Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

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marco
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da marco »

Il fatto è che magari un piano c'era anche qualche mese fa, poi è arrivata la guerra ed è cambiato il mondo: ora devono intanto capire come far si che questo inverno non rimaniamo al freddo, poi si vedrà. Noi intanto continuiamo ad elettrificare e poi si troverà il modo di produrre energia al più basso impatto possibile.


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VPP
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da VPP »

Deen ha scritto: E per il fatto “eh ma tanto sono già vicine in Francia…” Ok, ma intanto sono a 500 km, e non a 10,20,50, e non è vero che non fa differenza
Tanto la metà delle centrali francesi sono ferme per manutenzione straordinaria e ci vorrà un sacco di tempo e di soldi per farle ripartire (sempre che ripartano tutte). Nel frattempo la Francia importa elettricità da tutti i paesi confinanti e il prezzo schizza sopra gli 0,5 Euro/kWh. Ma il nucleare non doveva essere energia "pulita" sempre disponibile e praticamente a costo zero? :roll:

P.S. E' "transizione energetica" e non "transazione". Moderatori dal cambio titolo facile, all'opera! :D
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Kermit
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da Kermit »

VPP ha scritto: P.S. E' "transizione energetica" e non "transazione". Moderatori dal cambio titolo facile, all'opera! :D
Fatto, grazie per la segnalazione :D
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Seba67
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da Seba67 »

io non so esattamente se potenzialmente riusciremo a soddisfare tutta la richiesta energetica semplicemente coprendo tutti i tetti dei fabbricati, però abbiamo ancora molto da fare prima di arrivare a questo (teorico) obiettivo, quindi prima di dire che non basta, magari arriviamoci... :mrgreen:

poi è evidente che una sola tipologia di produzione non basterà, però un'altra piccola riflessione : se ogni comune italiano istallasse (in media) 10 mW di eolico (potrebbero essere 5/10 pale a seconda della potenza) sarebbero solo questi quasi 900 GW, con un impatto globalmente minimale perché spalmato su tutto il territorio .....

Poi ci sarebbe tutto il discorso del mini eolico e mini idrico assolutamente ancora settori inesplorati...

Così come nell'utilizzo locale dei rifiuti non riciclabili a scopo energetico (a livello provinciale o addirittura, nei grandi centri, anche comunale)

Sul discorso nucleare di attuale e prossima generazione, i miei dubbi non riguardano solo la sicurezza, ma soprattutto il costo ambientale (scorie) ed economico: il kWh prodotto con le attuali centrali in realtà costa di più di qualsiasi altra fonte rinnovabile se si mettessero a conto: progettazione, realizzazione, manutenzione, presidio (anche militare visti i tanti matti in giro per il mondo) e dismissione...
In Francia le centrali le ha realizzate e le presidia lo Stato, e poi le gestisce nell'ordinario EDF.... Che guarda caso, mi pare recentemente, sia oggetto di una nazionalizzazione ...


Infine ultimo ma non per importanza, il tema dell'efficientamento per cercare di consumare molto meno di quello che stiamo facendo, riciclando anche quando(quanto possibile tutto il calore dei cicli industriali, ad esempio a Terni sono 50 anni che parlano di rete teleriscaldamento collegata alle acciaierie e al termovalorizzatori (cmq accesi nella Conca ternana) e non si è fatto nulla...

Ecco: io dico che se investissimo in interventi strutturali qualcuno in più dei miliardi che stiamo "bruciando" per acquisire nuovi contratti gas in giro per il mondo o per intervenire sugli sgravi bollette, già nel medio termine potremmo avere tangibili miglioramenti che sono contemporaneamente di sicurezza nell'approvvigionamento energetico, riduzione dei costi ed abbattimento emissioni....
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da VPP »

Seba67 ha scritto: Ecco: io dico che se investissimo in interventi strutturali qualcuno in più dei miliardi che stiamo "bruciando" per acquisire nuovi contratti gas in giro per il mondo o per intervenire sugli sgravi bollette, già nel medio termine potremmo avere tangibili miglioramenti che sono contemporaneamente di sicurezza nell'approvvigionamento energetico, riduzione dei costi ed abbattimento emissioni....
Parole sacrosante. Il problema è che così facendo alcuni soggetti dovranno rinunciare a gran parte dei loro lauti profitti. In un paese dove non si riesce nemmeno a liberallizare le licenze dei taxi o i lettini in spiaggia la transizione verso la sostenibilità energetica è al limite della pura fantascienza. :(

