In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

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artic411
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da artic411 »

MaxVe ha scritto: 09/08/2023, 14:48 Calcolando che andrebbe fatto su 20 ore per dare spazio a ACS e sbrinamenti sei su 18 kW.
Dovresti valutare pompa trifase con relativo adeguamento impianto elettrico altrimenti anche con 6 kW di contatore potresti trovarti nella situazione di non accendere nient'altro che la PDC
ok, mi trasferisco in una centrale elettrica e sono apposto. che tristezza!



dariofac
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da dariofac »

@artic411 nella cifra che ho indicato è presente anche ACS da 200 litri e puffer per accumulo inerziale da 100 litri.
Il vantaggio delle PdC rispetto al gas è tanto minore quanto peggiore è l'isolamento della casa. Nel tuo caso parti già svantaggiato avendo i radiatori che richiedono mandate non ideali per PdC, aggiungici la pessima classe energetica (senza offesa :) , "pessima" nella scala) e la frittata è fatta. Prova ad aspettare cosa dice il termotecnico, ma se è onesto ti dirà le stesse cose.
Non mi sembra tu l'abbia menzionato, hai intenzione/possibilità di fare il cappotto termico all'abitazione?
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MaxVe
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da MaxVe »

@dariofac ci sono anche altre considerazioni da fare sulla fattibilità uno su tutti se i termosifoni in ghisa sono in grado di fornire 18 kw ad una temperatura di mandata adatta alla PDC. Tutte prospettano un incremento della spesa che come dici rendono l'intervento antieconomico.

@artic411 Personalmente se dovessi scegliere dove mettere dei soldi in una situazione tipo la tua investirei sull'isolamento (serramenti, sottotetto, cappotto)
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dariofac
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da dariofac »

Esistono anche radiatori (non ricordo il materiale, non la ghisa di sicuro) che riescono a scambiare a temperature più basse degli altri, rendendo più facile il lavoro della PdC. Però questo comporta spese extra per il cambio dei radiatori e l'aumento del numero degli elementi.
Come dice MaxVe, prima se possibile investirei nel migliorare l'isolamento della casa (che la rende più appetibile alla vendita in futuro) e poi il resto
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Willy84
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da Willy84 »

Non è il materiale in se del termosifone a determinare la minima temperatura di mandata, ma la quantità di superficie di scambio con l'ambiente.
Se il termosifone in ghisa è "moderno" ed ha una struttura lamellare, tubulare, o similare, progettata appunto per aumentare la superficie di scambio, che sia di ghisa o in alluminio non cambierà niente ai fini della temperatura minima necessaria per mantenere la casa alla temperatura ambiente desiderata.

Io ho dei normalissimi termosifoni, prima di passare a PDC per due inverni di seguito con caldaia normale (neanche a condensazione) ho provato a riscaldare con mandata a 40°C e acceso h24. Confort aumentato e consumi pressoché invariati rispetto a quando avevo i classici 60°C di mandata e dalle 6 alle 8 ore giornaliere acceso.
Quando sono passato alla PDC l'anno scorso, per scrupolo ( ma anche per motivi di rinnovamento, efficienza e design erano vecchi di 30 anni) ho anche cambiato tutti i termosifoni, con l'obbiettivo di metterne più grandi e aumentare ancora di più la superficie di scambio. Non ho stravolto l'impianto, ho solo aggiunto il numero di colonne dove potevo, non ho modificato l'ampiezza ecc.
Risultato, questo inverno riscaldavo in climatica con mandata dai 35 ai 38°C. Comunque se conosci marca o specifiche dei tuoi termosifoni, puoi facilmente calcolare i W termici che producono infunzione della Temperatura di mandata dell'acqua e verificare se siano necessaria o meno all'ambiente/stanza in cui sono montati.

