Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

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polianto
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da polianto »

Per chi volesse approfondire il tema, chiarirsi qualche dubbio ed eventualmente fare domande a chi ha scritto la circolare segnalo questo webinar il prossimo 22 maggio.
https://ordinearchitetti.mi.it/it/forma ... b3d14b922f
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Ciao a tutti Antonio


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PaoloPerotti
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da PaoloPerotti »

Premesso che l'Ing. Giacalone è attualmente il comandante principale dei VVF di Como .
Ottima opportunità per poter approfondire gli argomenti con un esperto dei VVF.
Perito in Elettronica Industriale - Dal 2008 Iscritto n° 6697 all'Ordine dei Periti Industriali di Milano - Dal 2008 Iscritto n° 8430 all'Elenco dei Certificatori Energetici Lombardi - Dal 2013 Iscritto n° MI6697P0696 all'Elenco dei Professionisti Antincendio del Ministero dell'Interno ex L818/84
Nym
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da Nym »

Premesso che mai visto un sito così fatto male, che si blocca dopo aver rifiutato i cookies non necessari, facendo un caricamento che non termina mai, rendendolo di fatto non accessibile...

Tralasciando per un attimo la questione se ad oggi l'utilizzo del carichino in box cpi sia effettivanente legale o meno, io penso che in ottica diffusione auto PHEV ed EV debba essere affrontata per il futuro per bene la questione con norme e nel caso incentivi opportuni.

Mi spiego meglio:
premetto che da un punto di vista ingegneristico l'utilizzo a basse potenze (parlo di 1,3/1,7kw) di una schuko di buona fattura con cavi adeguati (parlo di minimo 2,5mm2, messa a terra ottimale, magnetorermico, etc), anche in modo continuato per ore non comporta particolare surriscaldamento e quindi non costituisce un rischio... né tantomeno per quanto riguarda una presa industriale... e che lato auto il rischio è ovviamente identico (a pari potenza) che si usi una WB o un carichino... e lo dico perché per me la sicurezza per me viene prima di tutto

premetto inoltre che in Italia la maggior parte delle auto non posteggiate in strada sono posteggiate in box soggetti a cpi, in particolare quasi tutte quelle nelle città che non sono in strada

Se lo Stato ritiene che non si possano caricare utilizzando gli impianti esistenti, nonostante tecnicamente potrebbero essere sicuri ed adeguati (ma non è importante), nascono i seguenti rilevanti problemi:
1. autorizzazioni: tali box sono tutti sempre condominiali e non esiste norma esplicita che autorizzi il singolo condomino a poter effettuare i lavori necessari per una WB senza autorizzazioni amministratore ed assemblea... se la WB è obbligatoria deve esserci una norma che autorizzi il condomino a poter fare i lavori necessari senza alcuna autorizzazione, perché altrimenti diventa spesso impossibile o comunque tempi infiniti
2. fattibilità: ci sono (ad esempio a Milano) box condominiali con centinaia di box... che vuol dire centinaia di cavi che prima devono andare dal contatore allo sblocco di emergenza (situato ovviamente lontano dai contatori e dai box) e altri centinaia dallo sblocco di emergenza al box... una rimessa da 250 box (e ce ne sono anche da molti di più) dovrebbe avere collegati allo sblocco oltre 1000 cavi!!!! 1000 perché ogni box avrà il suo cavo luce ed il suo cavo WB, andata dal contatore e poi vero il box... che poi quelli di luce da 2,5mm2x3 e poi per la WB da 4,5/6mm2 x 3... diciamo che la terra non va allo sgancio, ma sono 2000 fili per un area totale dei soli cavi di 14.000/17.000mm2 attaccati allo sgancio, ma in realtà molto maggiore perché ci sono le guaine interne, quelle esterne ignifughe, gli spazi intercavo, etc... e poi ci sono le luci dei corselli, dei cancelli, delle luci di emergenza, eventuale videosorveglianza, etc... nessuno nota un problema? questo è tra l'altro uno dei motivi per cui spesso nascono problemi ad autorizzare (perché finché fosse uno... ma se poi sono tutti...)
3. costi: non è tanto il costo della WB, ma è il lavoro di cablaggio il grosso del costo, che supera anche più di 10 volte quella della WB... poi la certificazione... poi l'estintore aggiuntivo e la sua manutenzione (che poi nei box cpi è già pieno di estintori...)
4. cito poi il problema box senza contatore, con solo contatore condominiale, ma è a parte dal discorso

