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Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 20/03/2021, 4:04
da Francescus
Salve,

dopo aver letto svariate discussioni con opinioni contrastanti e strane interpretazioni relative alla circolare "Linee guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici." e dopo aver consultato due tecnici incaricati delle documentazioni cpi, un avvocato ed uno studio tecnico, sono giunto a delle semplicissime considerazioni che volevo condividere con voi, in primo luogo gli IC-CPD non sono assimilati alle stazioni di ricarica e pertanto non rientrano in nessuna delle disposizioni della suddetta normativa, che è pensata per regolamentare ESCLUSIVAMENTE le installazioni delle wallbox (stazioni di ricarica). In secondo luogo in nessuno punto viene vietata la ricarica in modo 2, ma viene semplicemente specificato che per potenze SUPERIORI ai 3,7 kW si deve utilizzare il modo 3 o 4.

Come ben chiarito nella normativa un punto di ricarica è "Un punto di ricarica come definito all’art. 2, comma 1, lettere c), d) , e) , g) e h) , del decreto legislativo 16 dicembre 2016 n. 257."

Pertanto Un punto di ricarica è:

"c) punto di ricarica: un'interfaccia in grado di caricare un
veicolo elettrico alla volta o sostituire la batteria di un veicolo
elettrico alla volta;"

Che può essere standard o di potenza elevata, nel nostro caso ci interessa considerare la definizione di standard, ovvero:

"d) punto di ricarica di potenza standard: un punto di ricarica,
che consente il trasferimento di elettricita' a un veicolo elettrico
di potenza pari o inferiore a 22 kW, esclusi i dispositivi di potenza
pari o inferiore a 3,7 kW, che sono installati in abitazioni private
o il cui scopo principale non e' ricaricare veicoli elettrici, e che
non sono accessibili al pubblico.
"

Quindi TUTTI i dispositivi INFERIORI o PARI a 3,7 kW NON sono punti di ricarica se non accessibili al pubblico, inoltre ricordo che la "o" significa oppure, pertanto non devono essere soddisfatti entrambi i requisiti ma solo uno dei due o entrambi, quindi basta che non siano accessibili al pubblico e che siano installate in abitazioni private (con IC-CPD anche attaccato continuamente) OPPURE che non siano accessibili al pubblico e il cui scopo principale non è la ricarica dei veicoli elettrici (quindi per assurdo anche un presa presso una pertinenza del condominio) OPPURE entrambe.

In altre parole si può ricaricare tranquillamente nel proprio box privato con il "carichino", purchè non si superino i 16A, quindi la normativa al massimo rende non conformi gli IC-CPD da 32A.

Inoltre la tanto citata "il punto di ricarica non richiede una nuova connessione alla rete di distribuzione elettrica né una modifica della connessione esistente;" non significa che non è possibile aumentare la potenza da 3 a 4,5 (in quanto modifica contrattuale) o che non si possa fare modifiche all'impianto elettrico, come una linea dedicata o la sostituzione dei cavi, visto che per modifica alla connessione si intende la connessione alla rete elettrica, ovvero spostare o sostituire o manomettere il contatore.

La migliore e più chiara sintesi la trovate al seguente indirizzo:

https://inbuildingstudio.com/colonnine- ... n-azienda/

Attendo vostre considerazioni in merito. ;) ;) ;)

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 20/03/2021, 12:03
da RobertoZanasi
Dove viene specificato che per potenze superiori ai 3,7 kW si deve utilizzare il modo 3 (o il 4)? Questo io non l'ho trovato scritto, e per esempio quelli di e-station dicono che non è così, tant'è che vendono "stazioni di ricarica portatili" che arrivano anche a 32 ampere.

