Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
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Parlare di un solo e singolo argomento per discussione, nella sezione più corretta e con un titolo chiaro e descrittivo, evitando i fuori tema | Evitare di citare tutto il testo di un precedente messaggio, ma lasciare solo il minimo indispensabile usando questo sistema | Utilizzare le unità di misura corrette, in particolare i kW per la potenza e i kWh per l'energia, di cui è spiegata la differenza qui | Leggere il regolamento completo che è visibile qui
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- selidori
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Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Il frigorifero lo attacchiamo alla presa al muro senza tante scenate, allora perchè non possiamo fare così con le nostre auto elettriche ma abbiamo bisogno di wallbox o IC-CPD?
Spesso mi sono fatto questa domanda ed in un paio di occasioni (su facebook, lo ammetto) ho trovato molte risposte interessanti.
Pensando sia una domanda legittima, mi propongo qua di raccogliere le risposte (che quindi non sono farina del mio sacco) per facilitarne la consultazione e diffusione.
Quali sono i vantaggi di caricare in modo3 (rispetto al modo1)? (qua riassunto sui MODI di ricarica: http://www.forumelettrico.it/forum/wall ... html#p7811 ).
In altre parole: perchè le auto hanno una presa 'strana' che richiede un EVSE e non possono collegarsi direttamente alla presa di casa? (la schuko fra l'altro ha un buon isolamento, una buona connessione meccanica ed una buona resistenza per molte ore ad alte correnti).
SICUREZZA:
- nel modo3 c'e' un dialogo 'intelligente' fra l'auto e la rete fissa. Chiunque dei due può comandare una sospensione/interruzione della ricarica senza strumenti od accessori esterni che comunque cercherebbero solo di 'intuire' eventuali malfunzionamenti (i vari magnetotermici, differenziali, salvavita, fanno quel che possono)
- le spine (ma anche i cavi) sono dimensionati per sopportare per tante ore le forti correnti tipiche delle auto elettriche. Infatti le comuni shuko sono si state studiate per sopportare anche i 3kW tipici degli impianti ma per pochi minuti, non per diverse ore. Ad esempio una lavatrice usa eccome 3kW ma solo quando scalda l'acqua. Un'auto elettrica può richiederli anche per 20 ore! Meglio avere prese dedicate nate allo scopo.
- se anche la shuko va bene, esistono in commercio molti adattatori nati per potenze inferiori che un utente standard potrebbe mettere nella catena del cablaggio. Si pensi ad un adattatore da shuko a spina italiana, od una ciabatta od una shuko bipasso. Nel "mondo" del MODO3 non esiste invece nessuno di questi prodotti proprio perchè pericolosi.
- le spine per il modo3 hanno protezioni anche meccaniche/fisiche: i pin non possono essere toccati in nessun modo, inoltre è sempre previsto un pin più corto che in caso di distacco della spina (che può essere anche interbloccata meccanicamente) si sgancia per primo e comanda il distacco del rifornimento
- tutte le spine e prese per il modo3 sono meccanicamente molto forti e resistenti ed almeno IP44. Sono anche carrabili e resistenti alle temperature da esterni. Sono inoltre interbloccabili.
PRATICITA':
- il cavo va solo nell'auto e l'IC-CPD va solo per l'auto
- paese che vai, spina che trovi! Anche se la SCHUKO è la presa europea de-facto, in verità un viaggiatore di auto elettrica in giro per vari stati (ricordiamoci che una macchina gira... un frigorifero, difficile!) potrebbe trovarsi con prese che non vanno con la sua dotazione. E non pensate che dovete andare in Australia per trovarle, anche in Europa le prese sono quasi tutte diverse e spesso incompatibili, fra l'altro alcuni stati geograficamente europei, non lo sono politicamente (ad esempio la Svizzera o la Gran Bretagna). Le prese invece per il modo3 sono universali almeno per continenti.
