Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

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joyride1176
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da joyride1176 »

paskyu ha scritto:
joyride1176 ha scritto: Ma ammesso che ci mettessimo tutti i pannelli sui tetti e facessimo tutti il cappotto comunque non produrremo abbastanza energia per tutti i nostri scopi di mobilità o riscaldamento.
Quali conti hai fatto per sostenere questa tesi?
Se non ricordo male, terna ha detto esattamente il contrario
Chi è terna?
I consulenti energetici che sono venuti nella mia abitazione Supponendo di fare tutti gli investimenti possibili mi hanno escluso la dipendenza energetica. Lombardia villetta bi familiare. Quindi immagino che un condominio nella stessa regione non ha proprio speranza


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Deen
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da Deen »

Tra le varie cose dette se non sbaglio per far raffreddare le centrali nucleari serve una gran quantità d’acqua, e per questo le centrali vengono costruite vicino a fiumi o torrenti. In un documentario avevano fatto vedere che l’acqua del torrente adiacente (non ricordo il paese) era talmente calda che attirava un certo tipo di pesci, e la gente andava li a pescare senza tanti problemi. Ora (a parte il fatto che io non so se mangerei quei pesci) non so quanto questo a lungo termine possa essere sostenibile ambientalmente.
Insomma ci sono tante cose dietro e bisogna valutarle tutte, ma secondo me il nucleare non sarà assolutamente l’energia del futuro, dato che le alternative ci sono e ci saranno
sl45h
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da sl45h »

grazie alle "infinite" fonti fossili che abbiamo bruciato (e continueremo a bruciare... povera italietta) ci cucineremo a fuoco lento grazie alla CO2 immessa a suo tempo (grazie nonuke) e che immetteremo (grazie nonuke).. ma forse no... le parole speranzose di quelli che attendono le fonti alternative pulite utopisticamente pronte già per domani ci salveranno dalla lessatura... e mi raccomando, tutti a ricaricare l'auto (a comando) solo quando avremo eccessi di produzione elettrica :mrgreen: :mrgreen:

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CapRichard
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da CapRichard »

Kermit ha scritto: Ma non mi pare proprio, ne la prima affermazione ne la seconda. A mia memoria i reattori di 4a generazione in operazione si contano sulle dit della mano di un falegname, credo 3 o 4 al massimo.
In europa non ce ne è nessuno, anche il terzo reattore di Flamanivlle in Francia è più un 3a generazione avanzata che un 4a generazione.
Sull'uso delle socrie delle centrali precedenti non l'ho mai sentito, ma qui magari mi potrebbe essere sfuggito qualcosa.
Sì quelli di 4a sono pochi, però sono in progetto di aumento. Sono in Russia e Cina per ora se ben ricordo. Ci sono piani, in atto tra l'altro, di farne di più. Al momento la Cina ha il piano nucleare più ampio e in marcia del pianeta.

Eh sì l'idea è quella di avere un bilancio tra reattori 3 e 4 proprio perché estrai uranio. Lo usi nei rettori di 3a. Prendi li scarti. Li usi in quelli di 4a.
Deen ha scritto:Tra le varie cose dette se non sbaglio per far raffreddare le centrali nucleari serve una gran quantità d’acqua, e per questo le centrali vengono costruite vicino a fiumi o torrenti. In un documentario avevano fatto vedere che l’acqua del torrente adiacente (non ricordo il paese) era talmente calda che attirava un certo tipo di pesci, e la gente andava li a pescare senza tanti problemi. Ora (a parte il fatto che io non so se mangerei quei pesci) non so quanto questo a lungo termine possa essere sostenibile ambientalmente.
Insomma ci sono tante cose dietro e bisogna valutarle tutte, ma secondo me il nucleare non sarà assolutamente l’energia del futuro, dato che le alternative ci sono e ci saranno
No, ma infatti molto meglio pesci pescati in mari dove affondano petroliere o tonni piano di mercurio no?
Lacqua è calda, non radioattiva. La radioattività che si trova nell'acqua dei fiumi usati in centrali atomiche è inferiore a quella dei rubinetti di acqua potabile di alcune nazioni, che hanno all'interno radioattività naturale.

Il problema è che se si usa acqua dei fiumi, come sta succedendo ora con le ondate di calore, le acque dei fiumi sono troppo calde di partenza e non riescono più a raffreddare a modo i reattori.

Altri li puoi fare sul mare ed usi l'acqua di mare che è meno sensibile.
gianry ha scritto:È vero che forse non è stato dichiarata nessuna morte per radiazioni ma quante persone gravemente ferite .. e quanti pesci contaminati
Gravemente ferite per lo tsunami. O per crolli di case non della centrale, per il terremoto. Anzi lo sapete che la gente in altre zone fu fatta rifugiare dentro altre centrali atomiche proprio perché sono gli edifici più sicuri contro i terremoti? Molta gente è morta per infatti dallo stress da evacuazione forzata. E secondo studi locali, siccome nelle zone evacuate non è successo nulla, quelle morti si potevano evitare lasciando quelle persone lì. Però oh, sai.