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 20/03/2021, 22:03
da Francescus
RobertoZanasi ha scritto:Dove viene specificato che per potenze superiori ai 3,7 kW si deve utilizzare il modo 3 (o il 4)? Questo io non l'ho trovato scritto, e per esempio quelli di e-station dicono che non è così, tant'è che vendono "stazioni di ricarica portatili" che arrivano anche a 32 ampere.
Diciamo che in questo caso, la questione è più "sottile", tutto sta nella definizione di stazione di ricarica, se si "ricade" in questa definizione allora come specificato nella circolare al punto:

"a) Stazione di ricarica
In via prioritaria, dovranno essere valutati i rischi da interferenza fra la stazione di ricarica ed altri
impianti o depositi di materiali infiammabili e/o combustibili eventualmente presenti, come per esempio
distributori di carburanti, al fine di individuare eventuali situazioni che possano comportare un aggravio
del rischio di incendio, richiedendo l’adozione di ulteriori misure mitigative.
Inoltre, la stazione di ricarica deve avere le seguenti caratteristiche:
1. essere dotata di un dispositivo di comando di sgancio di emergenza, ubicato in posizione segnalata ed
accessibile anche agli operatori di soccorso, che determini il sezionamento dell'impianto elettrico nei
confronti delle sorgenti di alimentazione. Qualora sia presente un comando generale di sgancio
elettrico di emergenza a servizio dell’intera attività, tale comando deve agire anche sulla stazione di
ricarica;
2. utilizzare un modo di carica Modo 3 o Modo 4, come definiti al p.to 2.10;
3. essere dotata di estintori portatili idonei all’uso su impianti o apparecchi elettrici in tensione, in
aggiunta a quelli già previsti, in ragione di uno ogni 3 punti di connessione o frazione, collocati in
posizione segnalata, sicura e facilmente accessibile.",

quindi l'unica domanda da farsi è: Cosa viene considerato stazione di ricarica? Nella circolare è ben specificato ovvero:

"2.12 Stazione di ricarica o infrastruttura di ricarica per veicoli alimentati ad energia elettrica
Un’infrastruttura elettrica, incluso il punto di ricarica, che per la sua realizzazione richiede una nuova
connessione alla rete di distribuzione elettrica o una modifica della connessione esistente."

Quindi l'infrastruttura elettrica è chiaro cosa sia, mentre per punto di ricarica fanno fede le seguenti:

"2.13 Punto di ricarica
Un punto di ricarica come definito all’art. 2, comma 1, lettere c), d) , e) , g) e h) , del decreto legislativo
16 dicembre 2016 n. 257."

Ovvero:

"c) punto di ricarica: un'interfaccia in grado di caricare un
veicolo elettrico alla volta
o sostituire la batteria di un veicolo
elettrico alla volta;
d) punto di ricarica di potenza standard: un punto di ricarica,
che consente il trasferimento di elettricita' a un veicolo elettrico
di potenza pari o inferiore a 22 kW, esclusi i dispositivi di potenza
pari o inferiore a 3,7 kW, che sono installati in abitazioni private
o il cui scopo principale non e' ricaricare veicoli elettrici, e che
non sono accessibili al pubblico.
Il punto di ricarica di potenza
standard e' dettagliato nelle seguenti tipologie:
1) lenta = pari o inferiore a 7,4 kW;
2) accelerata = superiore a 7,4 kW e pari o inferiore a 22 kW;
e) punto di ricarica di potenza elevata: un punto di ricarica che
consente il trasferimento di elettricita' a un veicolo elettrico di
potenza superiore a 22 kW. Il punto di ricarica di potenza elevata e'
dettagliato nelle seguenti tipologie:
1) veloce: superiore a 22 kW e pari o inferiore a 50 kW;
2) ultra-veloce: superiore a 50 kW;
g) punto di ricarica o di rifornimento accessibile al pubblico:
un punto di ricarica o di rifornimento per la fornitura di
combustibile alternativo che garantisce un accesso non
discriminatorio a tutti gli utenti. L'accesso non discriminatorio
puo' comprendere condizioni diverse di autenticazione, uso e
pagamento. A tal fine, si considera punto di ricarica aperto al
pubblico:
1) un punto di ricarica la cui area di stazionamento e'
accessibile al pubblico, anche mediante autorizzazione e pagamento di
un diritto di accesso;
2) un punto di ricarica collegato a un sistema di autovetture
condivise e accessibile a terzi, anche a seguito del pagamento del
servizio di ricarica;
h) punto di ricarica non accessibile al pubblico:
1) un punto di ricarica installato in un edificio residenziale
privato o in una pertinenza di un edificio residenziale privato,
riservato esclusivamente ai residenti;

2) un punto di ricarica destinato esclusivamente alla ricarica
di veicoli in servizio all'interno di una stessa entita', installato
all'interno di una recinzione dipendente da tale entita';
3) un punto di ricarica installato in un'officina di
manutenzione o di riparazione, non accessibile al pubblico;
i) punto di rifornimento: un impianto di rifornimento"

