Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
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Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
sono un sostenitore abbastanza convinto del bike to work, purtroppo però credo che a livello nazionale siamo abbastanza indietro con la mentalità.
ho fatto un annetto a fare 22km a/r e strava alla mano ci mettevo quasi 10minuti in meno rispetto all'auto per via di sensi unici/semafori/traffico. il problema è che sugli 11km di percorso c'erano circa 800m di ciclabile, tutto il resto stradine e marciapiede.
ovviamente in caso di pioggia si tira su la macchina, penso che nessuno abbia voglia di fare la sauna sotto l'impermeabile ed arrivare in ufficio lavati e bisognosi di doccia.
da maggio ho cambiato lavoro, questa volta a 4km da casa di cui gran parte su ciclabile quindi qui è veramente una pacchia, anche se devo dire ho avuto più rischi di collisioni sulle ciclabili che in strada.
col fatto che non passano auto sulle ciclabili la gente è molto più "rilassata" rispetto alla strada per cui tra cellulari, cuffiette e cani al guinzaglio è più problematico che in strada.
anche qui permane il problema pioggia, non ho modo di arrivare in ufficio in condizioni decenti quindi tocca prendere l'auto anche se mi scoccia veramente fare 4km in auto, manco fa in tempo ad andare in temperatura!
il risparmio di tempo è evidente in entrambe le percorrenze, quantomeno in orari d'ufficio, idem il risparmio sul carburante chiaramente rapportato alla distanza percorsa.
discorso diverso per chi fa turni, li non penso che il gioco valga la candela.
tutto questo papiro per dire che andare al lavoro in bici si può fare, non è cosa per tutti, ma nemmeno le ev sono per tutti.
sono convinto che un sacco di persone potrebbero farlo ma per pigrizia nada..
ho fatto un annetto a fare 22km a/r e strava alla mano ci mettevo quasi 10minuti in meno rispetto all'auto per via di sensi unici/semafori/traffico. il problema è che sugli 11km di percorso c'erano circa 800m di ciclabile, tutto il resto stradine e marciapiede.
ovviamente in caso di pioggia si tira su la macchina, penso che nessuno abbia voglia di fare la sauna sotto l'impermeabile ed arrivare in ufficio lavati e bisognosi di doccia.
da maggio ho cambiato lavoro, questa volta a 4km da casa di cui gran parte su ciclabile quindi qui è veramente una pacchia, anche se devo dire ho avuto più rischi di collisioni sulle ciclabili che in strada.
col fatto che non passano auto sulle ciclabili la gente è molto più "rilassata" rispetto alla strada per cui tra cellulari, cuffiette e cani al guinzaglio è più problematico che in strada.
anche qui permane il problema pioggia, non ho modo di arrivare in ufficio in condizioni decenti quindi tocca prendere l'auto anche se mi scoccia veramente fare 4km in auto, manco fa in tempo ad andare in temperatura!
il risparmio di tempo è evidente in entrambe le percorrenze, quantomeno in orari d'ufficio, idem il risparmio sul carburante chiaramente rapportato alla distanza percorsa.
discorso diverso per chi fa turni, li non penso che il gioco valga la candela.
tutto questo papiro per dire che andare al lavoro in bici si può fare, non è cosa per tutti, ma nemmeno le ev sono per tutti.
sono convinto che un sacco di persone potrebbero farlo ma per pigrizia nada..
Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
Chi pensa che ER sia "un altro mondo" o che Reggio Emilia (no offense Marco) sia privilegiata (sicuramente rispetto al terzo mondo italiano lo è!) deve farsi un giro fuori dai confini italiani per capire cosa vuol dire, non direttamente fare infrastrutture ciclabili, ma gestire lo spazio pubblico che sia meno auto centrico, un'utopia in Italia attualmente.
