Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
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Parlare di un solo e singolo argomento per discussione, nella sezione più corretta e con un titolo chiaro e descrittivo, evitando i fuori tema | Evitare di citare tutto il testo di un precedente messaggio, ma lasciare solo il minimo indispensabile usando questo sistema | Utilizzare le unità di misura corrette, in particolare i kW per la potenza e i kWh per l'energia, di cui è spiegata la differenza qui | Leggere il regolamento completo che è visibile qui
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Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
La PDC ibrida è composta dall'unità esterna e dall'unità interna che è composta da uno scambiatore (solo se il collegamento int/est è a gas), da un circolatore e da una valvola tre vie che appunto gestisce un eventuale fonte di calore esterno (caldaia, stufa, puffer ecc.). Un esempio può essere Bosch CS3400iAWS + HC3400iAW, che è uno dei tanti modelli, oppure so che ce l'ha Viessmann, Wolf, Buderus. Marchi asiatici tipo Daikin non so se la fanno.
Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
Io ho una daikin-rotex ibrida dal 2014, ottimo prodotto, mai un guasto.
Ho chiesto di recente un preventivo, mi hanno chiesto 15.000 euro per quella da 5 kw. Accertati che nel preventivo ci sia la pratica per la detrazione per risparmio energetico. Io opterei per gli 8 kw, avresti più giorni senza gas e un buon aiuto anche in dicembre e gennaio.
Ho chiesto di recente un preventivo, mi hanno chiesto 15.000 euro per quella da 5 kw. Accertati che nel preventivo ci sia la pratica per la detrazione per risparmio energetico. Io opterei per gli 8 kw, avresti più giorni senza gas e un buon aiuto anche in dicembre e gennaio.
Leaf 62 kwh 10th Anniversary, Wallbox Prism Solar - Fv 8 Kwp - caldaia ibrida Rotex 9kw - pdc acs 300 l schuco - C5 2008, C5 2013
Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
Riesumo questo topic per un rapido aggiornamento.
Oggi è finalmente passato il tecnico per darmi la sua opinione. Sulla fattibilità non vede particolari problemi, il collegamento avverrebbe mediante un "collegamento serie idraulico" sull'accumulo da 50L richiesto dalla PdC.
Sarebbe ovviamente la PdC a comandare, o in base alla temperatura esterna oppure in base a temperatura + costi. Quando necessario la PdC accenderebbe la caldaia che continuerebbe per il resto a funzionare come adesso (con sonda climatica).
Loro monterebbero o Viessmann o LG (sono assistenza ufficiale Viessmann), che tra l'altro possono gestire mandate fino a 70°C.
Come taglia, vista la disponibilità di circa 2kw, si andrebbe su di una 5-6 kw termici.
Negli ultimi mesi ho giocato parecchio con sonda climatica e attualmente sto tenendo 21°C fissi con mandata al massimo di 55°C per un consumo massimo di circa 12 smc
/giorno nei mesi più freddi.
A spanne una PdC da 5kw può fornire un centinaio di kw termici al giorno, quindi credo possa coprire senza troppi problemi un 50% dei consumi attuali, considerato che di giorno la temperatura è praticamente sempre sopra 0 e di notte idem.
Ovviamente adesso devo farmi il calcolo del tempo di rientro dell'eventuale investimento, considerato che lo farei con detrazione 50% + iva agevolata per prima casa e non con la detrazione al 65%.
Per i conteggi ha senso considerare un COP di caso peggiore pari a 3?
Per l'energia attualmente pago 0.14€/kwh per la luce e 0.56€/smc per il gas, ci sono altre voci da sommare (accise o simili)?
Grazie e scusate lo sproloquio!
Oggi è finalmente passato il tecnico per darmi la sua opinione. Sulla fattibilità non vede particolari problemi, il collegamento avverrebbe mediante un "collegamento serie idraulico" sull'accumulo da 50L richiesto dalla PdC.
Sarebbe ovviamente la PdC a comandare, o in base alla temperatura esterna oppure in base a temperatura + costi. Quando necessario la PdC accenderebbe la caldaia che continuerebbe per il resto a funzionare come adesso (con sonda climatica).