MaxVe
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da MaxVe »

Ok @Willy84 ma su una casa poco coibentata se devo spendere per un mostro di PDC che mi costringe a rivedere impianto elettrico con relativi costi e magari cambiare termosifoni credo sia più conveniente mettere una caldaia a condensazione e investire sull'isolamento.
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artic411
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da artic411 »

dariofac ha scritto: 09/08/2023, 16:51 @artic411 nella cifra che ho indicato è presente anche ACS da 200 litri e puffer per accumulo inerziale da 100 litri.
Il vantaggio delle PdC rispetto al gas è tanto minore quanto peggiore è l'isolamento della casa. Nel tuo caso parti già svantaggiato avendo i radiatori che richiedono mandate non ideali per PdC, aggiungici la pessima classe energetica (senza offesa :) , "pessima" nella scala) e la frittata è fatta. Prova ad aspettare cosa dice il termotecnico, ma se è onesto ti dirà le stesse cose.
Non mi sembra tu l'abbia menzionato, hai intenzione/possibilità di fare il cappotto termico all'abitazione?
l'iingennieere :D mi ha suggerito cappotto sui lati esposti e e la parte di tetto comune. il problema è che il tetto ce l ho sulla testa, mi dovrei accollare il 70%% del cossto perche il vicino mi sa che non vuole fare nulla, e il tetto è lungo ( casa lunga e stretta ) con un costo esorbitatante, e gia solo per rifare il tetto con la bonifica dell'amianto mi costa una fucilata. se non avessero tolto lo sconto in fattura potevo anche starci ma con la detrazione devi anticipare e recuperare. secondo i calcoli dello studio rifacendo cappotto e tetto si arrivava in classe D a 200kwh/mq

Allora ho pensato, investo su una pdc e magari il fotovoltaico. ma il fotovoltaico d'inverno renderebbe poco, tolgono lo scambio sul posto con il ritiro dedicato che non so esattamente quanto sia renumerativo e mi faccio in fai da te un cappottino interno risparmiando qualche soldino anche se poi non sarebbe certificato. pero Sosssoldi
artic411
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da artic411 »

MaxVe ha scritto: 09/08/2023, 17:19 @dariofac ci sono anche altre considerazioni da fare sulla fattibilità uno su tutti se i termosifoni in ghisa sono in grado di fornire 18 kw ad una temperatura di mandata adatta alla PDC. Tutte prospettano un incremento della spesa che come dici rendono l'intervento antieconomico.

@artic411 Personalmente se dovessi scegliere dove mettere dei soldi in una situazione tipo la tua investirei sull'isolamento (serramenti, sottotetto, cappotto)
dovrei mettere soldi ovunque, cmq la caldaia è vecchia e quindi va sostituita e mettendo le valvole termostastiche rientro nel 65 % di detrazione se non ho capito male. o vado di fai da te oppure mi compro un gillet elettrico per l'inverno e accendo solo quando c'e mia figlia :lol:
artic411
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da artic411 »

Willy84 ha scritto: 09/08/2023, 21:51 Non è il materiale in se del termosifone a determinare la minima temperatura di mandata, ma la quantità di superficie di scambio con l'ambiente.
Se il termosifone in ghisa è "moderno" ed ha una struttura lamellare, tubulare, o similare, progettata appunto per aumentare la superficie di scambio, che sia di ghisa o in alluminio non cambierà niente ai fini della temperatura minima necessaria per mantenere la casa alla temperatura ambiente desiderata.

Io ho dei normalissimi termosifoni, prima di passare a PDC per due inverni di seguito con caldaia normale (neanche a condensazione) ho provato a riscaldare con mandata a 40°C e acceso h24. Confort aumentato e consumi pressoché invariati rispetto a quando avevo i classici 60°C di mandata e dalle 6 alle 8 ore giornaliere acceso.
Quando sono passato alla PDC l'anno scorso, per scrupolo ( ma anche per motivi di rinnovamento, efficienza e design erano vecchi di 30 anni) ho anche cambiato tutti i termosifoni, con l'obbiettivo di metterne più grandi e aumentare ancora di più la superficie di scambio. Non ho stravolto l'impianto, ho solo aggiunto il numero di colonne dove potevo, non ho modificato l'ampiezza ecc.
Risultato, questo inverno riscaldavo in climatica con mandata dai 35 ai 38°C. Comunque se conosci marca o specifiche dei tuoi termosifoni, puoi facilmente calcolare i W termici che producono infunzione della Temperatura di mandata dell'acqua e verificare se siano necessaria o meno all'ambiente/stanza in cui sono montati.
dimensione ed classe della casa? questo inverno avevo provato a settare la caldaia al 50 e comunque la temp interna si alzava. devo guardare i modelli, ma i termosifoni secondo me sono enormi, stamattina ho guardato e in bagno ho 13 elementi . in sala ne 3 in totale 2 sono da 13 elementi e uno da 10. oggi guardo un po che modello sono, ma sono stati smalatati dal precendente proprietario vai a trovare la marca.
Willy84
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Re: In casa vecchia con radiatori in ghisa conviene PdC o condensazione?