Che siano sottoutilizzate a RE è sicuramente vero ma fino a quando non si:
1) tolgono spazio alle auto e tolgono parcheggi per scoraggiare l'uso dell'auto (è dura da sentire lo so, soprattutto in un forum di EV, perché togliere parcheggi in Italia equivale a guerra civile perché occupare spazio pubblico con il proprio mezzo privato è visto come un diritto dovuto)
2) mettono in sicurezza gli incroci e i percorsi con collegamenti chiusi, spazi adeguati e senza conflitto con i pedoni, che RE non ha ovunque
è difficile che cambi.
Fonte:
- seguo seminari e workshop organizzati da BikeEconomist, anche a RE dove ho fatto giri di test
- livello di motorizzazione della città italiane, le più alte di Europa
- ho aperto da poco un canale YouTube chiamato Shared Spaces (su questo concetto: https://en.wikipedia.org/wiki/Shared_space) dove giro video su direttrici ciclabili e, per chi vuole leggere, analizzo gli spazi urbani, come cambieranno e cosa c'è che non va o va. Per chi fosse interessato il link è qui https://www.youtube.com/@SharedSpacesVideos c'è un video da Bologna a San Lazzaro. Per ora è un flop totale, giustamente essendo un topic di nicchia, ma sono in arrivo percorsi molto più popolari (ciclabili turistiche alpine)
Che siano sottoutilizzate a RE è sicuramente vero ma fino a quando non si:
1) tolgono spazio alle auto e tolgono parcheggi per scoraggiare l'uso dell'auto (è dura da sentire lo so, soprattutto in un forum di EV, perché togliere parcheggi in Italia equivale a guerra civile perché occupare spazio pubblico con il proprio mezzo privato è visto come un diritto dovuto)
2) mettono in sicurezza gli incroci e i percorsi con collegamenti chiusi, spazi adeguati e senza conflitto con i pedoni, che RE non ha ovunque
è difficile che cambi.
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- marco
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Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
Non è che forse dipende dallo stato di forma, eh?
Anche io due bici elettriche, perfettamente regolari e la più vecchia ha quasi 15 anni: se voglio non sudo, manco a luglio, ma ovviamente dipende poi dalla lunghezza della tratta. Con questa nuova bici pieghevole con cui macino molti più km sto ancora studiando bene i vestiti e le tratte, e se sto dentro i pochi km non "faccio" manco in tempo a riscaldarmi. Diverso ovviamente quando macino 20-30 km, li vanno gestiti diversamente perché diventa uno sport ed una attività fisica a tutti gli effetti. Oltre non ci vado se non in emergenza, perché poi diventa un problema di postura più che altro, non essendo una bici pensata per macinare km su km come invece è una bici da corsa per esempio.
Opel Corsa-e - Citroën C-Zero - Zero FX 7,2 kWh e 5,7 kWh - FV 4,32 kWp - PdC Mitsubishi Ecodan - e-bike pieghevole Fiido D21 - e-bike Kalkhoff Agattu (dal 2009) - Ninebot One E+ 320 Wh (ex Nissan Leaf 24 kWh)
Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
Io non ho mai sudato in ebike, ne con motore hub ne con motore centrali (entrambe a norme europee). Non ho capito, macini con un criceto?
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Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
L'unico modo per raggiungere zero morti e zero multe e' ridurre la città a zero abitanti.
