proposta

Progetto di Class Onlus, associazione ambientalista che veicola la responsabilità sociale delle imprese, dei servizi e del commercio.
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polianto
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proposta

Messaggio da polianto »

Prima di tutto mi sembra doveroso iniziare questo mio intervento con i ringraziamenti a Camillo Piazza, Class ONLUS e Green Land Mobility per tutto quanto fatto in questi anni per favorire la mobilità elettrica.

Detto questo mi sembra che nel 2016 l’azione di incremento dei punti di ricarica abbia sofferto un rallentamento rispetto a prima, le molte colonnine annunciate a Novembre 2015 come di imminente attivazione (150 punti in Provincia Monza/Brianza, corridoi 5 con Iper, corridoi FI-PI-LI con punti fast con la Regione Toscana, comune di Abbiategrasso e Rivolta d’Adda con EVbility, ), non sono ancora attive, immagino a causa dei ritardi di assegnazione dei fondi dei bandi in corso e alla difficoltà di recuperare nuovi sponsor.

Al che il mio pensiero è stato “possiamo fare noi qualcosa?”

A parte donare il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi a Class ONLUS (fatto!) ho letto più di un intervento di persone disposte a finanziare con un crowdfunding col fine di installare punti di ricarica veloci in posizioni strategiche.

Allora ho pensato: non potrebbe Green Land Mobility provare su una singola colonnina già prevista, che magari stenta a partire perché mancano alcuni sponsor, attivare una ricerca di fondi tramite crowdfunding per completare il finanziamento?
Magari la mia è una pia illusione e sarebbe un buco nell’acqua, ma magari qualcosa si riesce a concretizzare.
Che ne pensare?
Saluti a tutti Antonio


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selidori
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Re: proposta

Messaggio da selidori »

Caro polianto,
purtroppo penso che Camillo abbia abbandonato l'idea di installare colonnine.
Va in giro da tempo dicendo che ce ne sono TROPPE e ci sono PIU' AUTO CHE COLONNINE.
Sicuramente non l'aiutano il poco uso delle colonnine installate, ma secondo me ha proprio perso verve ed entusiasmo in un settore che proprio non vuole partire.

Inoltre il problema non è neppure il costo, alla fine, è proprio che nessuno ha voglia di metterle, neppure gratis.
Ed i comuni non hanno voglia di dare l'autorizzazione, enel di fornire l'allaccio eccetera eccetera.

Comunque gli inoltro la tua segnalazione.
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Re: proposta

Messaggio da marco »

Secondo me per dare nuovo slancio, si dovrebbe puntare ad installare le nuove fast tristandard: costerebbero molto di più, ma con un aiutino come quello suggerito da Antonio, gli si potrebbe venire incontro, e soprattutto credo che ne aumenterebbe di molto l'utilizzo, specie in futuro, visto che aumenteranno le capacità delle batterie e quindi i tempi necessari per caricarle.
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Re: proposta

Messaggio da selidori »

Sentiamo che dice camillo...
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aldodal
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Re: proposta

Messaggio da aldodal »

Buongiorno Antonio, Stefano e Marco,
innanzitutto spero che la discussione in merito si allarghi il più possibile anche ad altri partecipanti del forum, in arrivo per esempio dal gruppo FB

Mi unisco ad Antonio ai ringraziamenti a Camillo per quanto fatto finora e quanto riuscirà a fare per la mobilità elettrica in Italia nel prossimo futuro

Il rallentamento che tutti osserviamo, per la precisione, direi che è di tutto il settore "ricarica pubblica", forse escludendo mamma-enel e il boom champions di a2a: io personalmente mi sono meravigliato dell'immobilismo di spin8 che erano partiti col piede giusto, ma poi, al lato pratico, si sono accorti che il business plan non sta in piedi (stanno facendo qualcosa o hanno riposto i loro sogni nel cassetto? mah)

Dobbiamo ancora capire e sapere come è andato il bando per i finanziamenti pubblici, e a quali installazioni porteranno, ma anche qua i tempi sono lunghi.

Da osservatore, non ev-driver quello che più mi amareggia è proprio questa lentezza cronica e questo .... parole parole parole... ma mai fatti concreti, efficaci e rapidi.

Da un punto di vista astratto la proposta di Antonio è sensata, ma i problemi non mancherebbero - burocratici, di installazione, gestione... ecc ecc

Oltre alla raccolta della somma necessaria per l'investimento iniziale, sono richieste spese correnti mensili a cui far fronte .... con quali soldi? facendo pagare la ricarica? bastano queste entrate? NO questo è bene che sia chiaro.... gli introiti delle ricariche non bastano per la gestione corrente (per un ritorno dell'investimento neanche a sognarselo)

Per quanto riguarda la proposta di Marco, purtroppo le cifre diventano veramente importanti per non dire proibitive.... sia come investimento che come gestione corrente

Aspetto anche altri contributi, e faccio un'ultima riflessione... tutte queste difficoltà dovrebbero ancora una volta far capire quanto sia stato MONUMENTALE l'operato di Camillo fatto fino ad ora.

