Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

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Paul The Rock
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Re: Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

Messaggio da Paul The Rock »

marco ha scritto:Esattamente bisogna cambiare mentalità, come si è fatto con le auto: c'è anche chi l'ha già fatto come questi tre che ho beccato a Cortina l'anno scorso > colonnine-enel-x-20-kw-cortina-d-ampezz ... 18863.html , e da allora la situazione colonnine è già migliorata di molto e migliorerà sempre più.
Bisogna vedere da dove arrivavano e che giro hanno fatto (magari l'hai chiesto e puoi riportarlo). Vista la moto direi che difficilmente era un viaggio di più giorni dato che a meno di uno zainetto non potevano portarsi dietro altro...

Infatti quello che dico è che serve una rete ancor più capillare se le autonomie resteranno quelle di oggi per le moto. Oppure come detto il concetto di moto per uso turistico dovrà andare "a morire" perché non più sostenibile e chi vorrà farlo dovrà farlo in auto...


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VanFranco
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Re: Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

Messaggio da VanFranco »

sl45h ha scritto:.... un mondo di rinunce (volenti o nolenti) ci attende.....

sl45h
Se andare in giro in moto dovrà essere una rinuncia allora preferisco starmene a casa. Se mi va bene in sella riuscirò ancora andare per altri 10 o 15 anni ma poi dovro sicuramente appendere la motocicletta al chiodo.
Ma il fatto non riguarda me nel mio piccolo ma riguarda le generazioni a venire che se non sanno cosa vuol dire andare in moto manco gli passa per il cervello di avvicinarsi ad un mezzo dove ci sono troppe incognite e con un costo decisamente elevato.
Guardate solo adesso una volta appena avevi 14 anni il motorino lo bramavi in ogni modo adesso i ragazzini di 14 anni con lo scooter ne vedi un gran pochi e se non parti da giovane per l'amore della moto a 18 ti interessa solo la macchina quindi la vedo dura una rivoluzione epocale per le motociclette.
Alla fine se sopravviveranno alcune marche ci saranno forse un paio di modelli per un utilizzo prettamente pendolaristico e peggio ancora per poter risparmiare sui costi con dei power train uguali.
Tristezza totale non ci voglio nemmeno pensare.
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Kimera
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Re: Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

Messaggio da Kimera »

albenex ha scritto:strano, la mia Zero ha già l’ABS e ho avuto modo di testarlo per bene..
Qualcuno ha mai affermato in questo topic che la Zero non abbia l'ABS?

E ci mancherebbe che una moto che paghi più di 20.000€ non abbia neanche l'Abs... :roll:
Al massimo ho scritto che la maggior parte delle moto elettriche (in modo assurdo) non monti neanche l'Abs, sopratutto nella fascia di prezzo al di sotto dei 10.000€ che, come dicono i romani, non sono certo bruscolini.
albenex ha scritto:inoltre non capisco in cosa possa aiutare sui consumi avere un motore molto più scarso
Semplicemente perché non si sta "cavalcando" una pallina :lol:

Quello che stai cercando di fare, è applicare le leggi basi della fisica in un sistema, però, MOLTO più complesso come quello di un veicolo a trazione elettrica.
Non stiamo certo calcolando il lavoro di spostare una massa "m" in un sistema in piano in cui bisognerebbe tenere in considerazione soltanto le forze di attrito, la massa e la velocità che si voglia raggiungere nell'unità di tempo prestabilito ma, un sistema di un veicolo elettrico in cui ci sono altri fattori da valutare:
albenex ha scritto:In un sistema ideale, vale la legge essi si misurano a velocità costanti e medie non accelerando a piena coppia e piantando i freni di continuo .
forse sfugge qualche concetto base di fisica..
Esatto, qualcosa sfugge, ma a te ;)

Come ti dicevo, non si sta parlando di una sfera di massa m a cui esercitare una potenza (lavoro per unità di tempo) e basta, si sta parlando di un veicolo elettrico.
A questo, se gli installi un motore sopvradimensionato da così tanti kW di cui un veicolo "leggero" come una moto da un peso medio di cui bastano 150kg, FORZI il sistema a dimensionare proporzionalmente l'accumulatore perché tutti quei CV devono essere sopportati da una necessaria scarica "C" dell'accumulo, pena il danneggiamento irreversibile delle celle al litio.