FUNZIONI AVANZATE
- tramite il dialogo auto-colonnina (possibile solo da modo3, in su) chiunque può comandare una modifica di carica anche solo temporanea. Ad esempio l'auto può sospendere momentaneamente la ricarica od abbassare le richieste per vari motivi (batterie calde, bilanciamento in corso, comandi remoti, ecc) ma anche 'la rete' (necessità di utilizzo di potenza dallo stesso contatore, comandi remoti) così come pure la rimodulazione.
- (purtroppo non usato da nessuno) è possibile autenticarsi automaticamente e quindi l'auto può passare info alla colonnina. A quel punto via software si può fare tutto: da negare la ricarica a limitarla in qualche maniera a fatturare il rifornimento, ecc. In pratica ci si dimenticherebbe di rfid od app. Utile sopratutto in luogo pubblico ma anche per casi particolari (magari wallbox condivise in condominio od azienda od anche in famiglie con più auto elettriche dove si vogliono tenere statistiche separate).
Per ora questo mi è venuto in mente.
Se ne avete altre od avete correzioni, POSTATE!
Spesso mi sono fatto questa domanda ed in un paio di occasioni (su facebook, lo ammetto) ho trovato molte risposte interessanti.
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Quali sono i vantaggi di caricare in modo3 (rispetto al modo1)? (qua riassunto sui MODI di ricarica: http://www.forumelettrico.it/forum/wall ... html#p7811 ).
In altre parole: perchè le auto hanno una presa 'strana' che richiede un EVSE e non possono collegarsi direttamente alla presa di casa? (la schuko fra l'altro ha un buon isolamento, una buona connessione meccanica ed una buona resistenza per molte ore ad alte correnti).
SICUREZZA:
- nel modo3 c'e' un dialogo 'intelligente' fra l'auto e la rete fissa. Chiunque dei due può comandare una sospensione/interruzione della ricarica senza strumenti od accessori esterni che comunque cercherebbero solo di 'intuire' eventuali malfunzionamenti (i vari magnetotermici, differenziali, salvavita, fanno quel che possono)
- le spine (ma anche i cavi) sono dimensionati per sopportare per tante ore le forti correnti tipiche delle auto elettriche. Infatti le comuni shuko sono si state studiate per sopportare anche i 3kW tipici degli impianti ma per pochi minuti, non per diverse ore. Ad esempio una lavatrice usa eccome 3kW ma solo quando scalda l'acqua. Un'auto elettrica può richiederli anche per 20 ore! Meglio avere prese dedicate nate allo scopo.
- se anche la shuko va bene, esistono in commercio molti adattatori nati per potenze inferiori che un utente standard potrebbe mettere nella catena del cablaggio. Si pensi ad un adattatore da shuko a spina italiana, od una ciabatta od una shuko bipasso. Nel "mondo" del MODO3 non esiste invece nessuno di questi prodotti proprio perchè pericolosi.
- le spine per il modo3 hanno protezioni anche meccaniche/fisiche: i pin non possono essere toccati in nessun modo, inoltre è sempre previsto un pin più corto che in caso di distacco della spina (che può essere anche interbloccata meccanicamente) si sgancia per primo e comanda il distacco del rifornimento
- tutte le spine e prese per il modo3 sono meccanicamente molto forti e resistenti ed almeno IP44. Sono anche carrabili e resistenti alle temperature da esterni. Sono inoltre interbloccabili.
PRATICITA':
- il cavo va solo nell'auto e l'IC-CPD va solo per l'auto
- paese che vai, spina che trovi! Anche se la SCHUKO è la presa europea de-facto, in verità un viaggiatore di auto elettrica in giro per vari stati (ricordiamoci che una macchina gira... un frigorifero, difficile!) potrebbe trovarsi con prese che non vanno con la sua dotazione. E non pensate che dovete andare in Australia per trovarle, anche in Europa le prese sono quasi tutte diverse e spesso incompatibili, fra l'altro alcuni stati geograficamente europei, non lo sono politicamente (ad esempio la Svizzera o la Gran Bretagna). Le prese invece per il modo3 sono universali almeno per continenti.