CapRichard
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da CapRichard »

Seba67 ha scritto:
poi è evidente che una sola tipologia di produzione non basterà, però un'altra piccola riflessione : se ogni comune italiano istallasse (in media) 10 mW di eolico (potrebbero essere 5/10 pale a seconda della potenza) sarebbero solo questi quasi 900 GW, con un impatto globalmente minimale perché spalmato su tutto il territorio .....
L'italia è fatta di montagne. Abbiamo una velocità media del vento letteralmente infima. Fatevi un giro sulla mappa del vento https://www.windfinder.com/#5/44.0086/1 ... -25T09:00Z e vedete le velocità delle nostre zone. Una Pala eolica nell'entroterra Italiano ha un fattore di utilizzo inferiore al 20%. Il che vuol dire che quei 900GW rendono come 180GW. Inoltre il costo di una turbina è sui 1000€ al KW di potenza. Quindi stiamo parlando di 900 miliardi di Euro di investimento totale. Per avere 180GW effettivi. Per la germania si parla di centinaia di miliardi di € già spesi e da spendere per la transizione energetica in solo rinnovabili e continuano ad inquinare a manetta, anche prima della crisi, basta che ci sia poco vento e fanno un disastro ambientale. Quando c'è tanto vento comunque inquinano più della Francia, che inquina poco da 60 anni praticamente.

Inoltre, come ho già spiegato altrove, quando c'è eccesso di vento, la cosa più semplice da fare è staccare le turbine invece di sfruttarle perché non esiste dove mandare quell'eccesso di energia, con il risultato che per assurdo si utilizzerebbero più fonti non rinnovabili per fare la base.

Seba67 ha scritto:
Sul discorso nucleare di attuale e prossima generazione, i miei dubbi non riguardano solo la sicurezza, ma soprattutto il costo ambientale (scorie) ed economico: il kWh prodotto con le attuali centrali in realtà costa di più di qualsiasi altra fonte rinnovabile se si mettessero a conto: progettazione, realizzazione, manutenzione, presidio (anche militare visti i tanti matti in giro per il mondo) e dismissione...
In Francia le centrali le ha realizzate e le presidia lo Stato, e poi le gestisce nell'ordinario EDF.... Che guarda caso, mi pare recentemente, sia oggetto di una nazionalizzazione ...
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Se ti preoccupa il costo ambientale in termini di scorte, immagino ti importi il costo ambientale delle miliardi di tonnellate di rifiuti tossici e pericolosissimi in grado di annientarci tutti svariate volte se rilasciati nell'ambiente di cui però nessuno parla e che sono in quantità e volume massivamente di più delle scorie nucleari. Tra l'altro i reattori di 4a gen, che sono già in uso da un po' in alcune nazioni, riciclano il materiale di scarto delle centrali di 3a gen e producono scorie che decadono in un centinaio di anni e non milioni, quindi aiutano anche in quello.


In termini di costo, direi che i dati parlano da soli.
Immagine e Immagine

A caso le nazioni che pagano meno l'elettricità a livello industriale e domestico. Quindi o full carbone se ce l'hai tutto in casa (come la polonia) o full nucleare per avere prezzi bassi.

per la sicurezza, io direi che dopo quel che è successo a Fukushima, cioè terremoto più alto mai registrato nella storia, fusione del nocciolo e quant'altro che ha prodotto 0 morti per radiazioni, con una centrale vecchia quanto quella di Cernobyl... Non lo so che sicurezza pretendete? :lol:

Detto ciò, io ribadisco sempre che servono tutte le tecnologie insieme, bisogna solo pensare a risolvere il problema visto dal punto di vista di RETE, quindi capire cosa sono i baseload, come funzioan la regolazione dell'elettricità e quali sono i meccanismi regolatori.
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da gianry »

È vero che forse non è stato dichiarata nessuna morte per radiazioni ma quante persone gravemente ferite .. e quanti pesci contaminati
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da VPP »