Montare un motore potente, significa dover necessariamente montare un accumulo più grande per supportare tali potenze di scarica, aumentando i volumi, i pesi, le masse arrivando quasi a 250kg e peggiorare ulteriormente l'efficienza essendo costretti a montare una catena o una cinghia per trasferire il moto dal motore alla ruota cosa che vanno tutte a peggiore un sistema già in crisi.
Tra l'altro, abbiamo il lusso che in una moto elettrica puoi montare il motore direttamente nel mozzo evitando quella manutenzione/pratica assurda arcaica di andare a lubrificare la catena di trasmissione: roba del 2° secolo a.c.

A questo aggiungiamoci anche le perdite, ecco che abbiamo un accumulatore di ben 14kWh che non riesce a far percorrere una moto neanche 150km.
Uno spreco assurdo inutile di risorse, in pieno concetto americano...
albenex ha scritto:l’accelerazione “spavalda”, anzi, “americana”, l’hanno tutte, anche le italiane. e menomale che c’è! altrimenti sarebbero ancora più snobbate dai tradizionalisti
1) A me non interessano le accelerazioni e che le abbiano anche le italiane, non ho capito a chi possa interesare :?:
Io sto parlando di moto, di quelle che dovrebbero avere un powertrain intelligente, a nessuno interessa la provenienza di tale tecnologia.
Quindi un motore con potenza idonea per normali spostamenti e per viaggi, sarebbe perfetto per me; italiane e non.
2) Non ho capito che importanza dovrebbero avere i "tradizionalisti".
Questi, come già accennato precedentemente, sono già stati esclusi dato che sono fissati con l'odore della benzina, il brumbrum e burnout che sono cose più inutili e superficiali che io abbia mai visto quindi, secondo me, l'ultimissimo degli interessi, è andarsi a focalizzare su questa gente che nulla ha a che fare con un veicolo elettrico a due ruote.

Detto questo, ci sono moto che timidamente stanno cercando di seguire la "giusta" retta e, una di queste, è la Evoke Urban Classic.
Ottimo faro, ottima luce, ottimo impianto frenante, ottimo accumulo (circa 9-10kWh), ottima velocità di ricarica (di serie la 3kW) e sopratutto, motore integrato nel mozzo!
Ma, come tutte le moto che costano "quasi" il giusto, presenta grosse pecche:
Mancanza totale di carena
Mancanza di impianto Abs frenante
Mancanza di Type2 (monta la Type1)
Mancanza di CCS2
Mi sembra che manchi anche il cruise control
Peccato, perché questa già riesce ad assicurare minimo 150km a 90km/h fissi.
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Re: Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

Messaggio da Kimera »

VanFranco ha scritto:Secondo me la limitazione della moto come gia detto sta nell'infrastruttura di ricarica
Secondo me no.
E' la moto che ha limiti.

Oggi giorno, sopratutto le 22kW le trovi ormai praticamente ovunque e quindi non si ha problemi nel fare rifornimento in giro.
Il problema è nel veicolo a due ruote di oggi che per fare un pieno, ci impieghi minimo (nelle migliori delle ipotesi) 2 ore, che tiassicura massimo 150km e che non abbia una carena tale da avere un buon comfort durante la guida del mezzo.
Poi, come già accennato, ci sono molte che neanche montano l'Abs e per me, sopratutto questo aspetto, è una mancanza grave.
E' sicurezza attiva completamente assente. Grave davvero.
Io non le farei neanche omologare in Europa un veicolo che non monti l'Abs, no nel 2022.
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marco
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Re: Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

Messaggio da marco »

Kimera ha scritto:Mancanza di impianto Abs frenante
Io non ne sentirei tanto la mancanza fossi in te, anzi... :lol: > ecco-come-disattivare-definitivamente-l ... 25249.html (si fa per scherzare eh? Per strada serve, ma in fuoristrada è pure pericoloso se ti dimentichi di disattivarlo)
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Re: Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

Messaggio da Kimera »

marco ha scritto:Per strada serve, ma in fuoristrada è pure pericoloso se ti dimentichi di disattivarlo)
Su questo punto, assolutamente d'accordo ;)

Infatti, è questo il punto a favore di una moto che monta l'Abs:
Se lo prevede, c'è anche la possibilità di disattivarlo.
Se non c'è, non puoi mai attivarlo :lol:
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Re: Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

