Partendo dal presupposto che attualmente le batterie al litio non sono il massimo della stabilità (il problema si risolverà con le batterie a litio-stato solido) sappiamo per certo che le batterie non sono danneggiate tanto dalle ricariche rapide quanto da cicli di carica-scarica completi 0-100.EmilianoMontanari ha scritto:Direi proprio di si. Meglio ancora se riesci a non andare sotto il 30/35%. Così penso che andremo avanti un bel po..simo88 ha scritto:Quindi secondo voi tenere la carica della UP tra il 20-80% e caricare principalmente a 2.3 kW con l'EVSE è un sufficiente per mantenere la batteria in ottimo stato?EmilianoMontanari ha scritto:Ok. Anche 16A non sono tantissimi. Da quello che ho capito la cosa più sbagliata tra virgolette che hai fatto è arrivare al 5%… In ordine di importanza non scaricarla tanto è la cosa prioritaria. Comunque bene così
Io pensavo di temporizzare la schuko (circuito di casa) per caricare in fascia notturna senza limiti e impostare sull'UP lo stop al 80%
Le ricariche rapide, soprattutto se ripetute più volte nell'arco della stessa giornata, tendono a far salire molto la temperatura delle batterie facendole degradare. Per ovviare a questo problema le EV di livello superiore dispongono di una gestione termica attiva della batteria (TMS) che interviene all'occorrenza riportando la temperatura delle batterie nel range ottimale e consentendo, come nel caso della Tesla, ripetute ricariche rapide presso i supercharger e degrado della batteria quasi nullo. Le piccole di casa Volkswagen così come Leaf ed E-golf, non avendo un sistema di 'climatizzazione' della batteria ma solo un sistema di controllo delle temperature proteggono le proprie batterie andando a ridurre drasticamente la velocità di ricarica in modo inversamente proporzionale all'aumentare della temperatura dell'accumulatore (fenomeno definito Rapidgate). Le batterie al litio delle automobili così come quelle utilizzate nel modellismo andrebbero caricate alla velocità massima di 1C (potenza in kwh della ricarica pari alla capienza della batteria). In base a questi dati appare ovvio come le ricariche in dc a 40kw possano creare problemi di surriscaldamento e degrado alla batteria della vecchia E-up da soli 18 kwh mentre per la nuova E-UP (dotata di una batteria da ben 36.8kwh) la ricarica in DC potrebbe essere il pane quotidiano.