FUNZIONI AVANZATE
- tramite il dialogo auto-colonnina (possibile solo da modo3, in su) chiunque può comandare una modifica di carica anche solo temporanea. Ad esempio l'auto può sospendere momentaneamente la ricarica od abbassare le richieste per vari motivi (batterie calde, bilanciamento in corso, comandi remoti, ecc) ma anche 'la rete' (necessità di utilizzo di potenza dallo stesso contatore, comandi remoti) così come pure la rimodulazione.
- (purtroppo non usato da nessuno) è possibile autenticarsi automaticamente e quindi l'auto può passare info alla colonnina. A quel punto via software si può fare tutto: da negare la ricarica a limitarla in qualche maniera a fatturare il rifornimento, ecc. In pratica ci si dimenticherebbe di rfid od app. Utile sopratutto in luogo pubblico ma anche per casi particolari (magari wallbox condivise in condominio od azienda od anche in famiglie con più auto elettriche dove si vogliono tenere statistiche separate).
Per ora questo mi è venuto in mente.
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- roberto72
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Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Bravo Selidori. Un buon vademecum per spiegare a tutti l'utilità di certe accortezze che all'utilizzatore medio, che non conosce nel dettaglio la materia, potrebbero sembrare solamente complicazioni, ma in realtà non lo sono.
Ultima modifica di roberto72 il 09/09/2017, 10:01, modificato 1 volta in totale.
Nissan Leaf 24 kWh Consumo - Impianto FV 4,7 kWp
- claudio.amadori
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Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Direi che è tutto condivisibile a parte che si scrive schuko e non shuko (da Schutzkontakt).
A mio avviso il primo motivo è la possibilità di adattare in modo semplice e automatico la corrente/potenza disponibile (tramite il PWM) indipendentemente dall'auto e dalla presa.
Altrimenti si potevano usare le normali prese industriali al posto della schuko e buonanotte (come del resto si fa per camper, motorhome, motoscafi, yacht, etc).
Ma ti immagini i pasticci: questa auto va a 32 A quindi non posso attaccarla a una presa da 16 A altrimenti mi scatta l'interruttore, invece questa va a 16 A, potrei anche attaccarmi a una 16 A ma devo avere l'adattatore... che casino!
Poi, la corrente può essere variata automaticamente durante la medesima sessione di ricarica, sempre tramite il PWM, secondo una logica di gestione della potenza.
In effetti, da anni, tutte le auto elettriche caricano solo in modo 3/2, oppure modo 4. Il modo 1 lo hanno abbandonato da tempo.
Tuttavia il modo 1 è usato comunemente, anche in ambito pubblico (tranne che in Italia), per i veicoli più leggeri.
Sono del tutto equiparabili a elettrodomestici, caricano solo lento, anzi lentissimo (di fatto max 8-10 A anche se questo limite non è ufficiale), e non hanno particolari caratteristiche di regolazione (come del resto per il modo 3 "semplificato" ove il veicolo può caricare senza leggere il PWM).
Per le strade di Barcellona, di Berlino o di Parigi trovi le colonnine con la presa domestica per caricare in modo 1 i veicoli leggeri.
Gli altri veicoli hanno a disposizione la tipo 2 in modo 3.
A mio avviso il primo motivo è la possibilità di adattare in modo semplice e automatico la corrente/potenza disponibile (tramite il PWM) indipendentemente dall'auto e dalla presa.
Altrimenti si potevano usare le normali prese industriali al posto della schuko e buonanotte (come del resto si fa per camper, motorhome, motoscafi, yacht, etc).
Ma ti immagini i pasticci: questa auto va a 32 A quindi non posso attaccarla a una presa da 16 A altrimenti mi scatta l'interruttore, invece questa va a 16 A, potrei anche attaccarmi a una 16 A ma devo avere l'adattatore... che casino!
Poi, la corrente può essere variata automaticamente durante la medesima sessione di ricarica, sempre tramite il PWM, secondo una logica di gestione della potenza.
In effetti, da anni, tutte le auto elettriche caricano solo in modo 3/2, oppure modo 4. Il modo 1 lo hanno abbandonato da tempo.
Tuttavia il modo 1 è usato comunemente, anche in ambito pubblico (tranne che in Italia), per i veicoli più leggeri.
