ClaudioClaudio ha scritto: ↑01/04/2023, 9:52
Salve a tutti, ho questo noiosissimo problema , più inizia a far caldo e di conseguenza aumentare la produzione, più stacca l'inverter...
Ho avuto lo stesso problema, dovuto a diverse possibili cause:
1) sezione cavi tra inverter e contatore troppo piccola, con conseguente eccessiva caduta di tensione tra i capi; da far controllare all'elettricista, sia con 0 carichi connessi, sia con il massimo carico, ovvero accendi tutto quello che puoi, sia con 0 carichi e FV in produzione al massimo possibile.
2) se la prova del punto 1 è a posto, sei nei guai
Provo a spiegare: Il tuo fornitore deve farti avere una tensione al contatore di 230V +-10%, quindi fino ad un massimo di 253V. L'inverter, per rispettare la normativa CEI-021 deve, al superamento di tale soglia, interrompere la produzione, quindi si resetta per 5 minuti, poi si ricollega e riprova a produrre. La produzione non inizia immediatamente alla massima potenza, ma ha una curva a salire, quindi la tensione ri-aumenta gradualmente fino a superare di nuovo la soglia dei 253V ed il gioco riparte.
Puoi far fare la misura dal distributore, il quale ne uscirà sempre vincente e ti verranno addebitati i 170€ circa del servizio di misura.
Questo, perché la norma CEI-021 descrive anche come deve essere fatta la prova, ovvero montano un Voltmetro certificato che registra la media delle tensioni rilevate ogni 10 min. Va da sé che se l'inverter stacca oltre la soglia massima e sta spento per 5min ( la metà del tempo di misura medio), per essere fuori norma devi avere una tensione base già superiore a 253V.
Purtroppo, per risolvere il problema, personalmente, ho dovuto far fare questa misurazione, che dura circa una settimana, dopodiché aprire un servizio di conciliazione sul portale di
ARERA.
Dopo qualche giorno mi ha contattato il responsabile di zona per un sopralluogo in cui poi mi ha informato che avrebbero fatto i lavori. Certo, hanno impiegato quasi un anno per fare i lavori poi, ma alla fine hanno sostituito tutti i cavi ( erano da 16mmq ed ora da 50/100mmq).
Ci vuole tempo, lo so, ma diversamente non sono riuscito a fare.
Ho provato ad utilizzare una resistenza da 2kW per riscaldare l'accumulo di ACS, non bastava.
Ho raddoppiato il cavo che arriva dal contatore, da 10mmq affiancandogli un secondo cavo identico, risolto poco.
Abbiamo speso una fortuna per la batteria di accumulo, che unitamente alla resistenza di cui sopra aiutava, ma una volta caricata ripartiva il circo.
Con l'arrivo della e-up le cose sono migliorate, ma solo se l'auto è in carica.
Nei fine settimana poi, con le aziende chiuse la tensione saliva che era un piacere.
Ah, la misurazione di e-distribuzione aveva accertato un bel 246V di base.
Ora sono a 232V circa, quindi ho margine.
Spero di essere riuscito a spiegarmi bene.
ciao
Casa passiva, VMC e PdC per ACS - e-Up 2020 Costa Azul +WP e SP, FV da 11kWp ed inverter da 6kW + accumulo da 10kWh