Se bisogna passare ad abbondante uso di mobilità elettrica (e parlo non solo di auto, ma anche di moto, bici, monopattini e quant'altro... perché ovviamente se non posso caricare l'auto senza WB anche se lo faccio a bassa potenza, non posso ovviamente nemmeno caricare la bici elettrica o il monopattino!!!) o lo Stato decide che sono legali almeno le cariche a bassa potenza con impianti adeguati oppure lo Stato deve risolvere tali problemi (oltre ad obbligare qualsiasi nuova costruzione ad avere già il cablaggio predisposto per una WB). Così come deve risolvere il problema carica dei tantissimi che non hanno un box/posto auto. Perché se non li risolve, la gente le EV non le può prendere


Questi sono alcuni dei fattori che tra l'altro non portano la gente ancora ad acquistare l'elettrico... se penso che l'ev non sia ancora così adatto per i lunghi viaggi (si fanno, ma con tempi più lunghi e sbattimenti vari) è già fantasticamente pronto per l'uso quotidiano della maggior parte delle persone... in particolare tutte le seconde auto potrebbero già essere elettriche senza alcun fastidio/limite per il proprietario... ma da un lato c'è il costo dell'auto rispetto la termica (specie delle piccole), dall'altro il problema della carica... problema molto di più presente in città, dove in realtà l'ev servirebbe molto di più per spostare l'inquinamento... ed il problema della carica è molto maggiore e non si risolve da solo (i prezzi invece a tendere si allineeranno a quelli del termico... ovviamente in alto come sempre...)

Non a caso molti dei possessori di EV sono persone che non hanno problemi per la carica...

Guardacaso parlavo l'altro giorno con una persona che tra poco ha il problema dell'euro 6 diesel che a MI non può circolare (essendo un leasing riscattato non vale data di inizio leasing, ma data di riscatto come data di acquisto... no comment) e visto che non potrebbe oggi prendere un'altra auto dello stesso livello (al di là della motorizzazione) pensava di prendere una piccola seconda auto da città e tenere quella grande solo per i lunghi viaggi... e gli avevo suggerito di pensare ad una bella ev, che sarebbe perfetta come seconda auto da usare solo in città... ma giustamente mi dice: "dove la carico? I box sono di quartiere con solo contatore condominiale e lì non è possibile... vicino a casa c'è una sola colonnina, installata in un punto pessimo (auto di norma in seconda fila e davanti ad un bar/tabacchi...), per di più se non abusata sempre occupata... ma anche fosse sarebbe troppo uno sbattimento andare alla colonnina, poi tornare entro 2h (limite max a milano per caricare) e riportarla nel box... e poi rispetto ad una benzina mi costerebbe troppo di acquisto"


Aggiungo inoltre che molti dei possessori di PHEV che caricano, se dovessero per forza spendere almeno 4/5.000€ per mettere una wallbox, inizieranno ad andare solo con il termico

PS: questo ovviamente a meno di non avere sistemi di carica che non rovinano la batteria e la caricano tutta in 5/10 minuti
fornaiokona64
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da fornaiokona64 »

Quindi Paolo fammi capire...
Stando a ciò che riporti tu, in qualsiasi box sottoposto a tale normativa, indifferentemente dallo spessore dei cavi (per un carichino bastano da 2,5mm caricando a 2kw) ecc ecc
Sarebbe vietato caricare le proprie ev col carichino...
Tuttavia negli stessi box sarebbe invece ammesso (per assurdo) collegare un trapano pneumatico piuttosto che una pistola a caldo di quelle da carrozziere o un frullino poiché questi oggetti verrebbero utilizzati con una persona fisicamente sempre presente... Bah...

Se tu vuoi complicarti inutilmente l'esistenza fa pure... Io al posto tuo ti ho già detto cosa direi e cosa farei...