Sono del tutto equiparabili a elettrodomestici, caricano solo lento, anzi lentissimo (di fatto max 8-10 A anche se questo limite non è ufficiale), e non hanno particolari caratteristiche di regolazione (come del resto per il modo 3 "semplificato" ove il veicolo può caricare senza leggere il PWM).
Per le strade di Barcellona, di Berlino o di Parigi trovi le colonnine con la presa domestica per caricare in modo 1 i veicoli leggeri.
Gli altri veicoli hanno a disposizione la tipo 2 in modo 3.
- claudio.amadori
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Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Lo potresti fare con il protocollo ISO 15118.selidori ha scritto: - (purtroppo non usato da nessuno) è possibile autenticarsi automaticamente e quindi l'auto può passare info alla colonnina.
Da anni se ne parla ma stenta a partire.
Serve, non serve? forse non ne vale la pena?
Sono sicuro che le colonnine ISO 15118 - più costose - sarebbero additate come una inutile complicazione.
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Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Buongiorno,
non sono un tecnico, e non ho competenze elettriche, ma faccio presente che nella nautica ogni banchina ha una serie di colonnine per l'alimentazione degli impianti elettrici delle imbarcazioni (e quindi anche per la ricarica delle batterie) - e girovagando per la Croazia ho visto molti cavi trifase/monofase e relative prese/spine (anche da 64 ampere e oltre (imbarcazioni anche di 50 e più metri))
quindi domando: nella nautica le regole sono diverse? c'è bisogno di meno sicurezza?
tra l'altro quasi sempre le colonnine dell'energia elettrica sono affiancate da quelle dell'acqua (se non addirittura nella stessa postazione)
Saluti
Aldo
ps immagini prese dalla rete
non sono un tecnico, e non ho competenze elettriche, ma faccio presente che nella nautica ogni banchina ha una serie di colonnine per l'alimentazione degli impianti elettrici delle imbarcazioni (e quindi anche per la ricarica delle batterie) - e girovagando per la Croazia ho visto molti cavi trifase/monofase e relative prese/spine (anche da 64 ampere e oltre (imbarcazioni anche di 50 e più metri))
quindi domando: nella nautica le regole sono diverse? c'è bisogno di meno sicurezza?
tra l'altro quasi sempre le colonnine dell'energia elettrica sono affiancate da quelle dell'acqua (se non addirittura nella stessa postazione)
Saluti
Aldo
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-Aldo-
- claudio.amadori
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Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Le regole sono sì diverse (norme diverse).
Lo stesso per i campeggi.
Immagino anche, ma non sono pratico, che uno yacht da 63 A non si attacchi dove ormeggiano le barche che utilizzano solo 16 A. Non so comunque come nella pratica si gesticano barche diverse con colonnine diverse (correnti diverse). Probabilmente... con buon senso pratico.
Comunque sia, di fatto tutte le automobile non caricano in modo 1, restano però fuori i veicoli leggeri (scooter, ecc) che in buona parte caricano diretti da una presa comune come un elettrodomestico.
Lo stesso per i campeggi.
Immagino anche, ma non sono pratico, che uno yacht da 63 A non si attacchi dove ormeggiano le barche che utilizzano solo 16 A. Non so comunque come nella pratica si gesticano barche diverse con colonnine diverse (correnti diverse). Probabilmente... con buon senso pratico.
Comunque sia, di fatto tutte le automobile non caricano in modo 1, restano però fuori i veicoli leggeri (scooter, ecc) che in buona parte caricano diretti da una presa comune come un elettrodomestico.
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Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Secondo me il motivo è un'altro.
Che le barche sono cosa VECCHIA ed allora non c'erano tutte queste regole e manie burocratiche... alla fine il pretesto della sicurezza infatti è un po' una scusa.
Altra risposta è che le barche sono un po' selettive, per averle (con corrispondente patente nautica) si supera un test un po' più serio di quello delle auto e magari spiegano meglio come trattare quei rifornimenti.
Che le barche sono cosa VECCHIA ed allora non c'erano tutte queste regole e manie burocratiche... alla fine il pretesto della sicurezza infatti è un po' una scusa.
