L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Accumulatori atti ad immagazzinare l'energia e renderla disponibile quando necessario, riducendo al minimo la dipendenza dalla rete elettrica.
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npole2000
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L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da npole2000 »

Immagino che quando (quasi) tutti parlino di accumulo sconveniente, si riferiscano a quelle situazioni (la maggioranza) che partono da due premesse: immissione in rete e prezzi delle batterie inflazionate da bonus vari, proposte dagli installatori.
Mi chiedo (da qui la domanda) .. ma se io ho un consumo di circa 4000kWh l'anno (possibilmente in aumento), ho un impianto da 5.2Kwp, riesco ad auto-consumare (ma sforzandomi e la cosa non mi piace) il 60% della produzione, non voglio o non posso immettere in rete, e un accumulo da 5kWh mi costa (LiFePo4, tutto compreso) 1300€ ...dovrei potermi ripagare l'accumulo in tempi accettabili (molto al di sotto della vita media delle batterie).
Quindi, l'accumulo non è conveniente solo fatte le premesse iniziali... ma in altri casi (cioè se le batterie hanno un prezzo accettabile e non puoi/vuoi immettere in rete) potrebbe esserlo eccome?



frank
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da frank »

Non voglio o non posso?
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npole2000
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da npole2000 »

Sono stato volutamente vago (è una ipotesi) per non entrare nel merito dell'argomento (che non è fonte di interesse del dibattito o dei miei "dubbi"). :)
frank
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da frank »

Allora fai i conti ed esponili ..
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Willy84
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da Willy84 »

Non esistono oggi situazioni dove senza un impianto ad isola, non ci sia la possibilità di immettere in rete.

Concettualmente anche prendendo la situazione peggiore, RID, e presupponendo di avere un contratto con un gestore che ci permette di acquistare a PUN + spread (0,01 per comodità), la tua batteria da 1300€ te la ripagheresti in 13,33 anni.

Long short story
Il tuo impianto da 5,2 nelle MIGLIORI DELLE IPOTESI ti produrrà, a Roma, 7400kWh anno. Arrotondiamo per difetto a 7. Dichiari di autoconsumare il 60% della produzione, in realtà l'autoconsumo si calcola sul consumo (come appunto dice la parola e non sulla produzione). Essendo un valore molto alto per una situazione normale diciamo che riesci ad autoconsumare il 50%. Quindi diciamo che le tue esigenze sono aumentate come ci dici a 5000 kWh anno. Riesci ad autoconsumare il 50% (2500 kWh) gli altri 2500 li hai acquistati. Stimiamo un PUN medio che porta ad un prezzo finito di 0,15 per semplicità di calcolo. Spesa sostenuta 2500*0,15 = 375€
Il tuo impianto però ha prodotto 7000 kWh di cui 4500 kwh (la rimanenza dell'autoconsumo) è stata ceduta in rete a prezzo di PUN (lo stesso con cui hai acquistato - lo spread (0,01) - la tassazione (stimiamo un 30% generico). Per semplicità di calcolo hai venduto l'energia a 0,09. Hai un ricavo di 405€ (4500* 0,09). Situazione netta a fine anno + 30€.

Facciamo adesso lo stesso esempio con la batteria d'accumulo.
Portiamo l'autoconsumo all'85% annuo anche se con un impianto così piccolo e una batteria così piccola (5kWh), la vedo veramente dura fare questi risultati con la media dei mesi invernali che sarai praticamente a secco.
Riesci ad autoconsumare il 85% (4250 kWh) gli altri 850 li hai acquistati. Stimiamo come prima un PUN medio che porta ad un prezzo finito di 0,15 per semplicità di calcolo. Spesa sostenuta 850*0,15 = 127,5€
Il tuo impianto però ha prodotto (circa 6750). Mi fermo un attimo su questo dato. Eh si il tuo impianto ha prodotto lo stesso, ma con accumulo, sullaquota parte utilizzata dalle batterie c'è una perdita di energia dovuta alla conversione immagazzinamento/scarica. Visto che hai una batteria piccola ho calcolato circa soli 250 kWh annui. 2500 kWh (la rimanenza dell'autoconsumo) è stata ceduta in rete a prezzo di PUN (lo stesso con cui hai acquistato - lo spread (0,01) - la tassazione (stimiamo un 30% generico). Per semplicità di calcolo hai venduto l'energia a 0,09. Hai un ricavo di 225€ (2500* 0,09). Situazione netta a fine anno + 97.5€.
Hai però affrontato una spesa di 1300€ per acquistare la batteria, che quindi ti ripaghi dopo 13,33 anni.

Presupponendo che dopo 13,33 anni non hai avuto nessun problema e la batteria funzioni ancora, ma con capienza diminuita (normale usura) ti ritrovi in questa situazione.
OPZIONE A SENZA ACCUMULO = + 390 €
OPZIONE B CON ACCUMULO = 0 € e un accumulo ripagato.

L'opzione B supera l'ozione A dopo circa 21 anni.