Loro monterebbero o Viessmann o LG (sono assistenza ufficiale Viessmann), che tra l'altro possono gestire mandate fino a 70°C.
Come taglia, vista la disponibilità di circa 2kw, si andrebbe su di una 5-6 kw termici.
Negli ultimi mesi ho giocato parecchio con sonda climatica e attualmente sto tenendo 21°C fissi con mandata al massimo di 55°C per un consumo massimo di circa 12 smc
/giorno nei mesi più freddi.
A spanne una PdC da 5kw può fornire un centinaio di kw termici al giorno, quindi credo possa coprire senza troppi problemi un 50% dei consumi attuali, considerato che di giorno la temperatura è praticamente sempre sopra 0 e di notte idem.
Ovviamente adesso devo farmi il calcolo del tempo di rientro dell'eventuale investimento, considerato che lo farei con detrazione 50% + iva agevolata per prima casa e non con la detrazione al 65%.
Per i conteggi ha senso considerare un COP di caso peggiore pari a 3?
Per l'energia attualmente pago 0.14€/kwh per la luce e 0.56€/smc per il gas, ci sono altre voci da sommare (accise o simili)?
Grazie e scusate lo sproloquio!
Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
ciao,
riesumo questo thread per un aggiornamento e per chiedere ulteriori consigli.
Come dicevo nell'ultimo messaggio, ho trovato una ditta disponibile ad "aggiungere" la sola PdC; il modello proposto è LG Therma V da 9kW (o inferiore) e in teoria dovrei poter usufruire del 50% di detrazione per ristrutturazione.
In alternativa ho chiesto per la sostituzione totale e mi hanno proposto un kit Viessmann con caldaia da 26kW + PdC Vitocal 100A da 6kW, che ovviamente usufruirebbe del 65% di detrazione.
A naso ed economicamente direi che la seconda proposta è più conveniente (sto aspettando i preventivi finali ma ballano circa 1500€ tra le due proposte).
Volevo sapere se qualcuno aveva opinioni sulla PdC, che a quanto mi ha detto la ditta è una PdC onesta ma sicuramente non il top.
riesumo questo thread per un aggiornamento e per chiedere ulteriori consigli.
Come dicevo nell'ultimo messaggio, ho trovato una ditta disponibile ad "aggiungere" la sola PdC; il modello proposto è LG Therma V da 9kW (o inferiore) e in teoria dovrei poter usufruire del 50% di detrazione per ristrutturazione.
In alternativa ho chiesto per la sostituzione totale e mi hanno proposto un kit Viessmann con caldaia da 26kW + PdC Vitocal 100A da 6kW, che ovviamente usufruirebbe del 65% di detrazione.
A naso ed economicamente direi che la seconda proposta è più conveniente (sto aspettando i preventivi finali ma ballano circa 1500€ tra le due proposte).
Volevo sapere se qualcuno aveva opinioni sulla PdC, che a quanto mi ha detto la ditta è una PdC onesta ma sicuramente non il top.
Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
Ciao sei sicuro di non voler sostituire direttamente la caldaia con la PDC?
Ti porto la mia esperienza.
Io prima di cambiare la caldaia (normale, non a condensazione) per due anni ho sperimentato l'accensione della caldaia h24 cercando il punto di mandata più basso possibile per avere sempre in casa 20,5 (villetta 3 piani per un totale di 150 mq, no cappotto infissi doppio vetro, 2 lati su 4 scoperti).
Con la caldaia ero arrivato a 40°C di mandata e valvole termostatiche installate sui radiatori che regolavano la temperatura nelle varie stanze (Valvole termostatiche tutte settate tra 2 e 3 su 5).
Da due anni ho messo PDC ho sostituito valvole termostatiche con versione digitale e domotica.
Questo inverno ho scaldato casa in climatica con mandata tra i 30°C e i 34°C (con T° esterna tra -2°C e +3°C). Le valvole termostatiche sono tutte settate a 23°C ed ho tutto il giorno temperature in casa tra i 20,5° e i 22,5°C (zona notte all'ultimo piano più calda per via dell'effetto camino). La PDC si occupa anche di fare ACS ho un serbatoio da 300lt.