Altra risposta è che le barche sono un po' selettive, per averle (con corrispondente patente nautica) si supera un test un po' più serio di quello delle auto e magari spiegano meglio come trattare quei rifornimenti.
- claudio.amadori
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Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Sicuramente e' anche come dici tu. Del resto una decina di anni fa una parte dei costruttori di auto sosteneva le normali prese industriali, semplici, economiche, senza necessità di inventare nulla. Il "modo 1" con prese industriali e' normalmente in uso e perfettamente a norma per yacht e camper. Perche non usarlo anche per le auto? A mio avviso il modo 3 ha preso il sopravvento per far convivere potenze diverse con un'unica presa in modo trasparente per l'utente. Ops.. Presa unica davvero?
- selidori
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Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
Mi sono accorto non c'e' un bel riassunto dei modi di ricarica:
- modo1: elettronica di controllo tutta nell'auto, il televisore è modo1
- modo2: elettronica lungo il cavo che da un lato ha schuko e dall'altro tipo2 (o tipo1) con segnale PWM creato da questo cavo (detto in gerco IC-CPD). Detto in altro modo: la stazione di ricarica è staccabile da un utente dalla rete elettrica (ha shuko od industriale).
- modo3: tutto nella colonnina che quindi genera il PWM ed il cavo è proprio stupido. Detto in altro modo: la stazione di ricarica è cablata nell'impianto e non è dunque staccabile da un utente (ci vuole un elettricista per la sua messa in opera che quindi diventa un'installazione fissa. Questo garantisce un impianto a norma (od almeno si parte dal presupposto che chi l'allacci conosca e segua le norme, rilasciando anche il DICO)).
- modo4: (già che ci siamo) come il modo3 ma parliamo di DC, quindi nella colonnina c'e' anche il raddrizzatore da AC a DC
(e poi c'e' anche l'altro: http://www.forumelettrico.it/forum/wall ... html#p7811 ) Immagini chiarissime by e-station (che ringrazio): https://www.e-station.it/guida-alla-ricarica.html
- modo1: elettronica di controllo tutta nell'auto, il televisore è modo1
- modo2: elettronica lungo il cavo che da un lato ha schuko e dall'altro tipo2 (o tipo1) con segnale PWM creato da questo cavo (detto in gerco IC-CPD). Detto in altro modo: la stazione di ricarica è staccabile da un utente dalla rete elettrica (ha shuko od industriale).
- modo3: tutto nella colonnina che quindi genera il PWM ed il cavo è proprio stupido. Detto in altro modo: la stazione di ricarica è cablata nell'impianto e non è dunque staccabile da un utente (ci vuole un elettricista per la sua messa in opera che quindi diventa un'installazione fissa. Questo garantisce un impianto a norma (od almeno si parte dal presupposto che chi l'allacci conosca e segua le norme, rilasciando anche il DICO)).
- modo4: (già che ci siamo) come il modo3 ma parliamo di DC, quindi nella colonnina c'e' anche il raddrizzatore da AC a DC
(e poi c'e' anche l'altro: http://www.forumelettrico.it/forum/wall ... html#p7811 ) Immagini chiarissime by e-station (che ringrazio): https://www.e-station.it/guida-alla-ricarica.html
Ultima modifica di selidori il 15/08/2020, 10:55, modificato 3 volte in totale.
Re: Perchè non ricaricare le nostre auto elettriche in Modo 1?
... e le ambulanze, i venditori di panini con salsiccia, i kart elettrici dei campi da golf, etc, etc, etc...Il "modo 1" con prese industriali e' normalmente in uso e perfettamente a norma per yacht e camper. Perche non usarlo anche per le auto?
Me lo sono sempre chiesto anche io, e non ho ancora trovato una risposta convincente.
Non in sostituzione della Tipo2 a 22kW, ma c'era proprio proprio bisogno della Scame3a per caricare monofase a 16A quando in tutto il resto d'europa non esiste?
Ciao Antonio
VW e-UP! detta EPPA & Opel Mokkae