Il calcolo sopra lo puoi fare con qualsiasi tariffa. Il delta tra acquisto e vendita è questo nel caso peggiore e cioè quando sei in RID e ci devi pagare le tasse sulla vendita (circa il 30%).
Se paghi 0.50 l'energia e la vendi a 0,09 il problema non è l'accumulo, ma la tua gestione contrattuale dell'energia elettrica.

MaxVe
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da MaxVe »

npole2000 ha scritto: 30/07/2023, 20:41 Sono stato volutamente vago (è una ipotesi) per non entrare nel merito dell'argomento (che non è fonte di interesse del dibattito o dei miei "dubbi"). :)
Se non puoi, parliamo di un impianto abusivo o non a norma perché non c'è altro motivo per non potere.

Non volere vuol dire rinunciare consapevolmente alla condizione migliore, allora ovviamente la condizione peggiore diventa plausibile.
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da Agorista »

Se ti dice che consuma il 60% di quello che produce, tutto il tuo calcolo è sbagliato. Dopodiché sono pure io dell'idea che l'accumulo oggi ha poco senso tecnico ed economico. Meglio aspettare prezzi più bassi per le batterie.
Willy84
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da Willy84 »

I dati che scrive sono questi.

FV= 5.2kWp
Consumo annuo attuale =4000kWh
Autoconsumo = 60% della produzione.
Ammettendo che il FV sia esposto bene e sia in centro Italia, abbiamo un atteso di circa 7000kWh anno. Il 60% corrisponde a 4200kWh.
Capisci da te che i conti non tornano.
Se ci basiamo invece sulla media di utenti che riescono ad autoconsumare di più senza accumulo, siamo tra il 40 ed il 50% del consumato.
Siamo magnanimi e facciamo il 50% equivalgono a 2000kWh del suo consumo annuale. Se questa cifra dovesse più o meno coincidere al 60& del prodotto del suo impianto, saremmo di fronte ad un impianto da 3400kWh l'anno prodotti. Su un impianto da 5.2kWp, vorrebbe dire o un falda O-E esposto comunque male, o un impianto di base esposto male e con grossi problemi di ombre.
Più facile pensare si sia erroneamente espresso male.

Detto questo i calcoli sopra valgono in ogni caso, sia che lui autoconsumi di più, di meno o che il suo impianto produca di più o di meno.
Non sono quelli i parametri che rendono più o meno conveniente l'accumulo.
npole2000
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da npole2000 »

Con autoconsumo intendevo dire che "impegnandomi" (ed è una cosa che non mi piacerebbe fare), potrei condensare il 60% del consumo giornaliero durante le ore di produzione. E' una percentuale indicativa e pure impossibile da ottimizzare: come potrei bilanciare i carichi passando dalla mattina al pomeriggio, ora per ora? Dovrei programmare la mia vita in funzione della produzione (un incubo). Ed è proprio per questo motivo che "vedo" nell'accumulo la soluzione economicamente più conveniente (non avendo altre alternative).

Quindi: quello che ho scritto non prevede la comparazione tra cedere (vendere) quanto prodotto in eccesso o accumularlo, anzi partiva proprio dalla premessa di non vendere.
Le due situazioni da comparare (nel mio caso) sono esclusivamente tra: consumare quanto prodotto, nel momento in cui viene prodotto, e "buttare" l'eccedenza, e quindi acquistare la differenza dal gestore (risparmiando il costo della batteria); oppure consumare quanto prodotto, ma accumulare l'eccedenza (utilizzando la batteria) ed acquistare dal gestore solo la differenza che eventualmente servirebbe.
In poche parole volevo sapere quanto riuscirei ad accumulare (e a utilizzare) in 5kWh di batterie e quanto "varrebbe" quell'accumulo all'anno, e quindi quanti anni mi servirebbero per ripagarmi quei 1300€.
Come diceva @MaxVe ...se la condizione migliore non è possibile (cedere al gestore), quale è la "seconda" condizione migliore (nel mio caso) tra non accumulare e accumulare, con quel costo di batteria.
VPP
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Re: L'accumulo può convenire ad un prezzo accettabile e senza immissione?

Messaggio da VPP »

Non poter cedere al gestore non esiste a meno di abitare veramente in una baita in cima alla montagna.

Il bello è che chi fa questi impianti abusivi (perché è chiaramente di questo che si sta parlando) nemmeno si rende conto che oltre a fare una cosa illegale sta anche riducendo di parecchio la resa dell'investimento. Fra la mancata retribuzione delle immissioni (che in periodi di continue crisi energetiche è da leccarsi i baffi) e il quasi obbligo di mettere delle costosissime batterie (batterie serie non costano 1300 Euro per 5 kWh, a quel prezzo prendi cinesate senza nessuna garanzia che funzionino più di un paio di anni) alla fine è già tanto se recuperi i soldi spesi. Se poi ti beccano (in Austria mi dicono ci stanno andando giù pesante con gli abusivi, ma noi siamo nella patria di furbetti ed evasori...) vedrai che il gioco non valeva veramente la candela.

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