Messaggio da albenex »

quindi la soluzione è avere motorini lenti con batterie piccole (ottimo punto d’arrivo per distruggere totalmente anche solo l’idea di “moto elettrica”)

ti sei contraddetto da solo almeno un paio di volte.
prima dici che nessuna moto ha l’abs, poi qualcuna forse sì, poi forse non serve

poi dici che le moto non fanno 150km, certo a 145kmh fissi faticherei pure con i 50kwh dell’auto.
ma per usi entro i limiti delle statali ci stai tranquillamente.
tuttavia siccome hai deciso che non si può fare, non si può fare: neanche se ti faccio un video di 2 ore dove vado a 90kmh fissi

d’altronde in italia chi ne sa di più dì qualcosa è chi non la conosce, non la usa e non ce l’ha.
perché se l’avesse anche solo vista per più di due secondi si sarebbe accorto che NON c’è la catena nelle Zero stradali, ma la cinghia! più silenziosa e comoda e senza necessità di lubrificare come per la catena.

ma se qualcuno dice che non è così allora a Zero si saranno sbagliati. bisogna avvisarli!
Ps: la mia moto da almeno 20k in realtà è costata 13k. devo andargli a portare altri 7k?? bisogna avvisarli parte due

interrompendo la sagra de “so tutto io”, tornando seri e on topic:
il problema della carica sulle moto come detto è relativo al raffreddamento. nei modelli “top” si fa qualcosa in questo senso e stanno aumentando le potenze in gioco.
l’ideale, almeno per l’italia, sarebbe già raggiungere i 22kW in trifase che applicato a pacchi batterie da 10/12kWh effettivi significa poter fare un 20/80% in circa 15/20 minuti cioè letteralmente il tempo di fare una pipì (come per le FAST per le auto) ma con la comodità di avere una rete più capillare rispetto quella delle FAST

di fatto è anche ciò che in piccolo che capita a me avendo due mezzi elettrici: la moto la carico in garage (l’auto no), la carico a lavoro (l’auto no), o al ristorante con cortiletto (l’auto no) e anche solo con 1,5kW in una/due ore recupero quel 15/20% che mi fa stare più tranquillo anche quando non mi serve.
l’auto vuole le colonnine e devono essere FAST! per questo potenzialmente per le moto la transizione paradossalmente potrebbe essere più comoda: tutto sta nella capacità di ricarica.
Auto: Peugeot e-208 GT OBC 11kW (04/2021) | Moto: Zero S ZF14.4 MY2021 (02/2022) | Wallbox: Myenergi Zappi 7.4 kW 7.5mt + Silla Prism Solar 7.4 kW 7mt | FV Enel X Classic 4.2 kWp
luiriv
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Re: Quali evoluzioni nelle moto elettriche nei prossimi 5 anni?

Messaggio da luiriv »

Kimera ha scritto: Una moto normale, per raggiungere 110km/h che pesi circa 180kg, gli basterebbero 8-9kW di potenza.
Con una potenza simile, si può tranquillamente integrarlo nella ruota posteriore in modo da eliminare anche l'uso di una trasmissione a cinghia o a catena obbligando ad un'ulteriore manutenzione alla catena che nelle elettriche sarebbe completamente inutile: un altro refuso del passato.
Sono in parte d'accordo peró credo anche che con una moto da 8/9 kW i limiti del motore del mozzo comincino ad essere evidenti (peso concentrato sul retrotreno, problema masse non sospese e sensibilitá alle buche, smontaggio ruota poco agevole..) Al limite, se proprio si vuole evitare l'adozione della cinghia o della catena, si potrebbe prendere in considerazione il motore laterale come in alcuni scooter.
Kimera ha scritto:
Insomma, ad oggi una moto per renderci "felici" basterebbe:

-Abs (strano ma, tutt'oggi molte moto elettriche ancora non lo prevedono)

-Un sistema serio di raffreddamento al liquido del pacco batteria: E' questo il segreto per avere una ricarica all'80% in poco meno di 15-20 minuti.
La maggioranza delle moto elettriche non prevedono l'ABS perché sono omologate come "125" dove legalmente parlando basta il CBS

Il raffreddamento a liquido, soprattutto se esteso a centralina e motore, permetterebbe anche l'aumento della potenza senza particolari problemi di affidabilitá (e fra l'altro con il vantaggio rispetto ai motori termici di non peggiorare il consumo guidando con attenzione)

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