red69 ha scritto: ↑15/03/2024, 18:49
Il vantagggio di passare tutto ad euro 6 sarebbe immane. [...] Noi siamo ancora strapieni di euro 0/1/2/3/4. Magari si potesse passare ad euro 6 domani con un colpo di bacchetta magica. Andrei a Lourdes a piedi. E non sto scherzando
Per me sarebbe un vantaggio momentaneo ed illusorio vista l'adozione dei FAP/DPF/GPF e in parte degli SCR dei motori Euro 6... E per certo non andrei a Lourdes se capitasse. Se gli attuali motori non adottassero tali dispositivi sarebbero più efficienti (ad oggi l'efficienza è quasi pari ai valori pre-FAR ed EGR per i diesel), quindi minor consumo per svariati motivi, più affidabili e l'inquinamento prodotto sarebbe meno subdolo in primis per le dimensioni gravimetriche delle particelle; senza contare l'inquinamento prodotto per produrre, manutenerli e smaltire tali dispositivi e relative conseguenze sui motori.
Ci soffermiamo quasi solo a valutare il PM10 o PM2.5 o al massimo PM1 (rare centraline che lo rilevano), ma mai al di sotto di PM1... Nessuno sui termici cita un dato fondamentale, il PN (Particle Number) oppure l'SPN (Solid Particle Number) o ancor meglio il TPN (Total Particle Number) quindi non solo particelle solide.
Per lavoro ho fatto test e ricerche sulle emissioni dei motori specie in fase di rigenerazione e il risultato è stato che durante tali circostanze le emissioni SPN2,5 (Solid Particle Number; rilevazione di particelle entro i 2,5 nm non micron) sono almeno 3 volte superiore rispetto a, pari condizioni, SPN23 (particelle >= 23 nm) dove quest'ultimo viene valutato secondo metodo CPC (Condensation Particle Counting) poichè il particolato non riesce mai, date le condizioni, ad arrivare a ossidazione completa. Fino ad ora, con l'Euro 6 e sue declinazioni, la normativa imponeva limiti, blandi, fino a 23 nm poi al di sotto di tale valore c'è un "liberi tutti".
Personalmente preferisco un Euro 4 pre-FAP (chiaramente non Euro 0-1-2 e parte dei 3) che un Euro 5-6 oppure i motori attuali senza FAP; il PM10 si riesce a gestire con più facilità rispetto al PM1, PM0,01 e così via.
A banco e finchè i dispositivi sono nuovi e funzionanti in modo ottimale tutto bene, si resta dentro i limiti + tolleranza normativa e lacune di essa... Ma nell'utilizzo reale e quando iniziano a rigenerare meglio non averli vicino.
Il vero vantaggio sarebbe un uso intensivo del trasporto pubblico (elettrico) il quale chiaramente dovrebbe essere più efficiente non solo in termini energetici mentre per coloro che abitano fuori dai centri urbani, dove il servizio pubblico è più diradato, avere una BEV.