Pesci contaminati dove? Non ci sono state uscite radioattive significative in mare o fiumi e l'acqua sta venendo trattata prima di venire immessa in mare così tanto che è letteralmente meno efficace di una medicina omeopatica. La radioattività è rientrata velocemente ed i giapponesi mangiano pesce dal 2012 di quella zona e non ci sono particolari cambiamenti lato screening o di salute.
VPP ha scritto: Ma smettiamola di scrivere simili stupidaggini! L'esposizione alle radiazioni ionizzanti provoca morti per decenni dopo l'evento, solo perché non sono morti il giorno stesso non li dobbiamo considerare? E le decine di migliaia di persone che hanno dovuto abbandonare la loro casa facciamo magari finta che non esistano? Ma per favore...
Beh per Cernobyl si contano. Per Fukushima non è uscito un granché, quindi. Conta che tsunami e terremoto han fatto 15k morti loro. Loro sono state le vere vittime. Dai report della UNSCEAR c'è davvero poco di cui preoccuparsi lato radiazioni. Ed anche l'evacuazione è considerata esagerata e fuori scala, fatta per paura invece che basata sui dati effettivi.
Deen
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da Deen »

CapRichard ha scritto:No, ma infatti molto meglio pesci pescati in mari dove affondano petroliere o tonni piano di mercurio no?
Lacqua è calda, non radioattiva. La radioattività che si trova nell'acqua dei fiumi usati in centrali atomiche è inferiore a quella dei rubinetti di acqua potabile di alcune nazioni, che hanno all'interno radioattività naturale.
Il fatto di non mangiare i pesci era solo una parentesi, quello che volevo sottolineare era lo scompenso ambientale, cioè ci sono acque che attirano un certo numero di pesci ma che magari allontana altre specie, cioè un riscaldamento del genere dell’acqua non è certo nella natura, e a lungo termine secondo me non è sostenibile (tra le altre cose)

gianry
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da gianry »

A me risulta che sia stata immessa in mare molta radioattivita , tanto è vero che si vietò l’esportazione del pesce di un largo tratto di mare
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da VPP »

gianry ha scritto:A me risulta che sia stata immessa in mare molta radioattivita , tanto è vero che si vietò l’esportazione del pesce di un largo tratto di mare
E' vero ma le autorità dicono che non è un problema grazie all'elevata diluizione. Naturalmente non esiste nemmeno il problema dell'accumulo lungo la catena alimentare, come nel caso di Minamata.

:roll:
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da Seba67 »

sl45h ha scritto:tutti a ricaricare l'auto (a comando) solo quando avremo eccessi di produzione elettrica
Beh non penso che varie case costruttrici e istituzioni in giro per il mondo buttino al cesso milioni di euro per sperimentare il protocollo Vehicle-to-Grid (V2G) se non per tentare di far collimare quanto più possibile la produzione discontinua delle rinnovabili con i consumi, oltre che stabilizzare le reti .... ;)

Poi la mia era un'osservazione in risposta al fatto che molti sono spaventati dal massiccio ricorso alla mobilità elettrica perché mancherebbe energia, ed attualmente invece si spengono centrali (rinnovabili o non) perché se no in certi orari ci sarebbe eccesso di produzione ......
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da paskyu »

joyride1176 ha scritto: Chi è terna?
I consulenti energetici che sono venuti nella mia abitazione Supponendo di fare tutti gli investimenti possibili mi hanno escluso la dipendenza energetica. Lombardia villetta bi familiare. Quindi immagino che un condominio nella stessa regione non ha proprio speranza
Questa è Terna: https://www.terna.it/it/chi-siamo/terna-breve
Io non so chi siano i consulenti energetici che hai ricevuto, di sicuro Terna ne sa un pò di più.

ciao
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Re: Qual è il piano dell'Europa per la transizione energetica sostenibile?

Messaggio da Efffeesse »

Continuo a non capire come sia possibile continuare a considerare l'energia nucleare come un opzione, a fronte delle rinnovabili.

E non mi si dica "ahhhh la notte" perchè esistono centrali ad idrogeno scalabili e poco costose (Vedi progetto Grassoppher), che accoppiate ad elettrolizzatori e parchi solari e eolici sia inshore che offshore permetterebbero un accumulo di idrogeno con cui produrre tranquillamente energia per tutta la notte per le zone considerate rendendo l'offerta "elastica".

Tornando al nucleare, detto papale papale, non esiste NESSUN GESTORE ENERGETICO che si accolli la costruzione di una centrale nucleare a ciclo completo (qualunque essa sia) se all'interno ci mettiamo il costo di dismissione e la gestione delle scorie.

E' un trucco oramai vecchio come il mondo, che fa leva sul fatto che nel costo energetico ANCHE delle rinnovabili non viene conteggiato il costo di dismissione.
Il problema è che mentre nelle rinnovabili il costo è pressochè trascurabile, nel caso del nucleare i medesimi costi sono ALTISSIMI.

In altri termini, il nucleare non solo "è sovvenzionato", ma nessuno costruisce centrali nucleari se non paga Pantalone.
Oltre ai costi assolutamente inenarrabili (sopra i 12 miliardi di Euro per una centrale IN FINLANDIA, manco in Italia) e 15 anni per la costruzione, senza parlare del caso di Flamanville in Francia o altre piacevolezze.

Figuriamoci in Italia.
Brutalmente, in Italia una o piu' centrali nucleari NON nascerebbero mai per produrre energia, ma semplicemente per parassitare lo stato con costi enormi per decenni, per non essere alla fine mai realizzate, insomma la stessa "ratio" delle "Grandi Opere", che nascono e nascevano da 30 anni a questa parte come grande abbuffata per gli "amici", mica per "gli italiani" (sai che glie frega).
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