giabon ha scritto: ... FCA per lungo tempo è stata contraria all'elettrico e quindi ha perso una marea di possibili vantaggi competitivi.
Lungi da me l'intenzione di alimentare qualsivoglia... tifoseria, ma io ho l'impressione che non si sia trattato tanto di "essere contrari" quanto piuttosto di ritenere che i tempi non fossero ancora maturi, soprattutto dal punto di vista tecnologico (essenzialmente sul fronte delle batterie, che sono da sempre IL punto debole di tutte le utenze elettriche "mobili", come si può facilmente osservare persino nei dispositivi tascabili).
Se un produttore non mette in catalogo un certo tipo di prodotto non è detto che lo ignori o lo avversi; magari non lo ignora affatto e si prepara pure, progettando e sperimentando e coltivando contatti ecc., ma aspetta prima di passare alla fase operativa. RIPETO: parlo in senso generale.
Nel mio piccolo io stesso, che ancora circolo (assai poco, peraltro) con una berlina diesel quasi maggiorenne, potrei apparire come caso esemplare di persona
"contraria all'elettrico", mentre invece
non sono affatto contrario (anzi!) e da oltre dieci anni aspetto e spero di potermi prima o poi comprare un'auto elettrica vera e palpabile (e non solo annunciata, presentata, anticipata, concettualizzata ecc. ecc.), ragionevolmente matura dal punto di vista tecnologico, oggettivamente utilizzabile senza eccessive limitazioni E anche acquistabile a un prezzo equilibrato.
In fin dei conti, dal punto di vista costruttivo, progettare e realizzare un'auto elettrica non è certo più difficile che progettare e realizzare una moderna auto termica. Sbaglierò, ma pensando alla ormai esagerata complessità dei motori temici con la loro innegabilmente assai maggiore quantità di componenti (anche elettronici e informatici), sarei più propenso a credere al contrario. Per non parlare di tutti quegli elementi meccanici che nell'auto elettrica non vanno nemmeno progettati, perché semplicemente... non ci sono, non servono.
Indubbiamente alcuni costruttori si sono mossi prima di altri, ma a ben vedere si è trattato spesso di mosse soprattutto
"comunicative", esibite e amplificate a livello di pubblicità, conferenze, grandi nobili discorsi, promesse di più o meno imminenti epocali rivoluzioni ecc. ecc.. Mentre all'atto
pratico, in soldoni, stringi stringi, solo in questi mesi si
cominciano davvero a vedere (e ancora molto più da lontano che nelle vetrine e sulle strade) delle auto elettriche oggettivamente alla portata dell'automobilista medio (o, per meglio dire, medio-alto). Auto il cui concreto acquisto, oltre tutto, ha
tutt'ora per molti aspetti il sapore di una sorta di avventura, tra scarse informazioni (persino da parte dei venditori), scarse possibilità di toccare con mano, tempi di consegna parecchio lunghi E anche parecchio incerti e così via.
Quindi,
SE davvero l'auto qui menzionata non solo è stata da poco presentata ma sarà
anche oggettivamente funzionante
E acquistabile a breve, al pari o quasi di quelle della concorrenza, forse non ci sono poi così tanti "ritardi". :]
PS. Senza dimenticare che, come anche altri hanno osservato, in un settore "nuovo" e in rapida evoluzione un certo qual ritardo può anche costituire, per certi versi, un vantaggio.