CapRichard ha scritto: per la sicurezza, io direi che dopo quel che è successo a Fukushima, cioè terremoto più alto mai registrato nella storia, fusione del nocciolo e quant'altro che ha prodotto 0 morti per radiazioni, con una centrale vecchia quanto quella di Cernobyl... Non lo so che sicurezza pretendete? :lol:
Ma smettiamola di scrivere simili stupidaggini! L'esposizione alle radiazioni ionizzanti provoca morti per decenni dopo l'evento, solo perché non sono morti il giorno stesso non li dobbiamo considerare? E le decine di migliaia di persone che hanno dovuto abbandonare la loro casa facciamo magari finta che non esistano? Ma per favore...
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da Seba67 »

CapRichard ha scritto:Una Pala eolica nell'entroterra Italiano ha un fattore di utilizzo inferiore al 20%
Ovviamente io ho parlato di "media" e a vantaggio ovviamente dei comuni più ventosi... però, visto che ovviamente era una provocazione la mia , ma partendo da una situazione dove (a fini meramente speculativi, se non legati in certi casi alla malavita organizzata) hanno impestato pochi comuni italiani con tante pale, se si vogliono sviluppare le energie territoriali, ogni territorio potrà trovare, praticamente in ogni comune, la possibilità di realizzare qualche pala... la velocità del vento è spesso identificata come quella economicamente in grado di far fruttare il generatore: ma è ovvio che se il progetto viene fatto proprio dalle comunità locali, le ore di funzionamento a regime possono essere più basse rispetto a quello a cui tu fai riferimento... e anche il valore del kWh: un conto è fare business plan con prezzo a 3 centesimo ed un conto è farlo a 20....
Per questo nei comuni virtuosi, tipo Prato allo Stelvio (BZ) ad esempio https://www.labsus.org/2013/04/prato-al ... nnovabile/
dove la comunità energetica locale (non un fondo di investimento inglese ...) ha realizzato quattro centrali di teleriscaldamento da biomassa, 21 impianti solari termici, 5 impianti mini idroelettrici, 141 impianti fotovoltaici e 2 (non 200) impianti eolici disseminati sul territorio comunale.... In una zona, dove ricordo, il maggior contributo al PIL locale è dato dal turismo...
CapRichard ha scritto:noltre, come ho già spiegato altrove, quando c'è eccesso di vento, la cosa più semplice da fare è staccare le turbine invece di sfruttarle perché non esiste dove mandare quell'eccesso di energia,
Sì ma qui stiamo immaginando un'esponenziale aumento dei consumi elettrici a scapito di quelli termici prodotti da fossili e magari con quell'eccesso caricheremo le auto in sosta...
CapRichard ha scritto:immagino ti importi il costo ambientale delle miliardi di tonnellate di rifiuti tossici e pericolosissimi in grado di annientarci tutti svariate volte se rilasciati nell'ambiente
A quale ciclo produttivo/energetico ti riferisci? Scritto così non capisco .... :roll:
CapRichard ha scritto:In termini di costo, direi che i dati parlano da soli.
Sì però questi costi, NON tengono conto nel caso del nucleare dei costi a monte e a valle della semplice generazione, quindi, nel caso del nucleare, non sono attendibili... tant'è che la maggior parte degli impianti sono stati realizzati dagli stati e non da privati.... E ciò è testimoniato dal fatto che EDF ha molti problemi, spesso legati anche alle manutenzione degli impianti nucleari, peraltro una metà fermi da quel che si legge https://www.startmag.it/energia/naziona ... f-francia/
CapRichard ha scritto:Detto ciò, io ribadisco sempre che servono tutte le tecnologie insieme, bisogna solo pensare a risolvere il problema visto dal punto di vista di RETE, quindi capire cosa sono i baseload, come funzioan la regolazione dell'elettricità e quali sono i meccanismi regolatori.
Concordo
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da Kermit »

CapRichard ha scritto: Tra l'altro i reattori di 4a gen, che sono già in uso da un po' in alcune nazioni, riciclano il materiale di scarto delle centrali di 3a gen e producono scorie che decadono in un centinaio di anni e non milioni, quindi aiutano anche in quello.
Ma non mi pare proprio, ne la prima affermazione ne la seconda. A mia memoria i reattori di 4a generazione in operazione si contano sulle dit della mano di un falegname, credo 3 o 4 al massimo.
In europa non ce ne è nessuno, anche il terzo reattore di Flamanivlle in Francia è più un 3a generazione avanzata che un 4a generazione.
Sull'uso delle socrie delle centrali precedenti non l'ho mai sentito, ma qui magari mi potrebbe essere sfuggito qualcosa.
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