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Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
L'obbiettivo zero morti è fantascienza, la riduzione fattibile ma iniziando da chi ci rimette tipicamente le "penne". Visto che sono milanese, ciclista ma anche automobilista posso descrivervi la tipica circolazione serale di questa bella città quando sono in auto, non sono numeri sparati a caso eh? Su 100 biciclette che incrocio almeno 90 non hanno le luci, qualcuno forse la posteriore ma quella anteriore è una apparizione tipo miracolo; almeno una decina attraversano le strisce pedonali a velocità sostenuta sbucando da tutte quelle belle siepine ai bordi strada che abbiamo messo ovunque per far cassa a suon di "qui il verde è curato dalla ditta X"; 85 non sanno che quando cadi il primo ammennicolo che picchi è la testa e che forse il casco non è da sfigati ma ti salva anche la vita, forse; Inchiodo almeno un paio di volte grazie al proliferare di quei poveri lavoratori sottopagati dai vari deliveroo che guidano delle moto (poche palle, sono moto travestite da biciclette, illegali e da sequestrare ma visto che sono dei poveretti, chiudiamo un occhio....), senza luci, tipicamente vestiti di nero e molto spesso contro mano; un paio almeno gironzolano senza mani sul manubrio, servono per "spippolare" il cellulare a testa bassa; una decina di "supereroe dei miei diritti" sulle ciclabili che manco si sognano di verificare se i loro diritti vengono rispettati anche da chi, sbronzo, fatto e pure con la patente ritirata (ultimamente se ne leggono) non è molto in grado di riconoscerglieli, viaggiano spediti agli incroci, sguardo dritto verso il futuro che, avanti così, vedo in terapia intensiva. Poi una cosa che mi nebulizza letteralmente gli attributi, quando incrocio casualmente al giovedì sera quelli del gruppo "Critical Mass", saranno minimo un centinaio di ciclisti che scampanellano allegramente per le vie della città senza luci...ma io dico, neanche tra di voi una iniziativa del tipo "non hai le luci, con noi non ci vieni"?
La riduzione dei morti può solo iniziare dal momento in cui, in un paese come il nostro dove il senso civico è memoria dei nonni, si inizia a castigare a suon di soldoni. Circoli sulla strada? Bene, casco obbligatorio, luci obbligatorie, assicurazione r.c. obbligatoria, sequestro del mezzo se non in linea con la legge etc.
Scusate lo sfogo ma qualche regoletta la vogliamo mettere e far rispettare? Abbiamo obbligato i camion ai sistemi di segnalazione dell'angolo cieco, benissimo, statisticamente ne salviamo forse una decina all'anno ma vogliamo agire anche alla radice del problema?
La riduzione dei morti può solo iniziare dal momento in cui, in un paese come il nostro dove il senso civico è memoria dei nonni, si inizia a castigare a suon di soldoni. Circoli sulla strada? Bene, casco obbligatorio, luci obbligatorie, assicurazione r.c. obbligatoria, sequestro del mezzo se non in linea con la legge etc.
Scusate lo sfogo ma qualche regoletta la vogliamo mettere e far rispettare? Abbiamo obbligato i camion ai sistemi di segnalazione dell'angolo cieco, benissimo, statisticamente ne salviamo forse una decina all'anno ma vogliamo agire anche alla radice del problema?
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- giuglio nasi
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Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
ultimamente è vero che molti ciclisti vengono investiti da conducenti che preferibilmente scappano...perciò ho diminuito l'uso della bici a favore dell'auto ...ma c'è da aver paura anche con quella!
Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
se hai una bici che va come un motorino non sudi, se hai una ebike tipo Scott si' a me che non hai problemi fisici perche' con 30 gradi sotto il sole sudi anche prendendo uno spritz
FV 5.2 kW + batteria LGChem + Ebike - Tesla Model Y LR "Gigetta" total black + casa full elettric con pdc,etc.etc. (prossimamente)
Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
Ragazzi e ragazze non diciamo cavolate. Zero morti non è fantascienza, è la realtà in alcune città che hanno attuato piani seri. I piani per farlo esistono. Vedi Oslo https://www.theguardian.com/world/2020/ ... hs-to-zero Gli incidenti non sono fatalità, ma risultati di scelte urbane precise.
- pIONiere
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Re: Con la bici in città e in periferia si arriva prima che in auto
E tu credi sul serio che sia solamente una questione di imporre certe regole (o "scelte urbane" come le chiami tu) e non di mentalità?
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