Ah un ultima cosa per tutti...

È curioso notare come ci si preoccupa di essere a "norma" in un box....
Quando poi dentro 9 case su 10 c'è gente che collega ad una singola presa le ciabatte che la ampliano a 6 o addirittura 10...

Insomma... Alla fine dei giochi è il buon senso la sola e vera regola...

Roba che nel tuo condominio c'è un meccanico che con buona probabilità, più di una volta, si sarà messo a fare lavoretti nel suo box utilizzando liquidi infiammabili col serio rischio di provocare incendi di quella tipologia che difficilmente si riesce a stroncare sul nascere se non si ha sangue freddo...
E tu vuoi farti legare le mani da individui simili? Fa pure eh per carità...
Ma onestamente io ritengo che tu ti stia mettendo i bastoni fra le ruote da solo.
Efffeesse
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da Efffeesse »

Più che altro fa specie l'assoluta incomprensione sia dal punto di vista politico sia della popolazione che entro 10 anni TUTTO il parco auto circolante dovrà convertirsi in elettrico. E anche il fatto che a proposito del rischio incendio le auto con motore a scoppio presentano una pericolosità 30 volte piu' elevata.
Complice il "governo" (si fa per dire) e le informazioni dei media.
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Gli obiettivi (obbligatori) del Fit for 55 sono li', scolpiti e ben visibili a tutti.
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Paul The Rock
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da Paul The Rock »

Nym ha scritto: 08/05/2023, 5:03 oltre ad obbligare qualsiasi nuova costruzione ad avere già il cablaggio predisposto per una WB
Qualcosa di simile per le nuove costruzioni mi sembra ci sia già oggi: dovrebbe essere che tutte le nuove costruzioni devono avere la predisposizione (quindi quantomeno canaline già presenti) per installare punti di ricarica. Non i cablaggi come dici tu, ma quantomeno tutta l'infrastruttura "passiva" per poter installare i punti di ricarica.
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da Replay »

Efffeesse ha scritto: 08/05/2023, 8:47 Più che altro fa specie l'assoluta incomprensione sia dal punto di vista politico sia della popolazione che entro 10 anni TUTTO il parco auto circolante dovrà convertirsi in elettrico.
Questa affermazione mi sembra un tantino ottimistica, nel senso che prima nel 2035 doveva partire obbligatoriamente la vendita del nuovo solo BEV, ora anche questo è saltato. Una teorica conversione in elettrico del parco circolante è qualche cosa che forse si vedrà tra oltre un secolo!
Efffeesse ha scritto: 08/05/2023, 8:47 Gli obiettivi (obbligatori) del Fit for 55 sono li', scolpiti e ben visibili a tutti.
Anche qui si fa spesso confusione, l'obiettivo -55% CO2eq entro il 2030 e CO2eq interamente compensata nel 2050, non significa "zero emissioni" in atmosfera, ma semplicemente che ciò che butti in atmosfera in qualche modo è stato "compensato".

La compensazione in Europa al momento è ammessa attraverso opere green per il pianeta, come piantumare Alberi (6 alberi adulti compensano 1 Tonnellata di CO2eq) oppure pagando i certificati europei per inquinare (EUA) che ad oggi sono quotati poco sopra i 100€ x Tonnellata di CO2eq.
Questo significa che nella perversione di legge europea, un 2050 a CO2eq = 0 significa pagare badilate di soldi alla BCE per inquinare, e quindi il costo della vita cresce e l'aria non si pulisce.