Come PDC ho una 10kW che risulta essere anche sovradimensionata.
Se sei pronto ad affrontare questa spesa io ragionerei bene sul reale vantaggio della PDC anche nei confronti dell'eliminazione dell'utenza del gas, e del reale risparmio che si può ottenere.
Il mio consiglio è quello di sperimentare ancora sulla T° di mandata della tua attuale caldaia, tenerla accesa H24 e scendere con le T° di mandata fino a che incominci ad avere alcune stanze al di sotto dei 20°C. Essendo basse le temperature a volte i feedback li hai anche dopo 12 ore quindi ci vuole tempo e strumentazione adatta.
Quando sperimentai io avevo solamente due termometri digitali che spostavo in giro per la casa, da quando invece ho messo valvole termostatiche digitali regolate via domotica in ogni ambiente di casa, è diventato molto più semplice sperimentare e capire la reale risposta dell'abitazione al punto che mi ha permesso di scendere ulteriormente.
Ti porto la mia esperienza.
Io prima di cambiare la caldaia (normale, non a condensazione) per due anni ho sperimentato l'accensione della caldaia h24 cercando il punto di mandata più basso possibile per avere sempre in casa 20,5 (villetta 3 piani per un totale di 150 mq, no cappotto infissi doppio vetro, 2 lati su 4 scoperti).
Con la caldaia ero arrivato a 40°C di mandata e valvole termostatiche installate sui radiatori che regolavano la temperatura nelle varie stanze (Valvole termostatiche tutte settate tra 2 e 3 su 5).
Da due anni ho messo PDC ho sostituito valvole termostatiche con versione digitale e domotica.
Questo inverno ho scaldato casa in climatica con mandata tra i 30°C e i 34°C (con T° esterna tra -2°C e +3°C). Le valvole termostatiche sono tutte settate a 23°C ed ho tutto il giorno temperature in casa tra i 20,5° e i 22,5°C (zona notte all'ultimo piano più calda per via dell'effetto camino). La PDC si occupa anche di fare ACS ho un serbatoio da 300lt.
Come PDC ho una 10kW che risulta essere anche sovradimensionata.
Se sei pronto ad affrontare questa spesa io ragionerei bene sul reale vantaggio della PDC anche nei confronti dell'eliminazione dell'utenza del gas, e del reale risparmio che si può ottenere.
Il mio consiglio è quello di sperimentare ancora sulla T° di mandata della tua attuale caldaia, tenerla accesa H24 e scendere con le T° di mandata fino a che incominci ad avere alcune stanze al di sotto dei 20°C. Essendo basse le temperature a volte i feedback li hai anche dopo 12 ore quindi ci vuole tempo e strumentazione adatta.
Quando sperimentai io avevo solamente due termometri digitali che spostavo in giro per la casa, da quando invece ho messo valvole termostatiche digitali regolate via domotica in ogni ambiente di casa, è diventato molto più semplice sperimentare e capire la reale risposta dell'abitazione al punto che mi ha permesso di scendere ulteriormente.
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Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
In effetti per fare quell'impianto tantovale mettere direttamente una PDC e basta...
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Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
ciao,
la soluzione "solo PdC" l'ho considerata però richiederebbe:
- un'ulteriore esborso per l'installazione dell'accumulo per ACS
- una PdC non piccolissima; in base alle mie statistiche dei due anni, sono arrivato a consumare 17 smc/giorno nei giorni peggiori, però la media è mensile o quindicinale, quindi è pensabile che si siano stati picchi superiori (diciamo 20 smc/giorno). 20 smc/giorno equivalgono spannometricamente a 200 kW termici, quindi servirebbe una PdC da 10-12 kW. Oltretutto gli ultimi due anni non sono stati freddi, quindi il consumo richiesto potrebbe essere superiore
Una soluzione ibrida (kit nativo o custom) mi consentirebbe di mantenere la caldaia a gas per ACS + backup e contemporaneamente coprire comunque una buona percentuale del fabbisogno in modalità elettrica (6Kw > 120 kW circa > 12 smc/giorno, sufficienti sicuramente per l'autunno e anche per buona parte dell'inverno).
