Trasmissione di Piazza Pulita sulle BEV del 14 marzo 2024

[ampera-e]

Hai voglia di pararglisi salute, di riscaldamento globale, si guarderà sempre e comunque al portafoglio

Che è il modo migliore per perdere l'una e l'altro.
Con tanti ringraziamenti a chi ha rimestato nel torbido.

[pepo154]

Appunto.

[red69]

Si, ma chi paga? Perché la partita si giocherà su questo punto, dando per scontato che prima o poi i limiti tecnici attuali verranno superati

[VPP]

Si, ma chi paga?

Di certo non i Marziani che, se sono mai esistiti, si sono estinti da tempo per i cambiamenti climatici catastrofici che hanno reso il loro pianeta inabitabile.

Rilancio con altre domande.

Chi paga il costo dei disastri causati dal cambiamento climatico? Di certo non i Marziani per i motivi di cui sopra.

Chi paga il costo dei danni alla salute causati dall'inquinamento? Idem come sopra.

Chi pagherà le bollette energetiche sempre più care per l'aumento del prezzo dei combustibili fossili? Idem come sopra.

Affermazioni sul tenore di "Ma perché devo pagare io?" le trovo assurde e ridicole perché sottendono che ci sia un soggetto terzo "extraterrestre" (i Marziani?) che possa farsi carico dei costi delle nostre scelte (o mancate scelte che sempre scelte sono). E' ovvio che questo soggetto non esiste e il conto lo dobbiamo pagare sempre noi.

[caccolone]

Col tuoragionamento saremmo fermi alle euro zero. È compito della politica di indirizzare il mercato verso scelte convenienti per la collettività e non per il singolo.

Mi spiace che hai quotato solo una parte del mio messaggio e che sia passata l'idea di una mentalità retrograda.

La mia era solo una constatazione sullo stato attuale, IMHO nel momento in cui alcune problematiche verranno superate (e vediamo che ogni anno si va migliorando) le EV si venderanno indipendentemente da tutto compresi i "Formigli", fino a che non verranno superate le vendite non decolleranno a meno di pesanti (e IMHO insostenibili nel medio periodo) incentivi e non solo in Italia.
Ovviamente in paesi diversi le problematiche vengono percepite diversamente.

Imho lo stato potrebbe a costo zero o quasi semplificare alcune norme, renderle omogenee sul terriorio e fare "moral suasion" verso le associozioni di categoria di amministratori e proprietari per la gestione delle colonnine condominiali.

Tutto qui , lungi da me voler restare ancorato agli Euro 0.

[red69]

@VPP
Se un cittadino comune si ammala, in Italia paga lo Stato. Poi ovviamente tu mi dirai che lo Stato siamo noi e la Sanità è pagata con le nostre tasse, per cui di fatto paghiamo noi.
Tutto giusto, ma è anche vero che la tassazione è progressiva, per cui in proporzione paga di più il ricco. E in ogni caso, l'uomo della strada tende a percepire ciò che paga direttamente più che di che paga indirettamente (il tuo esempio dell'inquinamento).

Veniamo adesso all'auto elettrica. Qui la percezione del cittadino è che debba pagare in buona parte di tasca sua, a prescindere dal fatto che sia povero e ricco. Quello ricco, a un certo punto lo potresti pure convincere a spendere di più con le argomentazioni di tipo squisitamente ambientale tipo quelle elencate da demov ieri, ma quello povero non lo convinci affatto, perchè l'unica percezione che ne trae è che pur essendoci un fondamento giusto, il risultato per lui è che non potrà più permettersi un'auto, ovvero la sua sarà una percezione di limitazione della sua libertà
Per ovviare a questa situazione si ricorre agli incentivi, ma i fatti dimostrano che un incentivo per essere efficace deve realmente coprire l'intero gap economico. Il che lo rende insostenibile sui grandi numeri. E' la stessa questione delle case green. Se regali i lavori (leggasi 110%) la gente si precipita. Ma se tu Stato regali i lavori, ti puoi permettere di farlo su un numero così piccolo di casi da rendere di fatto questa operazione socialmente ingiusta perchè favorisci una minoranza e non necessariamente quella più povera.

In sintesi, il conto lo dobbiamo pagare sempre noi, ma chi di noi e come può fare la differenza

[VPP]

Tutto giusto, ma è anche vero che la tassazione è progressiva, per cui in proporzione paga di più il ricco.

In realtà in Italia in proporzione paga di più chi non può evadere ma è un'altra storia...

La proporzionalità è garantita anche per la transizione. Chi ha minori entrate avrà anche un alloggio più modesto e un'auto di segmento basso di chi ha maggiori entrate e quindi il costo di sostituzione/riqualificazione energetica sarà proporzionalmente minore. Questo a meno che uno viva al di sopra delle proprie possibilità ma questa è una scelta personale la cui responsabilità deve cadere esclusivamente sul diretto interessato.

..., il risultato per lui è che non potrà più permettersi un'auto, ovvero la sua sarà una percezione di limitazione della sua libertà

La libertà non c'entra nulla, smettiamo di usare parole a casaccio per favore. Ogni cittadino è libero di studiare, cercare un lavoro, fare carriera e arrivare a permettersi il tenore di vita che desidera ma non c'è nessuna garanzia o "diritto" perché non siamo in un regime comunista di stampo sovietico. Pensa che ognuno è libero persino di non provarci nemmeno e passare tutta la vita sdraiato sul divano, libertà di cui alcuni si avvalgono di fatto.

Avere l'auto privata non è un diritto costituzionalmente garantito (a differenza della salute pubblica che invece lo è). Secondo te lo Stato dovrebbe difendere quello che non è un diritto (usare l'auto privata invece dei mezzi pubblici) a scapito di quello che è un diritto costituzionale (la salute)? Sembri avere una strana concezione di Stato e di concetti diritti e libertà.

[ampera-e]

La discussione che ne è venuta fuori è ben più interessante del servizio, che non ho visto, apparsa su quel canale tv.
Fra l'altro non solo qua si parla di servizio alquanto farlocco (ma va?) ma anche su "vaielettrico" (ma va?).

[red69]

Esattamente quello che aveva previsto Formigli

[red69]

Avere l'auto privata non è un diritto costituzionalmente garantito

In Italia di più Vaglielo a dire tu che gli togli l'auto in cambio della salute e poi ne parliamo...