Personalmente penso che sia un bel modo per salvare il nostro pianeta! :roll:
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da Efffeesse »

Che possa definirmi "ottimista" è un conto, che poi gli italiani (per dire) IGNORINO che cosa succederà al prezzo della benzina del gasolio e del metano/GPL a partire dal 2028 è un altro conto.
Sono d'accordo che con il livello informativo attuale tutti se ne strasbattino del Fit for 55 (che cos'è, BOH) ma si dà il caso che nel nuovo ETS II sia stato ricompreso (dal 22 Giugno 2022 e ratificato di recente), l'inserimento del trasporto stradale delle "quote di emissioni". E' stato anche stabilito che tali quote saranno operative dal 2028 e che il costo potrà ricadere solo per il 50% sui consumatori e il 50% sulle compagnie petrolifere, ma si dà il caso che il conto sia piuttosto salato.
Secondo i conti di Conftrasporto https://www.confcommercio.it/-/ets-conftrasporto
Secondo le prime stime di Conftrasporto, l'estensione al trasporto stradale del meccanismo di contrattazione delle emissioni ETS, attraverso l'incremento dei prezzi dei carburanti, genererà un sensibile aumento dei costi operativi delle imprese. In particolare, l'aggravio dovrebbe attestarsi intorno a 1.500 euro all’anno per un furgone a gasolio, ai 6mila euro per un veicolo pesante alimentato a GNL e, addirittura, a quasi 10mila per un veicolo pesante a gasolio di ultima generazione.


Ora se è stimato un aggravio di costo di 1.500 per un furgone a gasolio (tramite l'aumento di spesa carburante) presumibilmente su una percorrenza di 30.000 km annui, non è difficile poter ipotizzare un aumento dei costi carburante anche per l'utenza privata, e anche abbastanza ragguardevoli.

Certamente a causa dell'ignoranza totale e completa dell'utenza, al 2028 avremo una risibile quota di BEV come parco circolante, ma a quel punto sentiremo tutti che si lamentano dell'"Europa cattiva" e altre amenità, dimenticandosi che appunto, la transizione energetica (preferisco chiamarla cosi') non è "un optional" ma un qualcosa a cui TUTTI dobbiamo e dovremmo pensare, e che la UE l'ha già prevista e impostata.
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da Replay »

@Efffeesse quanto descrivi sul trasporto non è lontano da ciò che è successo con la produzione energetica, che ben prima della Guerra in Ukraina aveva avuto un impennata, in particolare quando EU ha rivisto le tempistiche e le ha compresse, portando alla crescita delle cedole per inquinare. Domani il meccanismo verrà applicato al trasporto e l'economia ne risentirà pensantemente in generale.

Credo che abbiano fatto "i conti senza l'oste" come dice l'antica saggezza popolare, in pratica qualcuno ha pensato che accelerando la crescita del costo delle cedole per inquinare, la transizione accelerasse di pari passo, invece sta succedendo il contrario, tutto rallenta, il sistema va in affanno ed i malumori crescono cercando capri espiatori per giustificare il repentino mutamento.
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Re: Applicabilità circolare 2/2018 VVF alla ricarica in box su linea < 3,7 kW

Messaggio da red69 »

Replay ha scritto: 26/04/2023, 15:25 @PaoloPerotti grazie per i numerosi contributi e mi unisco ad una osservazione specifica fatta nel post di @paskyu, non avendo la possibilità di leggere il testo CEI 64-8 che se ho ben inteso è quello che racchiude queste indicazioni relative alle prese nelle autorimesse private.

Vorrei capire la definizione normativa che è stata data al termine "uso temporaneo" o "uso continuativo" che ho visto usare in vari commenti che hai fatto.
Ciao Replay,
in effetti quando ho fatto l'impianto, il mio installatore ha dato la stessa interpretazione di Paolo al discorso dell'"uso temporaneo" e ifatti optai per installare la WB (che peraltro costa quasi niente rispetto al costo complessivo dell'impianto e la posso pure scaricare avendo preso una qubev a 32A)

La norma è questa e poco importa che in effetti è un po assurda. Non sarebbe il primo caso di normativa assurda. Ma tant'è e va rispettata.
Hai voglia a dire che la gente ci tiene il pozzetto, il box e mio e ci faccio quello che voglio, modo 2 e modo 3 sono praticamente equivalenti, etc etc etc. La norma dice che non si può fare. Ognuno può anche decidere di non rispettarla , ma a proprio rischio e pericolo, nella (improbabile) ipotesi in cui accada qualcosa.
Ma, ecco, non mi metterei a consigliare in pubblico forum di fregarmene di una norma che pur nella sua assrdità è abbastanza chiara.
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