre nemmeno tutto l’edificio).
Con i miei consumi, l’obbiettivo principale era cercare un’offerta con costi variabili bassi. Ogni centesimo risparmiato sulla materia prima equivale a 80-90 Euro anno.
Mi sono imbattuto quindi in questa offerta Hera Più controllo special active
https://heracomm.gruppohera.it/casa/off ... ial-active
che nei portali di confronto viene definita come Trioraria, ma che è invece basato sul prezzo PUN orario giornaliero. Il prezzo quindi è, SENZA SPREAD, esattamente il PUN stabilito dal Mercato del giorno prima per ogni ora di ogni singolo giorno.

Si tratta di un prezzo che si può conoscere ogni giorno per il giorno successivo (intorno alle ore 13.30) in questa pagina:
https://www.mercatoelettrico.org/it/Esi ... tiMGP.aspx
Incuriosito mi sono andato a vedere come fossero gli andamenti del prezzo, ed ho scoperto che, a fronte di un prezzo medio (che poi è il PUN mensile che tutti i fornitori applicano), ci sono onde di variabilità notevoli.

Ecco alcuni esempi, di un giorno feriale
Di un festivo (ieri, clamoroso PUNa 2 Cent dopo pranzo)
Ho anche notato un’accentuazione della depressione di prezzo in orario centrale con previsioni meteo favorevoli, presumo per la previsione di produzione degli impianti FV che aumentano l’offerta.
Ho pensato che con l’auto ho la possibilità di scegliere facilmente gli orari di ricarica, soprattutto adesso che ho installato la Wallbox Tesla con cui posso anche programmare gli orari di ricarica scegliendo da app sia l’orario di inizio che quello di fine ricarica (lato auto posso scegliere l’inizio ed il limite, ma non la fine). Anche il condizionatore, nei mesi estivi, viene usato pesantemente negli orari centrali della giornata (la casa è anche il mio luogo di lavoro).
Ho quindi scelto questa offerta che è partita nel mese di Febbraio.

La fatturazione è mensile ed ho ricevuto la prima bolletta
Chiaramente non tutte le ricariche sono state sempre fatte nei momenti di miglior prezzo, un po’ perché non è che posso assillarmi, e un po’ perché tengo comunque l’auto con un livello di carica disponibile. però alla fine il risultato è stato abbastanza soddisfacente. Sono riuscito, in buona sostanza a replicare il costo unitario, tutto compreso, delle ultime bollette a prezzo bloccato precrisi.
Nell’offerta è anche compreso l’utilizzo di una app dalla quale poter vedere (dopo 48 ore) i consumi ed i costi sostenuti.
In teoria la app dovrebbe anche dare gli indici orari di previsione del mercato del giorno dopo, ma non tutti gli orari risultano coperti, per cui è meglio vederli nella pagina che ho indicato sopra.


E alla fine uno specchietto che confronta la bolletta con una ipotetica in mercato tutelato con le stesse condizioni (6kW). Il risparmio è evidente e prevedo anche di poter fare meglio.

Ottimo, ma un tantino macchinoso in termini di gestione, alemno per i miei gusti.
A me è appena scaduta la fantasmagorica offerta NeN a prezzo bloccato per 3 anni a 0,059€ per la componente energia e ovviamente mi sono messo anch'io a variabile, ma ho scelto la monoraria di Octopus per non dovere stare troppo a sbattere con gli orari (già mi sbatto abbastanza a fare i "turni" per le 2 EV).
Ho 8-9000 di consumo annuo, mi andrebbe bene stare nei 160-180 euro mese (canone rai incluso)
Vedremo

Tanta roba
Grazie mille per l'analisi!
Io ho un prezzo bloccato a 0.17 che mi scade a luglio, ma a meno di sorprese al rialzo mi conviene muovermi già da ora per anticipare il cambio.

Una ulteriore considerazione.
Nello specchietto del primo post ho provato ad ipotizzare l'azzeramento completo del PUN.
Ebbene, il costo unitario, sia per il mio contratto che per il tutelato è sempre di una decina di cent.
Nel caso dei miei consumi e della potenza impegnata di 6 kW, con i fissi commercializzazione , oneri di sistema, accise ed Iva si parte da un minimo di 10 cent. Il resto lo fa la materia prima, che nel mio caso sono altri 10 (perdite di rete ed iva incluse)

molto interessante.. ed ideale per te che lavori da casa (pure io...) e quindi abbiamo sia l'auto EV a casa e sia l'utilizzo del condizionatore proprio nel periodo di prezzo minore, ovvero a metà pomeriggio.

per il discorso "complicazioni per la gestione" e' facile implementare automatismi con la domotica.

Con Home Assistant io ricevo i dati del PUN dal sito che hai citato, basta questo collegato poi alla Tesla per gestirla... idem per pdc, acs, etc.etc.

red69 ha scritto: ↑11/03/2024, 12:16 A me è appena scaduta la fantasmagorica offerta NeN a prezzo bloccato per 3 anni a 0,059€ ...

si narra che il commerciale che ha proposto questa tariffa è stato crocefisso in sala mensa

Complimenti sia per aver beccato la tariffa sia per aver capito come funzionava e anche per l'analisi dei dati.
E' una tariffa molto interessante per chi non ha fotovoltaico perché permette, indirettamente, di usufruire di qualche vantaggio di un prezzo minore durante la produzione degli impianti.
Di contro è, a naso, sconveniente per chi invece ha fotovoltaico perché quando il prezzo è minore probabilmente anche il suo impianto sta producendo e quindi assorbe zero, quando si alza è perché gli impianti non producono e quindi va a pagare l'energia solo nei momenti di maggior costo.

Ipotizzando invece un uso medio, di fatto si guadagna solo lo spread. Sono una ottoantina di euro l'anno vcon quei consumi, il che è tangibile, però di contro c'è il rischio di pagare di più se si consuma principalmente di sera/notte

@red69
dalle 23 alle 6 di mattina ci sono ancora valori al di sotto del PUN medio della giornata che consentono risparmio.
E anche il sabato e la domenica si guadagna parecchio rispetto al PUN di una bioraria o trioraria.
Questo perchè la soddivisione in fasce (F1-F2-F3) ormai non rispetta assolutamente il mercato. Il PUN di un F2 feriale è sempre maggiore di F1, ma in F2 c'è anche il sabato che ha un PUN decisamente più basso.
I picchi feriali di F2 sviliscono i risparmi fatti il sabato per la media di F2 e, anche nel caso di semplice bioraria, alzano anche il PUN della fascia F2-F3.

Sul sito Arera avevo letto dei documenti del 2005 (e poi del 2011) in cui si ipotizzava una revisione delle fasce. In questi documenti però alcune considerazioni sono oggi ulteriormente superate dalla produzione da fonti rinnovabili che abbatte il costo in F1 (questo non succedeva nel 2005).

Si, è vero.
Quello che intendevo dire, e mi sono spiegato male, è che, se non si presta particolare attenzione e si adotta una strategia mirata, si tende al prezzo medio.
Nell'ipotesi di scuola di un consumo costante nelle 24 ore si avrebbe l'esatta coincidenza col PUN mensile (a meno dello spread).