Oltretutto ho provato a calcolare il ROI, considerando le mie tariffe di luce/gas, la detrazione del 65% ed un COP di 3 e sono comunque nell'ordine dei 7-8 anni per una spesa di 10K
la soluzione "solo PdC" l'ho considerata però richiederebbe:
- un'ulteriore esborso per l'installazione dell'accumulo per ACS
- una PdC non piccolissima; in base alle mie statistiche dei due anni, sono arrivato a consumare 17 smc/giorno nei giorni peggiori, però la media è mensile o quindicinale, quindi è pensabile che si siano stati picchi superiori (diciamo 20 smc/giorno). 20 smc/giorno equivalgono spannometricamente a 200 kW termici, quindi servirebbe una PdC da 10-12 kW. Oltretutto gli ultimi due anni non sono stati freddi, quindi il consumo richiesto potrebbe essere superiore
Una soluzione ibrida (kit nativo o custom) mi consentirebbe di mantenere la caldaia a gas per ACS + backup e contemporaneamente coprire comunque una buona percentuale del fabbisogno in modalità elettrica (6Kw > 120 kW circa > 12 smc/giorno, sufficienti sicuramente per l'autunno e anche per buona parte dell'inverno).
Oltretutto ho provato a calcolare il ROI, considerando le mie tariffe di luce/gas, la detrazione del 65% ed un COP di 3 e sono comunque nell'ordine dei 7-8 anni per una spesa di 10K
Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
Se l'intenzione è quella di usarla a T° alte 55°C di mandata da come dici, il gioco non vale la candela sinceramente.
La mia PDC da 10Kw che è nuova ed ha un ottima efficienza a 55°C di mandata è sotto i 3 di COP già con T esterna di 7°C. A 2°C siamo a 2,59.
Ci penserei bene sinceramente se l'intento è quello. Se non riesci a riscaldare casa con mandata al di sotto dei 45°C c'è da farsi i calcoli per benino.
Perché mi parli di ritorno di investimento e maggiore costo per l'ACS (parliamo di qualche centinaia di €, così costa un serbatoio di ACS) rispetto ad un installazione da 10K a fronte di calcoli con COP 3 che sinceramente nel peggiore delle ipotesi bisognerebbe viaggiare su quel COP no come calcolo medio.
La grandezza della PDC non è un problema. Al massimo si alza l'investimento iniziale ma è proporzionato al savings successivo se sei molto energivoro.
Parli di 17 smc medi giornalieri, ma ti consiglio un modo più semplice di stimare la grandezza della PDC di cui hai bisogno.
Prendi a campione gli ultimi 2-3 anni e vatti a vedere il consumo annuale che hai avuto. A questo puoi tranquillamente eliminare gli smc utilizzati solo per l'acs nei mesi non invernali e hai un calcolo molto più preciso e veritiero del fabbisogno annuale che hai per il riscaldamento, rispetto quello che ti sei calcolato in questo ultimo periodo.
Detto questo anche utilizzando i 17 smc medi giornalieri di cui hai parlato (e moltiplicati per 120 giorni di accensione del riscaldamento) e posizionandoti come zona climatica a Milano (zona random del nord, naturalmente caso peggiorativo se ti trovi a Bolzano, caso migliorativo se ti trovi a Napoli), presupponendo come target 20°C in casa a T di progetto di -5°C con un accensione giornaliera di 23 ore ( ho levato un ora per ACS + eventuali sbrinamenti), avresti bisogno "solo" di una PDC da 9 kW. 9kW a -5°C esterni, ma già che sei a 0°C esterni l''esigenza scende a 7,3 kW.
Quello che intendo è che per esempio a Milano (zona geografica dell'esempio) la T°media minima dal 1971 al 2000 anni è stata di max -0,9°C a Gennaio.
Un volta che sei in possesso del tuo fabbisogno annuale non ti pasta che applicare la seguente formula per stimarti la taglia della PDC:
Potenza termica nominale = Energia termica annuale * (20 ºC "T°desiderata in casa" – T_Progetto) / Gradi_Giorno / ore funzionamento riscaldamento
La mia PDC da 10Kw che è nuova ed ha un ottima efficienza a 55°C di mandata è sotto i 3 di COP già con T esterna di 7°C. A 2°C siamo a 2,59.
