Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

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elZanna
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da elZanna »

vi riporto il link dell'articolo originale americano, da quanto ho capito è un sisto di comparazione (tipo segugio) che ha pubblicato il dato utilizzando come fonti i registri automobilistici usa
https://www.autoinsuranceez.com/gas-vs- ... car-fires/
Dal numero totale di "incendi" delle EV si dedurrebbe che ce ne siano in circolazione un po' più di 200k, direi un numero sufficiente per fare delle statistiche



VPP
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da VPP »

Direi che lo studio conferma quello che intuitivamente si capisce a colpo d'occhio.

Le batterie moderne sono molto stabili. I combustibili liquidi sono molto infiammabili e pericolosi (ce lo ha insegnato la mamma fin da bambini).

In una EV ci sono batterie ad alta tensione ma niente combustibili liquidi.

In una ICE ci sono combustibili liquidi e parti che diventano molto calde (motore, catalizzatore).

In una full-hybrid ci sono combustibili liquidi e parti che diventano molto calde e in più un circuito ad alto voltaggio che può, se malfunzionante, generare ulteriori inneschi (arco voltaico, surriscaldamento conduttori e giunzioni).

Indoviniamo quali saranno soggette maggiormente ad incendi? Lo studio non fa altro che confermare quello che intuitivamente si capisce da soli (prevenuti e negazionisti a parte).
Replay
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da Replay »

TizioIncognito ha scritto: 03/08/2023, 10:40 Se le EV prendono fuoco con più frequenza, le compagnie di assicurazioni, dovrebbero essere rapide ad aumentare i premi per questo evenienza.
Partendo da questo commento faccio qualche considerazione partendo dai dati Assicurativi che quelli degli incidenti rilevati dai VV.FF. su auto elettriche.

La tua considerazione sulle assicurazioni ha una logica ovviamente, ma al momento il numero di autoveicoli assicurati BEV per compagnia non costituisce ancora un portafoglio considerato "rilevante", in tal senso è ancora difficile trovare polizze specificatamente costruite sulla base delle caratteristiche di rischio delle BEV. Però faccio notare che per quasi tutte le polizze RC c'è un massimale di responsabilità delle Assicurazione che oscilla tra i 200K€ ed i 300K€ per venti dovuti a scoppio ed incendio a prescindere dai massimali sottoscritti dal proprietario verso cose. Questo perché le statistiche annuali in Italia evidenziano un progressivo incremento di incidenti da autocombustione di veicoli termici in sosta con danni a cose o ad altre auto adiacenti.

Questo si sposta alla perfezione con i dati dei VV.FF. dove la causa primaria emersa dalle indagini sugli incendi hanno evidenziato la causa primaria di questa specifica tipologia in "problemi elettrici" e più nel dettaglio la causa primaria è frequentemente riconducibile alla scarsa manutenzione della batteria 12V. (Incendi da metalli dovuti a runway termico ne sono stati rilevati 2 nel 2022 in Itala)

Scendo più nello specifico di incidenti su veicoli elettrici, molte volte l'innesco è avvenuto sul cavo di ricarica tra connettore auto e presa cavo, in linea di principio sono 2 i casi che definirei ricorrenti: "Cavo non omologato", "Cavo inadeguato". Il primo caso ritengo che sia qualcosa legato alla pratica di acquistare cavi online da siti che offrono prezzi stracciati e di importazione "orientale" (definiamoli cosi).
Il secondo caso è più ricorrente su auto con caricatori di bordo da 22 kW di potenza dove l'acquisto del cavo di ricarica deve essere sempre opportunamente dimensionato e purtroppo spesso a causa della disinformazione in buona fede l'utilizzatore non si rende conto del rischio. Io posseggo sia il cavo della Leaf che quello della Twingo, ovviamente con quello della Twingo ci posso caricare entrambe le auto, ma se provassi ad utilizzare il cavo della Leaf (che ricordo carica al massimo a 6,6) che sembra uno spaghettino rispetto a quello della Twingo è evidente che il rischio di stress da materiale anche se omologati per livelli molto molto alti può diventare non trascurabile a lungo andare. Purtroppo un cavo di ricarica da colonnina non è così ovvia l'intercambiabilità come lo si fa con correnti basse tipiche dei carichini.

Un'altra considerazione che mi viene da fare vedendo le foto in testa a questo Thread è che mi pare evidente che vi sia una carenza di normative e protocolli nella gestione di incidenti di questo tipo, a partire da un cavo ancora collegato alla colonnina (sicuramente non alimentata) ed i residui da incendio di metallo ancora depositati e non opportunamente protetti, di solito il nastro rosso non è sufficiente a trattenerli al loro posto! :shock: :shock: :shock:
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da fornaiokona64 »

Questo dovrebbe essere il video del fatto....
https://m.facebook.com/story.php?story_ ... 1442085435

Le fiamme partono da sotto ma anche da molto dietro....
Onestamente io resto scettico sul fatto che sia la batteria... Perché riguardando il video, secondo il mio umile parere... Le fiamme sono troppo "poco" veloci e forti per sembrare un incendio di batteria trazione....

Non dico nulla invece su chi commenta il video...
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da marco »

Mamma mia il faccialibro... bene per il video testimonianza, ma velo pietoso su chi registra e chi commenta: ci dà veramente un quadro di come male siamo messi, di quanta strada c'è ancora da fare.
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da paganig »

@Replay il cavo ha una resistenza sul connettore PP (quello corto in alto a destra) che corrisponde alla portata massima (13/20/32/63A con 1500/680/200/100 ohm). Difficile farlo andare oltre specifiche
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da fornaiokona64 »

marco ha scritto: 09/08/2023, 21:19 Mamma mia il faccialibro... bene per il video testimonianza, ma velo pietoso su chi registra e chi commenta: ci dà veramente un quadro di come male siamo messi, di quanta strada c'è ancora da fare.
Infatti Marco... :| i commenti scritti sul post e le parole di chi registra sono il vero problema...
Poiché come noi diciamo sempre, le auto termiche andate a fuoco spontaneamente sono tante e succede da sempre...

Ritengo cmq utile questo video per poter cercare di capire se effettivamente sia stata la batteria di trazione... E io onestamente sono un po' scettico....

Mi ricordo il video della model s nel parcheggio interrato... La tipologia di fiamme e la velocità a me onestamente sembrano diverse.... Però io sono un ignorante in materia e potrebbe anche essere che la batteria Zoe è totalmente differente da quella della model s l che ricordo io...
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da fornaiokona64 »

paganig ha scritto: 09/08/2023, 21:42 @Replay il cavo ha una resistenza sul connettore PP (quello corto in alto a destra) che corrisponde alla portata massima (13/20/32/63A con 1500/680/200/100 ohm). Difficile farlo andare oltre specifiche
Quindi secondo te cos'è successo???
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

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fornaiokona64 ha scritto: 09/08/2023, 19:34 Le fiamme partono da sotto ma anche da molto dietro....
Io per ora non riesco a vedere il video postato, però guardando quest'altro dei VV.FF. mentre governano l'incendio, il fatto che vadano ad aggredire l'incendio sul muso dell'auto mi fa pensare che la batteria di trazione non sia stata la causa primaria.
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Re: Quello che è rimasto dello stallo colonnina Zoe bruciata a Rubiera

Messaggio da fornaiokona64 »

Replay negativo, le fiamme iniziano da dietro e più precisamente da dietro lato guida

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