Con quanto ho scritto in precedenza volevo volutamente tenermi distante da "esempi selezionati", ma volevo far notare come l'argomento transizione o ecologica sia radicato in modo differente a livello culturale tra nazione e nazione in Europa. Parlare di "terre rare" nei pacchi batteria in Italia è quasi un cavallo di battaglia, in tv, tra politici e gente comune, in scandinavia se fai un affermazione del genere d'avanti ad un ragazzino di 12 anni ti guarda come un alieno e ti direbbe che quanto hai affermato non è poi differente dal dire che 2+2 = 5!mandaro ha scritto: ↑15/03/2024, 20:00 Mah, la tendenza a disprezzare il proprio paese e a portare esempi (solitamente ben selezionati) di come gli altri siano migliori, più avanti ecc. è senza dubbio molto diffusa dalle nostre parti (all'estero non so), ma forse è un po' esagerata.
Secondo me resistere ai cambiamenti è una caratteristica umana
Non è un esempio selezionato, ma uno stato di fatto, basta che cerchi una testata giornalistica e leggi titoli ed argomenti e vedrai come cambia il tipo di informazione verso il lettore rispetto a qui in Italia. Ricordiamoci che i Giornali devono vendere e quindi trattano argomenti che attirano maggiormente l'attenzione del pubblico. Probabilmente una testata italiana risulterebbe poco interessante per uno Svedese quanto una loro per noi Italiani in piena reciprocità.
La resistenza al cambiamento è assolutamente un carattere distintivo dell'uomo che non ama uscire dalla propria zona di comfort, però confrontandosi con i vicini ci si dovrebbe rendere facilmente conto che in Europa noi Italiani riceviamo le "ultime novità" sempre per ultimi (salvo il mondo dei telefonini).... ci sarà un motivo di base?
Non sto disprezzando l'Italiano, ma riconosco che socialmente l'Italiano è molto più attento al suo primario interesse che all'interesse della collettività. Poi sarà stata la mia sfortuna (o fortuna) viveve 20 anni all'estero in 4 continenti abbastanza a lungo da tessere rapporti sociali con la gente del posto e poter vedere pregi e difetti di ciascun posto dove ho vissuto.