Ci penserei bene sinceramente se l'intento è quello. Se non riesci a riscaldare casa con mandata al di sotto dei 45°C c'è da farsi i calcoli per benino.
Perché mi parli di ritorno di investimento e maggiore costo per l'ACS (parliamo di qualche centinaia di €, così costa un serbatoio di ACS) rispetto ad un installazione da 10K a fronte di calcoli con COP 3 che sinceramente nel peggiore delle ipotesi bisognerebbe viaggiare su quel COP no come calcolo medio.
La grandezza della PDC non è un problema. Al massimo si alza l'investimento iniziale ma è proporzionato al savings successivo se sei molto energivoro.
Parli di 17 smc medi giornalieri, ma ti consiglio un modo più semplice di stimare la grandezza della PDC di cui hai bisogno.
Prendi a campione gli ultimi 2-3 anni e vatti a vedere il consumo annuale che hai avuto. A questo puoi tranquillamente eliminare gli smc utilizzati solo per l'acs nei mesi non invernali e hai un calcolo molto più preciso e veritiero del fabbisogno annuale che hai per il riscaldamento, rispetto quello che ti sei calcolato in questo ultimo periodo.
Detto questo anche utilizzando i 17 smc medi giornalieri di cui hai parlato (e moltiplicati per 120 giorni di accensione del riscaldamento) e posizionandoti come zona climatica a Milano (zona random del nord, naturalmente caso peggiorativo se ti trovi a Bolzano, caso migliorativo se ti trovi a Napoli), presupponendo come target 20°C in casa a T di progetto di -5°C con un accensione giornaliera di 23 ore ( ho levato un ora per ACS + eventuali sbrinamenti), avresti bisogno "solo" di una PDC da 9 kW. 9kW a -5°C esterni, ma già che sei a 0°C esterni l''esigenza scende a 7,3 kW.
Quello che intendo è che per esempio a Milano (zona geografica dell'esempio) la T°media minima dal 1971 al 2000 anni è stata di max -0,9°C a Gennaio.
Usa i dati storici a tua disposizione per stimare il tuo reale fabbisogno, e soprattutto cerca di stabilire realmente la T° di mandata minima utile al riscaldamento della tua abitazione, perchè è quella che fa la reale differenza, soprattutto a fronte di investimenti importanti non necessari (hai la tua caldaia a condensazione funzionante)...........................Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv
T. max. media (°C) 5,9 9,0 14,3 17,4 22,3 26,2 29,2 28,5 24,4 17,8 10,7 6,4 7,1
T. min. media (°C) −0,9 0,3 3,8 7,0 11,6 15,4 18,0 17,6 14,0 9,0 3,7 0,1 −0,2
Un volta che sei in possesso del tuo fabbisogno annuale non ti pasta che applicare la seguente formula per stimarti la taglia della PDC:
Potenza termica nominale = Energia termica annuale * (20 ºC "T°desiderata in casa" – T_Progetto) / Gradi_Giorno / ore funzionamento riscaldamento
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Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
Però non capisco.
O si cambia perché si vuole cambiare oppure si cambia perché si rompe.
L'ideale è cambiarla quando si rompe (o da problemi) e a quel punto si compra una PdC. Cambiare una situazione funzionante non avrà mai un ritorno economico (a meno che non ha un FV impressionante già pagato che produce tanto anche d'estate per tutto l'anno).
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Re: Sì può aggiungere una PdC ad una caldaia a condensazione?
Personalmente io preferisco cambiare una cosa quando si rompe, tuttavia il 2024 è l'ultimo anno per usufruire della detrazione al 65%.
Considerando che la caldaia è a metà vita e che un passaggio a PdC (totale o ibrida) permette anche di risparmiare qualche centinaio di euro all'anno, stavo valutando se anticipare il cambio, tutto lì
Considerando che la caldaia è a metà vita e che un passaggio a PdC (totale o ibrida) permette anche di risparmiare qualche centinaio di euro all'anno, stavo valutando se anticipare il cambio, tutto lì