Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

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sl45h
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da sl45h »

i siti di realizzazione saranno quelli dove insistono le ex centrali.... e ribadisco che per le pratiche ponte sullo stretto docet....forse non hai ancora ben presente chi abbiamo al governo.... cominciate a produrre gli striscioni nonuke.... 8-)

sl45h



VPP
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da VPP »

@Kermit per il ponte sullo stretto hanno già stanziato i soldi (che non ci sono) e fissato la data di inizio lavori anche se con le autorizzazioni sono in alto mare. Nulla gli impedisce di fare lo stesso con le sedicenti "centrali nucleari di terza generazione" che non si faranno mai ma l'importante è raccattare qualche voto.

Almeno hanno smesso di millantare la realizzazione di centrali di quarta generazione che è una barzelletta e sono passati a promettere centrali realizzabili (ma che non faremo mai).
Ultima modifica di VPP il 26/05/2024, 10:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da VPP »

sl45h ha scritto: 26/05/2024, 9:49 i siti di realizzazione saranno quelli dove insistono le ex centrali....
Dici che nel decreto salva-casa hanno messo anche quelle? Perché dubito che le autorizzazioni del 1980 siano ancora valide oggi.
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da pepo154 »

Dove hanno fatto le vecchie centrali a quanto pare non sono d’accordo ad accoglierne di nuove: Caorso, Trino Vercellese, ecc. in passato avevano detto un secco no (poi magari può cambiare con il tempo) in ogni caso la vedo dura costruire una cosa addirittura più velocemente di altri stati europei :lol:
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da marcober »

Qui occorre distinguere almeno e livelli del dossier.

1) esiste una buona conoscenza teorica del nucleare in Italia nelle università, dunque abbiamo un (ristretto) numero di ingegneri che hanno tenuto acceso almeno l’aspetto teorico. Ed esiste una buona base industriale (ansaldo) in grado ancora di svolgere nel mondo una serie di servizi per le centrali nucleari. Se notate il discorso del ministro inizia citando l’Europa, che energeticamente sarà sempre piu un mercato unico dal punto di vista delle regole, del prezzo, delle interconnessioni fisiche e dunque anche della tassonomia (dire cosa si può e non si può fare e finanziare). Dunque pensare che Italia abbia un ruolo e una politica industriale che possa essere di grande supporto alla tecnologia nucleare, anche se poi questa si realizza come nuove centrali solo in un numero limitato di Paesi come Francia Finlandia Slovenia Polonia e qualche altro Paese dell’est e del nord. Insomma in questo scenario noi potremmo riattivare alcuni spezzoni di industria nazionale per partecipare al business delle centrali (com Enel o grossi consumatori italiani che entrano nel capitale di alcune centrali estere da costruire) , e in cambio avere importazione massiccia di nucleare dai paesi europei, come abbiamo sempre fatto. Ovviamente ci sarebbero buone ricadute di posti di lavoro e se energia nucleare costa davvero meno (Francia dixit) potremmo beneficiarne in quota parte riallineando il,prezzo energia italiano a quello di Francia e Spagna e Germania, che ci stanno facendo il “culo” dal punto di vista industriale,.

2) un secondo livello riguarda invece la possibilità di privati di investire nel nucleare anche in Italia. Non sto pensando Enel che riattiva Trino Caorso e Montalto, ma sappiate che ci sono settori energivori come acciaio cemento carta e chimica che hanno forti consumi e dispongono di capitali per poter consorziarsi e fare una o due centrali così dette SMR da 300 MW. Sarà conveniente farlo? Avranno una sede dove potranno avere il permesso? Non lo so…ma direi che se lo vogliono, coi loro soldi, é giusto che lo possano fare, così come avviene in altri stati europei dove il nucleare è la spinta per energia a buon mercato per l’industria.

3) il livello ancora superiore é quello che invece prevederebbe la costruzione di 2-4 centrali tradizionali EPR in italia. Secondo me qui invece l’idea non ha le gambe perché se lo si vuole fare occorre da un lato avere un programma di produzione del combustibile (a partire da uranio arricchito comprato da terzi) e uno di gestione delle scorte con almeno un deposito definitivo attivo. In mancanza di questi prerequisiti una strategia di EPR di larga portata é improponibile…e nella strategia del Governo queste due “gambe” non ci sono dunque …direi che è un progetto senza futuro per il momento.

Resta sullo sfondo un problemino che riguarda il mondo intero: Rosatom (I russi) sono l’unico fornitore di uranio arricchito a buon mercato e il mondo dipende circa per il 50% da loro, Europa compresa. Se dovessimo essere coerenti e fare embargo di uranio russo così come (in teoria ma non in pratica) diciamo che vorremmo essere indipendenti da petrolio,e gas russo (ma di fatto embargo non esiste, esiste un limite di prezzo sopra il quale non lo compriamo…ma di fatto non viene più oltrepassato per cui lo, stiamo comprando…e poi comunque esiste mercato parallelo illegale ma tollerato dato che ne abbiamo bisogno)…dunque dicevo, se facessimo noi (o peggio loro) embargo su uranio, spegneremmo metà delle ne centrali. E anche uranio da arricchire sta in Uzbekistan Kazakistan e Niger, dunque sotto controllo russo per il 60 % del mercato.
Unica alternativa é Westinghouse USA..ma come abbiamo visto col,gas, gli usa sono disposti a darcelo solo a peso d’oro..il loro,gas da loro costa 7-8 euro al mwh…da noi 30..e dunque la ns industria non potrà più competere con loro…fine dei giochi. E dunque se non vogliamo dipendere dai russi, dobbiamo dipendere dagli USA.
Fare un impianto arricchimento in Europa, comprando materiale in Australia o Canada, è impensabile.