Messaggio da Willy84 »

Casa di 180mq. Prima della ristrutturazione avevo anche io doppi vetri, con tetto parzialmente isolato e classe energetica F.
Nelle due camere da letto principali, che hanno entrambe un lato lungo della camera completamente interessato da infissi (4 metri/4,5 metri) i doppi vetri erano molto datati e facevano molta condensa e sicuramente avevano perso il valore precedente di trasmittanza. Il resto dei doppi vetri invece in buono stato.
In questa situazione nel 2019-2020 ho avuto un consumo annuo di 1081 smc. (parzialmente in questo consumo c'è anche un inizio di sperimentazione a mandata a T bassa per 24h)
Nel 2020-2021, dove ho tenuto sempre la mandata a T° bassa, inizialmente sui 45 per poi spingermi fino a 40, e caldaia accesa h24 con le valvole termostatiche a gestire il tutto, il consumo è stato di 983 smc. Non ho imputato il risparmio di circa il 10% alla T mandata bassa, probabile che sia frutto di un inverno più mite rispetto al precedente.
Devi considerare che ti parlo di consumo annuo quindi dentro c'è anche il gas necessario per ACS e cottura. Questo è facile da stimare in quanto nei mesi senza riscaldamento il consumo mensile è sempre lo stesso di circa 10 smc per un totale di 120 smc per ACS e piano cottura.
Detto questo son partito da un dato abbastanza certo e cioè il fatto che in media per riscaldare casa nei mesi invernali necessitavo grosso modo di (media annuale 1000 - 120) 880smc di metano.
880 smc di metano corrispondono, con la mia vecchia caldaia che era una caldaia recente, ma non a condensazione(rendimento massimo di circa 0,90), a circa 8500kWh termici e 9400kWh.
Secondo me questo valore vale molto di più di un APE fatta grossolanamente o senza accurata perizia. Il dato in mano di quanti kWh termici richiede la tua abitazione già lo hai, dalle semplici bollette del gas.
Qui mi collego a @MaxVe. Secondo me va prima capita la reale esigenza termica della sua abitazione allo stato attuale. La mia APE pre lavori di ristrutturazioni era pessima, o meglio indicava una casa molto più energivora a livello di kW termici, poi sta in funzione delle nostre abitudini (temperatura target invernale, ad esempio la mia è di 20,5°C, ma conosco chi tiene caldaia di inverno impostata 22°C su singolo termostato ambientale, roba da stare in maglietta a maniche corte in casa).
E' stata una lotta con l'ingegnere che all'inizio voleva montarmi una PDC da 14kW per poi scendere a 12 kW. I calcoli dietro sicuramente non sono così basilari ma dalla formula generica:
Potenza nominale pompa di calore (kW) = Fabbisogno termico * (20 °C – Temperatura min. progetto) / Gradi-Giorno / Ore riscaldamento giornaliere
Conoscendo il mio fabbisogno termico, e rispettando quanto previsto dalla mia zona climatica, quindi 12 ore massime di riscaldamento acceso giornaliero, mi usciva fuori, 7,79kW. Ok essere cauti ma praticamente raddoppiare il valore mi sembra troppo, alla fine ci siamo "accordati" su una 10kW, che secondo me è comunque spropositato, viste e considerate anche le sole 12 ore del calcolo accademico.

Detto questo i lavori da me effettuati sono stati il passaggio da infissi rovinati con doppi vetri a infissi a vetri termici, ma non in tutta casa, e coibentazione del tetto.
Questo inverno come dicevo sono sceso a T di mandata anche a 35°C ma devo ancora avere un vero riscontro con un inverno pieno per confrontare il tutto.
Ultima modifica di marco il 11/08/2023, 6:38, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Correzione unità di misure errate

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