Buona giornata
-Aldo-

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Re: proposta

Messaggio da selidori »

Io insisto col dire che l'unica via (dalla quale nessun risultato sta però arrivando) è far rispettare la legge 134 che obbliga i centri commerciali a mettere colonnine.
Ma è attuativo solo in Lombardia, dove comunque le colonnine nascono moltissimo a rilento anche lì e quando ci sono i problemi sono i soliti (spente, disattivate, nessuno sa come gestirle, ecc... persino ENEL se ne sbatte, il caso è ad esempio dell'esselunga Monza aperto un anno fa con le due colonnine di leggere richieste (del circuito ENELDRIVE che ha fatto pure il colpaccio): oramai sono non funzionanti da mesi, in stato di abbandono).
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camillo.piazza
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Re: proposta

Messaggio da camillo.piazza »

La mia opinione è semplice.
Per almeno i prossimi 5 anni non esiste nessuna possibilità per un privato d'investire per dei sistemi pubblici di ricarica. L'eventuale ritorno dell'investimento la si avrebbe quando circoleranno circa 100.00 macchine elettriche. Nel frattempo sono tre sistemi e/o organizzazione che possono creare una vera infrastruttura: i concessionari energetici che investono sulla rete, in attesa del mercato ( enel lo sta fecendo, A2A l'ha fatto e ci deve pensare se continuare, gli altri non hanno interesse), le case automobilistiche ( gli unici che hanno interesse economico) e alcuni lo stanno facendo ( TESLA per primi, in parte NISSAN, le altre il nulla assoluto) e i gestori di altri servizi a valore aggiunto ( centri commerciali e altro). Per ora solamente Iper la Grande I ha investito sulla rete, spendendo circa 700.000 euro, sapendo benissimo che non avrebbe guadagnato nulla. ( ora, con la crisi della grande distribuzione, hanno tirato un pò il fiato). Le altre catene. a parte le coop in questi mesi, è stato un disastro. Persino Ikea che era partita bene, ha deciso di chiedere a Enel distribuzione d'istallare le colonne, senza spendere un euro.
Ha ragione Stefano, per ora occorre fare rispettare la legge 134 e tra un po il decreto di recepimento della direttiva AFID che abbiamo pubblicato sul sito di greenlandmobility. Per il resto è una corsa ad ostacoli. Persino Enel, che ha ricevuto un contributo significativo dalla CEE, sta trovando ostacoli con i concessionari della rete autostradale che, motivati dalle lobby dei petrolieri, non stanno concedendo le autorizzazione per l'istallazione. In sintesi: stiamo lavorando per far partire il mercato dell'elettrico e per rendere vincolante l'istallazione delle colonne, ma confermo la mia opinione. In questo momento occorre concentrare quasi tutti gli sforzi economici per gli incentivi agli acquisti di mezzi elettrici. Per la cronaca: solamente 12 persone hanno acquistato la wall box per la ricarica e tra un pò perderemo oltre 900.000 messe a disposizione...
polianto
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Re: proposta

Messaggio da polianto »

In effetti il dato più sconsolante non è il numero di colonnine in Italia, in lenta ma costante crescita, anche se con una distribuzione sul territorio poco efficace, ma le vendite di auto elettriche che dopo la crescita del 2015 è ritornata ai livelli del 2014. E questo soprattutto, anche secondo me, proprio per la mancanza di incentivi, oltretutto accompagnata da continui annunci di incentivi in arrivo che porta a rimandare l’acquisto anche chi era intenzionato.

Per quanto riguarda il bando per le wall-box in Lombardia secondo me l’aver legato l’erogazione del contributo al possesso di un mezzo elettrico ha di fatto tagliato le gambe a tutti i possibili interessati, a parte i pochi che compreranno un’auto in questi mesi.
Se l’obiettivo era quello di far installare punti di ricarica privati in attività con un parcheggio privato aperto al pubblico che senso ha pretendere che l’attività stessa possegga un mezzo elettrico? Un ristorante, un albergo, un cinema o uno stabilimento termale magari non hanno nemmeno un mezzo aziendale ma spesso ampi parcheggi per i clienti e con il bando così fatto non possono chiedere nulla.
Come pure un proprietario privato di un box affittato a terzi, senza quel vincolo, avrebbe potuto dotarlo di wall-box per renderlo affittabile a proprietari di auto elettriche.
Forse se rivedessero i termini eliminando l’obbligo di possedere un’auto elettrica riuscirebbero a spenderli questi 900k€ e sarebbero una bella boccata di ossigeno anche per i piccoli artigiani elettricisti.

Ciao Antonio
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Re: proposta

Messaggio da selidori »

polianto ha scritto:Se l’obiettivo era quello di far installare punti di ricarica privati in attività con un parcheggio privato aperto al pubblico che senso ha pretendere che l’attività stessa possegga un mezzo elettrico?
No, attenzione, lo scopo del bando della regione lombardia è per privati ad uso privato.
Infatti si parla di wallbox e deve essere pure legato ad un contratto residenziale.
No ad aziende (anche se in verità c'e' un NI che può diventare SI...) e meno che meno ad attività commerciali con parcheggi: quelli lo devono mettere loro a loro spese ed obbligatoriamente, come prevede la legge 134/12.
Ciononostante praticamente non lo sta facendo nessuno e preferiscono infrangere la legge tanto si sa che i condoni sanano tutto.
D'altronde lo si doveva intuire che non vogliono comunque fare questi impianti: fino al 31 dic 2015 avrebbero potuto avere colonnine gratis grazie alla sperimentazione ed a parte un gruppo, nessun'altro ne ha approfittato... Se già non le volevano a gratis, figurati ora che devono pagarle!
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Re: proposta

Messaggio da Giampigua »

Uno dei freni è il roaming non funzionante.

Chi oggi valuta di comprare elettrico è un pioniere e si informa

Quando scopre come funziona si scoraggia non solo per il problema in sè ma per la sfiducia nei venditori di auto e gestiri di colonnine quando si accorge che NON gli dicono di questi problemini...

E penserá "cos'altro mi hanno nascosto?"

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