Quindi dai punti evidenziati sopra si capisce che un IC-CPD fino ai 16A non è nemmeno considerabile un punto di ricarica, quindi men che meno una stazione di ricarica, che ricordo è composta dall'infrastruttura di ricarica e dal punto di ricarica, mentre un IC-CPD da 32A è sicuramente un punto di ricarica, se a questo si aggiunge una infrastruttura dedicata, cosa molto probabile viste le potenze, l'unico punto da dibattere rimane: "che per la sua realizzazione richiede una nuova connessione alla rete di distribuzione elettrica o una modifica della connessione esistente" in questo caso per essere esclusi dalla norma non bisogna sicuramente creare una nuova connessione di rete (come un nuovo contatore dedicato) OPPURE andare oltre i 6kW passando ad esempio a 15kW perchè in quel caso si deve per forza cambiare il contatore, ma come dicevo sopra "al massimo" rende non conformi, sicuramente non illegali, visto che comunque una circolare ministeriale non fa parte delle fonti del diritto, ovvero non è una legge...

Diciamo che per stare proprio tranquilli un carichino da 16A non è proprio normato, nemmeno considerato punto di ricarica, quindi si può tranquillamente farsi la linea dedicata con presa adeguata, aumentarsi il contatore e caricarsi la macchina senza nessun problema, ovviamente il tutto realizzato a norma.
Mentre per il 32A io sicuramente non salirei oltre i 6kW al contatore e in caso di problemi spererei di incontrare un tecnico non proprio ignorante in diritto, visto che la definizione di "modifica della connessione esistente" è quella più fumosa e debole.

Spero di essere stato chiaro.

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 21/03/2021, 12:20
da RobertoZanasi
Francescus ha scritto:Spero di essere stato chiaro.
Ottimo, grazie.

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 21/03/2021, 13:20
da Murales
Grazie per la disamina e per tutto il tempo che hai dedicato!

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 21/03/2021, 14:13
da marcober
Concordo con interpretazione fornita, che avevo espresso anche io qui wall-box-vs-condominio-t651-170.html

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 23/03/2021, 13:05
da Keter
Grazìe Francesco (e anche Marcober) per le spiegazioni.

Anche la pagina linkata su InBuildingStudio è molto chiaro.

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 23/03/2021, 14:06
da JackAubrey
Mi trovo proprio in questa situazione, box in garage con CPI, ed al momento sto caricando con IC-CPD a soli 10A.
Tra l'altro sto realizzando che questa ricarica è più che sufficiente per le mie esigenze.
Ho già comprato la wallbox di Wolkswagen e sto aspettando il preventivo dell' elettricista, chissà non decida di non fare niente e continuare così.
Grazie per il lavoro fatto.

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 23/03/2021, 16:18
da marcober
Io penso che quando la diffusione delle EV sarà massiccia...tutti si muoveranno..e anche i condomini dovranno "adeguarsi" ..e a quel punto farlo sarà piu agevole epr il singolo..perche sarà intero condominio che "ristrutturerà" impinati per poter caricare in modo adeguato...e sarà amministratore che gestira pratica unica per tutti
Le ditte saranno piu preparate ad operare..gli apparati saranno magari meno cari..insomma..ora se uno lo vuol fare gli sembra di scalare la mntagna...domani tutti condomini daranno in modo unanime mandato ad Amministratore di fare un piano globale...il che cambia parecchio la prospettiva.
magari anche la normativa della distribuzione potrebbe evolvere...con contratti specifici..ma non si sa se uniti ad abitazione,,se separati..se condominiali...
Si rischia di andare verso uan situazione che poi non è quella che sarà "incentivata" nei fatti un domani..
Dunque concordo che..per chi fa una percorrenza "sostenibile col carichino"...conviene temporeggiare.

Re: Facciamo chiarezza sulle ricariche in box privato in condominio

Inviato: 23/05/2023, 11:22
da dalfionic
Francescus ha scritto: 20/03/2021, 4:04
finalmente una interpretazione chiara. tu sei un eroe e ti offro tutte le birre che vuoi

Nota di mod: evitare il quote integrale. Per quotare seguire questa breve guida: come-citare-velocemente-solo-una-frase- ... 10187.html