Allo stesso modo (va detto), il Mondo dipende al 90% da Cina per pannelli e batterie, dunque se loro attaccano Taiwan e dobbiamo sanzionarli come i Russi, i no programmi di eliminare gas finiscono…tanto é vero che prima USA e fra pochissimo EU metteranno dazi pesanti su import cinesi per far resuscitare industria locale , ma significa che impianti a buon mercato scompariranno.

Insomma… comunque ci giriamo, siamo fregati…e per questo la strategia più saggia sembra quella che prevede:
- di restare sul gas più a lungo possibile dato che tutto sommato ENI dice la sua nel mondo..e il GNL può arrivare da almeno 10 paesi diversi…e comunque noi abbiamo ancora buoni gasdotti.
- investire in FER ma accettando di avere prezzi alti in modo da sviluppare la filiera europea europea sin dalle basi e cioè Litio per batterie e Silicio per pannelli, pur sapendo che costerà di più che comprarli in Cina dato che la li fanno bruciando carbone e usando uranio russo.
- non rinunciando al nucleare pur sapendo che la, ipendenza USA esiste dunque non possiamo fare chissà quale grandi piani…ma se davvero vengono avantimgli gli SMR, sebbene cari, non possiamo far a meno di avere anche un po’ di quelli.

Insomma quando sai che devi dipendere da altri, meglio dipendere per un 30% da 3 tizi diversi che al 100% da un tizio solo.
In questo contesto va vista la rinascita del nucleare italiano ed europeo.
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da yago »

Kermit ha scritto: 26/05/2024, 9:28 Se non fosse che bruciano una marea di soldi dei contribuenti, ma quella è un'altra storia.
Ecco appunto… forse è solo questa l’idea. Tanto i tempi di realizzazione eventuali sarebbero di decine di anni quindi fanno in tempo a dare la colpa agli ambientalisti “che non lasciano fare nulla” (come se avessero potere su queste cose)
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da ginorosi »

L'embargo :D :D mi sembra di essere Tafazzi che si dava le bottigliate sui maroni..,
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da sl45h »

pepo154 ha scritto: 26/05/2024, 10:39 Dove hanno fatto le vecchie centrali a quanto pare non sono d’accordo ad accoglierne di nuove: Caorso, Trino Vercellese, ecc. in passato avevano detto un secco no (poi magari può cambiare con il tempo) in ogni caso la vedo dura costruire una cosa addirittura più velocemente di altri stati europei :lol:
mi sembra che anche i notav e i noponte non siano d'accordo... eppure... :roll:

comunque è innegabile che puntare a diversificare tecnologia di produzione (nucleare) e fonte di approvvigionamento di materia prima connessa (uranio) sia quanto mai necessario... la dipendenza esterna certo rimarrà sempre IL problema ... ma cosa possiamo fare? non dimentichiamo che gira tutto anche in funzione delle emissioni di CO2 e sotto quest' aspetto il nucleare è vincente... stiamo puntando tutto sulle rinnovabili fotovoltaico in primis, ma siamo proprio così sicuri che l'insolazione rimarrà sempre a questi livelli? siccome "del doman non v'è certezza" con supervulcani incombenti (chi lo può escludere?) e l'ipotesi di un "inverno vulcanico" (chi lo può escludere?) potrebbe inficiare in modo molto significativo la produzione....
oppure di un prossimo blocco della corrente medio atlantica (AMOC, già in atto come link che riporto in firma) che renderà molto complicato vivere in diverse zone dell'Europa a causa di pesanti mutamenti delle condizioni ambientali (pioggia, neve ovvero mancanza di sole)....
il non disporre di una fonte di energia (come quella nucleare) che potrebbe garantire una produzione resistendo a cambiamenti ambientali così importanti, farà sicuramente la differenza tra il sopravvivere ed il soccombere.... nuovamente le scelte di oggi dovranno essere fatte in funzione di quanto succederà... in quest'ultimo caso prepariamoci ad essere i prossimi migranti climatici...

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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da ginorosi »

Tra soccombere e sopravvivere ?!?! abbiamo giacimenti di uranio e arricchitori in Italia ?
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Re: Il governo sta lavorando per aprire nuove centrali nucleari

Messaggio da pepo154 »

Stiamo parlando dello stesso ministro che ha promesso gli incentivi a dicembre, presentati in pompa magna a febbraio al settore dei costruttori e concessionari e fatti uscire in pratica a giugno congelando per mesi un intero settore.
Ed é lo stesso che continua a dire che ci sono n gruppi cinesi pronti ad aprire fabbriche da noi.
Voglio dire ancora ne parliamo? :lol:

Ho un ponte vicino casa che stanno ultimando e che passa il Ticino ha solo 20 anni di ritardo, opere ferroviarie importanti per almeno un secolo che saranno terminate a breve (e di cui se ne prenderanno i meriti) con ritardi di decenni e altre ancora da fare.
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