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Fabrizio Manni ha scritto: ↑02/05/2024, 8:40
Che in Italia costi di più la produzione di energia elettrica è fuori discussione, mi pare evidente. D'altronde siamo autocastrati dalla mancanza di mix per via della mancanza di nucleare.
che i prezzi siano alti perché ci manca il nucleare è un'invenzione di chi vuole costruire le centrali, un pò come chi vende le batterie d'accumulo ti dice che conviene perché la corrente che vendi l'Enel te la paga poco o niente.
Dal sito di ANSA:
Generazione energia_ANSA.jpg (66.09 KiB) Visto 545 volte
... tant'è che il governo sta discutendo (proprio oggi) la normativa per piazzare qualche SMR (small modular reactor) in giro per la penisola.... prepariamoci
Detta così dovrebbe costare di meno da noi l' energia.
Invece qualquadra non cosa. Costa meno dove c'è il nucleare...
Solare ed eolico vanno sviluppate, ma non possono fare tutto loro, per ovvie ragioni. Sono incostanti. Di fatto noi spendiamo di più Sia in termini assoluti sia relativi, e nessuno ha ancora spiegato il perché.
La nostra situazione è duopolio di fornitura senza concorrenza (tra le due big) e assenza di nucleare (assenza di produzione, perché qualcosa poi compriamo). Ma a quanto pare non è questo il motivo.
DarkAngel00 ha scritto: ↑01/05/2024, 19:28
@caccolone nulla è gratis, ma un'azienda già esistente che ha quindi un sistema rodato, magari costituita negli anni d'oro '80 ha dalla sua capitale e conoscenze, oltre che una solida struttura, e può permettersi l'investimento, il "fantozzi" della domenica che a malapena ha i soldi per la vacanza d'agosto non può chiedere un prestito ad altissimo rischio, senza avere competenze, senza avere una base solida alle spalle.
Ok quindi è giusto o no riconoscere una remunerazione a questa cosa?
Sarà che il mio lavoro è fatto all'80% di studio, formazione, prove, aggiornamento, struttura adeguata ai propri compiti e preparazione a gestire eventi improvvisi ma ritengo che abbia una importanza colossale.
Mi sembra assurdo che qualcuno neghi l'anomalia italiana: 1) il PUN attuale è meno di 9 cents al kwh, negli altri paesi è più basso ma parliamo di 5-7 cents non di meno. 2) il PUN dipende in Italia dal prezzo del gas, quindi avessimo anche 50 TWh di produzione nucleare il PUN sarebbe identico a quello odierno.
3) La stessa A2A ha ammesso di aver alzato le tariffe a causa delle tariffe di roaming che era costretta a pagare a ENELX e BECHARGE, non avendo una rete propria diffusa ma concentrata essenzialmente in Lombardia.
4) guarda caso solo gli operatori che non fanno parte del circuito di roaming non hanno aumentato i prezzi (Ionity, Tesla, ecc.), alcuni operatori li hanno ancora bassi nonostante il roaming ma la loro offerta è probabile che duri pochi mesi, come accaduto con A2A, che prima aveva lasciato i prezzi invariati, poi si è trovata costretta ad alzarli.
5) trovo assurdo che qualcuno giustifichi il prezzo alle colonnine di 65 cent al kwh ovvero 8 volte il prezzo industriale dell'energia, pur considerando gli alti oneri di sistema italiani, l'Iva al 22% e le spese di investimento, che però sono parzialmente ammortizzate dai contributi pubblici per l'installazione.
6) in ultima analisi vorrei ricordare che nei periodi prepandemici il prezzo alla colonnina era meno della metà di oggi nonostante un PUN similare.
7) gli aumenti sono coincisi col cambio di governo e di governance di ENEL di poco più di una anno fa. Altra coincidenza.
8) Siamo sicuri che ENI BECHARGE abbia interesse a far diffondere la mobilità elettrica, visto che si occupa essenzialmente di fonti fossili e carburanti?
Per tornare in topic
AC 40 cents
CC 55 CENTS
GIUSTIFICAZIONE DEL PREZZO: Calcolati sui prezzi di Tesla e maggiorati di un 10% ipotizzando per Tesla stessa un guadagno molto basso
6) in ultima analisi vorrei ricordare che nei periodi prepandemici il prezzo alla colonnina era meno della metà di oggi nonostante un PUN similare.
E quante colonnine c'erano? 10-15% di quelle attuali e praticamente nessuna HPC?
7) gli aumenti sono coincisi col cambio di governo e di governance di ENEL di poco più di una anno fa. Altra coincidenza.
COMPLOTTO!!
8) Siamo sicuri che ENI BECHARGE abbia interesse a far diffondere la mobilità elettrica, visto che si occupa essenzialmente di fonti fossili e carburanti?
Hai ragione, ENI sta investendo centinaia di milioni di Euro installando colonnine anche nei suoi distributori al solo scopo di fare fallire la mobilità elettrica. Se non lo facesse magari invece di 1000 BEV al mese in Italia se ne venderebbero ben 2000.
Alle porte di Bellinzona, in un distributore di carburante a marchio ENI, circa 1,5 anni fa hanno installato una HPC Plenitude.
Non trovandola sull'app di BeCharge, domenica ho fatto una deviazione per passare di lì, e l'ho trovata bella impacchettata con un sacco nero con la scritta coming soon. Segno che se in Italia piangiamo, all'estero non ridono molto.
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