Differenze di guida fra moto da enduro elettrica e termica
Inviato: 10/08/2019, 17:09
Dopo 25 anni di enduro, passando da varie moto a benzina a 2 tempi, varie moto a benzina a 4 tempi e poi due moto elettriche che guido da 3 anni, provo a tirare le conclusioni sul diverso stile di guida da adottare nel guidare elettrico invece che termico.
Ciclisticamente la moto elettrica (parlo poi della Zero FX, che è l'unica che attualmente permette di fare quello che faccio) è un po' più povera ed anche leggermente più pesante, ma non è questo che da molta differenza nella guida rispetto alle cugine termiche: la differenza la fa il baricentro, che per via delle batteria porta la moto ad essere molto pesante davanti.
L'elettrica è praticamente agli antipodi rispetto ai 2 tempi, soprattutto verso le piccole cilindrate che permettono di essere guidate sui terreni scivolosi quasi come fossero delle moto da speedway: con la Zero FX bisogna guidare stando molto più dritti, inclinando meno la moto in quanto tende a portare fuori il davanti. Per lo stesso motivo fa un po' più fatica a passare l'ostacolo, per cui bisogna tenere una guida attenta e vedere bene dove si mettono le ruote.
Dove risulta vincente invece è in salita per via dell'enorme coppia e della prontezza del motore: se il percorso non è estremo, dove la ciclistica ed il peso potrebbero metterla in crisi, la moto va su per i muri con una facilità disarmante. A qualunque velocità, a qualunque regime, basta aprire l'acceleratore e la moto va su, senza rischio di impennamento o cappottamento per via del baricentro avanzato (ma sempre senza esagerare, parliamo di un percorso da enduro classico e NON estremo).
Riguardo l'autonomia non è più un problema: basta organizzarsi per censire qualche locale che fornisca la corrente in punti strategici nel mentre che ci si ristora (come sto facendo io per le montagne di Reggio Emilia, Parma e Modena qui > https://www.enduroelettrico.it/ ) e ci stanca prima fisicamente di quando si scarica la moto.
Giusto per fare un esempio, giovedì sono andato con un mio amico a pranzo a San Pellegrino in Alpe partendo da Reggio Emilia e passando per il Passo Radici, al confine fra Emilia Romagna e Toscana:
Inutile dire che i panorami incontrati lungo il percorso sono mozzafiato:
Abbiamo percorso in totale 200 km
Basta dire che non c'ero mani arrivato neanche con la moto termica
Abbiamo fatto 2 soste all'andata per ricaricare, più una a pranzo ma solo perché non eravamo sicuri che al ristorante tutto andasse liscio con la ricarica (nonostante avessi chiesto per telefono preventivamente, ma fino a quando non si prova non si è mai sicuri): al ritorno è bastato infatti una sosta a metà strada per arrivare agevolmente a casa con abbondante energia residua.
Le ricariche effettuate sono sempre state intorno dal 40+-60% di SOC, sia perché non voglio correre rischi di trovarmi scarico in mezzo al bosco (ci sono andato vicino una sola volta e mi è bastato), sia perché la velocità di ricarica non cambia a seconda del SOC, ma sopratutto perché dopo 1,5/2 ore di enduro si è sufficientemente stanchi per fermarsi volentieri un'oretta e dissetarsi.
Concludendo posso affermare che l'Enduro Elettrica è già adeguata per farne un uso di enduro classico/turistico, in cui non si cerca la prestazione a tutti i costi, ma a patto di sapersi organizzare con calma per recensirsi i punti di ricarica della propria zona.
Ciclisticamente la moto elettrica (parlo poi della Zero FX, che è l'unica che attualmente permette di fare quello che faccio) è un po' più povera ed anche leggermente più pesante, ma non è questo che da molta differenza nella guida rispetto alle cugine termiche: la differenza la fa il baricentro, che per via delle batteria porta la moto ad essere molto pesante davanti.
L'elettrica è praticamente agli antipodi rispetto ai 2 tempi, soprattutto verso le piccole cilindrate che permettono di essere guidate sui terreni scivolosi quasi come fossero delle moto da speedway: con la Zero FX bisogna guidare stando molto più dritti, inclinando meno la moto in quanto tende a portare fuori il davanti. Per lo stesso motivo fa un po' più fatica a passare l'ostacolo, per cui bisogna tenere una guida attenta e vedere bene dove si mettono le ruote.
Dove risulta vincente invece è in salita per via dell'enorme coppia e della prontezza del motore: se il percorso non è estremo, dove la ciclistica ed il peso potrebbero metterla in crisi, la moto va su per i muri con una facilità disarmante. A qualunque velocità, a qualunque regime, basta aprire l'acceleratore e la moto va su, senza rischio di impennamento o cappottamento per via del baricentro avanzato (ma sempre senza esagerare, parliamo di un percorso da enduro classico e NON estremo).
Riguardo l'autonomia non è più un problema: basta organizzarsi per censire qualche locale che fornisca la corrente in punti strategici nel mentre che ci si ristora (come sto facendo io per le montagne di Reggio Emilia, Parma e Modena qui > https://www.enduroelettrico.it/ ) e ci stanca prima fisicamente di quando si scarica la moto.
Giusto per fare un esempio, giovedì sono andato con un mio amico a pranzo a San Pellegrino in Alpe partendo da Reggio Emilia e passando per il Passo Radici, al confine fra Emilia Romagna e Toscana:
Inutile dire che i panorami incontrati lungo il percorso sono mozzafiato:
Abbiamo percorso in totale 200 km
Basta dire che non c'ero mani arrivato neanche con la moto termica
Abbiamo fatto 2 soste all'andata per ricaricare, più una a pranzo ma solo perché non eravamo sicuri che al ristorante tutto andasse liscio con la ricarica (nonostante avessi chiesto per telefono preventivamente, ma fino a quando non si prova non si è mai sicuri): al ritorno è bastato infatti una sosta a metà strada per arrivare agevolmente a casa con abbondante energia residua.
Le ricariche effettuate sono sempre state intorno dal 40+-60% di SOC, sia perché non voglio correre rischi di trovarmi scarico in mezzo al bosco (ci sono andato vicino una sola volta e mi è bastato), sia perché la velocità di ricarica non cambia a seconda del SOC, ma sopratutto perché dopo 1,5/2 ore di enduro si è sufficientemente stanchi per fermarsi volentieri un'oretta e dissetarsi.
Concludendo posso affermare che l'Enduro Elettrica è già adeguata per farne un uso di enduro classico/turistico, in cui non si cerca la prestazione a tutti i costi, ma a patto di sapersi organizzare con calma per recensirsi i punti di ricarica della propria zona.