Okami ha scritto:Secondo me sei molto fuori strada.
Rispetto ad un caricatore non Tesla, l'auto deve semplicemente autenticarsi sul supercharger durante l'handshake. Se il VIN risulta quello di una Tesla, la carica viene addebitata sul conto dell'utente e morta lì. Se è per esempio una Volkswagen, Tesla fatturerà a VW la carica, comunicando solo il VIN dell'auto, e VW farà da tramite con il cliente. Diversamente diventa un casino a livello di privacy, e se ci pensi Tesla per l'utilizzo del servizio ha "bisogno" solo di sapere a che auto verrà fatturata la corrente.
Quello del riconoscimento dell'auto è l'ultimo dei problemi, come dici giustamente te è ampiamente previsto dall'IEC 62196 fin dalla prima release e non serve neppure il VIN, lo si può fare in altri modi svincolati dall'auto.
E' che i SUC sono tutto un mondo di organizzazione che non si limita al riconoscimento dell'auto. Appunto la gesitone delle code, i fatturati, le tariffe extra-ricarica, persino il considerare l'energia venduta per trazione diversamente da energia erogata in assoluto.
Ovviamente Tesla potrebbe fare a meno di queste funzioni per le auto non Tesla, non sono mica obbligatorie per utilizzo del servizio (ed infatti nessun altro li utilizza, neppure ionity o fastned) ma sinceramente non applicarle su auto che poi userebbero l'infrastruttura renderebbe meno pratica e fruibile la rete a tutti, inclusi i suoi clienti Tesla e c'e' da credere che Tesla non voglia più di tanto scendere a compromessi (poi con i soldi ci si può accordare su tutto, magari se una Porsche riempie di miliardi su miliardi Tesla, alla fine quella si cala le braghe, ma ad oggi non mi sembra ci sia questa intenzione da nessuna delle due parti, inclusa proprio una Porsche che non vuole far vedere che da' tanti soldi ad una concorrente... anche l'immagine vuole la sua parte!).
Non solo.
Come tutte le aziende americane dei dati di oggi (i soliti google, amazon, facebook, netflix, ecc ecc) Tesla questi dati li vuole non per sfizio o per curiostà ma perchè riesce a farli fruttare molto bene e viene dunque difficile credere che cederà la sua rete senza avere in cambio (oltre al vil denaro della ricarica dei SPORCHI MALEDETTI E SUBITO) anche tanti bei dati collezionabili ed aggregabili (dove si può sviluppare anche intelligenza artificiale grazie ai BIG DATA) come gira tutto il mondo dell'elettrico, anche delle altre marche che non hanno la T davanti (che guardacaso è proprio quello che oggi gli manca per avere un quadro totale della situazione).
Poi, ripeto, con accordi commerciali tutto è possibile.
E' anche possibile che cambi il vento e Tesla non sia più così in posizione di mercato così forte da poter decidere oppure potrebbe esserci qualche legge europee che obblighi ad aprire i SUC alla concorrenza (
ricordate il caso di Microsoft per IE?), il futuro (anche a breve termine, tipo 3 anni) secondo me non lo sa nessuno; ma ad oggi mi sembra molto improbabile che le cose non siano come credo.